Crisi: CGIL, a maggio 520mila in CIG, -3.300 in busta paga
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 21, 2013
Crisi: CGIL, a maggio 520mila in CIG, -3.300 in busta paga |
I numeri diffusi dall’Osservatorio CIG della CGIL nazionale sono “il segno dello stato di crisi profondissima in cui versa il sistema produttivo e i pesanti riflessi sulle condizioni di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Servono risposte urgenti: il lavoro è la vera emergenza, quello da salvaguardare e quello da creare, e da qui bisogna partire, come dimostreremo domani in piazza a Roma con CISL e UIL per la manifestazione ‘Lavoro è Democrazia’”. » Rapporto CIG maggio 2013 – Causali aziende CIGS maggio 2013 |
Sono oltre 520mila i lavoratori in cassa integrazione a zero ore da inizio anno, frutto di circa 460 milioni di ore messe a segno nei primi cinque mesi, con pesanti riflessi in busta paga per i lavoratori coinvolti: ovvero una perdita secca di reddito per 1,7 miliardi, pari a una riduzione del salario di circa 3.300 euro, al netto delle tasse, per ogni singolo lavoratore. Questi i nuovi numeri del rapporto di maggio dell’Osservatorio CIG della CGIL Nazionale, diffusi alla vigilia della manifestazione unitaria ‘Lavoro è Democrazia’, in programma domani (sabato 22 giugno) a Roma. Numeri che, osserva la segretaria confederale della cgil, Elena Lattuada, “ci confermano per l’ennesima volta come il trend ci porti inesorabilmente, anche per il 2013, al miliardo di ore di cassa integrazione, che si sommeranno alle 4,4 mld di ore messe a segno negli ultimi cinque anni”. Per la dirigente sindacale, “sono numeri spaventosi e segno dello stato di crisi profondissima in cui versa il sistema produttivo e i pesanti riflessi sulle condizioni di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Servono risposte urgenti: il lavoro è la vera emergenza, quello da salvaguardare e quello da creare, e da qui bisogna partire, come dimostreremo domani in piazza a Roma con CISL e UIL per la manifestazione ‘Lavoro è Democrazia’”. Continua a leggere questo articolo » |
Argomenti: CGIL |
21 giugno FESTA DELLA MUSICA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2013
21 giugno FESTA DELLA MUSICA: l’invito della FLC CGIL di Siena
Lanciata in Francia il 21 giugno del 1982, la Fête de la Musique è diventata con il passare degli anni un autentico fenomeno che si iscrive ormai in un contesto europeo che coinvolge numerose città in tutto il mondo compreso Siena.
Il 21 giugno è dunque una splendida occasione per pensare o ripensare a come questo linguaggio sia fortemente presente nella nostra vita e a come esso incarni il processo di costituzione di identità individuali e collettive. La musica oltre a veicolo di comunicazione internazionale è respiro aperto del territorio, senso e patrimonio condiviso del vivere del giorno, dei nostri giorni, delle nostre città, calamita dei nostri interessi e della vivacità dell’accoglienza delle persone che sotto il suo ombrello si incontrano per mettere in comune tempo, idee e passioni al di là della provenienza, nella relazione delle differenze.
La Festa della Musica è per noi anche il momento per capire le difficoltà nelle quale si trova la formazione musicale e farne il punto, al fine di conservare quella capacità di dar luogo e origine all’eccellenza che ha alimentato l’immagine del nostro paese e più in particolare della nostra città, Siena, con le sue molteplici iniziative e i suoi tre grandi Istituti di formazione: l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”, l’Accademia musicale Chigiana, la Fondazione Siena Jazz, nelle quali migliaia di studenti sono cresciuti negli anni per diventare musicisti, andando a dirigere o suonare in orchestre nazionali e internazionali, incidendo dischi, divenendo insegnanti e direttori artistici. Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: FLC |
Chiusura uffici CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2013
Nel pomeriggio di martedì 25 giugno gli uffici della CGIL provinciale rimarranno chiusi
Argomenti: camere del lavoro, CGIL |
Susanna Camusso a Siena il 25 giugno
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 19, 2013
Argomenti: CGIL |
‘Lavoro è Democrazia’: CGIL, CISL e UIL il 22 giugno a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 17, 2013
‘Lavoro è Democrazia’: CGIL, CISL e UIL il 22 giugno a Roma |
Una mobilitazione unitaria per rivendicare provvedimenti “urgenti” e “indispensabili” per favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi. La manifestazione si terrà in Piazza San Giovanni a Roma. Intanto in tutta Italia si stanno svolgendo numerose iniziative unitarie a livello territoriale, regionale e di categoria » Volantino » Manifesto » Pagina Speciale |
Il tema del lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche ed economiche perchè ‘Lavoro è Democrazia’. I sindacati confederali ne sono convinti e il 22 giugno lo ribadiranno in occasione della manifestazione nazionale che si terrà a Roma in Piazza San Giovanni. Intanto, in tutta Italia, si stanno svolgendo numerose iniziative unitarie a livello territoriale, regionale e di categoria in preparazione della mobilitazione nazionale, così come deciso dagli organismi direttivi di CGIL CISL e UIL.
