Martedì 7 ottobre la Toscana si ferma per la sicurezza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 3, 2008
DOPO LE TRAGEDIE DI BARBERINO DEL MUGELLO E SESTO FIORENTINO
un’ora di SCIOPERO e mobilitazioni in tutta la regione
(ad esclusione dei servizi pubblici essenziali)
ULTIMA ORA DEL TURNO
(a livello aziendale le RSU potranno decidere un orario diverso per consentire l’assemblea dei lavoratori)
EDILIZIA (Siena): ULTIME 4 ORE DI LAVORO
Non vogliamo, non possiamo, rassegnarci a queste stragi. Il lavoro deve rappresentare per tutti la propria realizzazione, la possibilità di emancipazione e sostentamento, non può essere causa di morte. Quanto successo il 2 ottobre a Barberino del Mugello e a Sesto Fiorentino – con 4 morti e 2 feriti gravi in un solo giorno – è un prezzo troppo alto, pagato dai lavoratori e dalle proprie famiglie, ma anche dall’intera comunità. Tutti devono e possono fare di più: ogni infortunio mortale può essere evitato. Le leggi esistenti vanno applicate e tutti devono assumersi le proprie responsabilità. Quanto successo nella provincia di Firenze nella giornata del 2 ottobre ci fa capire quanto ancora c’è da impegnarsi a tutti i livelli per garantire la sicurezza sul lavoro e sconfiggere la piaga degli infortuni indegna di un Paese civile. Non possiamo continuare ad avere un sistema che manca di una vera cultura della sicurezza, con imprese che spesso competono riducendo i costi della sicurezza, con lavoratori che spesso hanno una formazione inadeguata o assente. Occorre potenziare ulteriormente il sistema di controllo e vigilanza anche seguendo i recenti provvedimenti assunti dalla regione toscana rafforzando il collegamento tra gli enti competenti.
CGIL CISL UIL Siena
Siena, 3 ottobre 2008
scarica il volantino: vol-sciopero-071008.pdf
Argomenti: CGIL, infortuni, scioperi, sicurezza |
Settore lapideo: la preoccupazione della CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 3, 2008
NOTA STAMPA
E’ ormai noto che la situazione socio-economica della nostra provincia, purtroppo, non gode di buona salute.
Anche un settore come quello lapideo, che fino a pochi mesi fa era rimasto fuori dalle difficoltà incontrate dagli altri settori, oggi attraversa una fase molto delicata e difficile.
Le aziende del settore nella nostra provincia sono collocate prevalentemente nel Comune di Rapolano Terme e sono circa una decina; gli addetti si aggirano intorno ai 300, un numero importante per l’economia del Comune.
Le aziende hanno commesse sia sul territorio nazionale che internazionale, alcune esportano verso il mercato estero anche per il 70-80%.
Le cause della difficoltà sono da attribuirsi prevalentemente a problemi di mercato, ma emerge anche l’esigenza di affrontare quelli connessi al piano comunale di escavazione.
La CGIL e la FILLEA CGIL di Siena hanno promosso la convocazione di un tavolo istituzionale che si è svolto nei giorni scorsi presso il Comune di Rapolano Terme con la presenza anche dell’Amministrazione provinciale, delle Associazioni di categoria, del Consorzio del Travertino e delle stesse aziende.
Durante la riunione il Sindaco ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro con tutti i rappresentanti presenti al tavolo per avviare un confronto e ricercare soluzioni alle problematiche del settore. La prima convocazione è prevista per il 9 ottobre.
La CGIL e la FILLEA CGIL di Siena sono molto impegnate per contribuire fattivamente a costruire dei percorsi che possano far superare alle aziende ed ai lavoratori questo difficile momento.
CGIL e FILLEA CGIL Siena
Siena, 3 ottobre 2008
Argomenti: CGIL, FILLEA, lapidei |
Contratti: con ‘ipotesi accordo’ Confindustria salari a -1.914 euro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
Roma, 2 ottobre – Applicando la ‘ipotesi di accordo’ stilata da Confindustria come nuovo modello contrattuale, il salario di un lavoratore dipendente perderebbe cumulativamente, nei prossimi quattro anni, circa il 2,7% del suo valore, vale a dire 1.914 euro. È questo il dato che emerge dallo studio Ires-Cgil “Salari e contrattazione – Modelli a confronto” che simula gli effetti economici del documento di riforma degli assetti contrattuali di Viale dell’Astronomia e che motiva il No della Cgil al tavolo della trattativa. Lo studio è stato presentato oggi in Corso d’Italia dal segretario confederale della Cgil, e presidente dell’Ires, Agostino Megale, e dal segretario generale, Guglielmo Epifani.
