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Appalti: Cgil, riforma per garantire diritti e tutele a lavoratori

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 10, 2015

Appalti_Firme_bannerAppalti: Cgil, riforma per garantire diritti e tutele a lavoratori

10/02/2015 » FOTO da www.cgil.it

“L’economia che fa riferimento al sistema degli appalti è una parte consistente del mercato del lavoro. Se non rinnoviamo e innoviamo la normativa sugli appalti, anche al cospetto della migliore riforma del mercato del Lavoro, e con il Jobs Act non è questo il caso, il sistema di diritti e tutele finirà risucchiato in un vortice”. E’ quanto affermato dal segretario confederale della Cgil, Franco Martini, oggi al seminario unitario ‘Appalti e Concessioni: lavoro, legalità e trasparenza. Direttive europee e disegno di legge delega di recepimento’.

Per il dirigente sindacale le linee di indirizzo, come emerge dalle proposte presentate oggi dai sindacati in relazione al disegno di legge di recepimento della direttiva comunitaria sugli appalti, sono: “Lotta al massimo ribasso, riduzione del numero delle stazioni appaltanti, ripristino della clausola sociale, applicazione di un contratto di riferimento, quello prevalente nel sito. Punti che sono anche al centro della campagna che come Cgil abbiamo lanciato per una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema appalti e che mira, tra le altre cose, al ripristino della norma sulla responsabilità solidale”.

La Cgil, quindi, sia sul versante unitario, che come autonomia iniziativa, ritiene la questione appalti “un aspetto centrale della mobilitazione sindacale – ha spiegato Martini -, un tema molto importante, soprattutto in questa fase di discussione sul Jobs Act e la nuova riforma del mercato del lavoro. È chiaro, infatti, che se non interveniamo sulle attuali normative che regolano gli appalti, rischiamo di allargare ulteriormente l’area del precariato del nostro paese”. Il segretario confederale della Cgil a riguardo ha fatto un esempio: “Nel settore specifico degli appalti la tipologia prevista dal Jobs Act del contratto a tutele crescenti rischia di fare, ad ogni cambio di appalto, sempre nuovi assunti, azzerando così le carriere professionali delle donne e degli uomini che lavorano in questo settore e indebolendo fortemente quello che è il livello delle tutele al loro interno”.

Il settore quindi, secondo Martini, ha bisogno di interventi: “Gli appalti sono un cancro dell’economia. Si stima che l’area dell’illegalità sia pari a 70 miliardi di euro. Una cifra collegata con il contesto attuale e che ci dimostra come, visto che spesso il governo sostiene che non ci siano risorse per rendere, ad esempio, agli ammortizzatori sociali davvero universali, se avessimo una normativa sugli appalti, ispirata a maggiore trasparenza, regolarità e controlli, una parte di questa economia illegale potrebbe essere investita in maggiori tuteli”, ha concluso Martini.

Argomenti: CGIL |

Mezzogiorno: Cgil, Istat fotografa effetti crisi, agire con politiche industriali e di sviluppo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 10, 2015

MezzogiornoMezzogiorno: Cgil, Istat fotografa effetti crisi, agire con politiche industriali e di sviluppo

09/02/2015 da www.cgil.it

“I dati diffusi oggi dall’Istat fotografano gli effetti drammatici di sei anni di crisi e evidenziano ancora una volta il baratro esistente tra Nord e Sud del Paese. E’ necessario intervenire con strumenti e politiche concrete: gli annunci e la nascita di un ministero per il Mezzogiorno non sono sufficienti”. Così il segretario confederale della Cgil Gianna Fracassi commenta i dati dell’Istituto di statistica sul Pil pro capite nel 2013, da cui emerge che il Prodotto interno lordo per abitante nel Sud Italia è inferiore del 45,8 per cento rispetto a quello del Centro-Nord.

“Risultati coerenti con le analisi elaborate in questi mesi da importanti istituzioni – continua Fracassi – sia per quanto riguarda la trasformazione della struttura produttiva, con una vera e propria desertificazione industriale, sia rispetto all’impoverimento delle famiglie, al calo dei consumi e al crollo dell’occupazione, in particolare dei giovani e delle donne”.

