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La CGIL di Siena sostiene la mobilitazione degli studenti di domani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2015

fai-la-scuola-giusta-sondaggio-animato La CGIL di Siena contro la Buona Scuola di Renzi

Il sindacato sostiene la mobilitazione degli studenti di domani

Siena, 11 marzo 2015 – “I provvedimenti annunciati dal Governo con la Buona Scuola sono un ulteriore attacco alla scuola pubblica, ai precari e ai diritti dei lavoratori. Non si intravede alcun segno di vera innovazione, ma si continua nella stessa direzione fallimentare delle riforme precedenti”.

Così la CGIL e la FLC CGIL di Siena commentano le ultime misure sulla scuola del Governo Renzi.

“Si trasformano le scuole in luoghi simili alle aziende – proseguono le sigle sindacali – cancellando democrazia e contrattazione. L’istruzione viene piegata alle logiche del mercato smarrendo quei contenuti culturali e sociali che sono fondamentali per garantire inclusione e uguaglianza. Non ci sono investimenti per migliorare la qualità formativa e valorizzare il lavoro”.

“Le proposte del Governo sono da respingere – spiegano CGIL e FLC CGIL – perché riducono i salari e affermano un potere discrezionale dei dirigenti in tema di valutazione. Sulla stabilizzazione dei precari, denunciamo molta confusione sulla pelle di 150mila lavoratori, chiedendo al governo innanzitutto coerenza con gli impegni presi sulla loro stabilizzazione. Inoltre, siamo radicalmente contrari alla concessione di sgravi fiscali a favore delle scuole paritarie, sconvolgendo così i principi e i valori della Costituzione, mentre si continuano a tagliare risorse alle scuole statali, si chiedono contributi alle famiglie e gli edifici scolastici cadono a pezzi e sono sempre più insicuri”.

“Vogliamo – concludono le organizzazioni sindacali – una riforma dell’istruzione che parta dal basso coinvolgendo tutte le forze disponibili a un vero cambiamento. Per tutti questi motivi crediamo sia giusto condividere le ragioni che domani 12 marzo porteranno in piazza gli studenti medi contro la Buona Scuola del Governo Renzi”.

Argomenti: CGIL, FLC, scuola |

730/2015: CINQUE COSE DA SAPERE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2015

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Argomenti: CAAF, Modello 730, servizi |

Industria: Cgil, senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2015

imageIndustria: Cgil, senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi

10/03/2015 “Propaganda può offuscare la realtà ma non cambiarla”

“Senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi”. Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commenta i dati Istat, aggiungendo che: “La caduta della produzione industriale a gennaio dimostra la fragilità di quella che, con grande ottimismo ed eccesso di propaganda, viene definita ripresa economica. In realtà i risultati positivi di dicembre, che avevano fatto intravedere una timida inversione di tendenza, sono in gran parte vanificati da una flessione che, se messa in relazione all’andamento che si registrava nei primi mesi dello scorso anno, risulta ancora  più preoccupante”. Secondo il dirigente sindacale “la ripresa non c’è e la produzione industriale resta nella palude della stagnazione. Questo è purtroppo il dato con cui fare i conti. Le attese relative al contesto globale, con l’immissione di liquidità nel sistema decisa dalla Bce, il calo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’euro con la conseguente spinta alle esportazioni, rischiano di non dare i risultati sperati”. In realtà, aggiunge Solari, Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Placido Rizzotto: lettera da Corleone

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2015

Lettera da Corleone

Rizzotto: una giornata di memoria e impegno, di passato e futuro

Il ricordo del capolega trucidato dalla feroce mafia del feudo, ma anche l’impegno del sindacato nella costruzione un modello di agricoltura rurale, capace di valorizzare l’identità del territorio DI DINO PATERNOSTRO

di Dino Paternostro da www.rassegna.it

 (immagini di Mario Ritarossi)Martedì 10 marzo, come ogni anno, la Cgil ricorderà Placido Rizzotto, il segretario della Camera del lavoro di Corleone, assassinato dalla feroce mafia del feudo nel 1948. Lo farà nella sua città, insieme ai suoi familiari, alle istituzioni locali e alle cooperative che lavorano sui terreni confiscati alla mafia, alle scuole del territorio e alle associazioni. Una giornata di memoria e impegno, di passato e futuro, significativamente intitolata “Germogli di speranza”, che ha l’obiettivo di ricordare alle nuove generazioni il sindacalista e capolega, che da partigiano ha combattuto contro il nazi-fascismo sui monti della Carnia, e da dirigente sindacale ha guidato i contadini corleonesi nella lotta per la terra. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Giovedì 19 marzo giornata nazionale per la raccolta firme nei luoghi di lavoro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 9, 2015

