2 aprile: ultimo giorno per l’indennità di disoccupazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2013
il 2 aprile 2013.
Recati presso gli uffici del Patronato
INCA CGIL della provincia di Siena.
Argomenti: CGIL, disoccupazione |
Comune di Siena: soddisfazione dei sindacati per il rispetto del patto di stabilità
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 30, 2013
Le Organizzazioni Sindacali e le RSU a seguito dell’incontro di stamani con la Parte Pubblica prendono atto della comunicazione dell’avvenuto rispetto del Patto di Stabilità per l’anno 2012.
La Parte Pubblica ha precisato inoltre di aver già provveduto alla trasmissione della certificazione agli organi ministeriali competenti.
Le Organizzazioni Sindacali e le RSU sono soddisfatte di questo risultato, la cui effettiva applicazione necessità ora, in tempi celeri, dell’adozione da parte del Commissario Straordinario dei formali atti per la costituzione della parte variabile del fondo 2012, risorsa peraltro già allocata nello stesso bilancio e la sua conseguente erogazione.
Permane comunque in essere lo stato di agitazione in attesa dell’incontro del 5 aprile e dei suoi sviluppi, confronto già stabilito nelle more delle procedure conciliative e di raffreddamento dei conflitti.
CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, DICCAP SULPM e RSU COMUNE DI SIENA
Siena, 29 marzo 2013
Comune di Siena: preoccupazione della CGIL per la delibera della Corte dei Conti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2013
“Sono molto preoccupato – spiega Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena – della delibera della Corte dei Conti in merito al bilancio consuntivo 2011 del Comune di Siena, soprattutto per le ripercussioni che potrebbero manifestarsi in ordine a questo nuovo e preoccupante elemento”.
“In particolare – continua Guggiari – l’attenzione è sulle conseguenze per la cittadinanza e i lavoratori dell’ente. Naturalmente ogni considerazione non può prescindere dai risultati del bilancio consuntivo 2012 in approvazione entro aprile. Se quindi verranno certificate condizioni che, come richiesto dalla Corte dei Conti, richiederanno ulteriori interventi, saremo impegnati responsabilmente, come abbiamo sempre fatto, a rappresentare le istanze che, a partire dal welfare, tutelino le condizioni dei più deboli, giovani, lavoratori e pensionati”.
Siena, 28 marzo 2013
“Io riattivo il lavoro”: campagna per la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alle mafie
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2013
“Io riattivo il lavoro”: campagna per la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alle mafie |
Ancora pochi giorni per la raccolta firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per l’emersione dalla illegalità. Prosegue la campagna “Io Riattivo il Lavoro”, promossa dalla CGIL, e sostenuta da: Arci, Acli, Avviso Pubblico, Centro Studi Pio La Torre, Legacoop, Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Sos Impresa, che invitano a firmare la proposta di legge presso le loro sedi territoriali che scade il 30 maggio » SPOT |
Per spingere il Parlamento ad assumere le proposte legislative del sindacato sulle aziende confiscate, la CGIL è impegnata a raccogliere, nelle prossime settimane, il maggior numero di firme nelle tante iniziative previste nei territori e direttamente nei luoghi di lavoro, organizzando presidi gazebi e banchetti nei luoghi particolarmente frequentati (piazze, centri commerciali, università, centri anziani). Contemporaneamente sono previste iniziative specifiche – che saranno organizzate insieme alle associazioni che con la CGIL hanno promosso la legge d’iniziativa popolare – nel corso della giornata nazionale di raccolta straordinaria delle firme prevista per martedì 30 Aprile, data nella quale cade il 31esimo anniversario del barbaro assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. La campagna nazionale punta a raccogliere le 50.000 firme necessarie per intraprendere l’iter di approvazione della legge di iniziativa