Stop alle aperture festive e domenicali nel commercio, Bernardini (Filcams Cgil Toscana): “Positivo discuterne”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2018
Stop alle aperture festive e domenicali nel commercio, Bernardini (Filcams Cgil Toscana): “Positivo discuterne”
Stop alle aperture festive e domenicali nel commercio, Bernardini (Filcams Cgil Toscana): “Positivo se il Governo e la politica ne discutono: chiediamo un confronto, sì a una regolamentazione, farlo è possibile partendo dalla tutela dei lavoratori e senza colpire i profitti”
Stop alle aperture domenicali e festive nel commercio: il Governo prepara delle proposte di legge da far discutere in Parlamento. La dichiarazione di Cinzia Bernardini (segretaria generale Filcams Cgil Toscana): “Da anni ci mobilitiamo con iniziative, proposte e campagne per chiedere un freno al ‘sempre aperto’ e alle aperture selvagge del commercio nelle festività. Per noi è quindi una priorità intervenire sul decreto Salva Italia e sulle liberalizzazioni delle aperture, è positivo se il Parlamento ne discuterà in seguito a proposte di legge del Governo: chiediamo un confronto per far sentire la voce dei milioni di lavoratori del commercio, oltre 120mila in Toscana. Le aperture incontrollate 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in questi anni hanno stravolto il settore e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del commercio; è indispensabile porre i limiti agli orari, alle aperture domenicali e festive con una legge nazionale e riconsegnare alle istituzioni locali, di concerto con le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, la competenza per poter definire quali domeniche e con quali orari aprire. Rispettando il principio che nelle festività civili e religiose non si lavori: come diciamo da sempre, la “LA FESTA NON SI VENDE”.
Il commercio non è un servizio essenziale come gli ospedali, è tempo di imporre una regolamentazione verso un modello più sostenibile di consumo, di società e di qualità della vita.
Le liberalizzazioni delle aperture e degli orari non hanno prodotto né occupazione aggiuntiva e di qualità, né hanno fatto registrare un aumento dei consumi (se uno fa la spesa la domenica, non la fa il sabato o in altri giorni). Sono solo peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, ed è aumentata la precarietà.
Regolamentare le aperture e gli orari nel commercio è possibile, porta benefici ai lavoratori e non apre certo scenari da Apocalisse (come paventano in tanti) né sulla tenuta occupazionale né sui profitti dei negozi. Alcuni esempi ci sono: in Toscana, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, nel giugno del 2017 Unicoop Firenze ha ridotto le aperture domenicali e aumentato le festività con chiusura mantenendo i bilanci in attivo.
Per queste ragioni siamo convinti che le proposte del Governo vadano nella giusta direzione, ora ci vogliono i fatti”.
Notizia del: lun 10 set, 2018
www.tosc.cgil.it
7 ottobre – Vieni alla Perugia-Assisi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2018
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Bonus libri Ente Bilaterale Turismo Toscano
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2018
Argomenti: FILCAMS |
11 e 12 settembre: volantinaggio e presidio lavoratori in somministrazione SEI Toscana
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 6, 2018
Il sindacato dei lavoratori atipici NIdiL CGIL (Nuove Identità di Lavoro) informa che la prossima settimana i lavoratori in somministrazione a Sei Toscana effettueranno le seguenti forme di protesta:
– martedì 11/09/2018 dalle ore 10 alle ore 14 circa un VOLANTINAGGIO nei pressi dell’Azienda;
– mercoledì 12/09/2018 dalle ore 9 fino al termine dell’incontro sindacale un PRESIDIO nei pressi dell’Azienda.
Sindacati: Cgil a Demoskopika, nel 2017 +1,04 iscritti rispetto 2016 e + 0,66 rispetto 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 5, 2018
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
‼️ + 1,04% rispetto al 2016‼️
‼️ + 0,66% rispetto al 2015 ‼️
Sono i dati reali sul tesseramento della Cgil diversi, e non poco, da quelli che un istituto di ricerche e indagini ha diffuso. Dati che francamente non comprendiamo. Una fake news consapevole o meno, vestita da analisi statistica.