“Come abbiamo già sostenuto in passato, il tema non si affronta solo attraverso una diversa architettura istituzionale. In questo senso – spiega la dirigente sindacale – la discussione aperta dal presidente del Consiglio in merito alla creazione di un dicastero ad hoc per il Sud non affronta compiutamente il vero problema: l’assenza di politiche industriali e di sviluppo”.

“Lo strumento istituzionale – prosegue – può servire per fare sintesi, organizzare meglio le risorse e creare le necessarie sinergie con gli altri ministeri, in particolare con quello dello Sviluppo economico, in un’ottica di coesione territoriale e sociale. Ma alla base – sottolinea Fracassi – devono esserci un progetto complessivo e le risorse necessarie per il Sud”.

“Non occorre attendere ulteriori dati e analisi a conferma di questo quadro: è urgente agire”. Fracassi conclude ribadendo la proposta della confederazione di corso d’Italia: “la Cgil da tempo ha indicato nel Piano del lavoro la strada dell’intervento pubblico come motore dell’economia, per rilanciare e rinnovare profondamente la base industriale e la specializzazione produttiva del Paese e, in particolare, del Sud”.

Argomenti: CGIL |

Polizia Locale: domani presidi dei lavoratori in tutta Italia davanti alle Prefetture

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 9, 2015

2015_01_26_Volantino Polizia Locale unitario 2Polizia Locale: domani presidi dei lavoratori in tutta Italia davanti alle Prefetture

A Siena una rappresentanza di dipendenti si ritroverà in Piazza del Duomo dalle 11.30 alle 13

Siena, 9 febbraio 2015 – “Le condizioni normative e di lavoro della Polizia Locale, sia Municipale che Provinciale, – spiegano FP CGIL, FP CISL e FPL UIL – ci consegnano un quadro di degrado istituzionale e normativo che impone un’azione decisa di tutela delle funzioni e della dignità di questi lavoratori. Di fronte ad un Governo che opera tagli ai diritti del personale e riduce i trasferimenti fondamentali per i servizi dei cittadini, molte Amministrazioni Comunali, anziché opporsi a questa politica e preoccuparsi delle collusioni fra criminalità, malaffare e istituzioni, non trovano di meglio che scaricare responsabilità ed inefficienze sui propri lavoratori e sui cittadini, aumentando le imposte locali e tagliando i servizi”.

Le organizzazioni sindacali hanno organizzato per domani, in tutta Italia, presidi del personale della Polizia Locale davanti alle Prefetture, durante i quali verranno consegnati ai Prefetti documenti per manifestare le rivendicazioni dei lavoratori.

“In particolare – sottolineano FP CGIL, FP CISL e FPL UIL – chiediamo di affrontare una volta per tutte il tema della modifica dell’ormai obsoleta legge sull’ordinamento della polizia municipale n.65 del 1986, il ripristino del riconoscimento della causa di servizio e dell’equo indennizzo, la valorizzazione del ruolo della polizia provinciale in particolare sulle materie ambientali”.

“Riaffermiamo con orgoglio – concludono i sindacati – l’importanza strategica della figura dell’agente e dell’ufficiale di Polizia Locale e ribadiamo che non è assolutamente accettabile che ne sia vilipesa la dignità e l’immagine”.

A Siena il presidio si svolgerà in Piazza del Duomo dalle ore 11.30 alle 13.

Argomenti: FP, polizia locale, presidio, pubblico impiego |

SPI CGIL Siena: “Strage di uffici postali: ancora disservizi, ancora disagi per i meno fortunati”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 7, 2015

SPI SIENA presidio 15 luglio '11 bis (104)SPI CGIL SIENA: “STRAGE DI UFFICI POSTALI: ANCORA DISSERVIZI, ANCORA DISAGI PER I MENO FORTUNATI”

Siena, 7 febbraio 2015 – Con una decisione unilaterale Poste Italiane chiude 63 uffici postali in Toscana – di cui 7 in provincia di Siena – definendola ‘razionalizzazione’.

Come si fa a sopportare questa cosa? Come si può considerare questo Paese moderno, civile? Come si conciliano tali scelte con i promulgamenti del Governo?