popolare intitolata “Misure per favorire l’emersione alla legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”. La proposta di legge ha l’obiettivo di “ricostruire le condizioni per assicurare la legalità economica” e stimolare il dibattito parlamentare sulla condizione delle aziende coinvolte dal fenomeno e soprattutto dei tanti lavoratori e lavoratrici che perdono il proprio posto di lavoro per la penetrazione delle organizzazioni criminali e mafiose nella nostra economia. Il quadro è allarmante: in Italia (al 3 settembre 2012) sono 1636 le aziende confiscate e il 90% di queste sono destinate al fallimento, con circa 80.000 lavoratori coinvolti. Ciò avviene proprio in territori già fortemente condizionati dalla zavorra mafiosa: le regioni con il numero più alto di aziende sequestrate e confiscate sono, infatti, la Sicilia (37%), la Campania (20%), la Lombardia (12%), la Calabria (9%) e il Lazio (8%). I sequestri e le confische dall’inizio della crisi sono aumentate del 65%, un dato drammatico e poco noto, che testimonia a pieno la vulnerabilità del nostro tessuto economico. Fra gli strumenti proposti dal dal progetto di legge: la costituzione di una Banca dati delle aziende sequestrate e confiscate; la valorizzazione del territorio, la tutela dei lavoratori, l’uso sociale delle aziende. Visita il sito dell’iniziativa: www.ioriattivoillavoro.it |
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Argomenti: CGIL |
Comune di Siena: i sindacati chiedono rassicurazioni al Commissario
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2013
In merito allo stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Siena, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL provinciali dichiarano che “sarebbe opportuno che il Commissario Straordinario del Comune di Siena esprimesse pubblicamente un chiaro segnale di rassicurazione sullo stato dell’arte della certificazione del rispetto del patto di stabilità interno relativo all’anno 2012. Tutto ciò in considerazione della prevista scadenza normativa del 31/03/2013 e soprattutto per fugare ogni dubbio sul rispetto delle dinamiche di bilancio dell’Ente che hanno ripercussione sui servizi ai cittadini e sui lavoratori”.
Siena, 27 marzo 2013
Le priorità della CGIL per il nuovo Governo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 25, 2013
Le priorità della CGIL per il nuovo Governo |
Nell’incontro di questa mattina tra le delegazioni di CGIL, CISL e UIL e il Presidente del Consiglio incaricato, Pier Luigi Bersani, Susanna Camusso ha spiegato e ribadito le proposte della CGIL, già discusse ed approvate nell’ultimo Comitato Direttivo. Da affrontare con urgenza le questioni degli ammortizzatori sociali, degli esodati, lo sblocco dei crediti delle aziende verso la pubblica amministrazione e le conseguenze che Tares, Imu e Iva avranno per i redditi da lavoro e da pensioni. Pubblichiamo il documento finale approvato dal Cd della CGIL il 20 marzo » VIDEO Consultazione parti sociali. Dichiarazione di Susanna Camusso |
Il recente voto elettorale del Paese ha determinato una situazione tripolare che conferma un Paese diviso, che ha rappresentato il rancore e l’insofferenza sociale di tanti elettori esprimendo così, accanto alla sfiducia, la bocciatura delle politiche fatte, a partire dall’austerità. Il voto si è svolto, nel sesto anno della crisi, in un Paese profondamente diviso e in una condizione di emergenza sociale. Le condizioni delle persone sono peggiorate per reddito, servizi, previdenza, precarietà; la disoccupazione cresce e gli effetti della legge 92 e le scelte conseguenti del Governo hanno determinato una progressiva riduzione delle coperture degli ammortizzatori, a partire dalla deroga. Il voto parla innanzitutto all’Europa ed alle sue politiche rigoriste, che hanno approfondito la recessione ed hanno contribuito a determinare processi di vera e propria deindustrializzazione. Il voto, pur nella sua complessità, conferma la necessità di un governo di cambiamento, iniziando dalla rimessa in discussione della politica economica e di quadro dell’Europa. L’esito del voto ha bocciato con chiarezza l’esperienza del governo tecnico. Emergenza sociale, crescita della disoccupazione e delle precarietà, divisione del Paese, impongono una stagione attenta ai temi istituzionali ed alle forme della democrazia, la necessità di ridefinire regole certe che deve avere nella Costituzione il suo principale referente. A questo proposito la CGIL, nelle prossime settimane, avanzerà una sua proposta di ridisegno istituzionale. La CGIL proporrà alle parti sociali di definire le priorità sul lavoro che devono trovare risposte immediate ed urgenti dall’attuale governo, a partire dagli adempimenti di leggi già in vigore quali il finanziamento degli ammortizzatori in deroga e l’estensione dei contratti di solidarietà espansivi e difensivi, la soluzione per gli “esodati”, la stabilizzazione dei lavoratori precari dei settori pubblici, il pagamento dei crediti alle imprese ma anche una politica industriale che rilanci investimenti e che provi a risolvere le tante vertenze aperte. Investimenti pubblici da rilanciare che potrebbero anche derivare da una revisione del Patto di Stabilità dei Comuni. Per questa ragione la CGIL sarà a fianco dell’ANCI il prossimo 21 marzo. Le tre scadenze in arrivo -TARES – IMU – aumento dell’IVA- rappresentano un carico economico insopportabile per i redditi da lavoro e da pensioni e, per questo, chiediamo la cancellazione dell’IMU sulla prima casa fino ad un valore di mille euro. Nella fase di definizione del prossimo Governo, che dovrà affrontare e tenere insieme il tema dei costi della politica, della semplificazione istituzionale, della riforma della Pubblica Amministrazione e di nuove regole della finanza e delle banche utili al Paese, con l’emergenza del lavoro e della crescita, debbono essere indicate, nell’agenda delle priorità, i temi della condizione del lavoro e delle pensioni a partire dal rinnovo dei contratti pubblici, la revisione del sistema previdenziale e il ripristino della rivalutazione delle pensioni, il rifinanziamento di welfare – sanità e istruzione, la cancellazione dell’art.8, i diritti dei migranti, la ripresa di una politica nazionale di investimenti per il mezzogiorno che utilizzi al meglio le risorse dei fondi strutturali. Tutto ciò va affrontato in una logica di forte cambiamento di prospettiva, mettendo in atto misure per la creazione di lavoro e per sostenere un rinnovato patto sociale. Per noi questo si traduce, da oggi, nel rilanciare la proposta di “Piano del Lavoro”, costituendo Comitati per il Lavoro nei territori, aperti alle più ampie alleanze sociali e quale strumento di vertenzialità, anche territoriale, per far ripartire scelte di qualità, di investimenti e di welfare. Così come le politiche nazionali dovranno affrontare due emergenze drammatiche su “diritto allo studio” per le giovani generazioni e l’aumento della povertà, in particolare della popolazione anziana, dei nuclei familiari con minori e con fragilità sociali. Il voto del mese scorso parla a tutti, anche alle organizzazioni sindacali, ed indica la necessità per l’insieme della CGIL, nei territori e nelle categorie, di rilanciare la partecipazione, l’ascolto, la trasparenza, ponendosi l’obiettivo di intercettare e rappresentare l’insieme del mondo del lavoro. Così come non è più rinviabile la certificazione degli iscritti e del voto per l’elezione delle RSU e per la validazione dei contratti collettivi, accompagnato da regole condivise e democratiche sulla contrattazione, che ridiano valore e ruolo al lavoro e alle condizioni materiali di lavoratori e lavoratrici. Da ultimo va aperta una riflessione su come ridare protagonismo a delegati e delegate nella definizione delle scelte strategiche della CGIL e su come rinnovare le esperienze della bilateralità. |
Argomenti: CGIL |
Il piano Camusso: paghiamo in Bot super stipendi e pensioni d’oro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 24, 2013
Il piano Camusso: paghiamo in Bot super stipendi e pensioni d’oro |
Alla vigilia dell’incontro tra le parti sociali e il Presidente del Consiglio incaricato, Pier Luigi Bersani, il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso descrive il suo ‘piano’ sul quotidiano il ‘Corriere della Sera’: “il senso del cambiamento può venire solo dagli investimenti. La prima cosa da fare è sbloccare i crediti delle aziende verso la pubblica amministrazione” |
Davanti a microfoni e telecamere si attiene alla prevedibile ritualità: domani a Pierluigi Bersani «diremo che il Paese ha bisogno di risposte su redditi, lavoro, economia reale». Dietro, a riflettori lontani, Susanna Camusso prova a riempire di nuovi contenuti quello che altrimenti sarebbe il solito copione. Cernobbio, ieri, Forum Confcommercio – Ambrosetti. Qualcuno prenderà per una provocazione un filo populista l’idea – non la sola – che la leader della Cgil racconta in un salottino di Villa d’Este. Qualcun altro, poiché siamo alla vigilia dell’incontro con le parti sociali, ci leggerà un assist agevolatore alla quasi impossibile missione bersaniana: far nascere un «governo amico» dopo i detestati esecutivi di centrodestra e l’altrettanto mitragliata compagine tecnica. E c’è certo pure questo nella posizione di Camusso, nessuno lo discute. Ma come aggiunge lei: «Ci siamo tutti un po’ troppo abituati a parlare della polemica del giorno. Mai dei problemi concreti». Diamo per scontato di conoscerli. Non è così. Esempi. Che la crisi sia sempre più dura lo sappiamo: che però «la drammatizzazione sociale» abbia raggiunto livelli «di disperazione» tali da spingere la Cgil a offrire persino «supporto psicologico a quanti tra noi passano otto, dieci ore ogni giorno a contatto con persone e tragedie cui non hanno più risposte da dare», lo rivela lei adesso. Altrettanto «fuor di dubbio» è che «il nostro Paese sta tracollando». La novità è che il primo sindacato italiano, accanto ad analisi, accuse, richieste viste e sentite mille volte, sul piatto ora ha da mettere qualcosa di diverso. Pensa, Camusso, agli eserciti in fila davanti ai patronati. Non sono tutti disoccupati. Ma anche «chi è in mobilità o in “cassa” in deroga spesso da mesi non vede neppure più quel reddito: finanziamenti bloccati. Chiedono a noi, e noi non sappiamo che dire. Non sappiamo cosa faranno, quando usciranno dai nostri uffici. Dove resta un senso di impotenza che ha ormai bisogno di supporto psicologico». Hanno già cominciato alla Cgil torinese, rivela. E il punto è: bisogna trasmetterla alla classe dirigente, quella «disperazione vera». Bisogna che sia la politica, a rispondere «anziché discutere solo di se stessa». Allora: «Pagare in Bot le pensioni d’oro non azzererà la disoccupazione, ma sarebbe un segnale». Piccolo, rispetto ai miliardi che il pubblico deve alle aziende. Però «tutto serve». E poi: «Non abbiamo grandi imprese pubbliche? Perché non cominciamo ad anticipare lì gli investimenti?». Chissà se basterà girarla a Bersani, la domanda. |
Argomenti: CGIL |
Indennità disoccupazione: domande entro il 2 aprile
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 22, 2013
con un contratto a termine?
Forse hai diritto all’indennità di disoccupazione
e non lo sai.
Il termine per la domanda scade il 2 aprile 2013.
Recati presso gli uffici del Patronato
INCA CGIL della provincia di Siena.
Argomenti: CGIL, disoccupazione, INCA, patronato |
NIdiL CGIL: Thomas Borromeo è il nuovo Segretario
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 21, 2013
Thomas Borromeo è il nuovo Segretario NIdiL CGIL
Il sindacato dei lavoratori precari lo ho eletto ieri all’unanimità
Siena, 21 marzo 2013 – Si è svolto ieri il secondo Congresso provinciale del NIdiL di Siena, il sindacato dei lavoratori precari della CGIL. I 30 delegati, provenienti anche da realtà produttive significative del nostro territorio, come Novartis e ECR call center, hanno eletto all’unanimità Thomas Borromeo come nuovo Segretario.
Erano presenti all’assise: Maria Di Serio, Segretaria Nidil nazionale, Alessio Branciamore, Coordinatore regionale Nidil, e Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena.
