cgil siena

Disoccupazione agricola: domande entro il 31 marzo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 17, 2015

disoccupati agricoli A4 2015Hai lavorato nel 2014

con un contratto a termine in agricoltura?

Forse hai diritto

all’indennità di disoccupazione

e non lo sai.

Il termine per la domanda scade

il 31 marzo 2015.

Recati presso gli uffici

del Patronato INCA CGIL

della provincia di Siena.

Argomenti: CGIL, disoccupazione agricola, INCA, patronato, servizi |

Crisi: Cgil, anche nel 2014 oltre 1,1 mld di ore di Cig, 530 mila lavoratori a zero ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 16, 2015

lavoratoreCrisi: Cgil, anche nel 2014 oltre 1,1 mld di ore di Cig, 530 mila lavoratori a zero ore

14/02/2015 Persi in busta paga 8.000 euro. Sorrentino: “Ridimensionamento ammortizzatori sociali con Jobs Act è follia”

da www.cgil.it

Il 2014 si è chiuso con un monte ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, pari a oltre 1,1 miliardi, in flessione del -5,97% sull’anno precedente, che hanno investito oltre 530 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore, per un taglio del reddito pari a circa 4,3 miliardi, ovvero 8.000 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. E’ quanto emerge dal rapporto 2014 sulla cassa dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale, nel quale si sottolinea come la flessione dello scorso anno, su quello precedente, sia il risultato di una variazione operata dall’Inps che, nel fornire i dati di dicembre, ha modificato le ore concesse e autorizzate nell’anno 2013. Si registra, infatti, rispetto ai passati rapporti sulla cassa integrazione, un cambiamento sostanziale per il 2013 (passato da 1.075,8 milioni di ore registrate nei passati rapporti a 1.182,3 milioni di ore) che risulta così essere peggiore rispetto a quello consuntivato precedentemente.

In ogni caso il 2014 sfonda il miliardo di ore di cassa integrazione e si qualifica come il terzo peggior anno dal 2008, ovvero dall’inizio della crisi. Il tutto per un totale di ore di cig dal 2008 al 2014 pari a 6.648,7 milioni di ore. “Con questi dati, e una crescita pari allo zero, ridimensionare gli ammortizzatori sociali, come contenuto nel Jobs Act, sembra una follia”, afferma il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, che aggiunge: “Chiediamo al governo una riforma che sia realmente universale. Se il governo non si dà una regolata sull’impatto sociale del Jobs Act, avremo mesi difficili, con più licenziamenti, che sono l’unica cosa crescente che intravediamo, e con meno tutele”.

Argomenti: CGIL |

Siena Biotech occupata

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 13, 2015

sienabiotech occupata 1 filctem con scrittasienabiotech occupata 2

Siena Biotech occupata

A seguito dell’incontro avvenuto in mattinata tra la FILCTEM CGIL, la RSU e la direzione aziendale presieduta dal liquidatore Nicola Lattanzi, tutti i lavoratori Siena Biotech hanno deciso di procedere con il primo passo di uno stato di agitazione già preannunciato occupando l’edificio dell’azienda.

Al termine dell’incontro è stata fatta richiesta formale al liquidatore di presentare al socio unico Fondazione MPS il ritiro della procedura di licenziamento collettivo.

FILCTEM CGIL e RSU Siena Biotech

Siena, 13 febbraio 2015

Argomenti: aziende, FILCTEM, Fondazione MPS |

Fisco: Cgil su proposta Cisl, bene patrimoniale, non convince estensione bonus

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 13, 2015

Bandiera_CGILFisco: Cgil su proposta Cisl, bene patrimoniale, non convince estensione bonus

11/02/2015 da www.cgil.it

“La legge di iniziativa popolare per una riforma fiscale, presentata quest’oggi dalla Cisl, ha  il merito di rimettere al centro il tema della riforma fiscale e della politica di redistribuzione”. E’ quanto dichiara il Segretario Confederale della Cgil Danilo Barbi, il quale ricorda come alcune delle proposte siano già contenute nella piattaforma su fisco e pensioni presentata unitariamente lo scorso giugno. Per questo, aggiunge, “la Cgil sarebbe stata sicuramente disponibile ad un’evoluzione dell’elaborazione unitaria sindacale, anche nella forma di una proposta di legge di iniziativa popolare”.

