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P.A.: Cgil, ieri nessuna novità, confermate ragioni sciopero

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 18, 2014

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18/11/2014 da www.cgil.it

L’incontro di ieri sera a palazzo Chigi tra governo e sindacati “non ha portato alcuna novità al quadro legislativo determinato dalla legge di Stabilità, dal ddl sulla riforma della Pubblica amministrazione e dal piano ‘Buona Scuola’, segnando, invece, una continuità con le politiche che il governo ha assunto sul tema della Pa, della conoscenza e del lavoro pubblico”. E’ quanto afferma la Cgil in una nota. Secondo il sindacato di corso d’Italia, presente all’incontro di ieri con il segretario generale, Susanna Camusso, e con i segretari delle categorie Fp e Flc, Rosanna Dettori e Domenico Pantaleo, “non c’è stata alcuna apertura sul rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro bloccati dal 2010. Secondo il ministro Madia, infatti, il rinnovo sarà possibile solo quando si uscirà dalla crisi”.

Per la Cgil, inoltre, non c’è stata poi alcuna apertura sui seguenti temi: “Sulla contrattualizzazione del rapporto di lavoro, pesantemente messo in discussione dalla legge Brunetta e dai provvedimenti legislativi assunti da questo governo; sull’occupazione, a rischio dagli ennesimi tagli lineari al sistema delle pubbliche amministrazioni ad iniziare da province, regioni e comuni; sul superamento della precarietà nella Pubblica amministrazione, ad iniziare dai tanti contratti non a tempo indeterminato la cui scadenza è fissata per fine d’anno e da quelli che scadono al 31 dicembre del 2016, per i quali l’ulteriore proroga, della quale si apprende da un comunicato e che verificheremo, deve essere senza i vincoli che la renderebbero inefficace e deve essere finalizzata alla stabilizzazione del lavoro non a tempo indeterminato”.

Infine, secondo la Cgil, nell’incontro non si sono registrati cambiamenti “neanche sulla riapertura di una stagione di confronto sul tema della riforma della Pubblica amministrazione e dei settori della conoscenza”. A parere del sindacato guidato da Susanna Camusso, infatti, “perché non si perdano posti di lavoro a seguito dei processi di riorganizzazione della Pa, va profondamente modificata la legge di Stabilità. Eppure, anche su questo tema, non c’è stato alcun impegno da parte del ministro Madia”. Ecco perché, conclude la Cgil, “le scelte politiche del governo e le misure legislative adottate confermano la giustezza dello sciopero generale indetto dalla Cgil e l’appello alle altre organizzazioni sindacali confederali per una risposta di tutti”.

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