La FILCTEM CGIL sulla mobilità alla Sclavo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2012
“Dalla Sclavo Diagnostics, ultima traccia del glorioso Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano fondato nei primi del Novecento da Achille Sclavo, i lavoratori non si aspettavano certo un atteggiamento del genere”. Esordisce così il Segretario Generale della FILCTEM CGIL di Siena Thomas Borromeo nel commentare le novità scaturite ieri dalla trattativa sui 7 lavoratori in mobilità.
“L’Azienda non ha tenuto minimanente conto delle richieste fatte dai Sindacati negli incontri, sia istituzionali che aziendali, che hanno preceduto quello del 14 marzo” – spiega il sindacalista. “Avevamo chiesto il ritiro della procedura di apertura della mobilità e l’utilizzo della cassa integrazione per dare la possibilità ai lavoratori di poter essere ricollocati all’interno dell’Azienda o di intraprendere altri percorsi lavorativi – illustra Borromeo – ed espresso la disponibilità a discutere di mobilità volontaria con incentivazione all’esodo. Per non parlare della richiesta che avevamo fatto della presentazione di un piano industriale per comprendere le prospettive future della Sclavo in territorio senese, dato che ad oggi conta ben 30 dipendenti”.
“Tutte le richieste sono state respinte subito a priori – aggiunge Borromeo – entrando unicamente nel merito dell’incentivazione all’esodo per i lavoratori licenziati, senza lasciare spazio ad altre alternative. L’Azienda non ha minimamente espresso la volontà di aprire una trattativa per una soluzione condivisa e si è limitata a quantificare unicamente, oltretutto con risorse irrisorie, la proposta di una accordo consensuale di risoluzione del rapporto di lavoro per le maestranze in esubero”.
“Dopo aver preso atto della totale chiusura da parte dell’Azienda – conclude il Segretario – la FILCTEM CGIL si è dovuta ritirare dal confronto per rispettare il mandato e le indicazioni dei 7 lavoratori interessati dalla mobilità e permettere all’assemblea delle maestranze di riunirsi nuovamente per decidere la azioni future”.
Siena, 15 marzo 2012
Argomenti: aziende, CGIL, FILCTEM |
Val di Chiana: ancora tagli ad importanti servizi sociali
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 15, 2012
VAL DI CHIANA: ANCORA TAGLI AD IMPORTANTI SERVIZI SOCIALI
Ancora una volta servizi sociali importanti come l’educativa domiciliare sono stati oggetto di riduzione in Valdichiana.
Una decisione che di fatto riduce sostegno e attenzione a famiglie e minori con disagio sociale, economico, handicap, devianza minorile, violenze in famiglia e dipendenze varie.
Tali servizi dovrebbero essere invece un elemento distintivo di una società inclusiva e solidale.
Le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL e le categorie dei lavoratori FP CGIL, FISASCAT CISL e FPL UIL esprimono la propria contrarietà alla decisione della Società della Salute Valdichiana, anche alla luce delle modalità pratiche con cui viene attuata, perchè tale scelta di fatto riduce servizi alle famiglie proprio quando c’è maggior necessità di sostegno ed aiuto.
Consapevoli delle difficoltà economico finanziarie esistenti dovute anche ai forti tagli delle ultime leggi di bilancio, riteniamo comunque che sia utile aprire un confronto con la Società della Salute per individuare correttivi che impediscano interruzioni di servizi sociali delicati ed importanti per le persone e per le famiglie interessate.
Infine non è superfluo evidenziare che la riduzione dei servizi incide ulteriormente e in modo negativo sull’occupazione, già duramente colpita dalla crisi.
CGIL, CISL, UIL, FP CGIL, FISASCAT CISL, FPL UIL
Siena, 14 marzo 2012
Argomenti: FP, servizi sociali, valdichiana |
Domenica 18 marzo Festa di LiberEtà a Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012
Domenica 18 marzo, a partire dalle ore 12.30, presso il Circolo La Tuberosa, in via di Vallepiatta a Siena, si svolgerà la Festa di LiberEtà, il mensile del Sindacato Pensionati SPI CGIL.
Dopo il pranzo, alle ore 15.00, si svolgerà un incontro con Daniela Cappelli, Segretaria Generale dello SPI CGIL Toscana, e Franco Caselli, Segretario Generale dello SPI senese, nel corso del quale saranno dibattuti i problemi dei pensionati e le loro richieste al governo.