Secondo i sindacati non c’è più tempo per aspettare, bisogna frenare la caduta libera dell’economia del nostro Paese. La manifestazione del 22 giugno rappresenta per CGIL, CISL e UIL un ulteriore momento per invocare provvedimenti “urgenti” e “indispensabili” che possano favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi, per questo hanno deciso di promuovere un percorso di mobilitazione unitaria.
Per uscire dalla recessione e per tornare a crescere, CGIL, CISL e UIL rivendicano innanzitutto misure adeguate per affrontare l’emergenza disoccupazione a partire dal finanziamento degli ammortizzatori in deroga (almeno per tutto il 2013) e l’effettiva salvaguardia degli esodati. E’ necessario provvedere all’immediata riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, e al rilacio di politiche anticicliche, prevedendo la possibilità per i Comuni, che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati fuori dal Patto di Stabilità. I sindacati chiedono, inoltre, la riduzione dei costi della politica, perchè spiegano è “la condizione per buone istituzioni e buona politica” e l’ammodernamento e la semplificazione della Pubblica Amministrazione, che dovrà realizzarsi “non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l’efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità che rallentano le decisioni”. É fondamentale, per sostenere la crescita, investire nella scuola pubblica, nell’università, nella ricerca pubblica e nell’innovazione e prorogare i contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola in scadenza. Tra le ‘ricette’ indicate da CGIL, CISL e UIL per far ripartire la crescita: la definizione di una politica industriale che sappia rilanciare le produzioni, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazione e le competenze, individuare uno strumento di contrasto alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza, correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni. Infine, applicare la riforma dell’IMU esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile.
Per sostenere queste rivendicazioni CGIL, CISL e UIL saranno in piazza San Giovanni, sabato 22 giugno. Saranno due i cortei che attraverseranno le vie di Roma per giungere in Piazza San Giovanni dove alle ore 11.00, a conclusione della manifestazione, interverranno dal palco i tre segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
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Argomenti: CGIL |
Crisi: CGIL, dati CIG sempre più pericolosi, sabato 22 giugno in piazza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 15, 2013
Crisi: CGIL, dati CIG sempre più pericolosi, sabato 22 giugno in piazza |
I dati diffusi dall’INPS fotografano un “sistema in crisi profondissima” e per il quale è necessaria una “politica industriale che tuteli e rilanci la natura manifatturiera della nostra economia, che salvaguardi l’occupazione e il prezioso patrimonio che le lavoratrici e i lavoratori di questo paese costituiscono” per questo la CGIL insieme a CISL e UIL scenderà in piazza a Roma il 22 giugno |
“L’andamento della cassa integrazione si rivela sempre più pericoloso. Nel dato di maggio leggiamo infatti tutti gli sviluppi negativi legati allo strumento della Cassa in deroga e che sono uno dei principali motivi per i quali sabato 22 giugno saremo in piazza a Roma con CISL e UIL dietro le parole ‘Lavoro è democrazia’”. E’ quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Elena Lattuada, in merito ai dati diffusi oggi dall’Inps che a maggio ha erogato 89,3 milioni di ore di cassa integrazione con un calo del 10,7% rispetto ad aprile e del 15,4% su maggio 2012, la diminuzione è ancora più