Pensioni: Cgil, gravi insufficienze in proposta Governo. 2 dicembre mobilitazione nazionale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 21, 2017
Pensioni: Cgil, gravi insufficienze in proposta Governo. 2 dicembre mobilitazione nazionale
“Confermiamo il giudizio di grande insufficienza sulla proposta del Governo sulla previdenza. Per questo il 2 dicembre sarà una giornata di mobilitazione nazionale”. Così Susanna Camusso al termine dell’ultimo incontro sui temi previdenziali che si è tenuto questa mattina a Palazzo Chigi alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dei ministri Giuliano Poletti, Piercarlo Padoan e Marianna Madia, e dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.
Per Camusso “siamo di fronte ad un’occasione persa, soprattutto per quanto riguarda i giovani e le donne. La distanza tra la proposta di oggi e gli impegni assunti dall’Esecutivo per la fase due è grande: ci si muove per deroghe e piccoli interventi, non si interviene per modificare e rendere più equo il sistema previdenziale nel suo complesso. Per noi la vertenza pensioni resta aperta”.
“La mobilitazione del 2 dicembre – ha spiegato Camusso – sarà articolata a livello territoriale, e sarà proclamata a sostegno di cambiamenti universali del sistema previdenziale e per chiedere a Governo e Parlamento maggiore attenzione ai temi del lavoro”.
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25 novembre: a Montepulciano riflessioni e spettacolo contro la violenza sulle donne
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 21, 2017
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I dati…
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 20, 2017
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha condiviso il post di Roberto Ghiselli.“C’è un modo semplice per valutare se le proposte che il Governo ha presentato al sindacato sono “significative” o “irrilevanti”: avere il dato delle previsioni di spesa relative alle misure annunciate da imputare nel bilancio 2018 e triennale – scrive il segretario confederale Roberto Ghiselli-, Da questi dati emerge l’inconsistenza della proposta e la nostra risposta non può essere che la mobilitazione”.
C’è un modo semplice per valutare se le proposte che il Governo ha presentato al sindacato sono “significative” o “irrilevanti”: avere il dato delle previsioni …di spesa relative alle misure annunciate da imputare nel bilancio 2018 e triennale. Ed è proprio il dato che sino ad ora il Governo, con evidente imbarazzo, non ha ancora voluto fornire. La Cgil i suoi conti li ha fatti, sui costi e sulle platee dei lavoratori che verrebbero coinvolti (meno del 3% del totale) e le ultime “aperture” dell’Esecutivo non ne cambiano la sostanza. Da questi dati emerge l’inconsistenza della proposta e la nostra risposta non può essere che la mobilitazione.
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24 novembre: piante di rose dedicate a tutte le donne vittime di violenza, a Siena e a Poggibonsi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 20, 2017
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Età, giovani, donne: i conti non tornano.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 20, 2017
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Susanna Camusso a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2017
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Intervista a Susanna Camusso sul ‘Corriere della Sera’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 19, 2017
http://www.cgil.it/intervista-susanna-camusso-sul-corriere-della-sera/
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Pensioni, confronto rinviato. Cgil: mobilitazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 18, 2017
18 novembre 2017 ore 14.32 da rassegna.it
Il confronto sulle pensioni tra governo e sindacati è stato rinviato a martedì 21 novembre, alle 9.30. Oggi, 18 novembre, il premier Paolo Gentiloni ha presentato due nuove proposte a Cgil, Cisl e Uil: lo stop al rialzo dell’età pensionabile anche per le pensioni di anzianità e un fondo per la proroga dell’Ape sociale (vedi sotto il dettaglio).
“Dal punto di vista degli impegni assunti dal governo nel settembre 2016 rispetto alla fase due, le distanze mi paiono evidenti”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine del confronto. “Troppo ristretta – ha detto -, anche con la proposta fatta oggi, la platea dei beneficiari delle agevolazioni sull’aumento dell’età per la pensione”.
Oltre che sulle donne Camusso sottolinea “nessuna disponibilità da parte del governo” sui giovani. Quanto agli esentati dall’innalzamento dei requisiti per la pensione, secondo Camusso “continuiamo a parlare di una platea molto ridotta” e le novità “non cambiano il numero e le dimensioni”.
Per questo “confermiamo quella valutazione di grande insufficienza che avevamo anticipato. Non siamo di fronte a un quadro che risponde alle nostre richieste e agli impegni assunti. Confermiamo la necessità che si risponda con la mobilitazione che la mia organizzazione nelle prossime ore deciderà”, ha aggiunto Camusso.
Anna Maria Furlan (Cisl) ha invece parlato di “nuove proposte importanti da portare a casa”, mentre Carmelo Barbagallo (Uil) ha rilevato aspetti “positivi, altri meno, altri ancora da approfondire”, chiedendo ulteriori chiarimenti “sulle risorse e in particolare su giovani e donne”.
La proposta del governo
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha portato al tavolo della previdenza coi sindacati due nuove proposte che si aggiungono al pacchetto pensioni del governo. La prima – come riferiscono le agenzie – riguarda l’estensione anche alle pensioni di anzianità (oltre alle pensioni di vecchiaia) delle esenzioni dall’aumento di cinque mesi delle categorie definite gravose. Finora il governo aveva escluso dall’aumento dell’età pensionabile, determinante per accedere alla pensione di vecchiaia, quella che dipende cioè soltanto dall’età, 15 categorie lavorative. Con la nuova proposta, sempre per quanto riguarda le medesime categorie, si estende la salvaguardia anche per i lavoratori che vanno in pensione per anzianità contributiva.
Per andare in pensione in anticipo rispetto all’età di vecchiaia (l’ex pensione di anzianità contributiva) dal 2019 saranno infatti necessari 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Questo lo scatto conseguente all’adeguamento dell’aspettativa di vita, aumentata di 5 mesi. Al momento per l’uscita anticipata verso la pensione ci vogliono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne. La nuova proposta del governo allarga lo stop già proposto per le 15 categorie di lavori gravosi, per i quali è stata prospettata l’esenzione dall’aumento (sempre di cinque mesi) dell’età per la pensione di vecchiaia a 67 anni dal 2019 (oggi a 66 anni e 7 mesi).
La seconda proposta è l’istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa con l’obiettivo di consentire la proroga e la messa a regime dell’Ape sociale. Le proposte sono contenute in un documento di tre pagine sui quali i sindacati si sono poi confrontati.
Al tavolo, oltre al premier, i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan, del Lavoro Giuliano Poletti e della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Per i sindacati i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
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Edilizia in Toscana, i numeri di una crisi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 17, 2017
da fb CgilToscanahttp://www.tosc.cgil.it/
Previdenza: quanto vale la proposta del Governo ai Sindacati
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 17, 2017
Dati e analisi nell’analisi dell’Ufficio previdenza della Cgilnazionale
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