cgil siena

Alitalia – Epifani: “La responsabilità del diastro è del governo”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 13, 2008

Leggi l’intervista a Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL, de “L’Unità” di oggi:

http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/080913.Epif.pdf

Argomenti: CGIL |

Alitalia – Epifani: “Si rischia un esito tragito tocca al governo smuovere la Cai”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 13, 2008

Leggi l’intervista a Guglielmo Epifani, Segretario generale CGIL, de “La Repubblica” di oggi:

http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/080913.Epifbis.pdf

Argomenti: CGIL |

DIRITTI IN PIAZZA: il 27 settembre la CGIL in piazza per cambiare le scelte del governo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2008

 Diritti in Piazza

La Cgil promuove una prima giornata di mobilitazione per sabato 27 settembre con iniziative di massa da realizzare nelle piazze di tutte le città e i territori. Lo ha deciso all’unanimità il comitato direttivo nazionale per chiedere al governo un cambiamento di indirizzo della politica economica, sociale e fiscale.

Argomenti: CGIL |

Maestro unico: firma la petizione per salvare la scuola primaria e la scuola pubblica tutta

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2008

Sul sito della FLC CGIL di Siena troverai la petizione. Invia le adesioni al documento agli indirizzi di posta elettronica toscana@flcgil.it, siena@flcgil.it o via fax 0555036270/0577254850

http://flcgilsiena.wordpress.com/2008/09/05/maestro-unico-firma-la-petizione-per-salvare-la-scuola-primaria-e-la-scuola-pubblica-tutta/

Argomenti: CGIL, FLC, maestro unico, scuola |

Contratti – Epifani: “Necessario provare a raggiungere un’intesa anche se difficile”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2008

“Modello contrattuale dovrà essere universale”

Roma, 9 settembre – “Non sarà facile” ma la Cgil proverà “fino in fondo” a raggiungere un’intesa nella trattativa per la riforma del modello contrattuale. È il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, a ribadirlo nel corso del suo intervento introduttivo al comitato direttivo della Cgil nazionale. “Il 12 settembre – ha detto – la Confindustria presenterà al sindacato il documento nel quale illustrerà le proprie proposte. Solo allora saremo in grado di esprimere una valutazione”.

Da parte sua, ha assicurato il leader della Cgil, “confermo la volontà di lavorare perché si giunga ad un’intesa unitaria per un nuovo modello contrattuale, sulla base dei contenuti indicati nella piattaforma sindacale presentata a Confindustria (compresi i temi della democrazia e della rappresentanza), e chiedendo al governo un intervento fiscale a sostegno dei lavoratori dipendenti”. Detto questo, ha poi aggiunto Epifani, “non sono sicuro che questo sarà possibile ma considero necessario provarci fino in fondo. Se non fosse possibile raggiungere l’intesa dovrà essere chiara la responsabilità di questo insuccesso”.

Infine, il segretario generale della Cgil, ha voluto ribadire che “deve comunque essere chiaro che l’obiettivo è per noi il raggiungimento di regole generali valide per tutti: dunque, ora trattiamo con Confindustria ma dovranno essere coinvolte tutte le organizzazioni datoriali, comprese quelle pubbliche”.

Argomenti: CGIL |

Manovra – Epifani: “Da sabato 27 settembre via a mobilitazioni in tutta Italia”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2008

Roma, 9 settembre – La Cgil avvierà dal prossimo 27 settembre una fase di mobilitazione. Lo ha annunciato il segretario generale della Confederazione di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, al comitato direttivo nazionale. “Il direttivo della Cgil è chiamato ad esprimersi su una proposta che prevede, per sabato 27 settembre, mobilitazioni e iniziative di massa in tutte le città, chiedendo al governo un cambiamento di indirizzo della politica economica, sociale e fiscale, secondo gli orientamenti contenuti nella piattaforma sindacale unitaria proposta quasi un anno fa”, ha detto Epifani.

“Le priorità del paese” – ha osservato Epifani nel corso della relazione introduttiva – “sono, in questa difficile fase congiunturale, caratterizzate anche da gravi crisi aziendali e di interi settori produttivi, l’occupazione e il lavoro, le sue condizioni, la sua qualità, la sua sicurezza in una fase di persistente crisi economica”. Per Epifani, di fronte a questa situazione ,“il governo non è stato in grado di mettere in campo scelte adeguate assumendo, anzi, politiche che inaspriscono le condizioni occupazionali e vanno nella direzione di un indebolimento delle condizioni di lavoro e di una ulteriore erosione del potere di acquisto di lavoratori e pensionati”.

Per questi motivi, ha sostenuto il leader della Cgil, “è necessaria una risposta generale del movimento sindacale, anche se molte iniziative sono già state avviate, per esempio dalle categorie della scuola”.