Alle ore 17.00 concerto di canti popolari proposti da ‘Silvia e Floriana’.
Lo SPI CGIL di Siena invita i pensionati – e non – a partecipare, prenotandosi ai seguenti recapiti telefonici: 0577 54831, 0577 254847, 0577 254824, 3802537309.
Argomenti: pensionati, SPI |
SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI AGRICOLI IL 22 MARZO
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012
MERCATO DEL LAVORO. SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI AGRICOLI IL 22 MARZO
Martedì 13 Marzo 2012 16:41
Al tavolo delle trattative tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, ieri pomeriggio il ministro Fornero ha annunciato una riforma dei trattamenti di disoccupazione che prevede l’eliminazione di quelli agricoli e l’introduzione di una nuova strumentazione che ridurrebbe sia il numero delle giornate indennizzate sia la contribuzione valida ai fini pensionistici. Questa notizia, se confermata, produrrebbe una riduzione drastica del reddito e dei contributi previdenziali per centinaia di migliaia di lavoratori e creerebbe una situazione di forte e pericolosa tensione sociale in tutto il Paese. Riteniamo, in via preliminare, molto grave il fatto che il governo abbia formulato una simile proposta senza aver consultato i sindacati e le organizzazioni datoriali del mondo agricolo. Da quando si è insediato il governo Monti, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno ripetutamente chiesto al ministro Fornero, senza mai ricevere risposta, un incontro per illustrare le proposte comuni per l’emersione del lavoro nero e per il riordino del sistema degli ammortizzatori nel settore. Con questa proposta, il governo intende sottrarre delle risorse che oggi servono a tutelare le fasce più deboli e meno tutelate del lavoro italiano per trasferirle verso altre esigenze del Paese, compiendo così una vera azione di “macelleria sociale” che colpirà, in maniera pesante i lavoratori. Azione che si aggiunge a quella già perpetrata con la riforma pensionistica che ha escluso dalla possibilità di percepire la pensione quelle persone che, come nel settore agricolo, normalmente lavorano solo periodicamente nel corso dell’anno. Con questa proposta, inoltre, il governo che spiega ai giovani che il “posto fisso” non esiste più, decide di colpire proprio quei settori dell’occupazione caratterizzati dalla “stagionalità” che, per milioni di lavoratori italiani, costituisce già da molti anni un lavoro “normale”. Il lavoro stagionale nel settore agricolo rappresenta oltre il 90% dell’occupazione totale. Difendere la “specificità” del settore agricolo non significa difendere un sistema di “privilegi” bensì garantire continuità lavorativa ad una attività, come quella agricola, che è strutturalmente stagionale e che ha bisogno di alta professionalità. L’attuale sistema di sostegno al reddito nel settore agricolo rappresenta una componente fondamentale per la sopravvivenza stessa di queste professionalità perché va a coprire dei periodi di disoccupazione, inevitabili e prevedibili. Rinnoviamo la richiesta di un incontro con il governo ma, contemporaneamente, proclamiamo lo stato di mobilitazione del settore e uno sciopero generale di 8 ore per il 22 marzo prossimo, con iniziative in tutte le province davanti alle prefetture.
