cgil siena

16 marzo ‘GIORNATA DELLA MEMORIA’ a Firenze

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 15, 2013

Giornata Memoria

Argomenti: CGIL |

CGIL e SPI: rilascio gratuito del CUD ai pensionati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2013

Da quest’anno l‘INPS non invierà più a casa dei pensionati il CUD e il riepilogo della pensione ObisM, il cosidetto “bustone”. Tutti i pensionati possono però rivolgersi presso le sedi CGIL e SPI CGIL della provincia di Siena muniti di documento d’identità e codice fiscale per richiedere gratuitamente il rilascio del modello CUD.

Per coloro che dovranno fare il 730 e l’Unico il CAAF CGIL provvederà alla stampa del CUD al momento della compilazione della dichiarazione.

Argomenti: CAAF, CGIL, pensionati |

Voucher asili nido per mamme lavoratrici

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 13, 2013

Voucher asili nido per mamme lavoratrici

Il commento della CGIL: “Fondamentali soprattutto in questa drammatica crisi” 

Siena, 13 marzo 2013 –  “In momenti difficili come questi dove il morso della crisi è sempre più forte – interviene la CGIL di Siena – sono fondamentali misure che aiutino le donne a riprendere l’attività lavorativa dopo la maternità. E’ per questo che abbiamo condiviso la scelta della Provincia di Siena di sostenere il lavoro femminile con i voucher per gli asili nido. Purtroppo i servizi alla persona sono sempre più minati dai continui tagli alla spesa sociale ed in questo contesto le donne rischiano di doversi far carico da sole del lavoro di cura”.

Il bando provinciale per l’attribuzione di voucher per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in favore di madri lavoratrici con figli di età tra gli 0 e 3 anni è uscito lo scorso 28 febbraio e scadrà il prossimo 8 aprile. Il sostegno è pari ad un massimo di 80,00 euro mensili per un massimo di 9 mesi per spese sostenute e documentate relative al pagamento dei servizi educativi per la prima infanzia riferibili all’anno scolastico 2013-2014.

Per accedere al bando occorrono i seguenti requisiti: essere residenti in provincia di Siena; essere lavoratrici dipendenti, autonome o assunte con contratto di lavoro atipico (ad eccezione delle prestazioni occasionali e del lavoro accessorio); avere un reddito ISEE non superiore a 25.000,00 euro. Le domande dovranno arrivare entro l’8 aprile alla Provincia di Siena – Settore Formazione, Lavoro e Sviluppo Economico, Via Pantaneto n. 101, 53100 Siena; la consegna può essere fatta sia personalmente che con raccomandata A/R.

“Per la compilazione del modello ISEE – conclude la CGIL di Siena – potete rivolgervi al nostro CAAF prenotando la prestazione al numero verde 800 730 800 o recandovi presso le camere del lavoro presenti su tutto il territorio provinciale”.

Argomenti: asili, CAAF, CGIL, donne |

FILT CGIL e FIT CISL su Ampugnano

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 13, 2013

Purtroppo i nostri timori riguardanti Ampugnano stanno diventando un’imminente realtà… ma noi, ancora, non ci arrendiamo.

Le Organizzazioni sindacali FILT CGIL e FIT CISL, insieme a tutti i lavoratori della struttura aeroportuale di Ampugnano, hanno sempre dimostrato forte responsabilità anche in situazioni socialmente difficili da accettare, ad esempio quando abbiamo concordato il regime di cassa integrazione pur garantendo la fruibilità dell’aeroporto a quei voli che lo richiedevano, anche con estrema urgenza e con poco preavviso, ad esempio quelli del Servizio Pubblico Sanitario. Questa è l’ennesima dimostrazione che per il nostro territorio l’aeroporto è necessario ed importante.

Ci teniamo a precisare, come più volte denunciato in tutte le sedi istituzionali e politiche, pubbliche e private, con le quali abbiamo sempre cercato di instaurare un dialogo atto alla risoluzione della vicenda, che nell’arco dello scorso anno la Società è riuscita a diminuire di due terzi i costi di gestione. Tale spesa è stata abbattuta anche grazie ai sacrifici dei lavoratori, oltre ad un grande cambiamento gestionale delle risorse. Inoltre in passato, per modernizzare la struttura ed ottenere tutte le certificazioni necessarie per l’attività, sono state spese ingenti somme di denaro pubblico.

