Consultazione straordinaria degli iscritti Cgil
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 4, 2016
Le iscritte e gli iscritti alla CGIL sono chiamati ad esprimere, con il voto, la propria opinione sulla “Carta dei Diritti Universali del Lavoro”. Perché la dignità e la libertà di chi lavora sono patrimonio di tutti, anche tuo.
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Argomenti: CGIL |
Al Cefoart di Siena corso seminariale su: “Le vie naturali per il benessere e la bellezza”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 3, 2016
Al Cefoart di Siena corso seminariale su: “Le vie naturali per il benessere e la bellezza”
45 ore di incontri e lezioni rivolte agli operatori del benessere: estetisti, operatori termali, operatori di Wellness & SPA, parrucchieri, ecc.
Un corso seminariale di 45 ore rivolto agli operatori del benessere che intendono approfondire le proprie conoscenze su erboristeria, alimentazione e cosmetologia al fine di migliorare lo stato di benessere psico-fisico della persona.
Una tecnica ed un’arte di promozione del benessere, in armonia con l’ambiente; aperta alle novità della ricerca ma con una solida tradizione ricca di contenuti.
Obiettivo generale delle sessioni seminariali proposte da Cefoart di Siena (ente bilaterale di Cna, Confartigianato e sindacati Cgil, Cisl, Uil senesi) è quello di fornire al corsista gli strumenti adatti all’adozione di stili di vita salubri, di suggerire l’uso di alimenti, integratori e prodotti di libera vendita, nonché di individuare le modalità di recupero e mantenimento dell’equilibrio energetico ottimale, indispensabile garanzia di ben-essere.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, il corso prevede una serie di seminari tenuti rispettivamente dal Responsabile Scientifico del Corso Dott.ssa Claudia Francalanci, da una farmacista iscritta all’albo, un’erborista e un dietista, al fine dell’acquisizione di conoscenze organizzate; attestate, altresì, da un documento finale di partecipazione e frequenza al percorso stesso.
Chi fosse interessato potrà rivolgersi all’Agenzia Formativa di Via delle Arti per ottenere tutte le informazioni concernenti le lezioni.
“Questo corso – spiega Antonio Parlapiano, Direttore di Ce.Fo.Art – punta a fornire le conoscenze di base su cibo ed alimentazione sotto gli aspetti nutrizionali e fisiologici per farne un utilizzo finalizzato alla modulazione ed al mantenimento della nostra salute fisica, mentale ed emotiva. Attraverso una alimentazione sana ed all’uso appropriato degli alimenti è infatti possibile migliorare – conclude il Direttore – lo stato di benessere psico-fisico, prevenire la comparsa di disturbi ed aumentare la resistenza dell’organismo alle aggressioni esterne e allo stress”. Durante il corso seminariale saranno, infine, fornite le conoscenze di base, anche ai fini di una fruizione personale, di vari presidi salutistici naturali.
Con il modulo di cosmetologia si affronteranno invece concetti di dermatologia cosmetica per proporre le modalità di intervento di drenaggio, di idratazione, di rassodamento e di riempimento della cute. Il tutto finalizzato a sviluppare una capacità ad effettuare azioni per mantenere lo stato di salute, non solo della pelle, ma di tutto l’organismo. Non mancheranno poi approfondimenti sui nuovi principi cosmetici attivi sul derma, nonché i prodotti anticaduta per capelli. Il tutto sarà inserito nel quadro più generale della nuova normativa sui prodotti cosmetici.
Più in generale i Corsi seminariali sono rivolti a coloro che sono alla ricerca di un percorso di crescita personale.
Per maggiori dettagli ed informazioni, nonché per iscriversi è possibile contattare Ce.Fo.Art (via delle Arti, 4) Siena, al numero 0577. 530142.