Argomenti: CGIL, FLAI, manifestazioni, scioperi |
Lavoro: Camusso, noi vogliamo la riforma. Il governo parla di universalità, ma non trova le risorse
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012
Lavoro: Camusso, noi vogliamo la riforma. Il governo parla di universalità, ma non trova le risorse
Al termine dell’incontro di ieri tra le parti sociali e il governo sulla riforma del mercato del lavoro il Segretario Generale della CGIL ha sottolineato un “passo indietro” nella trattativa. “Nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo ma solo una diversa distribuzione di quelle esistenti”. La CGIL avverte che questa è una riforma contro i giovani e non è universale: “gli ammortizzatori sociali lasciano fuori i lavoratori monocommittenti, 600mila persone, insieme a tutti i precari che fanno due lavori e con i loro contratti non riescono a mettere insieme i periodi per ottenere l’indennità di disoccupazione”
» Su lavoro il governo fa pressione ma sarà il merito a decidere
13/03/2012 da www.cgil.it
La CGIL ribadisce la sua posizione sulla riforma del mercato del lavoro. E’ necessario superare le attuali storture estendendo le protezioni sociali anche a tutti coloro che oggi ne sono esclusi. Da anni la CGIL conduce una battaglia per l’allargamento dei diritti e per riunificare un mercato del lavoro sempre più frantumato. Per questo si ritiene necessaria una vera riforma del mercato del lavoro. Ma è ormai evidente a tutti che non può esistere nessuna riforma senza le indispensabili risorse finanziarie. Ed è questo il motivo che rende molto difficile la trattativa con il governo, ormai in una fase decisiva, ma appunto anche molto delicata. “Nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo ma solo una diversa distribuzione di quelle esistenti”. Questa è stata la sintesi di Susanna Camusso, leader della CGIL, al termine dell’incontro di ieri (12 marzo) tra le parti sociali e il governo sulla riforma del mercato del lavoro. “Stiamo facendo una trattativa e continuiamo a farla. Ci sono sfumature, bisogna vedere la conclusione”, ha spiegato il segretario generale. Il governo parla di universalità, spiega oggi il segretario generale, ma poi non mette le risorse sul tavolo.
Il passaggio è dunque molto delicato, come ha spiegato questa mattina (13 marzo) anche il segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, che ha partecipato alla trasmissione Rai 3, Agorà. “Questa riforma è contro i giovani. Non è vero che la riforma è universale. Gli ammortizzatori sociali lasciano fuori i lavoratori monocommittenti – 600mila persone – insieme a tutti i precari che fanno due lavori e con i loro contratti non riescono a mettere insieme i periodi per ottenere l’indennità di disoccupazione. Il problema è che resta fuori un milione di persone e sono subordinati a tutti gli effetti”. Sul vertice di ieri tra governo e parti sociali, Fammoni ha aggiunto: il “bilancio non è positivo. Ci è stato detto che le risorse ci saranno, ma non ci sono state quantificate. E sulle forme di ingresso al lavoro c’è solo ‘manutenzione’”
Argomenti: CGIL |
Lavoro: Camusso, l’articolo 18 non sia uno scalpo. Difesa con lotte mirate e dolorose
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2012
Lavoro: Camusso, l’articolo 18 non sia uno scalpo. Difesa con lotte mirate e dolorose
Il Segretario Generale della CGIL in una intervista al ‘Corriere della Sera’ parla della trattativa con il Governo toccando i temi più scottanti: contratti, precarietà, ammortizzatori sociali, ma anche pensioni e articolo 18. Parlando della Tav, Camusso ribadisce la necessità di investimenti per l’occupazione ma “serve il dialogo con le persone”
11/03/2012 da www.cgil.it
Susanna Camusso, la FIOM chiama lo sciopero generale se verrà toccato l’articolo 18. Cosa risponde il Segretario della CGIL?
«Ho impressione che qualcuno abbia già messo in conto un nostro sciopero generale: una fiammata e via. Ma non può essere così: si aprirà una fase non breve di lotta».
A cosa si riferisce?
«A tante cose: scioperi articolati, proteste mirate, durature, più dolorose».
Non teme che il suo messaggio venga frainteso e alimenti tensioni incontrollabili?
«So che ci sono preoccupazioni, ce le abbiamo anche noi. Ecco perché vanno date risposte».
Cosa pensa della presenza dei No Tav nella manifestazione della FIOM?
«Nessuna forma d’iniziativa legittima può prevaricare la vita degli altri e sconfinare nella violenza. Penso che la CGIL debba avere un giudizio netto. Del resto la nostra posizione favorevole alla Tav l’abbiamo espressa al congresso: il Paese ha un disperato bisogno di investimenti. Dopodiché sarebbe meglio avere regole su come si decide. E comunque va ricostruito il dialogo: è impensabile fare i lavori per anni con la valle contro».
La trattativa sul mercato del lavoro riprende domani. C’è possibilità che si arrivi a un accordo?
«Cominciamo col dire che una riforma, anche una buona riforma, non creerà occupazione: è sbagliato illudere la gente. Serve altro».
Ad esempio?
«Investimenti, politiche industriali che ancora non vedo. La “fase due” della crescita mi sembra lontana: la delega fiscale si sta traducendo in aumento dell’Iva anziché nella riduzione della pressione fiscale sul lavoro».