“Il 27 settembre – ha concluso Epifani – sarà l’avvio di una fase di mobilitazione di cui saranno poi definiti gli sviluppi e le modalità”.

Argomenti: CGIL |

Contratti – Epifani: “Necessario provare a raggiungere intesa anche se difficile”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2008

“Modello contrattuale dovrà essere universale”

Roma, 9 settembre – Non sarà facile ma la Cgil proverà “fino in fondo” a raggiungere un’intesa nella trattativa per la riforma del modello contrattuale. È il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, a ribadirlo nel corso del suo intervento introduttivo al comitato direttivo della Cgil nazionale. “Il 12 settembre – ha detto – la Confindustria presenterà al sindacato il documento nel quale illustrerà le proprie proposte. Solo allora saremo in grado di esprimere una valutazione”.

Da parte sua, ha assicurato il leader della Cgil, “confermo la volontà di lavorare perché si giunga ad un’intesa unitaria per un nuovo modello contrattuale, sulla base dei contenuti indicati nella piattaforma sindacale presentata a Confindustria (compresi i temi della democrazia e della rappresentanza), e chiedendo al governo un intervento fiscale a sostegno dei lavoratori dipendenti”. Detto questo, ha poi aggiunto Epifani, “non sono sicuro che questo sarà possibile ma considero necessario provarci fino in fondo. Se non fosse possibile raggiungere l’intesa dovrà essere chiara la responsabilità di questo insuccesso”.

Infine, il segretario generale della Cgil, ha voluto ribadire che “deve comunque essere chiaro che l’obiettivo è per noi il raggiungimento di regole generali valide per tutti: dunque, ora trattiamo con Confindustria ma dovranno essere coinvolte tutte le organizzazioni datoriali, comprese quelle pubbliche”.

Argomenti: CGIL |

WHIRLPOOL: quale futuro…?

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2008

I sindacati dei metalmeccanici FIOM CGIL e FIM CISL evidenziano che nell’ambito della crisi economica che più o meno uniformemente da tempo si è pesantemente abbattuta in tutta l’area dell’“euro” e che è alla base di un sensibile calo dei consumi delle famiglie il problema non riguarda solo il settore alimentare, ma anche le merci cosiddette ‘durevoli’, creando non poche preoccupazioni per le sorti occupazionali dello stabilimento Whirlpool di Siena.
La multinazionale americana difatti avrà un gran bel da fare per raggiungere a Siena i volumi produttivi previsti per l’anno corrente, vista la conclamata crisi del settore elettrodomestici e nello specifico nel comparto del “bianco” che ‘tradotto’ per l’azienda di viale Toselli significa principalmente congelatori orizzontali.
Una parte delle aspettative di crescita erano state riposte nei programmi di investimento tesi ad innovare e migliorare l’efficienza energetica dei prodotti, così da offrire sul mercato articoli a minor consumo energetico – ma con un prezzo di acquisto maggiore -.
Purtroppo quando una famiglia deve fare i conti con un costo della vita in costante crescita ed un tasso di inflazione come quello attuale che erode i salari e non lascia margini al risparmio, messa alle strette nel momento di dover cambiare il congelatore non più funzionante si ‘arrovella’ nella scelta fra due possibili soluzioni: rinviare l’acquisto a tempi migliori od indirizzarsi verso il prodotto meno costoso; se poi l’elettrodomestico consuma di più… pazienza…, ciò che conta è pensare all’oggi e a quanti soldi rimangono nel portafogli…
La Whirlpool negli ultimi anni ha gradualmente ridotto il numero di dipendenti mediamente occupati in rapporto al numero di congelatori prodotti, aumentando in modo considerevole la propria capacità di competere sul mercato degli elettrodomestici, spesso a scapito dei ritmi di lavoro sempre più incalzanti a cui i dipendenti sono sottoposti. Elemento questo che in funzione della crescente attenzione che il problema della sicurezza sul lavoro richiede è necessario monitorare costantemente onde evitare che la spasmodica ricerca della competitività da parte delle aziende sia fatta ricadere prevalentemente sulla salute dei lavoratori.
Fra l’altro è bene ricordare che tutti gli anni, per un periodo variabile da 6 a 10 mesi, l’Azienda utilizza lavoratori precari, prediligendo fra questi i lavoratori che in origine erano chiamati interinali, vale a dire lavoratori in “affitto” dipendenti di aziende di intermediazione, spesso provenienti da altre regioni e sempre più da altre nazioni, con oggettive difficoltà derivanti dalla ricerca di un alloggio e dal mantenimento del regolare permesso di soggiorno in caso di perdita del posto di lavoro, mano d’opera scarsamente qualificata e facilmente ricattabile il cui impiego massiccio riversa i propri limiti anche sulla qualità del prodotto finito.
FIOM CGIL e FIM CISL, pur ritenendo che nell’immediato i segnali di difficoltà rilevati siano superabili senza pesanti ripercussioni a carico dei lavoratori, non escludono che in mancanza di un’inversione di tendenza l’Azienda possa fare ricorso alla cassa integrazione, scongiurando che qualora tale situazione perduri ed i volumi produttivi accusino un’ulteriore flessione la Whirlpool non prenda in considerazione un graduale disimpegno per il mantenimento in loco della produzione.
Ad avvalorare tale preoccupazione pesa anche la politica imprenditoriale sempre più indirizzata, nelle medie aziende e a maggior ragione nelle multinazionali, a liberarsi del peso degli immobili di produzione e dei terreni dove queste sono ubicate, così da ottenere liquidità immediata e svincolarsi dall’unico legame fisico che le tiene ancorate al territorio. Operazione che la Whirlpool ha portato a termine lo scorso anno per lo stabilimento di Trento ed alla quale, viste le caratteristiche dell’area dove si trova lo stabilimento senese, particolarmente appetibile per insediamenti di altro tipo rispetto a quelli industriali, non vorremmo si dovesse assistere anche a Siena.