Il taglio dei salari si annida nelle richieste formulate dalla Confindustria al tavolo, e certificate nel suo documento: quella di depurare dal tasso di inflazione previsionale, cui ancorare i futuri incrementi economici contrattuali, il differenziale energetico, pari a circa un punto percentuale sull’inflazione date; e quella di partire da un valore economico del punto di inflazione alla base degli aumenti contrattuali, più basso di quello attuale.
Se i salari infatti, pur decurtati del valore punto, si incrementassero seguendo l’indice armonizzato europeo (Ipca) e non fossero ‘sterilizzati’ della voce energia la loro crescita risulterebbe in linea con l’inflazione effettiva aumentando del 3,6% nel 2008; del 3,2% nel 2009; del 2,8% nel 2010; del 2,3% nel 2011. Applicando invece la ‘ricetta’ Confindustria i salari registrerebbero un aumento decisamente piu’ contenuto: il 2,4% nel 2008, e cioè l’1,2% in meno rispetto all’indice europeo: il 2,5% nel 2009, lo 0,7% in meno; il 2,2% nel 2010 (lo 0,6% in meno) e il 2,1% nel 2011 (lo 0,2% in meno).
“Un trucco”, lo ha definito il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, per rendere chiare ed esplicite le ragioni di merito che hanno portato la Confederazione di Corso d’Italia a rigettare la proposta confindustriale e a ribadire la necessità di ripartire dalla piattaforma unitaria sui contratti di Cgil, Cisl e Uil, allargando il confronto a tutte le parti in causa. “Il trucco è che oggi la base di calcolo degli aumenti è definita contratto per contratto, Confindustria invece propone una base di calcolo universale”, parametrato sulle retribuzioni più basse, “e per molte categorie vuol dire avere molto meno a parità di inflazione, un trucco che vuol dire meno salario”. Inoltre, c’è un altro problema, “grande come una casa”, lo ha definito Epifani, dell’inflazione depurata che fa sì che “i lavoratori paghino due volte i costi dell’energia”. ‘Trucchi’ che consegnano ai lavoratori “la riduzione strutturale, programmata, dei salari”.
La perdita salariale dimostrata dalla simulazione Ires-Cgil viene confermata anche comparando, in via teorica, gli incrementi ottenuti con l’applicazione del Protocollo del 23 luglio del ‘93 e quelli che si sarebbero prodotti con il documento di Confindustria tra il 2004 ed il 2008: un confronto che farebbe registrare un taglio delle retribuzioni del 2,3% pari a circa 1.357 euro. Se nel 2004, infatti, grazie al protocollo Ciampi i salari sono cresciuti del 2,8% con la proposta degli industriali si sarebbero fermati al 2%. Anche peggio nel 2005: al +3,1% ottenuto con il protocollo sarebbe corrisposto un +1,8% ottenuto da Confindustria. E così nel 2006 (2,8% contro il 2%), nel 2007 (2,3% contro il 2%) e nel 2008 (stime dell’Ires) che vedrebbe opporsi un +3,4% ad un +2,4%. Numeri questi che, seppur simulati, tradotti in soldi equivarrebbero ad una perdita reale di circa 1.032 euro l’anno per un metalmeccanico: di 1.465 euro per un lavoratore chimico e di 1.299 euro per un lavoratore del commercio.
“Queste sono le nostre ragioni – ha concluso Epifani -. Le spiegheremo da subito ai lavoratori. Spero che la forza di queste argomentazioni faccia riflettere tutti. La proposta di Confindustria peggiora la condizione delle retribuzioni dei lavoratori. Questa è una fotografia onesta della situazione, che ci spinge a dire che non va bene”.
Lo studio Ires-Cgil “Salari e contrattazione – Modelli a confronto”:
ires-cgil_modelli-contrattuali_definitivoottobre-2008.ppt
Argomenti: CGIL, contrattazione, salari |
COORDINIAMOCI PER LA SCUOLA PUBBLICA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
La scuola pubblica, a causa dei provvedimenti del Ministro Gelmini, rischia molto.