forte per la cassa in deroga con 16 milioni di ore (-52% su maggio 2012). L’istituto nazionale di previdenza sociale rileva come le variazioni nell’archivio hanno riguardato soprattutto la cassa in deroga e quella straordinaria. Nello specifico, per la CIG in deroga il nuovo archivio segnala ad aprile 32,4 milioni di ore autorizzate a fronte delle 6,8 milioni comunicate un mese fa sulla base del vecchio archivio. Per maggio il nuovo archivio segna 16,3 milioni di euro con un calo sull’anno del 52% e sul mese del 50,45%. “Serve un effettivo finanziamento dello strumento degli ammortizzatori in deroga” avverte Lattuada che spiega come “il calo registrato lo scorso mese dalla Cassa in deroga è infatti di certo non imputabile ad un minore ricorso a questo strumento ma ad una concreta mancanza di risorse. Motivi per i quali il governo – prosegue – deve al più presto procedere alla ripartizione del miliardo di risorse individuato per finanziare la cassa integrazione e mobilità in deroga tra le regioni. Un processo da avviare subito per dare urgenti risposte a migliaia di lavoratrici e di lavoratori in estrema difficoltà”. Quanto al complessivo andamento della cassa, aggiunge, “il calo della ordinaria compensato dalla straordinaria ci dice che ci avviciniamo velocemente alla soglia del miliardo di ore anche per il 2013. Segnali inequivocabili di un sistema produttivo ancora pericolosamente in caduta”.
Secondo Lattuada “è il lavoro la vera emergenza e gli ammortizzatori sociali, pur essendo in questo momento vitali, non sono il modo per immaginarsi un futuro. Così come limitarsi ad intervenire sulle regole, senza una politica che rilanci la domanda interna, non ci porterà lontano. La crisi è ancora in una fase profondissima, serve l’adozione di una politica industriale che tuteli e rilanci la natura manifatturiera della nostra economia, che salvaguardi l’occupazione e il prezioso patrimonio che le lavoratrici e i lavoratori di questo paese costituiscono”, conclude. |
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Argomenti: CGIL |
FISAC su MPS: “Non è cosa vostra”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 14, 2013
Sembra incredibile ma si ripete lo stesso copione dell’anno scorso. Indiscrezioni di stampa riferiscono dei progetti che verranno discussi oggi nel CdA di Banca Mps. Si tratta di progetti che riguardano le norme che regolano gli assetti proprietari (superamento del 4%), l’aumento di capitale e la revisione del Piano Industriale che già tanti sacrifici ha comportato per tutti i Lavoratori.
La Dirigenza della Banca conferma l’assoluto disprezzo di ogni forma di confronto con i Lavoratori e con le OOSS.
Ancora una volta la conoscenza di argomenti assolutamente vitali per le sorti del Gruppo e per la vita dei Lavoratori vengono sottratti ad ogni forma di interlocuzione sociale.
Purtroppo si confermano le più pessimistiche previsioni: ai licenziamenti, alle esternalizzazioni, alla vendita di Società, alla disdetta del Contratto Integrativo e alla decurtazione salariale del 20%, alla mancanza del rilancio commerciale della Banca si assommano nuove preoccupazioni e nuove tensioni. E nel frattempo il Top Management continua a percepire retribuzioni che visto il momento vissuto dalla Banca dovrebbero essere decurtate del 70-80%.
Chiediamo a tutte le forze politiche cittadine, a tutte le Istituzioni di esigere dalla Dirigenza della Banca l’esplicitazione dei reali intendimenti rispetto alle prospettive strategiche dell’Azienda, sia a livello di assetti proprietari che di ruolo all’interno del sistema creditizio.
È l’ora della chiarezza: vogliamo sapere chi sta con i Lavoratori e chi con la Dirigenza.
