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CGIL e SPI contro l’aumento dell’addizionale Irpef del Comune di Casole

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 10, 2014

COMUNE DI CASOLE D’ELSA: LA CGIL E IL SINDACATO PENSIONATI SPI CGIL CONTRO L’AUMENTO DELL’ADDIZIONALE IRPEF

“NO ALL’INCREMENTO DELLA PRESSIONE FISCALE PER CHI HA MENO, SI’ ALLA PROGRESSIVITA’”

Casole d’Elsa, 10 ottobre 2014 – La Cgil della Valdelsa e il Sindacato Pensionati Lega SPI-CGIL di Colle, Casole e Radicondoli dichiarano la loro contrarietà all’aumento dell’addizionale Irpef contenuto nel bilancio di previsione 2014 approvato il 30 settembre scorso dal Consiglio Comunale di Casole d’Elsa.

Per l’anno 2014 infatti l’esenzione che prima era prevista per i redditi fino a 15.000,00 euro scende a 10.000,00 euro; l’aliquota base passa dal 5 al 6 per mille.

“L’aumento dell’addizionale Irpef deciso dall’Amministrazione comunale – spiegano CGIL e SPI – si aggiunge alla strutturale iniquità del sistema fiscale italiano, aggravando ulteriormente una pressione tributaria che si concentra quasi esclusivamente sui lavoratori dipendenti, sui pensionati e sulle loro famiglie, già coinvolti dagli effetti diretti della crisi economica che da sei anni colpisce pesantemente anche il nostro territorio. L’aumento dell’aliquota è una misura iniqua e irresponsabile che vanifica il principio della progressività, che dovrebbe servire ad alleggerire il carico alle fasce più deboli recuperandolo da quelle più alte.

“E’ proprio vero – sottolinea il sindacato – che si conferma come sia sempre più facile agire sui più deboli, visto che fino a 15.000 euro si trovano molti lavoratori dipendenti o attualmente in cassa integrazione e tantissimi pensionati. Il Sindaco non può permettersi di giustificare in Consiglio comunale questo provvedimento definendolo come una misura di maggiore equità fiscale. L’equità fiscale avviene quando si restituisce a chi ha meno prendendo le risorse da chi ha più e questo non è certamente quel caso”.

“Evidenziamo inoltre – concludono CGIL e SPI – che la decisione non ha nemmeno visto una preventiva discussione con le organizzazioni sindacali. E’ da tempo che chiediamo un incontro al Sindaco, su questo e su altri temi. Non ci può essere intesa o accordo se non si condividono le scelte di fondo e, in questo particolare momento, le famiglie hanno bisogno di immettere risorse nei loro bilanci e non di vedersele drenare dai conti comunali”.

Argomenti: CGIL, Comuni, SPI, valdelsa |