Tabelle paga legno artigiani gennaio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga lapidei artigiani gennaio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga chimici industria gennaio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FILCTEM, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga calzature gennaio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga pulizie artigiani gennaio 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2015
Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
VOTA IL SENESE DELL’ANNO! VOTA LA CGIL!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 30, 2014
La CGIL provinciale, nella persona del Segretario Generale Claudio Guggiari, è tra i 25 selezionati dalla redazione della Nazione di Siena (vedi edizione del 30.12.14 pp.2-3)!
Si vota così: un clic sul sito.
Da oggi alle 15 i nomi e le immagini di tutti i candidati saranno disponibili sul sito www.lanazione.it/siena.
Basta cliccare accanto al preferito e il voto è fatto!
Vota e fai votare la CGIL
per sostenere le nostre BATTAGLIE!
Argomenti: CGIL |
Licenziare conviene, e fu così che la precarietà si è fatta sistema
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 29, 2014
e fu così
che la precarietà
si è fatta
sistema
(da www.cgiltoscana.it)
Argomenti: CGIL |
Jobs Act: Camusso, pronti a nuovi scioperi e a ricorrere all’Europa
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 27, 2014
Jobs Act: Camusso, pronti a nuovi scioperi e a ricorrere all’Europa
27/12/2014 da www.cgil.it
In una intervista al quotidiano ‘la Repubblica’ il Segretario Generale della CGIL “questo contratto a tutele crescenti è un grande bluff. Si tratta solo di una monetizzazione crescente”
Questa partita è solo agli inizi. Continueremo a lottare, a mobilitarci, a scioperare anche contro le aziende perché non può esserci uno che incassa e l’altro che subisce soltanto. Useremo la contrattazione e i ricorsi giudiziari in Italia e in Europa. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per ribaltare un’idea recessiva del lavoro, dice Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. E questo è il piano d’azione della Cgil, il secondo tempo dello scontro con il governo sul Jobs act.
Camusso, lei ha parlato di “un abominio” nei confronti dei lavoratori a proposito della nuova formulazione dell’articolo 18. Perché? «Perché il presupposto a queste norme è che i lavoratori abbiano sempre torto e le imprese sempre ragione. Eppure, come è noto, la visione in bianco e nero non funziona. Lo dimostra proprio il “caso Ilva”, ma si può affidare la politica economica a chi riduce le aziende in quello stato? E poi, tutte le vertenze, che secondo il premier si sarebbero risolte grazie alla bacchetta magica della ‘fatina governo’ mentre è grazie alla lotta dei lavoratori che hanno trovato uno sbocco, non hanno visto alcuna nuova iniziativa imprenditoriale italiana. Gli industriali italiani non investono più, non innovano, a parte coloro che puntano tutto sull’export. E infatti dalle crisi si esce spesso con progetti di imprenditori stranieri. Da noi mancano gli imprenditori capaci di rischiare in proprio, eppure il governo ha delegato a loro le scelte sul futuro dello sviluppo. È una logica che mi fa impressione. Ripeto: ma cosa gli hanno fatto i lavoratori a Renzi?» Continua a leggere questo articolo »
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Jobs act: CGIL, dalle tutele si passa alla monetizzazione crescente dei diritti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 27, 2014
Jobs act: CGIL, dalle tutele si passa alla monetizzazione crescente dei diritti
26/12/2014 » da www.cgil.it
Jobs Act: Camusso, norme ingiuste, sbagliate e punitive, ci opporremo
“Dalle tutele si passa alla monetizzazione, si cancella il lavoro a tempo indeterminato e si penalizzano i giovani rendendoli precari a tempo indeterminato”. Così, in una nota, la Cgil commenta il decreto legislativo approvato dal governo nell’ultimo Consiglio dei ministri, in materia di Jobs Act.
“Alla luce del Decreto approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 24 dicembre – spiega il sindacato -, appare chiaro che il rilancio del contratto a tempo indeterminato passa attraverso la sua precarizzazione. Con il decreto al posto delle tutele crescenti si passa alla “monetizzazione crescente” dei diritti. I lavoratori (operai, impiegati e quadri), infatti, potranno essere licenziati anche senza giusta causa ottenendo il solo indennizzo e questo varrà per i licenziamenti economici, per quelli disciplinari e per quelli collettivi”.
“Il Governo oltretutto, con la Legge di Stabilità, ha elargito alle imprese un contributo di 8.060 euro per ciascun lavoratore assunto con il nuovo contratto, senza alcun vincolo che garantisca la stabilità delle assunzioni. L’impresa prenderà comunque l’incentivo anche se a fine anno licenzierà quel lavoratore, che si vedrà riconosciute al massimo 4 mensilità il primo anno e 2 per ogni anno lavorato se appartenente ad un’impresa con più di 15 dipendenti o da 2 a 6 se appartenente ad una piccola impresa o alle cosiddette organizzazioni di tendenza”. Continua a leggere questo articolo »
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Jobs Act: Camusso, norme ingiuste, sbagliate e punitive, ci opporremo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 25, 2014
Jobs Act: Camusso, norme ingiuste, sbagliate e punitive, ci opporremo
24/12/2014 da www.cgil.it
“Altro che rivoluzione copernicana, a leggere le norme viene da chiedersi cosa abbiano mai fatto i lavoratori a Matteo Renzi. Con i provvedimenti odierni il governo Renzi ha cancellato il lavoro a tempo indeterminato, generalizzando la precarizzazione dei rapporti di lavoro in Italia. Non soddisfatto ha diviso ulteriormente i lavoratori penalizzando ancora una volta i giovani e i nuovi assunti. Per la prima volta il governo rinuncia alla politica economica appaltando alle imprese la ripresa, consentendo la libertà di licenziare sempre e comunque. Invertendo l’onere della prova, che ora ricadrà sulle spalle dei lavoratori, si crea un abominio addossando alla parte più debole e ricattabile del rapporto di lavoro la dimostrazione della ingiustizia del suo licenziamento. La Cgil continuerà a opporsi in modo forte e deciso a queste norme ingiuste, sbagliate e punitive nei confronti dei lavoratori e userà tutti gli strumenti a sua disposizione per ripristinare i diritti dei lavoratori”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito ai provvedimenti sul lavoro assunti oggi dal Cdm.
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