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Istituto di vigilanza senese: negato permesso Legge 104 a lavoratore

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 30, 2016

filcamsIstituto di vigilanza senese: negato PERMESSO LEGGE 104 A LAVORATORE

Siena, 30 giugno 2016 – Qualche giorno fa un lavoratore di un noto Istituto di Vigilanza che opera nella provincia di Siena ha ricevuto una comunicazione da parte del suo datore di lavoro con cui gli veniva rifiutato un giorno di permesso della Legge 104 per i disabili e loro familiari; l’azienda sosteneva che per poterlo richiedere doveva fornire documentazione medica attestante la sua necessità e, prima dei saluti, accusava il lavoratore di aver preso tale giorno per poter guardare in tv la finale del Campionato Europeo di Calcio.

“Ci sembra d’obbligo chiarire – spiega Mariano Di Gioia della Filcams Cgil di Siena – che per usufruire di tali permessi vi è già stato un percorso prestabilito dalla legge che è terminato presso un’apposita commissione medica che ne ha determinato il riconoscimento; in seguito il lavoratore deve comunicare, possibilmente con largo anticipo, come è accaduto in questo caso, solo il giorno (o le ore) in cui utilizzerà il permesso in modo che l’azienda si possa organizzare”.

“Dire che il lavoratore volesse utilizzare il permesso per altri fini – prosegue il sindacalista – ci ha indignato e rammaricato. Increduli della comunicazione, abbiamo cercato di capire il perché delle gravi affermazioni lesive della dignità del lavoratore e del disabile assistito e purtroppo abbiamo verificato che nella Vigilanza privata ci sono alcuni datori di lavoro che si erigono a paladini della giustizia e dell’onestà informando l’Inps di possibili usi impropri della 104 o che addirittura provano a dare consigli ai Medici di base su come prescrivere i periodi di malattia minacciando denunce presso l’Ordine dei medici. Ma guarda caso, la rettitudine termina nel momento in cui si tratta di fare profitto”.

“Non ci si preoccupa – denuncia Di Gioia – di quelle GPG (Guardie Particolari Giurate) che fanno turni massacranti anche di 12 ore, per lo più notturne! Non ci si fa scrupolo di spostare i turni di riposo e di creare contestazioni disciplinari ad arte, con sospensione dal lavoro e perdita di salario o addirittura addebiti di danni, con un notevole guadagno da parte datoriale! Non ci si vergogna di far utilizzare ai lavoratori le proprie auto per i piantonamenti fissi! Con tutti i rischi del caso, in quanto una macchina dell’istituto potrebbe costituire un deterrente per eventuali malintenzionati! Quello della vigilanza è un settore delicato e particolare, dove c’è bisogno di maggiore attenzione da parte di tutti”.

“Ci auguriamo almeno, – conclude la Filcams Cgil – che la sera del 10 luglio il lavoratore possa tifare Italia insieme al proprio familiare disabile!”.

 

Argomenti: FILCAMS, Legge 104 |