Lo SPI CGIL di Siena si schiera contro una decisione che porta ulteriormente indietro l’Italia e che crea disagi, in particolare alle persone anziane, specie se sole; a Poste Italiane non importa nemmeno se molti di loro sono anche titolari del libretto postale per riscuotere la pensione…

Franco Caselli, Segretario provinciale del Sindacato Pensionati SPI CGIL Siena

 

Argomenti: pensionati, Poste, SPI |

10 febbraio: presidio lavoratori polizia locale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 6, 2015

2015_01_26_Volantino Polizia Locale unitario 2POLIZIA LOCALE: Difendiamo la nostra dignità

FACCIAMO CRESCERE IL NOSTRO LAVORO!

10 FEBBRAIO 2015 – PRESIDI DAVANTI ALLE PREFETTURE DI TUTTA ITALIA

PER UNA NUOVA LEGISLAZIONE CHE RICONOSCA RUOLO E FUNZIONI DEL CORPO
PER IL RICONOSCIMENTO DELLE NOSTRE SPECIFICITÀ
PER L’UNIFORMITÀ DELLE CONDIZIONI OPERATIVE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
PER LA DOTAZIONE DI STRUMENTI E MEZZI NECESSARI A GARANTIRE SICUREZZA E PREVENZIONE
PER ELIMINARE L’INGIUSTA DISCRIMINAZIONE SU CAUSA DI SERVIZIO ED EQUO INDENNIZZO
PER LA TUTELA E L’EQUITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO E DELLE CONDIZIONI DI LAVORO
PER LAVORARE MEGLIO AL SERVIZIO DELLE NOSTRE COMUNITÀ

La sicurezza non si improvvisa! La sicurezza è un bene di tutti!

Argomenti: FP, polizia locale, presidio, pubblico impiego |

Siena Biotech: annunciata procedura di licenziamento collettivo.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 5, 2015

filctem con scrittaSiena Biotech: annunciata procedura di licenziamento collettivo.

FILCTEM CGIL: “Rimuovere quella cortina fumosa che si è artificiosamente addensata intorno all’azienda”

Siena, 5 febbraio 2015 – Procedura di licenziamento collettivo in vista per la Siena Biotech.

“Durante l’incontro sindacale di martedì scorso – spiega Marco Goracci, Segretario Generale della FILCTEM CGIL di Siena – il liquidatore della Siena Biotech, dopo un mese di verifiche e approfondimenti vari sullo stato economico/finanziario, ha preannunciato il de profundis dell’azienda controllata totalmente dalla Fondazione Monte dei Paschi”.

E i lavoratori riuniti in assemblea hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione sindacale permanente, non escludendo di mettere in atto qualsiasi forma di contestazione pur di far ravvedere il liquidatore, ma più che altro l’azionista unico, dalla peggiore delle ipotesi che poteva essere presa.

“Dopo le tante dichiarazioni – denuncia il sindacalista della CGIL – con le quali molti soggetti che ricoprono ruoli istituzionali e politici si sono nel tempo affannati a sostenere l’importanza per Siena di riuscire a mantenere e sviluppare competenze nel campo della ricerca bio-scientifica, questo è il risultato! Sarebbe stato forse preferibile il silenzio e un più appropriato disinteresse, rispetto all’ipocrisia nascosta dietro alla profusione di facili parole di circostanza spese sulla vicenda. Comune, Regione, forze politiche ed illustri scienziati! Nessuno si è voluto risparmiare nello spendere una buona parola a difesa dell’attività di Siena Biotech e di quella cinquantina di lavoratori che nelle intenzioni del liquidatore potrebbero andare ad incrementare la lista dei senza lavoro!”.

“No, i lavoratori non ci stanno! – sottolinea il Segretario della FILCTEM – E con loro la CGIL! Non andremo a caccia delle responsabilità, non perderemo tempo ad additare chicchessia rispetto alle colpe, evidenti, che hanno portato a questa situazione. L’obiettivo è un altro. Rimuovere quella cortina fumosa che si è artificiosamente addensata intorno alla Siena Biotech e che non ha permesso a soggetti esterni ai confini senesi di farsi avanti in maniera propositiva”.