50x70Campagna della Cgil “Gli appalti sono il nostro lavoro. I diritti non sono in appalto”

un’iniziativa promossa dal sindacato di corso d’Italia a sostegno di una

proposta di legge di iniziativa popolare sulla questione appalti

che, in sintesi, propone:

la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici;

il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese;

la tutela dell’occupazione nei cambi di appalto.

Argomenti: appalti, CGIL |

Nel mese di marzo tre appuntamenti della CGIL sulla maternità consapevole

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 7, 2015

vol 8 marzo 2015“ConcertAzioneDiGenere: libere di scegliere”

Nel mese di marzo tre appuntamenti della CGIL sulla maternità consapevole

Siena, 7 marzo 2015 – La Cgil di Siena, con il suo Dipartimento pari opportunità e il Coordinamento donne del Sindacato pensionati Spi Cgil, “augura a tutte le donne, e specialmente a quelle impegnate a vario titolo, ogni giorno, nella difesa dei diritti e delle libertà femminili, un buon 8 marzo; un 8 marzo che non duri solo un giorno ma ogni dì dell’anno, perché la sfida è quotidiana”.

“Crediamo fermamente – prosegue la Cgil – che non si debba mai abbassare la guardia sulle conquiste e le battaglie, di ieri, oggi e domani, che le donne e la nostra Organizzazione Sindacale conducono sul tema della libertà femminile. Per questo invitiamo tutti, donne e uomini, agli appuntamenti ‘ConcertAzioneDiGenere: libere di scegliere’, concerti per flauto e pianoforte di Lorenzo Morrocchi e Christine Billing con brani tratti dalla ‘Carmen’ di Bizet ed introdotti da un breve testo sulla maternità consapevole a cura delle donne Cgil e Spi Cgil”.

L’evento si svolgerà nei pressi dei reparti di ostetricia e ginecologia dei principali Ospedali della provincia: l’11 marzo a Nottola (ore 15.30 alle 16.30), il 14 marzo a Campostaggia (ore 15.30 alle 16.30) e il 19 marzo alle Scotte (ore 15.30 alle 16.30).

Argomenti: 8 marzo, CGIL, donne, Legge 194, maternità |

La RSU della Siena Biotech ha incontrato Susanna Camusso

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 6, 2015

RSU Siena Biotech con Susanna Camusso_miniCertaldo, 6 marzo 2015 – La Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso ha incontrato oggi a Certaldo la RSU della Siena Biotech.

Arrivata nella cittadina di Boccaccio per una serie di eventi organizzati dalla Cgil Empolese Valdelsa, Susanna Camusso si è soffermata con i rappresentanti dei cinquanta lavoratori che dal 13 febbraio occupano lo stabilimento senese per non fermare l’attività di ricerca, nonostante l’azienda sia in liquidazione dal 22 dicembre scorso e sia già stata aperta la procedura di licenziamento collettivo.

La RSU ha illustrato alla Segretaria della CGIL tutta la vicenda dell’azienda e dei lavoratori. La società Siena Biotech, controllata interamente dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è sempre stata una realtà produttiva all’avanguardia, con altissime professionalità, occupandosi di individuare anche cure farmacologiche per pazienti affetti da malattie neurodegenerative e rare. I rappresentanti sindacali hanno espresso a Susanna Camusso tutte le loro preoccupazioni per il futuro del personale e delle loro famiglie.

La Segretaria Generale ha rassicurato la RSU sull’impegno nazionale diretto a coinvolgere il Ministero competente.

