FP CGIL : “Problemi strutturali all’edificio dell’Agenzia del Territorio”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 13, 2015
Commento sui problemi strutturali dell’Agenzia del Territorio – edificio in Via Liguria a Siena – di Marco Iacoboni, FP-CGIL Siena
I dipendenti dell’Agenzia del Territorio di Siena, ora parte della Agenzia delle Entrate, continuano a vivere il loro dramma quotidiano all’interno di un immobile, quello in via Liguria n.4, zona Vico Alto, che negli anni ha vissuto tante decisioni rimandate sul suo possibile riutilizzo, ancora oggi sede di uffici della Pubblica Amministrazione come l’Agenzia ma anche dell’Ufficio Territoriale del Tesoro.
Le carenze e i problemi strutturali che ne mettono in dubbio la sicurezza sono evidenti. Ogni giorno questi dipendenti pubblici, da anni ormai, si recano a lavoro con la preoccupazione di lavorare in un luogo poco sicuro. Ci sono stati interventi, in una parte dell’edificio, ma gli ultimi episodi sismici nella provincia di Siena hanno trasformato le preoccupazioni in paura.
Siamo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e del Direttore dell’Agenzia che ha scritto a Roma e a Firenze, all’Ufficio regionale e alla Gestione Manutenzione e all’Audit Sicurezza, inviando una nota dei dipendenti dove si denunciano la nuova caduta di calcinacci e l’allargamento delle fessure già presenti, con allegato il materiale fotografico.
La Direzione regionale si deve immediatamente far carico di rendere disponibile un immobile adeguato e mettere in sicurezza il personale e i cittadini.
Non abbandoniamoli. Non lasciamoli nell’ansia. Difendiamo i nostri servizi pubblici e chi si impegna a garantirli ogni giorno. Ma non a rischio della propria incolumità. Questo non dobbiamo permetterlo.
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‘Senese dell’anno’ (La Nazione): Claudio Guggiari e la CGIL sul podio!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 13, 2015
Argomenti: CGIL |
Sindacati MPS: “LA NOSTRA FORZA”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 13, 2015
LA NOSTRA FORZA
Con riferimento alla vicenda riguardante il rinnovo del CCNL, ABI ha mantenuto ferma la propria volontà di ridurre il costo del lavoro e di finanziare un modestissimo aumento salariale prelevando sempre dalle tasche dei Lavoratori, attraverso l’abolizione degli scatti di anzianità ed il minore accantonamento di TFR. Eventuali ulteriori recuperi sono demandati alla contrattazione aziendale, la stessa che ha formato oggetto di pesanti ridimensionamenti in tutto il settore ad opera di aziende orientate al massimo risparmio sui costi del personale.
Dopo l’attacco alla contrattazione aziendale nel Settore, anche l’attacco alla contrattazione nazionale è la prova evidente della volontà di marginalizzare il Sindacato ed il confronto fra le Parti, nel tentativo di disconoscere il sistema di Relazioni Sindacali, che invece sono l’unico strumento in grado di tenere insieme i diritti e le tutele dei Lavoratori e la ripresa delle aziende.
La crisi economica e finanziaria viene presa da ABI come pretesto per alleggerire regole e tutele, con pesanti sacrifici economici tutti a carico dei Lavoratori e nessun intervento coerente sulle retribuzioni dei Manager.
Questa ferita brucia sulla pelle dei Lavoratori del Montepaschi, che svolgono quotidianamente il proprio ruolo con abnegazione e grande senso di responsabilità ma senza un riconoscimento vero per il lavoro svolto da parte dell’Azienda, senza attenzione per le condizioni in cui si opera, con la volontà di creare un clima incentrato sulla competizione e non sulla condivisione come invece sarebbe opportuno e più efficace, senza soluzioni strategiche per sopperire alla carenza di organico, resa ancora più grave dalle uscite di Colleghi tramite il Fondo di Solidarietà. Continua a leggere questo articolo »
Camusso, i vigili assenti? Sto con chi lavora
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 12, 2015
Camusso, i vigili assenti? Sto con chi lavora
11/01/15 da www.cgil.it
Il numero uno della Cgil, Susanna Camusso, ribadisce in un’intervista al Corriere l’impegno del sindacato contro ogni forma di terrorismo: «Il nostro cuore è a Parigi». Accusa il governo di aver «abbassato la guardia sull’evasione fiscale». E sui vigili assenteisti a Roma durante le feste aggiunge: «Sto con chi lavora».