“Solo dopo – conclude Goracci – saremo disponibili a prendere in esame ulteriori soluzioni che vadano nella direzione di una ricollocazione di tutti i lavoratori”.

Argomenti: aziende, FILCTEM, Fondazione MPS |

Lavoro: Cgil a Poletti, nessuna svolta su precarietà

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 5, 2015

callcenterLavoro: Cgil a Poletti, nessuna svolta su precarietà

05/02/2015 ‘Si rincorrono fallimenti mai soluzioni che guardino a qualità occupazione’ da www.cgil.it

“Non siamo alla svolta sulla precarietà. Il ministro Poletti chiarisce infatti che la semplificazione sarà un piccolo ritocco, con il rischio, lasciando intatte le tante forme di lavoro precario, che quando verranno meno gli incentivi sul contratto a tutele crescenti, le imprese potranno licenziare a costi bassi e ricorrere a forme di lavoro precario”. Così il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commenta le parole del titolare del dicastero del Lavoro, Giuliano Poletti, intervistato oggi da ‘Il Messaggero’, in merito al prossimo decreto attuativo del Jobs act che riguarda il codice dei contratti, ovvero la revisione delle tipologie contrattuali.

“Continuiamo a dire – prosegue la dirigente sindacale – che occorre insistere sulla creazione di lavoro e sulle misure di addizionalità della quota di occupazione legata agli incentivi sull’occupazione. Invece, se con la Garanzia Giovani si apre la strada della somma dei bonus, in realtà si fa un’operazione molto semplice ma che non riguarda l’obiettivo di far funzionare la Garanzia Giovani stessa”. Infatti, sottolinea ancora Sorrentino, “il cumulo dei bonus risponde all’esigenza di spendere le risorse europee, che il programma non realizza nei tempi stabiliti, facendo un grande regalo alle imprese”.

Per il segretario confederale della Cgil “siamo alla rincorsa dei fallimenti e mai invece alla ricerca di soluzioni che, oltre a rappresentare un favore alle imprese, si preoccupino anche della qualità dell’occupazione. Anche noi stimiamo che gli effetti di questo grande finanziamento alle imprese faccia aumentare i contratti legati agli incentivi, il tema è però cosa succede quando finisce il ‘doping’ e che tutele avranno quei lavoratori. È’ questa la vera svolta? Meno tutele per tutti? Ma nel programma del governo non c’era affermato il contrario?”, conclude Sorrentino.

Argomenti: CGIL |

Lavoro, non ti lasciamo solo. Campagna tesseramento CGIL 2015

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 5, 2015

Tesseramento2015_DonnaIscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte attivamente della più grande e articolata organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con i suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue centinaia di sedi.

Perché iscriversi? Perché la CGIL è il sindacato di chi ha un lavoro, di chi lo ha ma precario, di chi non lo ha e lo cerca e dei pensionati; perché la CGIL svolge un ruolo di protezione dall’incondizionato funzionamento del mercato, difendendo i diritti individuali e collettivi contro i soprusi e le ingiustizie. Con la sua presenza nei luoghi di lavoro, nel territorio e tra i cittadini, la CGIL opera per la ricostruzione delle solidarietà, ovvero l’integrazione di parti della società, attraverso la pratica quotidiana, l’impegno concreto di rappresentanza e l’attività capillare di contrattazione e negoziazione.

Iscriversi è una scelta importante, soprattutto, perché la CGIL difende e persegue la “confederalità”, cioè quella forma originale della rappresentanza degli interessi delle persone che assume valori generali, sociali, insieme alle rivendicazioni contrattuali e di categoria. La confederalità è un valore dirimente, rappresenta la solidarietà tra lavoratori, precari, pensionati nel loro costante processo di emancipazione.

Solo l’azione collettiva, infatti, può porre un argine all’individualismo imperante, oggi più che mai.

Per questi motivi la CGIL è la casa comune per i lavoratori, per i giovani e per i pensionati.

Il valore dell’iscrizione passa anche attraverso l’offerta di servizi e tutele alle persone che cercano una risposta ai problemi che incontrano nell’attività lavorativa, nei rapporti con il fisco, in campo previdenziale, nella tutela della salute o nell’accesso ai servizi sociali alla persona.

