La FLC CGIL Siena alla manifestazione a Roma dei lavoratori della scuola
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 5, 2015
dei lavoratori della scuola:
la FLC CGIL di Siena
presente
con il suo striscione
alla manifestazione
di Roma!
Appalti: Camusso, 175mila firme a tutela dei lavoratori
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 5, 2015
Appalti: Camusso, 175mila firme a tutela dei lavoratori da www.cgil.it
04/05/2015 » MATERIALI GRAFICI » Proposta di legge – Sintesi – vademecum – FOTO
“Abbiamo raccolto 175mila firme nel corso di una lunga campagna fatta di iniziative su tutto il territorio”, ha detto Camusso dopo l’incontro, sottolineando la “grande attenzione” della Boldrini sul problema. La leader della Cgil ha poi evidenziato che “i lavoratori spesso diventano le vittime del cambio di appalto e del meccanismo del massimo ribasso” anche perchè “nel tempo le leggi ne hanno ridotto le tutele”.
La campagna itinerante ‘Gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto’, è stata lanciata sei mesi fa dalla Cgil e si è conclusa il 30 aprile scorso, dopo aver percorso in lungo e in largo tutta la penisola. Un impegno straordinario messo in campo dal sindacato di Corso d’Italia, che ha organizzato centinaia di iniziative, banchetti e dibattiti.
Gli appalti e i sub appalti pubblici e privati dei diversi settori, da quello delle forniture e dei servizi a quello delle costruzioni, ricoprono un segmento produttivo importante: quelli pubblici da soli rappresentano più del 15% del Pil nazionale. I lavoratori impiegati sono oltre 3,5 milioni, spesso sono costretti a fare i conti con la mancanza di tutele adeguate e di diritti e con condizioni di illegalità.
Per questo la proposta della Cgil fa leva su tre punti principali: affermare una tutela reale dei trattamenti di questi lavoratori, messi in discussione da più provvedimenti legislativi negli ultimi due anni; contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, incentrata sulla riduzione dei costi e non su capacità imprenditoriali e qualità del lavoro; consolidare ed estendere la clausola sociale per il mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto.
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Scuola: Camusso, riforma privilegia i più ricchi e divide i precari
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2015
Scuola: Camusso, riforma privilegia i più ricchi e divide i precari
Argomenti: CGIL |
Chiusura degli Uffici Vertenze il 5 maggio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2015
Vi ricordiamo che il 5 MAGGIO gli UFFICI VERTENZE LEGALI CGIL di tutta la provincia
rimarranno chiusi per un corso di aggiornamento
Argomenti: camere del lavoro, CGIL, Ufficio vertenze |
Tabelle paga grafici industria maggio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2015
Argomenti: CGIL, servizi, SLC, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga operai agricoli maggio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga florovivaisti maggio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Pensioni: Cgil, da Consulta conferma, legge Fornero va cambiata
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 30, 2015
Pensioni: Cgil, da Consulta conferma, legge Fornero va cambiata
30/04/2015 Lamonica: “Restituire soldi a pensionati”
da www.cgil.it
“Dopo la vicenda degli esodati un altro clamoroso colpo alla legge Fornero: la sentenza della Corte Costituzionale conferma che la cosiddetta riforma non sta in piedi e che le norme vigenti vanno cambiate”. Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, commenta la sentenza con cui oggi la Consulta ha bocciato l’articolo 24 del decreto legge 201/2014, che, per il 2012 e 2013, ha bloccato la perequazione dei trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo.
Per Lamonica “il governo sbaglia a non aprire urgentemente un confronto su come modificare la legge nel suo complesso, richiesta avanzata più volte unitariamente dai sindacati”, ricorda. “Ora – conclude la dirigente sindacale – restituire subito il maltolto ai pensionati, a partire da quelli con assegni pari a tre volte il minimo”.
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Cgil su dati Istat: “Ci vuole un piano straordinario del lavoro e un nuovo statuto dei diritti per le lavoratrici e lavoratori”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 30, 2015
I dati dell’Istat sulla disoccupazione confermano ancora una volta che cancellare i diritti non crea lavoro. Il jobs act ha un effetto ‘spostamento’ tra tipologie contrattuali, ma aumentare la ricattabilità dei lavoratori e la precarietà non fa crescere l’occupazione. Per SerenaSorrentino, segr.conf. Cgil che è intervenuta questa mattina commentando i dati Istat negativi su occupazione/disoccupazione, “Ci vuole un piano straordinario del lavoro e un nuovo statuto dei diritti per le lavoratrici e lavoratori”.
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Camusso, necessario agire sulle disuguaglianze
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 30, 2015
Camusso, necessario agire sulle disuguaglianze
29/04/2015 da www.cgil.it
“Dalla denuncia del Papa, che parla di “scandalo” per il fatto che a parità di lavoro le donne abbiamo una retribuzione più bassa degli uomini, all’audizione di ieri dell’Istat sul Jobs act al Senato, emerge per le donne un’Italia ferma ancora agli anni ’50”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Per il leader della Cgil, “al centro rimane il tema delle disuguaglianze, che è all’origine di questa lunga crisi. Tra queste, quella di genere è la più vistosa e quella sulla quale da tempo la Cgil ha acceso un faro”.
“Nonostante, infatti, – aggiunge Camusso – in ogni luogo si ribadisca che le disuguaglianze di genere non siano solo un problema di equità, di giustizia sociale, ma anche di vincolo allo sviluppo, assistiamo ad un progressivo peggioramento delle discriminazioni e delle diseguaglianze, acuite proprio dalla lunga crisi economica e sociale”.
“Anche il Fondo Monetario Internazionale – ricorda il segretario della Cgil – recentemente sui danni del sessismo ha denunciato l’Italia come il Paese che ha fatto meno per incoraggiare le donne ad entrare nel mercato del lavoro, aggiungendo che se il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro fosse portato allo stesso livello di quello degli uomini, il Pil guadagnerebbe oltre 15 punti percentuali”.
“Ieri l’Istat, nell’audizione sul Jobs act – conclude Camusso – ha ribadito, numeri alla mano, che negli ultimi anni è aumentata la percentuale delle donne occupate che in corrispondenza di una gravidanza hanno lasciato o perso il proprio lavoro: passando dal 18,4% del 2005 al 22,3% nel 2012 (29,8% nel Mezzogiorno). Sottolineando l’aumento delle donne che sono state licenziate (dal 16% al 27,2%). A dimostrazione che abbandonare il lavoro per il genere femminile è sempre meno una scelta personale. Segno che la strada della condivisione nel nostro Paese è ancora lunga e soprattutto che le politiche economiche del governo sono totalmente inadeguate”.
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