Dopo aver guidato la delegazione della Cgil alla fiaccolata di giovedì in piazza Farnese, sotto l’ambasciata di Francia, Susanna Camusso sceglie di essere intervistata nella sede romana del Corriere dove ribadisce l’impegno del sindacato contro ogni forma di terrorismo: «II nostro cuore è a Parigi, con chi scende in piazza a difesa della libertà di stampa e di satira. Penso che in questo momento sia importante dire che non ci facciamo travolgere dalla paura e che la vera risposta a questo orrore è l’integrazione. Un valore che nel mondo del lavoro, nel sindacato pratichiamo da tempo»
Come? «La Cgil ha numerosi genti di categoria e di territorio di fede mussulmana e l’integrazione si è affermata nelle aziende non solo a paro Continua a leggere questo articolo »
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AUTOGRILL DI MONTEPULCIANO: LICENZIATA UNA RAPPRESENTANTE SINDACALE AZIENDALE
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 9, 2015
AUTOGRILL DI MONTEPULCIANO: LICENZIATA UNA RAPPRESENTANTE SINDACALE AZIENDALE
LA DENUNCIA DELLA FILCAMS CGIL
Montepulciano, 9 gennaio 2015 – La Filcams Cgil di Siena denuncia il licenziamento di una RSA – rappresentante sindacale aziendale – dell’Autogrill di Montepulciano riservandosi di “attivare proprie iniziative contro l’ingiusto provvedimento preso dall’azienda”.
“Questo licenziamento – spiega Daniela Spiganti della Filcams Cgil Valdichiana – è stato motivato dall’azienda come sanzione disciplinare per un’azione che avrebbe commesso la dipendente, per l’appunto una rappresentante sindacale che ha sempre lottato all’interno dell’autogrill per la tutela dei diritti dei colleghi”.
“Non solo la situazione che in questo momento coinvolge Autogrill anche a causa della crisi economica generale – sottolinea la Filcams – non sta trovando soluzioni a tutela dei livelli occupazionali, ma purtroppo si stanno verificando anche questi gravi episodi. E’ appena terminato l’iter parlamentare che ha messo in discussione l’art. 18 e già assistiamo ad iniziative da parte delle aziende sul taglio del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori, con conseguenze che incidono non solo sulla vita delle persone, ma anche sulla loro dignità”.
“La Filcams Cgil – conclude Spiganti – sarà a fianco della lavoratrice in tutte le azioni vertenziali che riterrà opportuno intraprendere a tutela delle proprie ragioni”.
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Contratti: CGIL, da dipendenti PA a addetti turismo, 9 mln in attesa rinnovo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 9, 2015
Contratti: CGIL, da dipendenti PA a addetti turismo, 9 mln in attesa rinnovo
da www.cgil.it
08/01/2015 Martini a Labitalia: ‘riduzione contratti per evitare ‘Far West’
La crisi morde da tempo il potere d’acquisto dei salari e sulla capacità, sempre più esigua, di spesa dei lavoratori, incidono anche i mancati rinnovi contrattuali. Sono infatti molte le categorie, dagli statali agli addetti al turismo, che attendono di siglare gli accordi economici e normativi scaduti da tempo o in scadenza nei prossimi mesi: in tutto circa 9 milioni di lavoratori.
Tra questi, circa 3 milioni sono rappresentati dai dipendenti pubblici che da oltre 6 anni non vedono aggiornata in nessun modo la loro situazione contrattuale. “Un problema – dice a Labitalia Franco Martini, uno dei responsabili dell’area della contrattazione in segreteria nazionale della Cgil (insieme a Fabrizio Solari e Serena Sorrentino) – che non riguarda solo l’adeguamento degli stipendi, ma anche il blocco delle assunzioni e più in generale l’organizzazione del lavoro nella Pa”.