Alla luce di tutto questo ci sembra ridicola e completamente fuori luogo la palese intenzione da parte di alcuni soggetti di chiudere una struttura simile, struttura che attualmente è gestibile con costi molto contenuti. Se venisse dichiarata la chiusura totale della Società Aeroportuale Senese, la nostra provincia sarebbe ricordata come la prima a livello europeo che chiude uno scalo che ad oggi ha tutte le conformità e certificazioni necessarie per poter portare avanti la propria attività. Ricordiamo a tutti le dichiarazioni della Regione Toscana in merito all’aeroporto senese, che lo collocano in una posizione strategica nel quadro dell’aviazione generale del territorio toscano.

Francamente non capiamo come in un momento di forte crisi economica come quella che stiamo attraversando un territorio come quello senese possa voler allontanare la possibilità di futuri investimenti da parte di privati che già hanno manifestato il loro interessamento.

Ricordiamo infine che tra dirette e indirette lo scalo senese occupa una ventina di persone, che si troverebbero, qualora venisse confermata la chiusura, senza lavoro.

Le Segreterie Provinciali di FILT CGIL e FIT CISL di Siena

Siena, 12 marzo 2013

Argomenti: aeroporto, FILT |

‘Lavoro.it’: si parla di crisi, donne e contrattazione sociale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2013

La crisi al Monte dei Paschi e a Siena, la difficile condizione della donna nel mondo del lavoro e la contrattazione sindacati – enti locali sono gli argomenti della decima puntata di “Lavoro.It”

In onda domani la trasmissione della Cgil senese e di Juri Guerranti
 
Sono tutti argomenti “caldi” quelli che vengono trattati nella decima puntata di “Lavoro.It”, il programma tv e web realizzato dalla Cgil di Siena insieme a Juri Guerranti.
Nella trasmissione in onda domani, mercoledì 13 marzo, su Tv9 (canale 16) alle ore 19.20, Claudio Guggiari, segretario generale della Cgil senese, fa il punto della situazione sulla crisi drammatica che sta investendo in particolare la città di Siena, a partire dagli scandali e dagli ultimi fatti di cronaca legati al Monte dei Paschi. Nel suo intervento video, Guggiari si rivolge ai tanti dipendenti montepaschini a cui dice: “forza e coraggio! Andate avanti con il vostro lavoro per fare in modo che, anche grazie al piano di risanamento, possiate traghettare questa Banca nel futuro”.
Della difficile condizione della donna, soprattutto nel mondo del lavoro, parla invece Luisella Brivio della segreteria confederale della Cgil senese, a pochi giorni dai festeggiamenti per l’8 marzo.
Chiude la puntata Lucia Guerranti, anche lei della segreteria confederale, che affronta il tema della contrattazione sociale e territoriale che i sindacati stanno svolgendo con gli enti locali per migliorare le condizioni di vita di lavoratori, pensionati e famiglie.
La puntata sarà trasmessa da Tv9 mercoledì alle ore 19.20, con repliche i due lunedì successivi alle ore 13.25, ed il mercoledì della settimana successiva (alle ore 19.20). Il format è anche visibile online collegandosi al seguente indirizzo: www.youtube.com/user/lavoropuntoit

Argomenti: CGIL |

La denuncia di CGIL CISL UIL senesi sulla CIGD

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2013

In questi giorni, di incertezza totale sul futuro del paese, di fronte ad una crisi sempre più pesante che chiama ad interventi urgenti e strutturali, si verificano situazioni che tendono a drammatizzare ancora di più le condizioni dei lavoratori.

A fronte della sacrosanta richiesta di affrontare momenti più o meno temporanei di riduzione lavorativa attraverso l’intervento degli ammortizzatori, ci troviamo davanti ad atteggiamenti aziendali che cercano di scaricare esclusivamente sui lavoratori il costo totale della menomata condizione produttiva. In sostanza stiamo subendo pressioni per firmare accordi di cassa integrazione in deroga che contestualmente prevedano, in caso di mancata autorizzazione, la totale dispensa all’azienda di riconoscere retribuzione ai lavoratori interessati, che devono quindi ritenersi, ad esempio, in aspettativa non retribuita, in ferie – magari addirittura ancora da maturare – ed altro.

