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Sindacato: CGIL, non c’è fuga dalla rappresentanza

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 14, 2014

Lavoro_manifestazioneSindacato: CGIL, non c’è fuga dalla rappresentanza

14/10/2014 da www.cgil.it

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» Slide ricerca ‘La fiducia nel sindacato’

Essere iscritti al sindacato facilita le relazioni sociali e può dimostrarsi un antidoto all’isolamento. E’ quanto emerge dalla ricerca, presentata oggi presso la CGIL nazionale, realizzata da Tecnè per conto dell’associazione Bruno Trentin e della Cgil, sulla fiducia degli italiani nel sindacato. La ricerca è stata realizzata su un campione di 1.800 persone iscritte alla CGIL e 1.000 non iscritte ad alcun sindacato.
Secondo quanto illustrato gli iscritti alla CGIL, soprattutto nel periodo di crisi economica e sociale che il Paese sta attraversando, soffrono di meno (22%) rispetto ai non iscritti (58%) il senso di solitudine e avrebbero maggiori occasioni per confrontarsi con altre persone nella loro stessa condizione e con i loro stessi problemi (30% non iscritti, 54% iscritti). Positivi anche i dati  sull’utilità del sindacato: per il 55% dei non iscritti il sindacato è utile così come per il 77% degli iscritti CGIL. Infine, il 15% tra i non iscritti ha dimostrato interesse ad iscriversi al sindacato.

A sottolineare i due principali temi emersi dalla ricerca, quello dell”utilità’ e della ‘solitudine’ è stato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso durante la conferenza stampa. “In un Paese che dà per scontato che bisogna abolire le forme di rappresentanza e che non c’è ragione di avere strutture organizzate, l’effetto è subito visibile – ha detto Camusso -: aumenta l’insicurezza e la solitudine delle persone. Quest’ultima – ha spiegato – diventa particolarmente impegnativa da sostenere per i disoccupati, i lavoratori in mobilità e per tutti coloro che sono in una condizione che viene vissuta come perdita di dignità”. L’importanza per un lavoratore di far parte di un’organizzazione, ha insistito Camusso “è di sentirsi parte di una comunità e dà la possibilità di intrecciare ulteriori relazioni”.
Per quanto riguarda il concetto di ‘utilità del sindacato’ emerso dal sondaggio, Camusso ha spiegato come “potrebbe apparire limitativo, ma noi siamo fortemente coscienti di essere una organizzazione di rappresentanza, e se si guardano le richieste che arrivano, si vede che quelle dei lavoratori iscritti non sono molto diverse da quelle dei non iscritti. E’ un sintomo della complessità del mondo del lavoro”. Per questo il Segretario Generale della CGIL torna a sottolineare che trattare la condizione del lavoro nel nostro Paese “è materia complessa e non semplificabile: non è vero – ha detto -, come sostengono alcuni provvedimenti del Governo, che c’è una bacchetta magica che risolve tutti i problemi. Il tema della contrattazione e del ruolo del sindacato sono molto importanti perché non si può affidare tutto all’esercizio della legislazione”.
Rispetto poi al dato per cui il 15% dei non iscritti si dice interessato a farlo, Camusso ha respinto l’idea che si tratti di una percentuale limitata: “se consideriamo la platea complessiva dei non iscritti è un dato rilevante, dimostra che non c’è una fuga dalla rappresentanza”.

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