La nostra precisazione integrale
👉 https://bit.ly/2wHSkcW
Argomenti: CGIL |
Istat: Cgil, quadro economico occupazionale rende necessari investimenti pubblici in legge Bilancio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 3, 2018
Istat: Cgil, quadro economico occupazionale rende necessari investimenti pubblici in legge Bilancio
Pubblicato il 31/08/2018 da www.cgil.it
Roma, 31 agosto – “Pur in crescita, si conferma il rallentamento dell’economia italiana a metà dell’anno in corso, ma forse il peggio deve ancora venire. Siamo sempre troppo lontani dai livelli pre-crisi di Pil, consumi e investimenti”. Così la Cgil Nazionale commenta i conti economici trimestrali diffusi quest’oggi dall’Istat.
“Finalmente – osserva la Confederazione – si inverte, dopo anni, la tendenza ad affidare la crescita nazionale prevalentemente alla domanda estera, viste anche le tensioni geoeconomiche, e il contributo alla variazione positiva del Pil viene praticamente solo dagli investimenti interni. Tuttavia, a sostenere gli investimenti fissi sono prevalentemente le spese per i mezzi di trasporto e non per impianti e macchinari, mentre gli investimenti in ricerca, innovazione e brevetti si riducono”. “Il contributo alla crescita del Pil da parte dei consumi delle famiglie e della spesa pubblica è nullo, sebbene – aggiunge – le importazioni crescano denotando una forte domanda inevasa da parte della produzione nazionale”.
“Tutto questo – sottolinea il sindacato di corso d’Italia – in corrispondenza di una disoccupazione ancora a due cifre e oltre il 30% per i giovani. Inoltre, va posta attenzione alla persistente difficoltà alla ripresa occupazionale della fascia d’età 35/49″.
“Visto che il quadro economico e occupazionale Istat di oggi aiuta a determinare le prospettive macroeconomiche su cui il Governo si concentrerà nelle prossime ore per stilare la nota di aggiornamento del Def e soprattutto il disegno di legge di Bilancio 2019, appare urgente un aumento cospicuo degli investimenti pubblici. Bisogna – prosegue – selezionare i settori di intervento in ragione delle priorità nazionali, a partire dalle infrastrutture, dalla manutenzione del territorio e dalla prevenzione dei rischi, oltre che dell’innovazione necessaria alla struttura produttiva italiana”.
Infine, conclude la Cgil “solo una maggiore qualità delle produzioni può garantire maggiore e migliore occupazione. Crescita sostenuta e qualità del lavoro costituiscono le basi per la sostenibilità degli stessi conti pubblici e la credibilità dei mercati finanziari”.
Argomenti: CGIL |
Tabelle paga meccanici artigiani settembre 2018
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2018
Argomenti: CGIL, FIOM, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga impiegati agricoli settembre 2018
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2018
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Osservatorio Mestre: Morti sul lavoro, 587 vittime da Gennaio a Luglio 2018. Media terribile, 84 al mese, quasi tre al giorno
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2018
Osservatorio Mestre: Morti sul lavoro, 587 vittime da Gennaio a Luglio 2018. Media terribile, 84 al mese, quasi tre al giorno
“Ancora una volta sono i numeri a confermarlo: l’emergenza morti bianche, purtroppo, continua ad essere una piaga irrisolta nel nostro Paese. Sono infatti 587 le vittime sul lavoro registrate da gennaio a luglio 2018, con una media terribile di 84 morti al mese”.
Ad introdurre uno dei problemi più gravi, e ancora evidentemente non affrontati in modo efficiente nella nostra Penisola, è l’Ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, sulla base degli ultimi dati INAIL che evidenzia 414 decessi rilevati in occasione di lavoro e 173 in itinere.