Argomenti: CE.FO.ART, formazione |
Lavoro: Cgil, forzatura parlare di successo Jobs Act, dati preoccupanti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
Lavoro: Cgil, forzatura parlare di successo Jobs Act, dati preoccupanti da www.cgil.it
02/02/2016 Sorrentino: “Saldo occupati 2015 identico a quello del 2014, anno in cui Jobs act e sgravi alle imprese non erano in vigore”
“Nel dicembre 2014 – spiega Sorrentino – l’Istat registrava un aumento in valore assoluto di +109 mila occupati su base annua, con una crescita dello 0.5%: si tratta esattamente dello stesso saldo del 2015, +109 mila persone occupate e +0.5% (vedi immagine). Al di là della paradossale coincidenza – prosegue – viene da chiedersi se davvero si può parlare di effetto miracoloso del Jobs act e di riuscita delle politiche di elargizione alle imprese dell’esonero contributivo se la tendenza è uguale all’anno precedente, anno in cui non c’erano né i vantaggi fiscali né i licenziamenti illegittimi facilitati”.
La segretaria confederale della Cgil sottolinea che “la cancellazione dei diritti fatta con il Jobs act e 3,5 miliardi di euro alle imprese in tre anni attraverso l’esonero contributivo hanno prodotto +48 mila posti di lavoro: parlare di successo appare una forzatura”.
“La politica – sostiene Sorrentino – ha la responsabilità di verificare l’efficacia delle iniziative legislative, e se questi sono i dati occorre riflettere sulla reale portata del Jobs act”. “Anche perché – aggiunge – nell’ultimo trimestre del 2015 si registra contemporaneamente la crescita degli inattivi ( +0.2%, pari a +32mila), dato che segnala un aumento dello scoraggiamento delle persone nella ricerca di occupazione e l’urgenza di un investimento serio sulle politiche attive. Cosa che finora non è stata fatta – sottolinea – considerando la nuova agenzia Anpal, nata senza risorse e senza strumenti e non ancora operativa, e la vertenza dei lavoratori dei centri per l’impiego, che assume connotati sempre più drammatici e di incertezza. Come si vede quindi – continua la dirigente sindacale – siamo alla solita vecchia politica, grandi proclami, scarsi risultati, e soprattutto un uso sbagliato delle risorse”.
“Per questi motivi, di fronte al fallimento delle riforme epocali che hanno snaturato il diritto del lavoro scegliendo di delegare alle imprese la crescita e di svalutare l’occupazione, la Cgil ha presentato la sua proposta di Carta dei diritti universali”, ricorda Sorrentino. “Ci vuole una svolta radicale – conclude – sia sul fronte degli investimenti che sulla regolazione del mercato del lavoro. Se le risorse date alle imprese dalla legge di stabilità avessero finanziato un serio piano di politiche attive e progetti di inserimento lavorativo, l’occupazione prodotta sarebbe stata più alta e di maggiore qualità”.
Argomenti: CGIL |
Personale Bar Università: aperta procedura di licenziamento
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
PERSONALE BAR UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA: APERTA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO
Siena, 2 febbraio 2016 – Colpo di scena: niente stipendi, niente datore di lavoro, ma procedura di licenziamento per i lavoratori dei Bar Università degli Studi di Siena.
“Nel tardo pomeriggio di ieri – annunciano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini, rispettivamente Filcams Cgil e Fisascat Cisl – abbiamo ricevuto la lettera di apertura della procedura di licenziamento per i lavoratori con 6 persone in esubero. E’ un atto intimidatorio, di prevaricazione, per una situazione che non hanno certo creato i lavoratori, ma i responsabili del Consorzio Gruppo Greco, nonché della Giesse Ristorazione affidataria del servizio. Non hanno trovato l’accordo a loro confacente con l’Università ed ora a farne le spese sono i lavoratori!”.
Ancor prima che arrivasse la notizia della procedura di licenziamento le organizzazioni sindacali hanno fatto richiesta ufficiale di istituire un tavolo con le parti interessate presso il Rettorato; successivamente, vista la gravità del comportamento tenuto dai responsabili del Consorzio Greco, Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno chiesto anche al Prefetto di convocare un incontro con tutte le parti interessate, Università-Consorzio-Sindacati.