Questo governo l’ha delusa?
«L’esecutivo Monti ha scelto di avere il piglio di chi vuole fare riforme strutturali, ha usato termini ambiziosi, come “cambiare la mentalità degli italiani”. Ma poi questa intenzione si è tradotta nella continuità di politiche che penalizzano il lavoro».
Nel merito della riforma, ci sono punti di contatto sul tema dei contratti?
«Non c’è ancora una sintesi ma le proposte del ministro di far costare di più la flessibilità, eliminando quella cattiva, vanno nella giusta direzione».
C’è qualche novità sulla stabilizzazione dei precari?
«Al momento non ci sono risposte. Non si è mai nemmeno parlato di pubblico impiego dove la precarietà dilaga. Nè mi è piaciuto lo spettacolo del blocco dell’assunzione di 10 mila insegnanti».
Sugli ammortizzatori sociali lei dice che servono 15 miliardi. Può spiegare meglio?
«Attualmente ci sono 8,5 miliardi, tra contributi di imprese e di lavoratori, con l’estensione della contribuzione si potrebbe arrivare a 11. Mancano ancora 4 miliardi per avviare gradualmente la riforma».
Sui due pilastri voluti da Fornero? Cassa ordinaria e indennità di disoccupazione?
«No, non si può fare a meno della Cassa straordinaria per le riconversioni che saranno tante dopo la crisi. E l’indennità va estesa a tutti, compreso chi vive il lavoro con discontinuità».
Veniamo all’articolo 18.
«Espungerlo dal tavolo sarebbe un atto di saggezza, limitiamoci a velocizzare i processi sul lavoro».
Ma se invece si procedesse, che farà la CGIL?
«Quando si porrà il problema ci penseremo. Vedo in giro qualche proposta di chi cerca solo uno scalpo. E poi c’è quella della CISL, che estende le procedure dei licenziamenti collettivi a quelli individuali. Ma i licenziamenti individuali si possono già fare se non sono discriminatori».
Prenda il caso del lavoratore che, messosi in malattia, è andato a tirare il petardo al Segretario della CISL, Bonanni, ed è stato reintegrato sul posto di lavoro.
«Se il lavoratore ha violato la norma contrattuale ha ragione l’impresa, se non l’ha violata, è giusto il reintegro. Non tutte le malattie prevedono di stare a casa 24 ore su 24. Le norme ci sono: basta farle rispettare. Ad esempio, io mi chiedo perché non si impone mai al dirigente pubblico di controllare chi timbra e chi no».
Marcegaglia ha accusato il sindacato di difendere i fannulloni.
«Marcegaglia è stata presa da tentazione perché era all’assemblea di Federmeccanica… Ma non è che per evitare i problemi vadano cancellate le tutele».
Lei ha chiesto a Fornero di rivedere la riforma delle pensioni. Pensa ce ne siano i margini?
«Devono esserci. Non dispero di convincere il ministro che, con riferimento alle pensioni, non tutti i lavori sono uguali. Sul punto c’è una sensibilità fortissima e suggerirei sommessamente di tenerne conto…».
Intanto la CGIL è stata fischiata alla manifestazione della FIOM.
«Mi dicono che i fischi non erano dei lavoratori metalmeccanici. Dopodiché so che c’è una parte di movimento che ha un’idea antagonista. Ma il sindacato non è antagonista: costruisce accordi. Anche il Segretario FIOM, Landini, ha detto che è per l’accordo, purché non si tocchi l’articolo 18. Che è quello che penso anch’io».
Veltroni, attaccando l’articolo 18, vi ha chiamati indirettamente «santuari del no».
«Io sento quello che dice il segretario Bersani: non mi sembra che voglia cambiare l’articolo 18. Gli altri si pongano il problema di pensare cosa proporre loro, piuttosto che dirci quello che dobbiamo fare noi».
Argomenti: CGIL |
Elezioni RSU: il commento del Segretario Claudio Guggiari
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2012
Nel rinnovo delle rappresentanze sindacali aziendali del pubblico impiego, della scuola e delle Università, dove si è votato il 5-6-7 di marzo, la vittoria assoluta l’ha conseguita la democrazia. Troppi, anche nelle ultime ore, hanno tentato di impedire e di limitare la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici al voto. La circostanza del rinvio temporale delle stesse non ha fiaccato la volontà dei lavoratori di essere in prima fila e di contare nelle scelte che questo Paese dovrà e vorrà assumere.