In tutti questi casi, e in generale per tutto ciò che riguarda l’esigibilità dei tuoi diritti, il “Sistema Servizi” della CGIL ti può efficacemente aiutare.

Oggi più che mai rafforzare il sindacato è importante per arginare e contrastare gli attacchi contro i lavoratori, contro i giovani e contro i pensionati. Lo puoi fare iscrivendoti alla CGIL e rendere così più efficace ed incisiva l’azione di rappresentanza dei lavoratori.

Compila il modulo di pre-iscrizione alla CGIL

Argomenti: CGIL, tesseramento |

CE.FO.ART.: corso per assistente familiare

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 4, 2015

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CE.FO.ART.

Centro di formazione per l’artigianato

 

APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO

F.O. PER OPERARE NELL’AMBITO

DELL’ASSISTENZA FAMILIARE

(n. ore 220, di cui 80 di stage, per n. 15 allievi)

Argomenti: CE.FO.ART, formazione |

Promosiena: un’altra storia si aggiunge all’elenco delle criticità di questa città

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 3, 2015

filcamsPromosiena: un’altra storia si aggiunge all’elenco delle criticità di questa città

Ebbene sì, un’altra storia si aggiunge all’elenco delle criticità socio-economiche che in questi tempi si riversano nelle cronache senesi. Questa volta si tratta di Promosiena, nata, come recita il profilo societario, “a sostegno della competitività del sistema economico senese con l’obiettivo di supportare e stimolare le aziende locali nel loro posizionamento nel mercato nazionale e internazionale”.

Nel 2003 la Camera di Commercio di Siena, insieme ad altri partner locali, decise di creare una società che si occupasse di agevolare le aziende senesi nel loro processo di internazionalizzazione. Effettivamente fu un’idea molto lungimirante, poiché se un futuro ci doveva essere per le nostre aziende era proprio quello di spingersi oltre i confini nazionali e far apprezzare il brand Siena all’estero. In molte altre città italiane questo era già accaduto, ovvero ogni Camera di Commercio si era dotata di un’azienda, a vario titolo giuridico, che si occupava di internazionalizzazione.

Senza entrare, almeno oggi, nel merito di coloro che hanno gestito la Società, è indubbio che Promosiena ha vissuto, a livello finanziario e non solo, le tristi vicende della città. Così adesso, dopo la crisi di varie realtà senesi, è la volta di Promosiena con i suoi sette dipendenti, cinque donne e due uomini.

Già dal marzo 2013 è stata applicata una riduzione di orario alle cinque lavoratrici, ora, dal 1 gennaio 2015, a causa di un ridimensionamento dell’attività dovuto alle minori risorse che da quest’anno la Società riceverà dalla CCIAA di Siena, quattro di queste cinque persone sono state messe in cassa integrazione in deroga.

Ancora una volta, la soluzione più semplice sembra essere quella di penalizzare i lavoratori con tagli agli stipendi e soprattutto al diritto al lavoro. Ed è proprio questo diritto che chiedono di esercitare i dipendenti di Promosiena.

Tralasciando un universo di ulteriori considerazioni che si potrebbero fare sul piano occupazionale, ci preme manifestarne una, per così dire, prevalente, in questo momento. Si è letto recentemente della volontà di creare “uno spazio dedicato all’agroalimentare a Siena”, “una Città dei sapori senesi” che sia una declinazione del legame originario ed attuale tra Siena e le Sue Terre, di “candidare Siena a capitale della Toscana agroalimentare” in modo da promuoverne le eccellenze enogastronomiche e le sue realtà.

Ebbene, la nostra Società Promosiena ha già il marchio; così come l’Enoteca Italiana, ha una gloriosa ed autorevolissima ed unica storia, ha professionalità che non aspettano altro di essere valorizzate, “utilizzate”, nei loro rispettivi ruoli, ha esperienze consolidate che vogliono mettersi al servizio di un progetto serio ed organico di promozione del territorio.

Quale futuro potranno avere? E quale futuro potrà avere una città che taglia le risorse destinate all’export?

FILCAMS CGIL Siena

Siena, 3 febbraio 2015

Argomenti: FILCAMS |

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