SEGRETERIA FISAC MPS
Siena, 13 giugno 2013
Imu: CGIL, esonerare chi ha una sola casa per uso abitativo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 12, 2013
Imu: CGIL, esonerare chi ha una sola casa per uso abitativo |
Reintrodurre la tassa di successione e avviare una seria lotta all’evasione degli affitti in nero, insieme ad un aumento progressivo dell’aliquota Imu su chi ha più case. Sono queste le proposte della Confederazione per il recupero delle risorse, presenti anche nella piattaforma unitaria alla base della manifestazione del 22 giugno a Roma ‘Lavoro è democrazia’. |
“Andrebbe esonerato chi ha una sola casa per uso civile, così come chiediamo unitariamente con CISL e UIL nella piattaforma alla base della manifestazione del 22 giugno a Roma ‘Lavoro è democrazia’”. E’ la posizione della CGIL sulla revisione dell’Imu, espressa oggi dal segretario confederale Danilo Barbi nel corso di un’audizione alla commissione Finanze del Senato in previsione della riforma della tassazione sulla casa. “La premessa da porre – ha aggiunto il dirigente sindacale – è che laCGIL rivendica l’introduzione di un’imposta sulle grandi ricchezze, sia mobiliari che immobiliari, con una franchigia a 800mila euro e un’aliquota progressiva, che sia alternativa all’Imu”. Detto questo, Barbi ha poi sostenuto: “Se la discussione che si apre è su di una modifica dell’Imu, la nostra posizione è che sulla prima casa andrebbe abbattuta l’imposta introducendo un aumento della detrazione pari a 800/1.000 euro, facendo differenze tra le città in relazione al valore della rendita immobiliare”. Per quanto riguarda invece il recupero delle risorse non incassate, “la CGIL propone di reintrodurre la tassa di successione e di avviare una seria lotta all’evasione degli affitti in nero (che noi stimiamo avere un valore pari a 10 miliardi e che la cedolare secca non ha sanato), insieme ad un aumento progressivo dell’aliquota Imu su chi ha più case”, ha concluso Barbi. |
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Argomenti: CGIL |
Luci sul lavoro: 25 giugno a Siena e 4-6 luglio Montepulciano
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 11, 2013
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SELEX EX Amiata: l’assemblea in sciopero respinge la CIGS a 0 ore e chiede strumenti solidali
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 10, 2013
SELEX EX Amiata: ASSEMBLEA IN SCIOPERO
RESPINTA LA PROPOSTA DELL’AZIENDA PER L’UTILIZZO DELLA CIGS A ZERO ORE E RICHIESTA DI STRUMENTI SOLIDALI
Nel corso dell’assemblea tenutasi durante le 4 ore di sciopero indette oggi dalla RSU in linea con quanto stabilito a livello nazionale il 6 u.s. (anticipando il giorno per permettere una più tempestiva informazione), i dipendenti hanno analizzato la relazione della RSU su quanto proposto dall’Azienda sul piano di riorganizzazione.
Oltre la razionalizzazione dei siti il piano prevede, in Italia, a partire dal 1-7-2013 al 30-6-2015, la CIGS a 0 ore per 1.938 unità di cui 840 diretti e 1.098 indiretti ed, in particolare sull’Amiata, per 14 unità di cui 8 diretti e 6 indiretti oltre che, come per tutti i siti, nello stesso periodo e per tutti gli altri dipendenti, 4 ore di cassa integrazione straordinaria settimanale con fermate collettive.
La RSU ed i dipendenti hanno respinto la proposta aziendale ribadendo la volontà di affrontare una discussione che preveda l’utilizzo di strumenti che non penalizzino i lavoratori del Gruppo e hanno ribadito la volontà di ricercare una condivisione del piano di riorganizzazione e degli strumenti per supportarlo con il minore impatto possibile per tutti i lavoratori di Selex ES; è stato inoltre ribadito che l’unico strumento per affrontare le eccedenze dichiarate dal piano non potrà che essere l’utilizzo di ammortizzatori sociali al fine dell’accompagnamento alla pensione.
Inoltre i dipendenti chiedono che contemporaneamente sia data evidenza della sostenibilità industriale del sito amiatino e che oltre alla riduzione da 2 ad 1 sede siano definite le attività e le loro peculiarità (centro di competenza).
I lavoratori si auspicano pertanto che la trattativa sia ripresa, nell’ottica sopra indicata, quanto prima.
RSU Selex ES Amiata
Lavoratori Selex ES Amiata
FIM CISL Siena
FIOM CGIL Siena
Piancastagnaio, 10 giugno 2013
Argomenti: amiata, aziende, FIOM |