“In questo momento – sottolineano Samuele Bernardini e Beatrice Bernini – i lavoratori si trovano di fronte ad una situazione paradossale e non si fermeranno certo di fronte a tanta ingiustizia, sono coesi e fortemente consapevoli che quelle sono le loro postazioni lavorative da decenni e che non può arrivare qualcuno che mette in dubbio l’impegno e la dedizione del loro operato”.
“Noi, forti della loro determinazione, – proseguono i sindacalisti – non cederemo per motivo alcuno a questa provocazione. Il Consorzio Greco-Giesse Ristorazione sta tentando tutte le strade per persuadere i lavoratori ad una resa, non solo sta mettendo di fronte una Istituzione come l’Università degli Studi di Siena ad una responsabilità e ad un’immagine ridicola, non solo ha un atteggiamento padronale nei confronti del proprio personale, ma adotta lo stesso comportamento anche nei confronti dell’Università stessa: “Non avete ascoltato le mie esigenze? Allora licenzio i lavoratori!”.
“Chiediamo alle istituzioni di intervenire per assicurare una continuità occupazionale – concludono Filcams Cgil e Fisascat Cisl – e a tutti i lavoratori, soprattutto a quelli che operano negli appalti, di mostrare solidarietà a questi colleghi che stanno lottando per i loro diritti e la loro dignità”.
Argomenti: appalti, aziende, FILCAMS |
CGIL, CISL e UIL su Fondazione MPS
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
Siena, 2 febbraio 2016 – Le ultime dichiarazioni del Presidente della Fondazione MPS, che hanno sollevato un’intera comunità nell’assumere univoca posizione, lasciano spazio a poche interpretazioni.
In gioco, nel caso di trasferimento della sede direzionale e legale della Banca in altro territorio, non c’è solo il prestigio di questa città; in gioco ci sono posti di lavoro, ergo, famiglie, individui, normalissime persone che in questa banca hanno investito tempo, prospettive, sogni e speranze e, soprattutto, hanno mostrato capacità, professionalità e grandissimo attaccamento ai valori di questo territorio. Individui che per il loro ruolo non hanno certo potuto incidere su nessuna delle inopportune scelte gestionali i cui effetti oggi li coinvolgono più di quanto si potesse immaginare. Se la direzione della Banca venisse trasferita le conseguenze per moltissime di queste persone sarebbero devastanti. E non solo, che fine potrebbe fare l’inestimabile patrimonio artistico culturale e immobiliare della Banca?
Allora la domanda che ci poniamo è: prima di rilasciare qualunque dichiarazione in merito all’adeguatezza o meno della norma statutaria che sancisce il radicamento al territorio, non sarebbe stato più intelligente porsi almeno l’interrogativo se una tale dichiarazione fosse necessaria?
Oppure sorge spontaneo il dubbio che “l’autorevole” Presidente in questione abbia informazioni che avrebbe, a nostro parere, il dovere di condividere con quella collettività che rappresenta.
Clarich presiede la Fondazione perché questo territorio ha espresso nei suoi confronti fiducia sulle sue capacità nello svolgere questo compito soprattutto in un momento così difficile. Le lecite aspettative sui risultati del suo operato da parte della collettività erano quelle di uno sforzo per la tutela del patrimonio economico, culturale e sociale di questa città.
Tutelare vuol dire preservare, difendere, salvaguardare; questo era ed è l’unico compito che il Presidente deve svolgere per rispettare il vincolo di fiducia espresso dal territorio. Siamo tutti perfettamente consapevoli delle enormi difficoltà da affrontare e superare per mantenere questa ‘tutela’, ma siamo altrettanto consapevoli che l’unico modo per farlo è condividere il problema e le possibili soluzioni, cosa che finora non è stata presa neanche marginalmente in considerazione. D’altra parte il Presidente in più occasioni aveva già mostrato totale incapacità relazionale; il fatto, ad esempio, di aver affermato che i Sindacati Confederali non rappresentano interlocutori della Fondazione ne è una conferma.