Riteniamo che questo tipo di atteggiamento sia da respingere con tutte le forze.

L’impegno di tutti in questo momento deve essere quello di chiedere con urgenza e fermezza alle forze parlamentari di trovare soluzioni per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali soprattutto al cospetto di una crisi che sta addirittura aumentando le sue ripercussioni negative sulla forza lavoro e su tanti giovani e meno giovani che hanno già perso il lavoro o non riescono a trovarne. E’ necessario che tutti gli attori del territorio senese siano consapevoli di queste necessità e responsabilmente si rendano garanti di percorsi che evitino di scaricare sui lavoratori gli effetti drammatici della crisi; da essa ne possiamo uscire solo tutti insieme, anche per mezzo dei necessari interventi statali.

CGIL, CISL e UIL Siena

Siena, 11 marzo 2013

Argomenti: CGIL |

Camusso, l’emergenza è il lavoro. Servono scelte immediate

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2013

Camusso, l’emergenza è il lavoro. Servono scelte immediate
In una intervista al quotidiano ‘l’Unità’ il Segretario Generale della CGIL, commentando i risultati delle ultime elezioni, individua due grandi questioni che devono essere le priorità del prossimo governo: il lavoro e l’equità. E’ necessario, dice “reimpostare le condizioni per poter guardare al futuro e porre rimedio a ciò che non si è fatto con i governi che abbiamo alle spalle, quello Berlusconi e quello Monti”
10/03/2013

 «La risposta a un voto che nella sua articolazione può apparire di sfiducia o di prevalente sfiducia – che da un lato si affida ai sogni e dall’altro alla rottamazione e non è sufficiente a indicare una prospettiva di cambiamento – deve rafforzare le ragioni del cambiamento che si propone. E questo è possibile se si va alla sostanza delle esigenze delle persone». E per Susanna Camusso, segretaria CGIL, le esigenze delle persone ruotano attorno a due grandi questioni: il lavoro e l’equità. Da qui, dice Camusso alla vigilia della sua partenza per New York, dove andrà a rappresentare il sindacato mondiale nella plenaria Onu sulla violenza contro le donne, dovrebbe partire l’azione del prossimo governo.

Napolitano dice che il Paese non può aspettare, c’è bisogno di un governo. Quale deve essere il primo punto all’ordine del giorno dell’esecutivo?
«Il lavoro. È questa la vera emergenza del Paese che implica interventi immediati e di prospettiva. Il quadro diventa ogni giorno più drammatico con moltissimi posti di lavoro in pericolo, un tasso di disoccupazione allarmante e gli ammortizzatori sociali a rischio. Il tema non può essere soltanto quello delle coperture del reddito, che sono importanti, ma come si reimpostano le condizioni per poter guardare al futuro e porre rimedio a ciò che non si è fatto con i governi che abbiamo alle spalle, quello Berlusconi e quello Monti».

Come si reimposta il futuro che intere generazioni non riescono a vedere?
«Intanto sbloccando i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni alle imprese per non mandare a gambe all’aria tutti coloro che stanno ancora resistendo e dando la possibilità ai cantieri di iniziare i lavori. E poi bisogna delineare due o tre grandi indirizzi di politica industriale che ricomincino ad attrarre investimenti utilizzando esplicitamente anche le grandi imprese pubbliche, come Eni, che ha alti ricavi, e Finmeccanica. Altro tema: la giustizia sociale. Non possiamo continuare a dare stipendi altissimi ai manager pubblici e delle imprese private e lasciare che i lavoratori continuino a percepire un reddito non sufficiente a garantire una vita dignitosa. Intervenire in questo modo vuol dire dare un segno ai cittadini, mettendoli di nuovo al centro dell’azione politica, questione di cui ci si è preoccupati poco in questi ultimi anni dando l’impressione che l’Italia sia un Paese che non ha risorse e possibilità di farcela».