La riduzione prevista del tempo scuola, il taglio ipotizzato degli organici nei prossimi dieci anni di 100.000 docenti e 43.000 di personale ata, l’aumento graduale del numero degli alunni per classe, l’accorpamento delle istituzioni scolastiche e il rischio di chiusura di scuole non metropolitane, mettono in discussione la qualità di una scuola pubblica come luogo di costruzione delle conoscenze, luogo accogliente, che deve favorire l’integrazione di tutte le diversità, così come è sancito dalla Costituzione.
Anche nella realtà senese l’offerta formativa delle scuole rischia di non essere più garantita. Si tratta di un tempo scuola articolato e significativo, di esperienze di integrazione di alunni e studenti stranieri e in situazione di handicap, realizzate grazie ad un organico sufficientemente stabile sia per quanto riguarda i docenti che per quanto riguarda il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Se verranno meno le risorse sia economiche sia umane, tale offerta verrà vanificata e perderà piano piano molta della sua significativa pregnanza.
Dal prossimo anno scolastico, se non si prende una posizione chiara ed inequivocabile a più livelli, si rischia di avere un arretramento in ogni ordine di scuola, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola secondaria di I grado alla secondaria di II grado.
Per questo ti chiediamo di aderire alla proposta di costituire nella provincia di Siena un coordinamento per la scuola pubblica che, muovendosi sia a livello sindacale che a livello istituzionale che a livello politico e sociale, sia in grado di fare controinformazione rispetto agli attacchi alla scuola pubblica e riesca a fare azioni che tentino di contrastare l’obiettivo non troppo velato di smantellare il sistema pubblico di istruzione e formazione.
In questa fase la sinergia di tutti i soggetti, individuali e collettivi, che abbiano a cuore la scuola, quindi il futuro del Paese, è indispensabile. Occorre sapere su quali forze poter contare per tenere alta l’attenzione e la tensione rispetto a questi temi ed è importante conoscere e socializzare le iniziative di informazione e di contrasto che intendiamo fin da ora sostenere.
Ti preghiamo pertanto di comunicarci via posta elettronica o via fax o via posta tradizionale il sostegno al coordinamento e le iniziative che stai facendo come singolo soggetto o come gruppo nei vari luoghi della provincia.
Nel frattempo proviamo a suggerire cosa si potrebbe fare a seconda delle proprie competenze per fare un lavoro veramente capillare:
– assemblee con i genitori nelle scuole a cura di comitati genitori di zona o delle rappresentanze dei genitori negli organi collegiali;
– assemblee con gli studenti a cura delle organizzazioni studentesche o delle rappresentanze degli studenti negli organi collegiali;
– assemblee pubbliche con la cittadinanza a cura delle Amministrazioni Comunali;
– consigli comunali aperti alla cittadinanza;
– o.d.g. nei consigli comunali;
– volantinaggio presso mercati, supermercati, piazze a cura dei lavoratori, genitori, partiti politici, etc.;
– lezioni autogestite fuori orario di lavoro a cura di docenti, studenti, genitori;
– staffetta tra scuole della provincia;
– conferenze e comunicati stampa.
Queste, solo alcune delle iniziative possibili, per le quali FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA forniranno il loro supporto (informazioni, documentazioni, eventuale presenza alle iniziative).
Certi che condividerai tale percorso e che ci comunicherai la tua adesione, ti salutiamo cordialmente.
Siena, 2 ottobre ‘08.
FLC CGIL Siena
CISL SCUOLA Siena
UIL SCUOLA Siena
Argomenti: CGIL, FLC, maestro unico, scuola |
L’esito dell’incontro tra le OO.SS. ed il Rettore dell’Università degli Studi di Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
DOCUMENTO-RESOSONTO INCONTRO DI GIOVEDI’ 2 OTTOBRE MATTINA
TRA LE SIGLE SINDACALI E IL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Siamo profondamente imbarazzati nel dovervi comunicare le risultanze dell’incontro avuto questa mattina con il Rettore ed il Direttore Amministrativo nell’ambito della prima riunione del tavolo sindacale per la gestione della crisi, frutto di un accordo fra le parti concordato lunedì 29 settembre. Con preoccupazione abbiamo constatato che il Rettore non considera valido tale accordo, perché senza la validazione del Consiglio di Amministrazione non può da lui essere recepito e quindi reso operativo.
Per l’ennesima volta siamo stati costretti a fargli notare che gli impegni presi con le organizzazioni sindacali, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, vanno rispettati, altrimenti viene meno definitivamente il rapporto fiduciario minimo che ispira le relazioni sindacali e istituzionali all’interno dell’Ateneo.