FIOM CGIL e FIM CISL Siena

Siena, 9 settembre 2008

Argomenti: aziende, CGIL, FIOM, metalmeccanici |

Presentazione della dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo per le pensioni soggette al divieto di cumulo parziale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 9, 2008

Il termine previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo, precedentemente fissato al 31 luglio scorso, è stato prorogato alla fine del mese di settembre.
Pertanto i pensionati soggetti al divieto di cumulo parziale avranno tempo per presentare il mod. 503 AUT fino al 30 settembre 2008.

Per ulteriori informazioni: Patronato INCA CGIL Siena, La Lizza 11, tel. 0577-254842.

Argomenti: CGIL, INCA, pensionati, pensioni, servizi |

Il Comitato Direttivo della FLC CGIL Siena contro i provvedimenti della Gelmini

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2008

Il Comitato Direttivo FLC CGIL di Siena riunitosi in data 8 settembre, nell’analizzare la situazione politico-sindacale con riferimento ai comparti della scuola, università, ricerca e afam, giudica negativamente:

la manovra finanziaria del Governo che:
taglia risorse alla scuola pubblica e all’università, rendendo sempre più difficile rispondere ai bisogni formativi degli studenti;
paventa la trasformazione delle università in fondazioni, aprendo scenari preoccupanti per un bene comune quale deve essere il sapere e mettendo in discussione il diritto allo studio di tutte e di tutti;
blocca il turn over in tutto il pubblico impiego, impedendo la stabilizzazioni di precari che da tempo attendono la trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.

Esprime la propria netta contrarietà relativamente al Decreto Legge 137 del 01/09/2008  che smantella il sistema organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce drasticamente a 24 il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l’altro anche l’esperienza del tempo pieno che nella nostra regione ha una forte diffusione.

Da oltre trent’anni la scuola primaria, cioè la scuola dei bambini e delle bambine, ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative.
Ma dobbiamo aver chiaro e per quanto ci riguarda riaffermare che:
 la scuola primaria si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività formativa sia come tempo scuola, con l’attivazione delle classi a tempo pieno, che come attività e contenuti educativi e di studio, introducendo il sistema di lavoro collegiale tra gli insegnanti che ha favorito la specializzazione e la coerenza di questo settore educativo con la complessità sempre maggiore delle conoscenze;
 la scuola primaria ha fatto dell’accoglienza e dell’inclusione sociale tratto costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri;
 si è modificato e sempre mantenuto e spesso rafforzato il rapporto tra scuola e territorio. La scuola primaria è vissuta dai cittadini e dalle famiglie come la scuola della comunità, particolarmente nelle realtà più decentrate;
 nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi la scuola primaria garantisce un’importante funzione di coesione sociale e di orientamento educativo in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e sociali.

Questa operazione non è che la semplice dismissione di una organizzazione didattica che ha funzionato e che funziona bene, determinata da scelte solo e soltanto di natura economica, che porterà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie.

Il Comitato Direttivo FLC CGIL di Siena chiede che il decreto non sia convertito e che il parlamento abbia un sussulto di autonomia anche nelle componenti che sostengono questo governo e questo ministro e chiama tutti alla mobilitazione: cittadini, famiglie, i lavoratori della scuola. Le istituzioni locali e la Regione devono rappresentare punti di riferimento forti in questa iniziativa.
Affinchè non si strappi questa pagina.

Siena, 08.09.08

Argomenti: CGIL, FLC, maestro unico, scuola |

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