“Non possiamo che apprezzare – prosegue Barbi – che anche la Cisl sostenga, a questo punto, la proposta di una patrimoniale ordinaria e progressiva che la Cgil avanza da tempo. Un intervento utile – spiega – per finanziare un Piano straordinario di creazione di occupazione in particolare giovanile. E’ urgente tassare le grandi ricchezze per ripristinare l’equità fiscale nel nostro Paese dove si registra il rapporto più alto del mondo fra patrimoni medi, spesso derivanti da una patologica evasione, e redditi medi, con un rapporto 8 a 1”.

“Non convince assolutamente l’estensione del cosiddetto bonus a tutti i redditi sotto i cinquantamila euro, in questo modo si premierebbe – avverte il dirigente sindacale – una platea certa di evasori. Al contrario –  conclude – nella piattaforma unitaria, se ne chiedeva l’ampliamento per pensionati, lavoratori incapienti e partite iva a basso reddito”.


Argomenti: CGIL |

MPS: il comunicato dei Sindacati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 12, 2015

FISAC_logoCOMUNICATO UNITARIO OOSS MPS – 12.02.15

Argomenti: FISAC, MPS |

SLC CGIL, SLP CISL, UIL POST Siena: “Si continua a mettere in discussione un servizio universale”.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 12, 2015

logo_slc_cgilSLC CGIL, SLP CISL, UIL POST Siena: “Si continua a mettere in discussione un servizio universale”.

Siena, 12 febbraio 2015 – SLC CGIL, SLP CISL e UILPOST Siena esprimono il loro totale dissenso in merito alle chiusure degli Uffici Postali e alla riduzione delle giornate di apertura.

“A soli due anni di distanza – spiegano i sindacati – dalle ultime chiusure (nel 2012 solo in Toscana 74 chiusure e 57 razionalizzazioni), Poste Italiane continua a prendere decisioni sbagliate puntando esclusivamente alla riduzione dei costi e continuando a non dotarsi di un piano strategico di riassetto complessivo della distribuzione della rete di uffici sul territorio”.

“Le ulteriori chiusure – proseguono le organizzazioni sindacali – determineranno delle gravi ricadute sul piano sociale, soprattutto sugli anziani che avranno grandi difficoltà a recarsi in altri uffici distanti dalle proprie abitazioni. Sappiamo tutti quanto sia importante avere un servizio sul territorio che possa essere di collegamento tra i piccoli borghi e i centri più popolati e ricchi di servizi, al fine di avere un tessuto sociale più qualificato e funzionale alle esigenze di tutti i cittadini”.

“Inoltre – aggiungono le sigle – la continua riduzione di presenza sul territorio di Poste Italiane frenerà le annunciate prospettive di sviluppo dell’Azienda”.

“Di fronte alla manifestata intenzione di procedere comunque unilateralmente alle chiusure degli uffici, – concludono SLC CGIL, SLP CISL e UILPOST – preannunciamo un piano di contrasto a tutti i livelli insieme alle altre organizzazioni sindacali, con l’obbiettivo di sensibilizzare i dipendenti di Poste Italiane, i cittadini, e le istituzioni con l’intenzione di trovare percorsi comuni di opposizione alla scellerata decisione di Poste Italiane”.

