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Domenica 29 marzo sciopero dei lavoratori del commercio anche in provincia di Siena.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2020

Domenica 29 marzo sciopero dei lavoratori del commercio anche in provincia di Siena.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: “La domenica il negozio può essere sottoposto a sanificazione”

Siena, 28 marzo 2020 – Per domenica 29 marzo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno dichiarato per tutti i punti vendita del commercio sul territorio regionale afferenti a Federdistribuzione, Confcommercio e Confesercenti lo sciopero dei lavoratori per l’intera giornata.

“Molte aziende del settore non hanno preso in considerazione le nostre richieste avanzate sia a livello nazionale che regionale, – spiegano le organizzazioni sindacali provinciali – in cui si chiedeva, in questa difficile situazione sanitaria, di ridurre le fasce orarie di apertura al pubblico e di prevedere la chiusura di tutti i punti vendita nelle giornate domenicali. Alcune aziende hanno deciso di ridurre le fasce di apertura e di chiudere alle ore 15 la domenica. Rimane centrale quindi il problema del sovraffollamento nei punti vendita che rimarranno aperti, con evidenti e gravi problemi di contagio”.

“Le nostre richieste continuano a ricercare soluzione e proposte volte alla salvaguardia del personale del settore, – proseguono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil senesi – ancora troppo spesso in condizioni di sicurezza precaria, dovute in parte alle negligenze aziendali e in parte all’eccessivo ricorso alla spesa giornaliera da parte dei cittadini. Le lavoratrici e i lavoratori del terziario/commercio e della cooperazione hanno garantito in questa fase un servizio fondamentale e lo continueranno a fare, ma è necessario garantire anche a loro il dovuto recupero psico fisico e la loro incolumità. Inoltre durante la domenica il negozio chiuso può così essere sottoposto a sanificazione da parte di aziende specializzate in maniera tale da proteggere veramente utenti e personale. La salute di lavoratori e cittadini viene prima del profitto”.

“In questo momento è sempre più necessario trasmettere il messaggio ‘Io resto a casa’ – continuano i Sindacati – ed è per questo che bisogna che le persone capiscano che la spesa si può fare una volta a settimana, che uscire di casa senza una reale necessità mette tutti in pericolo, che nessuno si salva da solo. Per questi motivi, ritenendo irresponsabile il comportamento di quelle aziende che continuano a privilegiare il profitto al senso di responsabilità collettiva di cui il Paese ha bisogno, siamo costretti a dichiarare lo sciopero del personale”.

“Infine chiediamo alle Istituzioni competenti di fare la loro parte – concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – intervenendo in modo deciso ed orientato a sensibilizzare le aziende nell’uniformare gli orari di apertura al pubblico e le giornate di chiusura alla vendita, per tutte le realtà alimentari di media e grande superficie presenti nella provincia di Siena”.

Argomenti: commercio, FILCAMS, scioperi |

ORA UNA POTENZA DI FUOCO PER SALVARE L’ECONOMIA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2020

ORA UNA POTENZA DI FUOCO PER SALVARE L’ECONOMIA

Sei italiani su dieci hanno paura di perdere il lavoro per effetto dell’emergenza Coronavirus. Per Gianna Fracassi, vicesegretaria generale della Cgil è evidente che bisogna cambiare paradigma. “Lo abbiamo detto in tempi non sospetti che occorreva, oltre a rispondere all’emergenza sanitaria, affrontare subito, e non in una fase due, l’emergenza economica, mettendo in campo una potenza di fuoco per sostenere l’economia del paese e almeno un punto di PIL era il minimo sindacale”. Così in un’intervista all’Agenzia di stampa DIRE. “Ora parliamo di 25 miliardi e si annuncia un altro provvedimento che non credo sarà l’ultimo, ma per affrontare il quadro economico che ci troveremo di fronte penso che le risorse saranno molto più ingenti e dovremmo anche rompere alcuni tabù. Il primo è l’idea liberista che ha pervaso i governi e la politica: oggi una lezione che impariamo è il fallimento di queste politiche, nazionali ed europee.Tornano invece ad essere centrali i bisogni fondamentali dei cittadini, basti pensare a quello che sta accadendo sulla sanità e sull’approvvigionamento di cose fondamentali come i dispositivi di sicurezza di cui abbiamo abbandonato la produzione pensando non fossero strategici”. Per la Cgil bisogna “cambiare il paradigma economico, che significa rimettere al centro i bisogni delle persone. Ma c’è anche un secondo tabù da rompere: quello del ruolo dello Stato in economia: deve essere protagonista”.

Per approfondire: https://bit.ly/2xsIQp9

Argomenti: CGIL |

Coronavirus, emergenza affitti, Sunia ai Comuni: “Ricontrattare i canoni e aumentare i fondi affitti “.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2020

Coronavirus, emergenza affitti, Sunia ai Comuni: “Ricontrattare i canoni e aumentare i fondi affitti “.

Inizia l’allarme, in tanti non riescono più a pagare l’affitto.