Una proiezione statistica tragica che non sembra essere troppo diversa da quella dello scorso anno quando le vittime erano 591. Perché il decremento di mortalità non arriva neppure allo 0,7%.
Con una media mensile di oltre 80 morti al mese si desume drammaticamente anche quella settimanale che è di 20 lavoratori che perdono la vita dal Nord al Sud Italia; 60 le donne decedute nel 2018 (28 quelle decedute in occasione di lavoro e 32 in itinere).
Rimane la Lombardia in cima alla graduatoria con il più elevato numero di vittime in occasione di lavoro (55 decessi). Seguono: Emilia Romagna (47), Veneto (44), Piemonte (36), Lazio (32), Campania e Toscana (31), Sicilia (22), Calabria (18), Friuli (15), Liguria, Puglia e Abruzzo (13), Marche e Basilicata (10), Sardegna (9), Umbria, Molise e Trentino Alto Adige (5).
Il settore in cui si conta il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è quello delle Costruzioni (con 68 decessi) seguito dalle Attività Manifatturiere (55) e dal settore dei Trasporti e Magazzinaggi che fa rilevare 53 morti; mentre nel Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese i morti sono 18.
La metà delle 587 vittime aveva un’età compresa tra i 50 e i 65 anni.
La provincia in cui si conta il maggior numero di infortuni mortali sul lavoro è Roma (26 decessi). Ed è seguita da: Milano (20), Torino (18), Napoli (16), Bologna (11), Udine, Brescia e Treviso (10).
Gli stranieri deceduti da gennaio a luglio 2018 sono 93 (68 hanno perso la vita in occasione di lavoro).
Per quanto concerne infine le rilevazioni degli infortuni totali (compresi quelli in itinere) è sempre Roma a condurre le fila (36), seguita da Milano (26) Torino (22), Napoli (19), Bologna e Venezia (15).
Notizia del: ven 31 ago, 2018 da www.cgiltoscana.it
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Lavoro: Cgil, ripresa fragile e inferiore alla media dei Paesi Ue
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2018
Lavoro: Cgil, ripresa fragile e inferiore alla media dei Paesi Ue
Pubblicato il 30/08/2018 da www.cgil.it
Roma, 30 agosto – “Continua l’andamento altalenante dei dati relativi al mercato del lavoro, indice di una ripresa molto fragile e di una crescita inferiore alla media dei Paesi Europei”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta i dati diffusi quest’oggi dall’Inps.
In merito a quanto rilevato dall’Osservatorio sulla cassa integrazione, la dirigente sindacale sottolinea: “il calo costante del ricorso alla Cig non deve trarre in inganno, non può infatti essere interpretato come la fine delle difficoltà del sistema produttivo” perché, spiega “i dati non tengono conto del ricorso al Fis, ammortizzatore introdotto in sostituzione della Cassa in deroga, mentre quella straordinaria, a causa delle riforme Fornero e Jobs Act, ha subìto pesanti restrizioni per durate e possibilità. La minor disponibilità di Cigs per le imprese contribuirà – avverte Scacchetti – ad una crescita della disoccupazione, già aumentata del 5% rispetto al 2017”
Per la segretaria confederale “nonostante i dati sull’attivazione dei contratti, analizzati dall’Osservatorio sul Precariato, registrino un saldo complessivo positivo, rendono evidente, purtroppo, la crescita significativa soprattutto di quelli a termine, in somministrazione e del lavoro intermittente”. Inoltre, aggiunge la dirigente sindacale “va valorizzato il dato sull’apprendistato, positivamente in ripresa. Preoccupa però il calo nel 2018 delle trasformazioni dei contratti di apprendistato da contrastare con opportune politiche di sostegno”.
“Quanto fotografato oggi dall’Inps rende evidente – conclude Scacchetti – la necessità di rafforzare crescita e investimenti e dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che qualità e stabilità del lavoro sono le prerogative per la riduzione delle disuguaglianze e per lo sviluppo del Paese”.
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