La pubblica amministrazione, i servizi pubblici, le istituzioni pubbliche e la stessa formazione scolastica ed universitaria laiche ed inclusive sono fondamenti di uno stato di diritto e barriera contro le discriminazioni.
La CGIL con le sue Categorie FLC e FP ha conseguito un risultato eccezionale, al di sopra della precedente tornata, confermandosi generalmente il primo Sindacato con la maggioranza assoluta dei consensi. In alcuni casi il risultato dei singoli è stato straordinario.
Con ciò è stato fiaccato anche il bieco tentativo che in alcuni casi ci risulta sia stato messo in atto di consegnare un risultato politico attraverso le urne tale da impedire che si dispiegasse la reale capacità rappresentativa della CGIL (di cui ognuno si assumerà le proprie responsabilità).
La CGIL, spesso da sola, in questi anni ha tenuto alto il valore del pubblico impiego e si è scontrata, proponendo una visione diversa ed una proposta per il Paese alternativa che ha impedito una deriva mercantile e privatizzante. Atteggiamento che evidentemente è stato premiato. I tempi sono duri, i pericoli tanti, come gli attacchi alla nostra condizione a cui siamo continuamente sottoposti e niente è scontato. Ma la riconferma e la crescita del consenso che i lavoratori e le lavoratrici ci hanno accordato rappresentano un’iniezione di fiducia ed una prova che muoversi attraverso il costante rapporto con la base e le loro rappresentanze e condividere con loro le scelte è per noi e per il Paese irrinunciabile.
Voglio ringraziare i gruppi dirigenti della FP e della FLC per il grande lavoro che hanno fatto e tutte/i le/i lavoratrici/tori che ci hanno caricato di una grande responsabilità, che potremo agire grazie alla fiducia che ci hanno accordato.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
Elezioni RSU 2012 nei comparti della conoscenza: grande risultato per la FLC CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2012
Elezioni RSU 2012 nei comparti della conoscenza: grande risultato per la FLC CGIL.
Nella scuola ed alta formazione musicale si conferma il sindacato più rappresentativo della provincia di Siena.
“La massiccia partecipazione al voto – commenta la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza FLC CGIL di Siena – fa regredire propositi di scarsa rappresentanza sindacale dentro scuole e universita’ e dimostra la volonta’ dei lavoratori di partecipare ai processi contrattuali ed alla democrazia sindacale”.
“La coerenza politica dimostrata in questi anni – sottolinena il sindacato – ha permesso il successo elettorale della FLC CGIL, che si aggiudica il 52% dei seggi RSU. Forti di questo risultato continueremo la nostra battaglia per cambiare rotta e tornare ad investire nei settori dell’istruzione e della formazione chiudendo con una stagione che ha visto minati i diritti dei lavoratori come i diritti di tutti ad avere scuole e universita’ qualitativamente all’altezza delle sfide che il futuro ci chiede.”
“Un grazie sentito – conclude l’Organizzazione Sindacale – a tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato, dai candidati a coloro che si sono impegnati per lo svolgimento di questa grande sfida democratica. In particolare un grazie a chi, con il suo voto, ci ha dato la sua fiducia dando forza al senso del nostro agire di questi anni ed alle idee e azioni che abbiamo saputo tenere in campo in questi difficili tempi, a tutela dei diritti e del contratto.”
Siena, 9 marzo 2012
10 marzo: “Il futuro sottosopra. Un confronto sulla flessibilità”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 9, 2012
Nell’ambito della campagna ‘La carovana del lavoro’, che toccherà tutta la Toscana in vista dell’iniziativa conclusiva fiorentina con Susanna Camusso del 16 marzo, NIdiL CGIL di Siena, il sindacato dei lavoratori atipici, organizza per sabato 10 marzo alle ore 17.30 presso la Libreria Ancilli di Siena (via delle Terme, 45) l’appuntamento “Il futuro sottosopra. Un confronto aperto sulla flessibilità”.
Sarà l’occasione per incontrare e conoscere la scrittrice ‘flessibile’ Simona Baldanzi, già finalista a Campiello Giovani (1996), autrice di “Mugello sottosopra” – un’inchiesta sui lavoratori delle grandi opere – e di “Figlia di una vestaglia blu”, romanzo operaista moderno, storia di donne e uomini che nonostante tutto non vogliono farsi ‘mettere sotto’.