Argomenti: Poste, SLC |

FP CGIL: Essere RSU-Rappresentanti Sindacali-oggi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 12, 2015

iniziativa 17 bozzancamartedì 17/02
ore 11,30-13,30

Saletta dei Mutilati –  Siena,Viale Maccari

Essere RSU-Rappresentanti Sindacali- OGGI

presentazione candidate e candidati RSU

Partecipano:

Federico Bozzanca,

Segretario Nazionale FP-CGIL

Debora Giomi,

Segretaria Regionale FP-CGIL

Argomenti: elezioni, FP, RSU |

Cgil, aderiamo manifestazione 14 febbraio “Dalla parte giusta. È cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 11, 2015

Manifestazione_EuropeaCgil, aderiamo manifestazione 14 febbraio “Dalla parte giusta. È cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”

10/02/2015 Sabato 14 febbraio a Roma

da www.cgil.it

La Cgil aderisce alla manifestazione di sabato prossimo, 14 febbraio, a Roma, “Dalla parte giusta. È cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”.

“Saremo in piazza, insieme a tante associazioni ed organizzazioni democratiche, – si legge in una nota della segreteria nazionale Cgil – per dire una volta di più che un’altra politica economica e sociale è possibile, che la scelta del rigore e dell’austerità ha fallito e che è tempo che l’Europa cambi verso”.

Per il sindacato guidato da Susanna Camusso, “servono scelte orientate alla crescita ed alla ripresa dell’occupazione, in modo particolare quella giovanile, attraverso investimenti mirati ed il sostegno alla domanda”.

“L’ampio consenso popolare che il nuovo governo greco ha ricevuto alle recenti elezioni sta a testimoniare della volontà di battere la crisi senza abbattere i diritti delle persone e la loro già difficile condizione economica e sociale” conclude la Cgil.

Argomenti: CGIL |

FILCTEM CGIL: ecco la lettera aperta alle istituzioni da parte dei lavoratori Siena Biotech

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 10, 2015

Ffilctem con scrittaILCTEM CGIL: ecco la lettera aperta alle istituzioni da parte dei lavoratori Siena Biotech

Siena, 10 febbraio 2015

Dalla messa in liquidazione della Siena Biotech, lo scorso 22 dicembre, ad oggi, le reazioni di noi lavoratori sono state contenute non perchè rassegnati o in accordo con le scelte maturate dalla Fondazione Monte dei Paschi, piuttosto perchè impegnati a portare avanti le attività in corso, anche nel rispetto delle altre aziende presenti nell’edificio, in completa autogestione per mancanza di chiare e tempestive direttive. Ci siamo fidati delle rassicurazioni della Fondazione e delle Istituzioni, ricevute esclusivamente a mezzo stampa. Purtroppo lo scorso 6 febbraio, con l’apertura della procedura di licenziamento collettivo, le nostre aspettative sono state disattese nuovamente. Come dichiarato dal Presidente della Fondazione MPS Clarich, Siena Biotech rappresenta un progetto ormai insostenibile per motivazioni di ordine economico e giuridico.

Ci domandiamo dunque per quale ragione, dall’inizio della crisi, nel 2012, soltanto i lavoratori della Siena Biotech siano stati oggetto di tagli attraverso misure quali riduzioni di orario di lavoro, cassa integrazione e licenziamenti, mentre nulla è stato fatto per il costo legato alla proprietà dell’edificio, la spesa più ingente.

È altresì difficile credere che il piano industriale presentato dalla Siena Biotech, attentamente valutato e quindi approvato nell’aprile 2014, sia ritenuto ora giuridicamente incompatibile con i fini istituzionali della Fondazione. Il piano prevedeva il raggiungimento della completa autonomia della società entro l’aprile 2016 con una significativa e progressiva riduzione dell’impegno finanziario da parte della FMPS. Noi lavoratori avevamo accettato la sfida, utilizzando tutta la nostra competenza e reputazione scientifica, stringendo accordi di collaborazione nazionali e internazionali ora vanificati dalla messa in liquidazione.

È possibile che a Palazzo Sansedoni si siano accorti di questo “vizio” giuridico soltanto oggi? Queste motivazioni non ci convincono.

