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Cambiare si può e si deve, ma è sempre importante come.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 25, 2016

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Dopo quello con Confapi, ieri la firma con le associazioni di rappresentanza degli artigiani e oggi con Confcommercio. Al centro un nuovo modello di relazioni sindacali. Due firme importanti con le quali i rappresentanti dei lavoratori e di una parte del mondo imprenditoriale hanno deciso di innovare i meccanismi che governano i rapporti tra le parti come la contrattazione, la misurazione della rappresentatività, le dinamiche salariali. Confermata la centralità del CCNL con le relative tutele per tutti i lavoratori, un secondo livello, non solo aziendale ma anche territoriale e nuovi indicatori per le dinamiche salariali non più legati alla sola inflazione – che in sistema come l’attuale in piena deflazione non è fungibile – ma collegati ad altri criteri. Importante l’accordo per la misurazione dell’effettiva rappresentatività delle parti. “La misurazione della rappresentatività, in particolare sul versante datoriale, contribuirà a contrastare il dumping e la concorrenza sleale che soprattutto nel sistema degli appalti ha determinato il peggioramento delle condizioni lavorative e reddituali dei lavoratori – ha sottolineato oggi il segr. gen. Cgil Susanna Camusso che ha aggiunto, “Ci avevano contestato di non essere capaci di affrontare il cambiamento. Con la firma di questi accordi abbiamo dimostrato non solo di saper innovare ma di saperlo fare mantenendo come punti fermi che la tutela dei lavoratori e dei loro redditi”. Cambiare si può e si deve ma è sempre importante come.

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