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L’intervista – «Una grande manifestazione, per un vero cambiamento»

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 28, 2019

L’intervista – «Una grande manifestazione, per un vero cambiamento»
28 gennaio 2019 da rassegna.it

Il nuovo segretario generale della Cgil Maurizio Landini presenta così in tv, alla trasmissione “1/2 h in più”, l’iniziativa del 9 febbraio a Roma con Cisl e Uil. “Nei Cinque stelle sta prevalendo il tratto di destra, hanno sbagliato a non venire a Bari”

“Sarà una grande manifestazione, perché c’è una grande voglia di cambiamento. E sarà l’occasione per chiedere al governo che si apra una vera trattativa con il sindacato, per arrivare a un cambiamento vero”. Così il nuovo segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenuto domenica 27 gennaio alla trasmissione tv “1/2 h in più”, in onda su Rai Tre e condotta da Lucia Annunziata, parlando dell’appuntamento dei sindacati per sabato 9 febbraio a Roma.
Il giudizio sul governo è molto duro: “Si sono definiti il ‘governo del cambiamento’, ma non stanno cambiando quasi nulla e, quando lo fanno, spesso è in peggio”. Da un punto di vista più nettamente politico, Landini afferma di continuare a “considerare Lega e Cinque stelle due soggetti diversi. Bisogna cercare di capire quali sono le diversità, anche se oggi sta prevalendo il peggio di questa loro unione. I Cinque stelle? Sono la forza che ha raggiunto il maggior numero di voti, ma li si deve giudicare per quello che stanno facendo, ed è il tratto di destra che oggi prevale. Lega e Cinque stelle comunque fanno un giochino, fanno finta che uno è governo e uno è opposizione”.
Molto difficili sembrano i rapporti dell’esecutivo con i sindacati. “Il governo ha sbagliato a non venire al congresso di Bari”, dice Landini. “Un paese così complesso come l’Italia – aggiunge – non lo si cambia da soli. Per cambiarlo devi coinvolgere tutte le grandi associazioni di rappresentanza dei lavoratori nel confronto e nella discussione. Il governo non deve necessariamente essere d’accordo con i sindacati, ma non può non confrontarsi con noi”.
Landini ha anche affrontato le due misure principali varate dal governo. “Noi non critichiamo la lotta contro la povertà, non diciamo che non si deve fare il provvedimento, ma critichiamo come lo si sta facendo, perché oggi si è poveri anche lavorando”, illustra a proposito del reddito di cittadinanza: “Andava allargato lo strumento del passato governo, il Rei, e ampliati gli ammortizzatori sociali per tutti”. Riguardo alle pensioni, infine, per Landini l’esecutivo “non deve spacciare quota 100 per un cambiamento della Fornero, così non si cambia nulla”.
Tra i tanti temi toccati nel corso dell’intervista condotta da Lucia Annunziata, anche quello dell’immigrazione. “Bisogna smettere di usare le persone a fini elettorali”, ha affermato Landini a proposito della situazione della Sea Watch 3: “Sono persone in ostaggio di chi li vuole usare a fini elettorali, mi auguro che nelle prossime ore ci sia una reazione della società civile”. Per il segretario Cgil “è folle far credere agli italiani che il problema è l’invasione dei migranti, quando sono di più i giovani italiani che vanno all’estero per lavorare. Si cerca di raccontare un mondo che non esiste”. Infine, la Tav: “Ho i dubbi e le perplessità di sempre, ma la maggioranza della Cgil non si è detta contraria alle grandi opere, c’è appunto una maggioranza che dice che i cantieri bloccati vanno riaperti”.

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