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25/06/2010 Sciopero nazionale CGIL: oltre un milione contro manovra pagata dai ‘soliti noti’

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 25, 2010

Roma, 25 giugno – Oltre un milione di ‘soliti noti’, fatti di lavoratori e cittadini, sono scesi in piazza oggi per protestare contro una manovra economica ‘ingiusta, iniqua e depressiva’. Questo il bilancio dello sciopero generale indetto dalla CGIL (di almeno quattro ore per i settori privati e per l’intera giornata per il settore pubblico) contro la manovra economica e caratterizzato dalle parole d’ordine ‘Tutto sulle nostre spalle’ al termine della giornata di mobilitazione. “Un dato oltre le aspettative che dimostra come il nostro paese non sia rassegnato”, così ha commentato il dato di partecipazione, nelle centinaia di manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia oggi, la vice segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso, che ha parlato anche di ‘adesioni massicce’ allo sciopero e di uno ‘straordinario’ successo della mobilitazione.

Una protesta, quella del sindacato, per puntare il dito contro una correzione di bilancio che pesa sulle spalle dei ‘soliti noti’, lavoratori pubblici e privati, e che nulla chiede a chi invece dovrebbe e potrebbe dare un contributo. Ma è soprattutto una manovra ‘sbagliata’ perché riduce la crescita e non rilancia l’occupazione e l’economia. La CGIL con oggi chiede al governo una strategia per la crescita – il ‘Piano per il lavoro’ – che passi attraverso politiche per l’industria e l’occupazione; interventi a sostegno dei redditi dei lavoratori e dei pensionati e misure per i giovani, tra i più colpiti dalla crisi; di rivedere i tagli alle Regioni e ai Comuni che porteranno alla diminuzione dei servizi e ad aumentare le tasse locali. Ma non si è protestato solo contro la manovra. Nelle piazze d’Italia si è manifestato anche contro la contro riforma dei diritti del lavoratori perseguita dal governo, con al centro il collegato lavoro, e anche contro la legge sulle intercettazioni: la CGIL sarà infatti al fianco della Fnsi nella manifestazione del primo luglio indetta dal sindacato dei giornalisti contro il ddl del governo.

Da Bologna la vice segretaria generale, con funzioni vicarie, Susanna Camusso, dal palco di Piazza Maggiore, davanti ad una folla di 100mila persone giunte dai due cortei, ha rivendicato equità per una manovra necessaria. “Questa manovra va cambiata perché la pagano solo i lavoratori, gli enti locali e i cittadini” mentre al contrario “bisogna chiedere a chi più ha di contribuire in base alle proprie risorse”. Secondo Camusso c’è bisogno di una manovra che non sia depressiva ma che guardi all’ occupazione e alla possibilità di rilanciare l’economia” e che sia “equa” e che “guardi al futuro”.  E a chi le riportava le parole di esponenti del governo, e non solo, di una ‘CGIL isolata’, Camusso concisa e efficace ha risposto: “Basterebbe guardarsi intorno…” indicando la massiccia partecipazione alla manifestazione di Bologna.

Straordinaria la partecipazione dei lavoratori alle manifestazioni che sono svolte in tutta Italia, ad Fanno di Liguria (esclusa la provincia di La Spezia), Toscana e Piemonte che effettueranno lo sciopero e le manifestazioni il 2 luglio. A Bologna si sono contate 100mila persone, mentre a Milano così come a Napoli erano in 70 mila i manifestanti. Oltre 40 mila le presenze al corteo di Roma, 25 mila a Palermo e 20mila a L’Aquila. Ancora, 10mila a Trieste, a Cagliari e a Bari, 5mila a La Spezia. Importante inoltre la partecipazione dei lavoratori alle diverse manifestazioni che su, tutto il territorio nazionale si sono svolte a carattere provinciale: nel solo Veneto, infatti, la CGIL ha portato nelle diverse piazze circa 80 mila lavoratori. In Calabria si è registrata una partecipazione di oltre 10mila presenze alle diverse manifestazioni che si sono tenute nelle province e nei territori della regione, con una presenza importante a Cosenza e Reggio Calabria. Straordinaria anche la partecipazione degli studenti (Udu, Link, Rete e Uds) alle manifestazioni di oggi, In migliaia hanno partecipato, nonostante il periodo di chiusura delle scuole e di sessioni di esame, alle manifestazioni per protestare contro gli effetti della manovra sulla qualità della scuola e dell’università pubblica.

Molto alte su tutto il territorio nazionale le adesioni allo sciopero nel settore dei trasporti. Solo a Fiumicino si sono contati circa 86 voli annullati, al netto delle cancellazioni e riprogrammazioni da parte delle compagnie. La FILT CGIL ha fatto inoltre sapere che sono state alte anche le adesioni nel trasporto pubblico locale, a Roma con la linea A della metropolitana chiusa e con circa il 50% dei bus che non hanno circolato. Anche a Napoli ferma la linea della metropolitana, stop al 50% dei bus e sono ferme le attività al porto. Riflessi dello sciopero anche a Milano. Lo stop prosegue nel trasporto pubblico locale nel pomeriggio in altre città: a Firenze dalle 16.30 alle 20.30, a Torino dalle 17.45 alle 21.45, a Milano dalle 18 alle 22, a Bologna dalle 19.30 alle 23.30, a Bari dalle 20 alle 24 Nel trasporto ferroviario lo stop è iniziato alle 14 per proseguire fino alle 18 e si sta svolgendo in tutti i settori nel rispetto della legge sui servizi pubblici e sono garantiti i servizi minimi essenziali previsti.

U.S. CGIL Nazionale

Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |