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D’Ercole: “L’obbiettivo, quello del quorum, non è stato raggiunto, ma ripartiamo dai quasi 15 milioni di voti, un investimento per il futuro e una speranza per i giovani, anche del nostro territorio, la mobilitazione continua”.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 9, 2025

Referendum su lavoro e cittadinanza: niente quorum, l’affluenza finale poco sopra al 30%. Toscana prima tra le Regioni per votanti, Siena tra le prime province con il 40,34%. Radicondoli raggiunge il quorum con il 52,62%.

D’Ercole (CGIL Siena): “L’obbiettivo, quello del quorum, non è stato raggiunto, ma ripartiamo dai quasi 15 milioni di voti, un investimento per il futuro e una speranza per i giovani, anche del nostro territorio, la mobilitazione continua”.

Siena, 9 giugno 2025 – I 5 quesiti referendari, 4 sul lavoro e 1 sulla cittadinanza, non raggiungono il quorum del 50% +1 degli aventi diritto, l’affluenza finale si attesta intorno al 30%. La Toscana risulta la Regione con la percentuale di votanti più alta d’Italia, Siena tra le prime province italiane con un’affluenza del 40,36%; nel Comune di Radicondoli si raggiunge il quorum con il 52,62%.

Questo il primo commento della CGIL di Siena, sindacato capofila del Comitato provinciale promotore del SI’, nelle parole della Segretaria Generale Alice D’Ercole: “Il nostro obbiettivo, quello del quorum, non è stato raggiunto, il risultato non c’è. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata in un Paese in cui c’è un grosso deficit democratico dato dall’astensionismo in tutte le ultime tornate elettorali, ma quasi 15 milioni di persone che si sono recate alle urne, votando nella stragrande maggioranza SI, sono un fatto importante dal quale il Governo non può restare indifferente. Per noi rappresentano un punto di partenza per continuare il nostro lavoro in difesa della democrazia e dei diritti perché in Italia i problemi di precarietà, di insicurezza sul lavoro, di mancanza di tutele a fronte di licenziamenti illegittimi rimangono. La CGIL proseguirà con la mobilitazione per migliorare le condizioni di vita di chi per vivere deve lavorare”.

“Il nostro sforzo organizzativo è stato notevole, una campagna referendaria che ha attraversato tutte le zone della provincia, – conclude la Segretaria – migliaia di persone hanno partecipato agli eventi organizzati dai Comitati Referendari territoriali e aziendali. Un impegno straordinario di tante e tanti volontari per informare sulle ragioni dei quesiti. Vogliamo ringraziare tutte le associazioni, i partiti, le studentesse e gli studenti, le lavoratrici ed i lavoratori, le pensionate ed i pensionati che con generosità e passione si sono impegnati in questo territorio e che hanno permesso di far tornare il lavoro ad essere una priorità del dibattito pubblico con un risultato di partecipazione ben oltre la media nazionale e un esito del SI a stragrande maggioranza del consenso che conferma la bontà dei temi proposti. Un’esperienza molto importante che ha rappresentato anche un momento di ascolto dei cittadini e delle cittadine della nostra provincia e che vediamo come un investimento per il futuro in un territorio che ancora crede che partecipazione e democrazia siano valori fondanti la nostra comunità”.

Argomenti: CGIL, referendum |