Durante il congresso è stato eletto anche il nuovo Comitato Direttivo composto da 18 delegati sindacali.
Nella relazione programmatica Thomas Borromeo ha sottolineato il dato allarmante che oggi registra il mondo del lavoro: su 100 assunzioni 91 sono precarie.
“Purtroppo – ha detto il nuovo Segretario – anche la provincia di Siena ha registrato negli ultimi anni una crescita esponenziale dei contratti precari. Gli avviamenti atipici riguardano in particolare le donne e i giovani sotto i 35 anni. Lavoro intermittente, lavoro occasionale, lavoro a progetto, co.co.co., somministrazione, queste sono le forme più usate. I settori maggiormente interessati dall’utilizzo della somministrazione sono il turismo, i servizi di pulizia, l’attività metalmeccanica, l’industria alimentare, il terziario e la chimica; quelli riguardanti il lavoro intermittente e il lavoro occasionale sono più che altro il turismo ed il terziario; nel settore pubblico e nel terziario è diffuso il lavoro a progetto e i co.co.co. E poi ci sono i voucher, molto diffusi in agricoltura e nei servizi, e le finte partite iva”.
Infine, dal Congresso, è emerso un altro dato preoccupante: l’aumento dei precari cosiddetti ultra cinquantenni, figlio della crisi; molti lavoratori esuberati dalle aziende che fino a ieri garantivano un lavoro fisso sono costretti ad accettare qualunque contratto pur di arrivare a raggiungere i requisiti pensionistici.
FIOM CGIL Siena: “Le aziende disdettano gli accordi integrativi aziendali”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 20, 2013
Fiom Cgil Siena: “Le aziende disdettano gli accordi integrativi aziendali”
“Sotto il ricatto occupazionale viene tolto il salario ai lavoratori”
Dal Comitato Direttivo della FIOM CGIL di Siena arriva la denuncia di azioni unilaterali da parte di alcune aziende metalmeccaniche della provincia di Siena che stanno disdettando gli accordi integrativi aziendali.
“La disdetta unilaterale degli accordi aziendali è inaccettabile- spiega la FIOM senese – Di fronte al senso di responsabilità del sindacato e dei lavoratori mostrato in tutti questi anni per la gestione delle crisi con centinaia accordi difensivi, queste aziende non possono pensare di imporre soluzioni non condivise che tolgono salario ai lavoratori sotto il ricatto occupazionale. Non si possono affrontare in questo modo problemi complessi come l’organizzazione interna, la produttività e il recupero dei costi, per essere risolti servono soluzioni articolate e condivise da individuare mediante il confronto”.
“Il mero taglio del costo del lavoro fatto puramente sul salario dei lavoratori – prosegue il sindacato dei metalmeccanici– è inammissibile. Le trattative finora sviluppate hanno visto infatti da parte aziendale l’espressione di un’unica ‘proposta’ basata esclusivamente su tagli strutturali, definitivi e pressoché integrali dei diversi istituti a tutela dei lavoratori contrattati a livello aziendale, senza la disponibilità verso una vera discussione sulle proposte sindacali. Inoltre l’assenza di piani industriali credibili è molto grave, anche perché ogni eventuale intervento sul costo del lavoro sarebbe vano se non affiancato da adeguate iniziative di sviluppo del mercato e dal conseguente incremento del fatturato”.
“La FIOM CGIL di Siena e le RSU di queste aziende – sottolinea l’organizzazione sindacale – non si sono mai sottratte al confronto, anche nei momenti più difficili. Solo in un percorso di rispetto reciproco dei ruoli e delle posizioni si possono ricercare e costruire delle soluzioni possibili. Per questo chiediamo di annullare una decisione estremamente dannosa per i diritti e il salario dei lavoratori”.
“Contro la disdetta dei contratti integrativi aziendali attiveremo tutte le azioni possibili – conclude la FIOM – e siamo intenzionati a contrastarla sia sul versante dell’azione sindacale che sul terreno legale”.
Siena, 20 marzo 2013
Argomenti: aziende, contrattazione, FIOM |