Anche lei teme una situazione di instabilità che possa aggravare lo stato di cose di cui ha parlato? Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

Salari. Studio Ires Cgil e Cer: inflazione e fisco, il prelievo ingiustificato dagli anni 2000

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 7, 2013

Salari. Studio Ires Cgil e Cer: inflazione e fisco, il prelievo ingiustificato dagli anni 2000
Uno studio analizza la dinamica salariale tra inflazione, federalismo e fiscal drag. Per il sindacato: “Urgente una riforma fiscale. Restituire prima dell’estate in busta paga parte del prelievo che c’è stato in questi anni” » ASCOLTA: la conferenza stampa » Lo studio le slide
07/03/2013 da www.cgil.it

L’incidenza del fisco sui salari nel corso del periodo che intercorre tra il 2001 e il 2013. Questo l’oggetto dello studio frutto del lavoro del Cer (Centro Europa Ricerche) e dell’Ires (l’Istituto di ricerche economiche e sociali della CGIL) dal titolo “La dinamica salariale fra inflazione, federalismo e fiscal drag” presentato oggi in corso d’Italia alla presenza del segretario generale della CGIL, Susanna Camusso.

Uno studio che analizza l’andamento dei salari a partire dall’inizio degli anni duemila, passando sotto la lente di ingrandimento l’incidenza del prelievo, alla luce soprattutto della progressiva crescita delle addizionali Irpef e del fiscal drag (ovvero l’aumento del prelievo sul reddito alla luce di una crescente inflazione e della progressività del prelievo). Nell’analisi Cer-Ires risalta soprattutto l’andamento dei salari nel corso degli ultimi sei anni, ovvero tra il 2007 e il 2013, dove il fiscal drag e l’aumento delle addizionali Irpef hanno determinato a carico dei salari un aggravio di tasse annuo di circa 500 euro per i single (pari a +1,9%) e di oltre 600 euro per i coniugati (+2,3%).

Parallelamente il fiscal drag ha riempito le casse dello stato: a fine 2013 il “prelievo ingiustificato” sui redditi supererà i dieci miliardi di euro. Lo studio sottolinea infatti che nel periodo seguito all’ultimo intervento organico sulla struttura dell’Irpef (2007), si è accumulato “un maggior prelievo ingiustificato” che alla fine del 2012 ha quasi toccato gli otto miliardi e che a fine 2013 si collocherà oltre i dieci. Fra il 2007 e il 2013, la combinazione fra inflazione e progressività dell’imposta risulta la prima causa di aumento del gettito Irpef, con ricadute annuali che in alcuni casi (2009 e 2010) hanno sfiorato i due miliardi e che nel 2013 finiranno per superarli.

Ed ecco perché la Cgil torna a rilanciare la necessità di una riforma fiscale che abbia le caratteristiche di equità e di redistribuzione della tassazione, capace di evitare che il prelievo sia centrato soprattutto sul lavoro dipendente e sulle pensioni. La ricetta del sindacato prevede due diversi ordini di intervento. Il primo, frutto della combinazione di due azioni, punta a ripristinare la norma sul fiscal drag, in vigore fino al 1985, per rendere inefficace l’effetto perverso dell’inflazione sul prelievo fiscale; insieme a quella norma che garantisce l’invarianza tra prelievo nazionale e prelievo locale. Interventi “ordinari” nella piena manovrabilità del governo ancora in carica. Il secondo intervento, da adottare nei prossimi mesi, prevede una restituzione in busta paga del prelievo che c’è stato in questi anni. Una misura, che ricalca la proposta fatta dalla Cgil qualche mese fa circa la detassazione della tredicesima, per placare gli effetti combinati e perversi delle distorsioni fiscali sui redditi da lavoro e da pensione.

In allegato lo studio Cer e Ires Cgil “La dinamica salariale fra inflazione, federalismo e fiscal drag”.


Allegati:
 Salari_federalismo_e_fiscal_drag_2013.pdf
 CER-IRES_Presentazione_slide.pdf
 

Argomenti: CGIL |

Lavoro: flessione cassa in deroga non veritiera, crisi ancora devastante

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 7, 2013

Lavoro: CGIL, flessione cassa in deroga non veritiera, crisi ancora devastante
Secondo la CGIL la Cigd cala per problemi nel ricorso a questo strumento: “serve lo sblocco dei pagamenti e il bisogno di fare chiarezza sulle ultime circolari del Ministero del Lavoro che stanno determinando ulteriori lungaggini nella possibilità di fare accordi sugli ammortizzatori in deroga”
06/03/2013 da www.cgil.it

La flessione registrata nel ricorso alla cassa integrazione in deroga non fotografa assolutamente la situazione di pervasiva e devastante crisi che caratterizza il ciclo economico”. E’ quanto afferma il segretario confederale della CGIL, Serena Sorrentino, in merito ai dati sulla cassa integrazione diffusi oggi dall’Inps.