Nella foto: Michele Midollini, RSU Siena Biotech, illustra la vicenda dei lavoratori a Susanna Camusso, alla presenza del Segretario provinciale CGIL Siena Claudio Guggiari

Argomenti: aziende, CGIL, FILCTEM, Fondazione MPS |

IRONY: lavoratori in sciopero, da 3 mesi senza stipendio

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 5, 2015

Ilogo FIOM neroRONY: LAVORATORI IN SCIOPERO

FIOM CGIL: “SONO DA 3 MESI SENZA STIPENDIO”

Poggibonsi, 5 marzo 2015 – E’ stato proclamato lo stato di agitazione del personale con sospensione dell’attività lavorativa alla Irony di Poggibonsi, piccola azienda metalmeccanica sotto i 15 dipendenti, specializzata nella lavorazione di ottone, acciaio, ferro e alluminio.

Per interrompere lo sciopero i lavoratori, esausti da una situazione di ritardi nel pagamento degli stipendi che si trascina ormai da oltre un anno e mezzo, chiedono che nell’immediato venga pagata loro almeno la mensilità di Dicembre 2014.

“Purtroppo – spiega la FIOM CGIL – nonostante i ripetuti tentativi di trovare una soluzione soddisfacente, l’Azienda non è stata in grado di poter dare certezze in tal senso, dichiarando che i continui ‘insoluti’ non le permettono di poter stabilire tempi certi nei pagamenti degli stipendi”.

“Quello che invece è certo – aggiunge il sindacato – è che i lavoratori, fino ad oggi comprensivi e sempre collaborativi con l’Azienda, anche se da 3 mesi senza stipendio, ora non sono più disposti ad accettare incertezze, sacrifici e continue scuse. Faranno tutti i passi necessari per recuperare quanto spetta loro”.

Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |

RSU Siena Biotech: “La ‘saga’ purtroppo continua”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 5, 2015

sienabiotech occupata 1La ‘saga’ di Siena Biotech purtroppo continua. La Deputazione amministratrice della Fondazione MPS ha deliberato di non erogare i 5 milioni circa necessari per un concordato preventivo, aprendo alla seria possibilità di una conclusione indecorosa ed inaccettabile: il fallimento.

Ci chiediamo dove è finito quel senso di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere una Fondazione dal peggior imprenditore. Sono state considerate le ripercussioni sul lavoro svolto in questi anni dai dipendenti Siena Biotech? L’impatto sociale che una decisione del genere potrà avere sulle loro famiglie? I drammatici riflessi su quelle aziende che hanno prestato e stanno prestando con professionalità i propri servizi e forniture e che rischiano seriamente di non vedersi riconosciuto quanto a loro dovuto?

Questa decisione ci sorprende, soprattutto a pochi giorni dalla dichiarazione del Presidente Clarich secondo cui vi è liquidità disponibile per un aumento di capitale della Banca MPS da 75 milioni, o ancor peggio dopo le dichiarazioni della scorsa settimana in cui lo stesso diceva che “non avrebbe lasciato soli i dipendenti di Siena Biotech”. Non osiamo immaginare cosa avrebbe fatto se avesse dichiarato il contrario!

In casi analoghi anche imprenditori privati e multinazionali si sono preoccupati di trovare soluzioni che preservassero l’occupazione e lo sviluppo del territorio. Il totale disinteresse verso i lavoratori di Siena Biotech è ancor più sconcertante visto il ruolo istituzionale della Fondazione MPS! Sembra che l’unico scopo della Fondazione, nell’ultima Presidenza, sia stato quello di chiudere Siena Biotech. Una dimostrazione di ciò è la gran rapidità delle decisioni che hanno portato alla messa in liquidazione, come anche i tentativi pretestuosi di sminuire il valore di tutto ciò che è stato realizzato negli anni a discapito degli investimenti fatti dall’Ente.

Basta con i proclami a mezzo stampa! Vogliamo fatti ed impegni concreti, non le solite dichiarazioni d’intenti che nello spirito dell’imminente campagna elettorale vengono pubblicate tutti i giorni dai media!

Richiamiamo con forza il socio unico alle proprie responsabilità. La ricerca in prima persona di una soluzione concreta alle difficoltà lavorative, economiche e sociali causate ai lavoratori di Siena Biotech e alle proprie famiglie deve rappresentare una priorità assoluta per la Fondazione MPS, che per missione e Statuto, purtroppo sempre più disattesi, ha precisi obblighi etici e sociali; non può certo ridursi unicamente ad una possibilità da cogliere “all’interno di un progetto condiviso con altre istituzioni”.

