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ISTAT: CGIL, aumento occupazione segnale positivo ma rischio è lavoro precario

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 2, 2014

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Istat: Cgil, aumento occupazione segnale positivo ma rischio è lavoro precario. Drammatici dati disoccupazione, serve più attenzione ai giovani
31/10/2014 da www cgil.it

“Il dato sul numero degli occupati, (+82 mila a settembre rispetto al mese precedente) è un segnale positivo che però deve essere letto insieme ai dati sulla disoccupazione. Questi dati rilevano, infatti, che il tasso di disoccupazione a settembre è salito al 12,6%, in aumento di 0,1% punti sia rispetto ad agosto 2014 che a settembre 2013; che il numero dei disoccupati a settembre è pari a 3 milioni 236 mila, in aumento dell’1,5% rispetto ad agosto (+48 mila) e dell’1,8% su base annua (+58 mila), vale a dire il numero più alto dall’inizio delle serie storiche (2004); e che il tasso di disoccupazione tra i giovani è al 42,9%”. Così il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commenta i dati resi noti oggi dall’Istat.

Secondo la dirigente sindacale, inoltre, se è vero che i dati rilevano un aumento dell’occupazione e altrettanto vero che si tratta quasi esclusivamente di lavoro precario. “Prendendo, infatti, a riferimento i dati sulle comunicazioni obbligatorie, – sottolinea Sorrentino – vediamo che più di 400 mila attivazioni che si sono registrate nell’ultimo trimestre sono durate solo un giorno e che oltre 900 mila contratti sono durati meno di un mese. Il che porta a dire che, proprio per questo, l’intervento contenuto nel jobs act che guarda alla riforma del mercato del lavoro dovrebbe cancellare quelle forme contrattuali che rendono possibile un’occupazione così precaria”.

“Da un’attenta lettura dei dati – conclude Sorrentino – è quindi del tutto evidente che a fronte di una drammatica domanda di posti di lavoro bisogna rispondere con maggiori investimenti e più tutele contrattuali”

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