I numeri sulla cassa in deroga infatti, prosegue la dirigente sindacale, “non sono in linea con la pesante realtà della crisi che attraversa segmenti produttivi, come quelli delle piccole e medie imprese, ma sono solo e soltanto il frutto dell’assoluta incertezza che investe il ricorso a questo strumento, tra il blocco dei decreti attuativi per quanto riguarda gli ultimi mesi dello scorso anno e il blocco dei finanziamenti per il 2013”. A testimoniare questa lettura secondo Sorrentino “c’è il dato che registra una crescita delle domande di mobilità, strettamente connesso con il calo della cassa in deroga. Serve quindi lo sblocco dei pagamenti e il bisogno di fare chiarezza sulle ultime circolari del Ministero del Lavoro che stanno determinando ulteriori lungaggini nella possibilità di fare accordi sugli ammortizzatori in deroga”.

In assoluto, osserva ancora la sindacalista, “rispetto allo scorso anno, la cassa integrazione, in tutte le sue articolazioni, prosegue il suo trend di crescita senza alcuna flessione. La crisi è ogni giorno di più di carattere strutturale, in settori strategici per il sistema come quello manifatturiero, del commercio e dei servizi. Una situazione devastante per il sistema produttivo e che reclama l’assoluta necessità di una urgente inversione di tendenza sul versante della politica economica e industriale”, conclude Sorrentino.


Argomenti: CGIL |

8 marzo: donne e violenza a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 6, 2013

Siamo alle porte dell’8 marzo, giornata in cui si celebra la festa della donna, momento in cui tutti si sbracciano a far passare messaggi di pari opportunità, di attenzione e volontà di trovare soluzioni agli ancora tanti ostacoli che impediscono alla donna una completa realizzazione lavorativa e familiare. Anche la situazione di crisi che stiamo vivendo colpisce particolarmente le donne: disoccupazione, lavoro precario, tagli al sociale,… tutto può favorire una condizione sociale di difficoltà e di degrado. Ma non possiamo continuare a parlare della donna e delle difficoltà che la investono solo una volta all’anno o un mese all’anno, l’impegno di tutti deve essere costante e non solamente di circostanza o commemorativo.

La realtà senese ha buone pratiche e potenzialità, dobbiamo farle vivere ogni giorno. L’importanza del ruolo della donna deve essere argomento di dibattito e non occasione di scherno o sfregio. Purtroppo alla vigilia di questa data abbiamo visto anche a Siena scene di ordinaria follia: un’aggressione e un femminicidio che inaugurano nel modo peggiore il mese della donna. Quando si tratta di violenze su una donna non importa chi sia la donna, ma importa che qualcuno si sia ancora una volta sentito in potere di farle violenza.

La società sta diventando sempre più cinica, particolare, insensibile. Gli attacchi alla morale, alle regole, alla stessa nostra Costituzione uniti alla forza devastante della crisi economica stanno facendo regredire il nostro Paese sul piano sociale. Tante persone oneste, donne, giovani, anziani stanno aspettando un cambiamento che consideri le loro condizioni e le loro ragioni. Che ridia forza e speranza al lavoro, all’inclusione sociale, al ruolo pubblico, alla giustizia e la legalità: un mondo, in pace, più equo e rispettoso dell’ambiente che ci accoglie. Che sappia mettere al centro la persona, donna o uomo che sia, nel pieno rispetto della sua esistenza.

Ci auguriamo che questo 8 marzo aiuti tutti a riflettere su quanto sta accadendo e permetta alle donne di trovare sopratutto in loro e per loro la considerazione e il rispetto.

CGIL Siena

Siena, 5 marzo 2013

Argomenti: 8 marzo, CGIL, donne |

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