RSU Filctem Cgil Siena Biotech

Siena, 5 marzo 2015

Argomenti: aziende, FILCTEM, Fondazione MPS |

Lavoro: Cgil, contratto nazionale è antidoto a Jobs Act

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 5, 2015

PalazzoLavoro: Cgil, contratto nazionale è antidoto a Jobs Act

04/03/2015 da www.cgil.it Lavoro: Cgil, contrattazione leva per crescita, non è impedimento

“Lo strumento del contratto nazionale di lavoro è l’esatto contrario, dal punto di vista filosofico, del Jobs Act. Nel contratto nazionale, infatti, sono le parti a decidere le regole e il terreno di gioco, l’altro è un elemento che cancella il ruolo delle parti e altera gli equilibri in campo”. E’ quanto affermato dal segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, nel corso dell’intervento conclusivo della due giorni di seminario sulla contrattazione promosso ieri e oggi dalla Filctem Cgil. Il dirigente sindacale ha affrontato, tra le altre cose, il tema della stagione di rinnovi contrattuali, a partire da quello della categoria dei chimici, legando il ragionamento al Jobs Act. “Dobbiamo avere presente – ha detto Solari – che il contratto nazionale è un potente antidoto rispetto alla filosofia del Jobs Act, tuttavia dobbiamo evitare da un lato di caricarlo di aspettative che non può sopportare e dall’altro di introiettare l’idea di firmare un contratto purchessia. Evitiamo gli eccessi e manteniamo questo difficile equilibrio”.
Tra le questioni sul tappeto, ha elencato Solari, il modello contrattuale del 2009 scaduto (e allora non firmato dalla Cgil) e l’individuazione di un parametro di riferimento per gli aumenti contrattuali in una fase di deflazione. “Si va ad una stagione di rinnovi contrattuali – ha spiegato il segretario confederale di corso d’Italia – molto probabilmente senza un modello di riferimento, essendo scaduto quello del 2009. Siamo tutti consapevoli che non è questo il momento di avviare una discussione su di un nuovo modello ma, allo stesso tempo, non rinunciamo ovviamente ai rinnovi contrattuali”. Eppure, secondo Solari, “dire che non c’è un modello però non vuol dire che non c’è nulla”. Diverse sono infatti le ipotesi sul campo per ragionare sui rinnovi: dal parametro del 2% di inflazione, che è il mandato istitutivo della Bce, all’idea di prendere in considerazione “il vero spread di questo paese, ovvero la scarsa produttività largamente dipendente dalla mancanza di investimenti”. In ogni caso, per il dirigente sindacale della Cgil, “molto probabilmente si andrà a provare a rinnovare i contratti esattamente come si faceva prima del ’93, ovvero considerando un ampio spettro di fattori, dall’andamento dei prezzi a quello del settore. Non aspettiamo di trovare l’indice, questo insieme di fattori dovrà essere il riferimento da tener conto per i rinnovi”.Anche perché Solari individua diversi compiti per il contratto nazionale, oltre la discussione sul modello e sull’indice. “A partire dal fatto che il contratto nazionale va inteso come una grande clausola sociale che garantisce i trattamenti minimi inderogabili per tutti ampliando poi, come individuato nell’accordo del 28 giugno, le competenze del secondo livello di contrattazione anche per cogliere le problematiche delle grandi aziende sovranazionali”. Così come il testo unico del 10 gennaio prevede pratiche di validazione dei contratti attraverso il voto dei lavoratori: “Se nel fare questi contratti nazionali avessimo la forza e la capacità di costringere all’applicazione effettiva del testo unico, e di conseguenza il binomio tra le organizzazioni rappresentative e il voto dei lavoratori, avremmo contratti nazionali con una forte legittimazione”. Altri temi su cui esercitare la contrattazione sono “l’estensione delle tutele per le figure più deboli, del mondo dell’appalto e non solo, come ovviamente il contrasto degli effetti più devastanti del Jobs Act”. Solo alcuni esempi da cui l’invito alla categoria dei chimici “di usare tutta la forza, la duttilità e la testardaggine in questa partita perché mai come ora al contratto dei chimici è legata non solo la condizione materiale dei lavoratori del settore ma la possibilità di non gettare via decenni di positive relazioni industriali”, ha concluso Solari.

 

Argomenti: CGIL |

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