cgil siena

« | Home | »

Finalmente raggiunto l’accordo nazionale sugli ammortizzatori

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 21, 2011

Lavoro: CGIL, finalmente raggiunto accordo ammortizzatori
Prorogato per l’anno in corso e per l’anno prossimo l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga già in vigore per il 2009-2010. La Confederazione lamenta la mancanza di un confronto con le parti e il pericolo che le risorse siano insufficienti
21/04/2011

da www.cgil.it

“Arriva finalmente una certezza dopo che, a quattro mesi dall’inizio dell’anno, non era stato ancora rinnovato il meccanismo”. Così il Segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, commenta l’accordo raggiunto ieri (20 aprile) tra governo e regioni sul finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per gli anni 2011-2012.

Con l’intesa, fa sapere il Ministero del lavoro, viene prorogato per l’anno in corso e per l’anno prossimo l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga già in vigore per il 2009-2010. Il Governo conferma lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità di 1 miliardo di euro per gli interventi a sostegno del reddito a cui si aggiungono 600 milioni di residui del biennio 2009-2010; le Regioni concorrono con la parte non utilizzata dello stanziamento di 2.2 miliardi di euro, fino al suo esaurimento. La proporzione di utilizzo delle risorse tra politiche passive e attive viene modificata da 70-30 a 60-40.

Un meccanismo, però, lamenta il dirigente sindacale, “che non ha visto invece un momento di confronto con le parti”, confermando spiega “l’atteggiamento ormai solito di questo governo”. Secondo fammoni quello applicato “è un metodo che non va bene” anche perché, aggiunge “saranno le stesse parti chiamate in tutte le regioni alla fase applicativa”. Dunque avverte il Segretario Confederale, “se è positivo il fatto che ci sia stata la certezza della proroga, il metodo utilizzato non va bene”.

Inoltre Fammoni si dichiara “meno sicuro” in merito a ciò che dice il ministro sul fatto che le risorse saranno più che sufficienti anche perché, spiega Fammoni “il miliardo richiamato non è relativo alla sola Cassa integrazione in deroga”. A questo punto per la CGIL tutto dipenderà da come si evolverà il destino delle tante aziende in Cassa straordinaria che saranno costrette a chiedere la deroga. “Naturalmente – conclude Fammoni – se le risorse si riveleranno insufficienti bisognerà dare per tempo la certezza del finanziamento”.

Argomenti: ammortizzatori sociali, CGIL |