Invitiamo quindi la Fondazione MPS e le Istituzioni ad anteporre noi, lavoratrici e lavoratori, al mero interesse per l’edificio fino ad oggi dimostrato. Chiediamo che l’attenzione sia rivolta alle nostre professionalità con proposte concrete, trasparenti e condivise. Noi e le nostre famiglie non vogliamo essere nuovamente vittime della solita strumentalizzazione da campagna elettorale. Non siamo così numerosi da spostare gli equilibri elettorali, ma riteniamo che la realizzazione in Toscana della “Pharma Valley”, punto essenziale del programma elettorale dell’attuale Governatore, non possa partire dalla chiusura di uno dei pochi centri di ricerca sulle malattie rare presenti nel territorio italiano. Quindi chiediamo a voi tutti una seria assunzione di responsabilità volta a costruire e non distruggere quanto fatto sino ad oggi.

Argomenti: aziende, FILCTEM, Fondazione MPS |

Appalti: Cgil, riforma per garantire diritti e tutele a lavoratori

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 10, 2015

Appalti_Firme_bannerAppalti: Cgil, riforma per garantire diritti e tutele a lavoratori

10/02/2015 » FOTO da www.cgil.it

“L’economia che fa riferimento al sistema degli appalti è una parte consistente del mercato del lavoro. Se non rinnoviamo e innoviamo la normativa sugli appalti, anche al cospetto della migliore riforma del mercato del Lavoro, e con il Jobs Act non è questo il caso, il sistema di diritti e tutele finirà risucchiato in un vortice”. E’ quanto affermato dal segretario confederale della Cgil, Franco Martini, oggi al seminario unitario ‘Appalti e Concessioni: lavoro, legalità e trasparenza. Direttive europee e disegno di legge delega di recepimento’.

Per il dirigente sindacale le linee di indirizzo, come emerge dalle proposte presentate oggi dai sindacati in relazione al disegno di legge di recepimento della direttiva comunitaria sugli appalti, sono: “Lotta al massimo ribasso, riduzione del numero delle stazioni appaltanti, ripristino della clausola sociale, applicazione di un contratto di riferimento, quello prevalente nel sito. Punti che sono anche al centro della campagna che come Cgil abbiamo lanciato per una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema appalti e che mira, tra le altre cose, al ripristino della norma sulla responsabilità solidale”.

La Cgil, quindi, sia sul versante unitario, che come autonomia iniziativa, ritiene la questione appalti “un aspetto centrale della mobilitazione sindacale – ha spiegato Martini -, un tema molto importante, soprattutto in questa fase di discussione sul Jobs Act e la nuova riforma del mercato del lavoro. È chiaro, infatti, che se non interveniamo sulle attuali normative che regolano gli appalti, rischiamo di allargare ulteriormente l’area del precariato del nostro paese”. Il segretario confederale della Cgil a riguardo ha fatto un esempio: “Nel settore specifico degli appalti la tipologia prevista dal Jobs Act del contratto a tutele crescenti rischia di fare, ad ogni cambio di appalto, sempre nuovi assunti, azzerando così le carriere professionali delle donne e degli uomini che lavorano in questo settore e indebolendo fortemente quello che è il livello delle tutele al loro interno”.

Il settore quindi, secondo Martini, ha bisogno di interventi: “Gli appalti sono un cancro dell’economia. Si stima che l’area dell’illegalità sia pari a 70 miliardi di euro. Una cifra collegata con il contesto attuale e che ci dimostra come, visto che spesso il governo sostiene che non ci siano risorse per rendere, ad esempio, agli ammortizzatori sociali davvero universali, se avessimo una normativa sugli appalti, ispirata a maggiore trasparenza, regolarità e controlli, una parte di questa economia illegale potrebbe essere investita in maggiori tuteli”, ha concluso Martini.

Argomenti: CGIL |

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