La dichiarazione di Clarich, allora, non lascia realmente spazio alle interpretazioni: l’inopportunità è sicuramente una dote che lo contraddistingue. Non solo sarebbero doverose delle pubbliche scuse, ma soprattutto un mutato atteggiamento nei confronti di tutti i soggetti che dalle scelte della Fondazione e dalla gestione della Banca ne subiscono le dirette conseguenze.
È importante precisare, inoltre, che la parvenza di vecchie prospettive accomodanti per la collettività, sintetizzabili nelle possibili nuove erogazioni da parte della Fondazione, non potrà mai più costituire fondamento alcuno per un benestare sulla gestione e sulle scelte che riguardano la collettività. Che si sappia in maniera chiara che è definitivamente finito il tempo degli “specchietti per le allodole”. Questo territorio vuole ricostruire e non certo tornare ad attorcigliarsi lungo percorsi che l’hanno condotto dove si trova oggi. Ricostruire con nuove logiche e nuove prospettive, consapevoli che l’intelligenza e la sensibilità impongono la non ripetizione degli errori.
Sarebbe invece opportuno, da parte della Fondazione, tornare a riappropriarsi del ruolo e del legame con la Banca aprendo un dibattito pubblico, dovuto non solo a livello formale ma soprattutto a livello morale e culturale in favore di una crescita e di una stabilità complessiva del territorio di riferimento.
CGIL, CISL e UIL Siena
Argomenti: CGIL, Fondazione MPS, MPS |
CE.FO.ART.: corsi di SALDATURA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2016
CORSI BASE DI SALDATURA: OSSIACETILENICA- ELETTRODO – BRASATURA
CORSI AVANZATI PER SALDATORE CERTIFICATO (percorso formativo preparatorio alla certificazione individuale del saldatore e della procedura aziendale)
CORSI DI SALDATUTRA PERSONALIZZATI
Rilascio patentini
RINNOVO PARENTINI
CONSULENZA AZIENDALE
Per informazioni e contatti: tel 0577 530142 oppure inviare una mail: formazione@cefoart.it
Argomenti: CE.FO.ART |
Lavoratori bar Universita’ degli Studi di Siena: solidarietà del Comitato Direttivo e dell’Assemblea Generale CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 1, 2016
Lavoratori bar Universita’ degli Studi di Siena: solidarietà del Comitato Direttivo e dell’Assemblea Generale CGIL Siena
Siena, 1 febbraio 2016 – Il Comitato Direttivo e l’Assemblea Generale della CGIL di Siena esprimono la loro solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dei bar dell’Universita’ degli Studi di Siena, ormai da tre mesi senza stipendio e da oggi in sciopero ad oltranza.
La CGIL ritiene non più rinviabile una chiara e stringente normativa sugli appalti che tuteli i lavoratori dalla fase di assunzione fino alla fine dell’appalto e che situazioni simili alla battaglia che oggi i dipendenti del Consorzio Greco stanno portando avanti non siano più tollerabili.
La remunerazione e, più in generale, i diritti contrattuali e normativi dei servizi regolarmente svolti dai lavoratori non possono essere lasciati solamente alla tempistica di un recupero crediti svolto dagli uffici vertenze legali. La responsabilità solidale di chi affida il servizio in gestione deve essere immediatamente fruibile in modo che il personale abbia una continuità del reddito. L’ente appaltante non può limitarsi ad una verifica contabile della regolarità contributiva così come ha fatto, comunicando alle organizzazioni sindacali che nulla è possibile in merito al pagamento delle spettanze ai lavoratori in quanto il Durc ne certifica la regolarità.