Insieme a Paolo Parodi, Presidente della CNA di Siena, Franco Belli, docente universitario (Professore della Facoltà di Economia), e Fiorino Iantorno, in veste di opinionista blogger, il confronto – aperto al pubblico – si dipanerà sulle ragioni e le conseguenze della ‘flessibilità’ nel mondo del lavoro con le storie delle lavoratrici e lavoratori ‘flessibili’ che ogni giorno vivono una ‘vita sottosopra’.
A coordinare la discussione sarà il responsabile NIdiL CGIL di Siena, Marco Iacoboni, che spiega così il motivo della scelta della libreria Ancilli quale luogo del dibattito: “Mentre negli Stati Uniti esplode il fenomeno del “cash mob” (un’alternativa ai flash mob) dove i consumatori organizzano iniziative per esprimere la solidarietà alle piccole botteghe cancellate dalla crisi e dalla grande distribuzione, NIdiL di Siena, a partire da questo evento, vuole esprimere tutta la sua solidarietà alle piccole realtà commerciali a conduzione familiare. Per questo abbiamo scelto simbolicamente una piccola libreria di libri antichi e prime edizioni anche di seconda mano”.
“Nel tempo degli sconti a tutti i costi, delle offerte di beni ‘svenduti’ attraverso i ‘buoni’, in una città come la nostra che vede scomparire negozi storici di arte e di libri, – aggiunge Iacoboni – vogliamo gridare la nostra denuncia. Una denuncia verso i grandi e piccoli esercizi commerciali che per restare sul mercato a tutti i costi fanno ricorso anche a contratti precari. Come la ‘truffa’ delle associazioni in partecipazione”.
“La nostra iniziativa – conclude il sindacalista – vuole essere un piccolo segnale per ragionare insieme sui costi della flessibilità. Per ridare il giusto ‘valore’ al lavoro”.
Contatti:
Marco Iacoboni
Responsabile NIdiLCGIL Siena
uff. 0577 254837
cell. 347 77803508
mail: miacoboni@siena.tosc.cgil.it
SITI:
http://nidilsiena.wordpress.com
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Elezioni RSU 2012 nel pubblico impiego: grande risultato per la FP CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 8, 2012
Elezioni RSU 2012 nel pubblico impiego: grande risultato per la FP CGIL
La FP CGIL si conferma il sindacato più rappresentativo nelle elezioni RSU ’12 della provincia di Siena per tutto il Pubblico Impiego.
“La grande affluenza alle urne – commentano dal sindacato – che in molte amministrazioni ha raggiunto la quasi totalità degli aventi diritto, ha messo a tacere i tentativi di chi voleva far naufragare la legittimità della rappresentanza sindacale unitaria come elemento di democrazia e di partecipazione. Un risultato che premia la coerenza di questa organizzazione che da sempre si batte per i diritti e le tutele anche attraverso la democrazia della rappresentanza. Un risultato non scontato, reso difficile dall’atteggiamento di alcune amministrazioni e delle organizzazioni sindacali che hanno tentato fino all’ultimo di screditare il valore dell’azione sindacale della CGIL in questi anni”.
La FP CGIL conferma la maggioranza nei grandi enti come Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Azienda USL 7, Provincia di Siena e Comune di Siena, con punte fino al 75% dei voti. Così è successo anche in gran parte dei comuni, degli enti statali e ministeriali e nelle società a partecipazione pubblica.
“Ringraziamo tutti coloro che con il loro voto hanno permesso di ottenere questo importante risultato – conclude il sindacato dei lavoratori pubblici della CGIL – e soprattutto tutte le iscritte e gli iscritti, i simpatizzanti, le commissioni elettorali, le candidate e i candidati della lista FP CGIL. Grazie al contributo di tutte e tutti, grazie all’impegno quotidiano e grazie al prezioso lavoro di tante persone abbiamo ottenuto questo bel risultato. Oggi possiamo finalmente dire a testa alta che grazie all’impegno della FP CGIL il lavoro pubblico ha potuto esprimere la sua opinione dopo anni di vessazioni e di tagli ai diritti e alle retribuzioni”.
Siena, 8 marzo 2012