Siena, 27 marzo 2020 – L’impatto dell’epidemia Covid-19 sulle attività lavorative si fa sentire in tutta la sua crudezza: la paura di perdere la casa, di non riuscire a pagare l’affitto, diventa un fantasma spaventoso per tante famiglie che si trovano a dover affrontare una crisi dal futuro incerto. Gli sfratti sono stati bloccati ma la situazione resta preoccupante.

In questi giorni stanno arrivando al SUNIA, tramite mail o telefonicamente, tante richieste da parte di persone che manifestano la loro difficoltà a pagare il canone di locazione, preoccupate di non riuscire nei prossimi mesi a fronteggiare il problema economico e di ritrovarsi in una situazione di morosità.

“Le richieste d’aiuto – dice Tiziana Tarquini, Commissaria straordinaria del SUNIA di Siena – sono soprattutto da parte delle tante famiglie che lavoravano per i servizi e le attività commerciali legati al turismo nelle città d’arte e che adesso si vedano un periodo di grandissima difficoltà. La domanda è la solita: come faremo a pagare l’affitto?”.

“E’ necessario ricontrattare gli affitti, – spiega Tarquini – prevedendo una revisione del canone di locazione per un breve periodo, con l’accordo delle parti in causa. Un sistema valido per evitare le morosità una soluzione che vuole calmierare temporaneamente gli affitti. Un meccanismo senza costi aggiuntivi per le parti, che i sindacati sono in grado di compiere velocemente”.

“Un altro strumento importante e fondamentale – prosegue la Commissaria – sarebbe un intervento straordinario dello Stato e della Regione per stanziare un fondo affitti/coronavirus. Un contributo d’emergenza che il Governo centrale potrebbe prevedere per intervenire immediatamente nelle situazioni di difficoltà economica. Ma chiediamo anche che la Regione Toscana intervenga in tal senso, creando un istituto che eroghi contributi in aiuto all’affitto, per poter intervenire immediatamente ed evitare le morosità”.

“Infine chiediamo a tutti i Comuni di affrontare la questione del contributo affitti e di confrontarsi col sindacato almeno per aumentare il fondo affitti” – conclude Tarquini.

Argomenti: sunia |

CGIL e UIL: “Poste Italiane deve garantire la sicurezza di chi lavora e di chi fruisce dei servizi”.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2020

CGIL e UIL: “Poste Italiane deve garantire la sicurezza di chi lavora e di chi fruisce dei servizi”.

Siena, 27 marzo 2020 – “Va garantito anche a chi vive in paesi e frazioni il diritto a riscuotere la pensione o a prelevare contante soprattutto dove non c’è ATM o POSTAMAT, mentre è tutt’altro che necessario garantire operazioni come il pagamento di bollettini postali, multe o la rata del mutuo, le cui scadenze sono state posticipate”.

I Sindacati confederali CGIL e UIL, insieme alle rispettive categorie dei pensionati e dei lavoratori postelegrafonici, chiedono a Poste Italiane di decidere e comunicare in modo chiaro quali sono le attività per cui è lecito recarsi agli uffici postali, e quali sono escluse, adeguandosi come ogni azienda agli obblighi stabiliti dai recenti DPCM e salvaguardando chi lavora e chi fruisce dei servizi.

“Ci aspettiamo che il Prefetto faccia rispettare anche a Poste Italiane questi obblighi – sottolineano i Sindacati – anche perché fra l’altro l’Azienda svolge un ruolo d’interesse pubblico e sociale, per cui rientra nei suoi doveri garantire alle persone anziane la possibilità di riscuotere la propria pensione. Consideriamo quindi sbagliato chiudere del tutto, mentre sarebbe opportuno alternare i giorni di apertura, garantendo quel servizio minimo su tutto il territorio di ogni comune. E, al pari di tutti quelli che erogano servizi e sono aperti al pubblico, è doveroso anche per Poste fare filtro agli ingressi e/o valutare la formula dell’appuntamento ed erogare solo prestazioni urgenti ed indifferibili”.

“Questa è in definitiva l’occasione – concludono CGIL e UIL – per fare educazione sanitaria, e organizzare i servizi in modo da evitare assembramenti. All’ufficio postale come al supermercato, infatti, ci si deve andare il meno possibile e solo per motivi indifferibili. In questo senso esortiamo il Prefetto ad intervenire nei confronti di Poste, coordinandosi con i Sindaci ed anche con i Sindacati. Con il buon senso e la buona volontà di tutti è una situazione che si può recuperare”.

Argomenti: CGIL, pensionati, SLC, SPI |

Cgil, Cisl e Uil: dichiarazioni Meloni pretestuose

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2020

IL SINDACATO: DALL’ONOREVOLE MELONI ATTACCO PRETESTUOSO, PROPOSTE STRUMENTALI E SBAGLIATE.