“Lo Stato-imprenditore, che è il datore di lavoro di questi 3 milioni di lavoratori (e di quelli che gravitano nell’indotto della Pa), non solo non destina le risorse necessarie, ma sono anni che nelle manovre finanziarie fa ulteriori tagli”, avverte Martini.
In questo quadro problematico, per Martini, sono fuori luogo le polemiche sull’applicazione della ‘facilità’ di licenziamento per i dipendenti pubblici. “Il governo – dice – non può fare un’assimilazione del pubblico al privato tramite il Jobs Act, perchè il settore pubblico ha un suo assetto particolare. A parte il fatto che nel pubblico si entra con concorso – ricorda l’esponente della Cgil – ma un’impresa pubblica, lo Stato, non può pensare di licenziare quando vuole e poi, però, non rinnovare mai il contratto”.
Nel settore privato, la tranche più imponente di lavoratori in attesa di rinnovo contrattuale è quella del terziario: commercio, turismo, terme, farmacie, in tutto circa 5 milioni di lavoratori. “Si tratta – spiega ancora Martini – di settori che hanno sentito in questi anni, più di altri, il morso della crisi. E il tasso di crescita ai minimi storici, scritto anche nella legge di stabilità, tiene al palo anche la contrattazione”.
Ma a sentire la crisi e a segnare il passo nelle trattative del rinnovo sono anche settori che tradizionalmente si ‘salvavano’, come i 309.000 bancari. Il loro contratto è scaduto a dicembre.
“Il rinnovo dei contratti scaduti o in scadenza -dice Martini- può rappresentare un’occasione per ripensare il sistema contrattuale in questo Paese, perchè stiamo andando nella direzione opposta a quella auspicata da tutti. Accade infatti che si moltiplicano i contratti, anche per via della forte crisi della rappresentanza datoriale, segnata da divorzi pesanti da Confindustria o da altre storiche associazioni”.
Per evitare quello che Martini chiama “il Far West della contrattazione”, ci vogliono “regole più certe per la rappresentanza”. “Dalla parte dei lavoratori (che le regole se le sono date) – aggiunge Martini- occorre portare a compimento l’accordo siglato con Confindustria estendendolo anche a altri settori come l’agricoltura e altre associazioni datoriali come quelle delle pmi”.
“Per i datori occorrono regole sicure”, chiede Martini che auspica “una riduzione dei contratti”. “Visto che il Cnel chiude, occorre comunque trovare una sede dove le parti sociali possano accordarsi per un assetto nuovo delle relazioni industriali. E magari occorre anche un sostegno normativo”, conclude.
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Lavoro: Cgil, dati negativi strutturali, governo non rilancia crescita
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 8, 2015
Lavoro: Cgil, dati negativi strutturali, governo non rilancia crescita
07/01/2015 da www.cgil.it
“Un aumento strutturale della disoccupazione, crescente oramai da anni”, a fronte di “una politica economica del governo non in grado di rilanciare la crescita perché non punta sulla creazione di lavoro”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, in merito ai dati diffusi oggi dall’Istat
“Quello che colpisce dei dati – osserva -, e che nessuno commenta, è che l’aumento della disoccupazione è strutturale e crescente oramai da anni, così come il tasso di disoccupazione segna ad ogni rilevazione un dato record in negativo. Anche l’occupazione cala, segnando un dinamismo del mercato del lavoro che non porta al saldo tra attivazione e cessazione dei rapporti di lavoro”. In merito alle parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la dirigente sindacale afferma: “Sorprendono le dichiarazioni del ministro, il quale sostiene che bisogna aspettare l’effetto dei provvedimenti del governo: lo disse anche sui contratti a termine su cui è calato il silenzio ma che continuano ad essere oltre il 70% dei nuovi contratti, con durate sempre più brevi. Visto che il ministro stesso dice che il mercato del lavoro segue evoluzioni del quadro economico, ne tragga le conseguenze”.