La CGIL insieme alla FILCAMS si adopererà per chiedere nuovamente alle istituzioni e alla stazione appaltante di intervenire per una tempestiva risoluzione della vertenza a partire dalla continuità occupazionale.
Argomenti: CGIL, FILCAMS, scioperi, università |
Tabelle paga tessili artigiani febbraio 2016
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 1, 2016
Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Convegno sugli archivi a Firenze il 4 febbraio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 31, 2016
SCARICA LA LOCANDINA COL PROGRAMMA
Argomenti: archivio storico, CGIL |
Lavoratori Bar Università: sciopero ad oltranza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 30, 2016
LAVORATORI BAR UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA: SCIOPERO AD OLTRANZA
I SINDACATI: “IL CONSORZIO GRECO E’ DI NUOVO SPARITO”
Siena, 30 gennaio 2016 – Giornata campale quella di martedì 26 gennaio davanti al Rettorato: la terza giornata di sciopero del personale Bar Università degli Studi di Siena. Dalle ore 9 alle ore 13 i lavoratori avevano presidiato all’interno del cortile in attesa di essere convocati dall’Ateneo per essere messi a conoscenza dell’esito dell’incontro con il Consorzio Greco aggiudicatario dell’appalto. I sindacati insieme alle RSA erano stati ricevuti dall’Università apprendendo che non c’era ancora niente di certo, che dovevano essere ufficializzati i tempi entro i quali si sarebbe rescisso anticipatamente il contratto di appalto. Allora era seguito un incontro dei dirigenti sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl e di tutto il personale con il Consorzio Greco presso la Camera del Lavoro di Siena.
“Una trattativa – spiegano le organizzazioni sindacali – che aveva visto richiedere al Consorzio certezze in merito alla corresponsione degli stipendi arretrati e alla disponibilità alla ratifica di un verbale attestante il credito effettivo vantato dai lavoratori e le scadenze di estinzione. Il rappresentante del Consorzio aveva lasciato il tavolo della trattativa con l’impegno di indicare le scadenze dei pagamenti il giorno successivo, da qui la sospensione dello sciopero e quindi il rientro dei lavoratori nelle proprie postazioni lavorative”.
“Sono passati ormai tre giorni – denunciano Filcams Cgil e Fisascat Cisl – ma del Consorzio Greco nessuna traccia, anzi una traccia c’è, ha inviato ai lavoratori i cedolini paga di novembre e dicembre senza accreditare un solo centesimo di euro. Dopo il danno, la beffa: ai lavoratori è stato riconosciuto il credito, che equivale a dire ‘ora potete adire alle vie legali, tanto non vi paghiamo’; da Greco abbiamo ricevuto solo menzogne, un atteggiamento scorretto e offensivo, lesivo della dignità e serietà di questi lavoratori”.
Durante il presidio presso il Rettorato i sindacati avevano anche chiesto di essere ricevuti dall’Università insieme ai rappresentanti del Consorzio Greco, ma la richiesta non era stata accolta, le parti sono state ascoltate separatamente. Giovedì 28 gennaio Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno chiesto nuovamente ed ufficialmente all’Università di essere convocate congiuntamente al Consorzio, affinché Greco si pronunci in egual maniera con tutte le parti; se tale richiesta sarà nuovamente respinta le organizzazioni sindacali chiederanno di essere convocati dal Prefetto.
“Confidiamo – spiegano Filcams Cgil e Fisascat Cisl – che l’Università prenda dei seri provvedimenti, e sostenga una vertenza che ormai si è bloccata per mancate risposte da parte del Consorzio e non per volontà dei lavoratori, che invece hanno rispettato le promesse fatte. E poi chiediamo la solidarietà di tutti, affinché sia tenuto fuori dalla nostra città chiunque non rispetti le regole basilari del rispetto della vita dei lavoratori”.
I sindacati le RSA hanno proclamato sciopero a oltranza da lunedì 1 febbraio fino alla definizione della vertenza.
Argomenti: FILCAMS, scioperi, università |