L’onorevole Giorgia Meloni in un post su Facebook scrive di presunte violazioni da parte di alcuni sindacati nelle procedure per la richiesta della cassa integrazione previste dal decreto “Cura Italia”. Affermazioni pretestuose per Cgil, Cisl e Uil che invitano la parlamentare a precisare le circostanze e a denunciare alla magistratura eventuali irregolarità di cui dice di essere venuta a conoscenza.
Per il sindacato è inoltre strumentale e sbagliata la proposta espressa dalla stessa onorevole di eliminare l’obbligo di contrattazione sindacale per accedere alla cassa integrazione.
Questo significherebbe indebolire i principi di tutela, assistenza e solidarietà nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che stanno subendo le conseguenze sociali di questa gravissima crisi sanitaria e che, con i loro contributi mensili, finanziano il fondo per la cassa integrazione.

http://www.cgil.it/cgil-cisl-uil-dichiarazioni-meloni-pretestuose/

Argomenti: CGIL |

Coronavirus: Cgil, Cisl e Uil chiedono incontro urgente a Inps e Ministeri del Lavoro e dell’Economia su ammortizzatori

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2020

http://www.cgil.it/coronavirus-cgil-cisl-e-uil-chiedono-incontro-urgente-a-inps-e-ministeri-del-lavoro-e-delleconomia-su-ammortizzatori/

Argomenti: CGIL |

Sciopero: Cgil, è un diritto costituzionale e di legge

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2020

http://www.cgil.it/sciopero-cgil-e-un-diritto-costituzionale-e-di-legge/

Argomenti: CGIL |

Coronavirus: Cgil, Fp e Spi, case di riposo contagiate, agire in fretta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2020

http://www.cgil.it/coronavirus-cgil-fp-e-spi-case-di-riposo-contagiate-agire-in-fretta/

Argomenti: CGIL |

GRAZIE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2020

GRAZIE

Moltissimi lavoratori e lavoratrici delle produzioni non essenziali potranno rimanere a casa ed evitare inutili rischi. Rallentiamo e ci fermiamo oggi per arrestare il contagio e poter ripartire domani. Il nostro sostegno e il ringraziamento più grande va alle donne e agli uomini che continuano ad andare al lavoro. Grazie perché senza di voi il Paese non ce la farebbe.

Qui l’elenco aggiornato delle attività essenziali: https://bit.ly/33MFZ6w

Argomenti: CGIL |

Un risultato essenziale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 25, 2020

Covid-19 – Un risultato essenziale MAURIZIO LANDINI: CE L’ABBIAMO FATTA

Al termine del confronto con il governo sul decreto Chiudi Italia e sui settori essenziali, Maurizio Landini parla a lavoratori e lavoratrici. Abbiamo ottenuto un risultato importante. Non lasceremo mai nessuno solo.

25 marzo 2020 ore 13.19 da rassegna.it
L’intesa è arrivata. Sindacati e governo hanno rivisto e ridotto l’elenco delle attività produttive considerate indispensabili per il Paese. Landini in un video: “Abbiamo cambiato l’elenco che era uscito domenica sera, è un passo importante”

“Nel confronto con il governo abbiamo ridotto il numero delle attività essenziali. Abbiamo cambiato l’elenco che era uscito domenica sera. È un risultato importante, perché abbiamo ridotto il numero di persone che dovrà andare a lavorare e abbiamo chiarito quelli che sono i settori essenziali e non è le produzioni che invece, in questo momento, è utile sospendere per la salute e la sicurezza di tutti”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine del lungo confronto tra governo e sindacati sulll’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il coronavirus.

“Tutti quelli che dovranno andare a lavorare nella sanità, nell’agroalimentare, nel commercio, nei trasporti, e anche in alcune attività industriali essenziali – precisa Landini – devono poter lavorare in sicurezza. Sarà nostro impegno non lasciare solo nessun lavoratore e far applicare il protocollo in tutti i posti di lavoro”. Inoltre, “i perfetti in ogni territorio oggi hanno anche l’obbligo di informare di coinvolgere le organizzazioni sindacali per verificare che tutto questo sia applicato”.

A breve ci sarà un incontro a livello nazionale con il governo per monitorare che questo avvenga. “Credo che questo sia un risultato frutto di tutto ciò che Abbiamo fatto in questi giorni”, aggiunge il segretario della Cgil: “Ringrazio davvero tutti quelli che ci hanno sostenuto, che hanno rimesso al centro la salute e la sicurezza di tutti. Credo che sia molto importante per sconfiggere il virus unire questo paese Noi abbiamo bisogno che la paura legittima che oggi c’è non si trasformi in rabbia, e perché questo avvenga abbiamo bisogno che nessuno si senta da solo. Il nostro ruolo sindacale è applicare il protocollo sulla sicurezza, ma essere anche in grado di dire che il paese uscirà da questa crisi se si rimette al centro il lavoro, la sicurezza e soprattutto se tutti insieme proviamo a fare questa battaglia. E vedrete che tutti insieme ce la facciamo. Forza, coraggio e unità – conclude –, è il momento di tirare fuori tutta la nostra intelligenza e tutta la nostra solidarietà”.

Argomenti: CGIL |

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