Per Sorrentino “la politica economica del governo non è in grado di rilanciare la crescita perché non punta sulla creazione di lavoro, con il sostegno alla domanda e gli investimenti pubblici. Affidare alle imprese, come fa il jobs act, la speranza di far crescere l’occupazione, liberalizzando i licenziamenti, difficilmente produrrà maggiore stabilità e crescita. Per i giovani, inoltre, il governo dovrebbe fare una riflessione sul fallimento della garanzia giovani, dei dati non entusiasmanti su abbandoni e dispersione scolastica, sugli avviamenti al lavoro delle fasce più giovani che sono tra i più bassi in Europa e sulla ripresa dell’emigrazione di massa. Altro che retorica della speranza nel nostro paese per la maggioranza dei lavoratori e dei non lavoratori è la sopravvivenza la realtà quotidiana. Con una sola concreta speranza: il piano del lavoro”, conclude.
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Charlie Hebdo: Cgil, solidarietà e vicinanza, è attacco a modello sociale europeo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 8, 2015
Charlie Hebdo: Cgil, solidarietà e vicinanza, è attacco a modello sociale europeo
07/01/2015 Da www.cgil.it
“La Cgil esprime alle organizzazioni sindacali francesi affiliate alla Ces (Cgt, Cfdt, Cftc, Fo, Unsa) la solidarietà e vicinanza ai cittadini e ai lavoratori della Francia per l’attentato terroristico compiuto oggi a Parigi contro il giornale Charlie Hebdo, che ha causato la morte di dodici persone”. E’ quanto si legge in una nota di corso d’Italia.
“In questo attentato – prosegue la nota – hanno, tra gli altri, perso la vita alcuni prestigiosi giornalisti e disegnatori, che hanno fatto della tolleranza tra culture e religioni diverse, della libertà d’espressione, del diritto all’informazione, dell’integrazione pacifica tra i popoli, la cifra della loro esperienza artistica e professionale. È questo insieme di valori e di principi, proprio del modello sociale europeo, il vero obiettivo di una azione barbara e sanguinosa, che propone un’idea di scontro e di conflitto frontale che va respinta e sconfitta, ad ogni livello, in quanto nemica proprio di quelle popolazioni e di quelle confessioni religiose che vorrebbe rappresentare”.
“La Cgil continuerà, nei rapporti diretti con i sindacati francesi, nella comune azione in ambito Ces, nelle iniziative verso le istituzioni europee, a lavorare per un’Europa solidale e integrata, rispettosa degli orientamenti culturali, politici e religiosi di tutti i suoi cittadini, impegnata a diffondere la cultura della pace e della pacifica convivenza su scala mondiale”, conclude la nota.
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Disoccupazione al 13,4%, mai così alta da 37 anni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 7, 2015
Disoccupazione al 13,4%, mai così alta da 37 anni
Da www.rassegna.it
Nuovo record storico registrato dall’Istat a novembre 2014. Le persone in cerca di lavoro salgono a 3 milioni 457mila e anche tra i giovani si rileva il tasso più alto di sempre, 43,9%. Calano di riflesso gli occupati, in un solo mese 48mila in meno
Disoccupazione al 13,4%, mai così alta da 37 anni (foto di Funkdooby, da flickr)
Il nuovo anno si apre con un altro record negativo per la disoccupazione, anche se il dato è riferito al mese di novembre 2014. Siamo al 13,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad ottobre. L’Istat comunica che si tratta del massimo storico, il valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977 (37 anni fa).
In termini assoluti i disoccupati a novembre toccano la cifra di 3 milioni 457 mila, con una crescita di 40 mila unità rispetto a ottobre (+1,2%) e di 264mila su base annua (+8,3%).
Calano di riflesso gli occupati che scendono dello 0,2% rispetto a ottobre, ovvero 48mila occupati in meno in un solo mese. Si tratta del secondo ribasso consecutivo. Il loro numero cala anche su base annua, sempre dello 0,2% (-42mila).
Da record anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) che sempre a novembre balza al 43,9%, in rialzo di 0,6 punti percentuali su ottobre. Anche in questo caso un dato senza precedenti. Risultano in cerca di un lavoro ben 729mila under25, con un incremento di 18mila unità nell’ultimo mese (+2,5%) e di 63mila rispetto a dodici mesi prima (+9,4%).
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‘Senese dell’anno’ (La Nazione): ultime ore per votare!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 6, 2015
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