Siamo poi stati informati della volontà da parte del Rettore di andare avanti con l’organizzazione del lavoro, e abbiamo appreso le nomine per ricoprire gli incarichi di responsabile dell’ufficio ragioneria e del coordinamento delle segreterie dei dipartimenti. Abbiamo immediatamente fatto notare che, pur riconoscendo le capacità e l’esperienza delle persone indicate, è inopportuno coinvolgere un membro del Consiglio di Amministrazione nell’attribuzione di tali responsabilità per evitare così un chiaro conflitto di ruoli e interessi.
A questo punto sono state chieste informazioni circa le modalità di funzionamento del tavolo sindacale e del suo rapporto con la commissione interna di esperti proposta del Rettore al C.d.A. e al Senato e già operativa. L’unica risposta che ci è stata fornita è quella relativa alla volontà di affrontare la grave crisi finanziaria dell’Ateneo senza prevaricare le prerogative istituzionali degli organi di governo, dando, ancora una volta, un peso irrisorio al ruolo che anche le organizzazioni sindacali devono avere. Al contrario siamo convinti che il momento che tutta la comunità universitaria è costretta a vivere necessita dell’aiuto, del coinvolgimento, della collaborazione e di un forte senso di responsabilità da parte di tutte le componenti.
Dobbiamo dunque a malincuore prendere atto definitivamente che i comportamenti e gli atteggiamenti del Rettore non sono la strada e la soluzione che possano portare il nostro Ateneo a superare questo grave momento di crisi e rischiano di pregiudicare il futuro dell’Ateneo e dei suoi dipendenti.
Per il senso di appartenenza a questo Ateneo, per la sua storia, per la sua tradizione, per la città e soprattutto per chi lavora, studia e vive di Università rinnoviamo al Rettore e agli organi di governo di questo Ateneo la nostra disponibilità a lavorare partendo dal documento proposto dalle forze sindacali.
FLC-CGIL, CISL Università, UIL-PA-UR, RdB Pubblico Impiego, UGL Università
TESTO DELL’ACCORDO
Come da accordi relativi agli incontri svolti tra le parti martedì 23 e lunedì 29 settembre l’amministrazione dell’Università degli Studi di Siena nella presenza del Rettore Silvano Focardi e del Direttore Amministrativo Loriano Bigi sottoscrive il testo dell’accordo di cui sotto, condiviso con le OO.SS. firmatarie, con l’impegno di presentarlo agli organi di governo dell’Ateneo. Vista la gravità della situazione economico-finanziaria emersa all’interno del nostro Ateneo le parti si impegnano a:
1. Garantire la continuità di tutte le forme di retribuzione dei dipendenti oltrechè la continuità del loro rapporto di lavoro con l’Ateneo;
2. Non utilizzare lo strumento della Fondazione rinunciando alla possibilità contemplata dall’art. 16 della Legge 133 del 6 agosto del 2008;
3. Operare da subito il blocco di tutte le procedure concorsuali che riguardano i dirigenti e verificare l’applicabilità della nuova organizzazione del lavoro alla luce del nuovo scenario economico-finanziario;
4. Istituire da subito un tavolo di lavoro permanente con il compito di verificare la reale entità della condizione economico-finanziaria, avendo a disposizione tutta la necessaria documentazione, e di costruire una strategia condivisa di breve e medio periodo per uscire dalla crisi prevedendo la necessità di realizzare rapidamente interventi strutturali e non solo dismissione del patrimonio immobiliare.
CISAPUNI Università, CISL Università, FLC-CGIL, RdB Pubblico Impiego, RSU di Ateneo, UGL Università, UIL-PA-UR
Argomenti: CGIL, FLC, università |
Epifani: “Così il salario è la mia bussola”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
L’articolo di Guglielmo Epifani, Segretario CGIL, uscito oggi su “Il Sole 24 ore” :
http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Articoli/081002.EpifArt.pdf
Argomenti: CGIL |
Epifani: “Io combattevo la scala mobile quando Emma era una bambina”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
L’intervista di oggi a Guglielmo Epifani, Segretario CGIL, realizzata da “La Repubblica”:
http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/081002.Epif.pdf
Argomenti: CGIL |
Epifani: “Marcegaglia dice il falso, no ad un accordo sbagliato”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2008
L’intervista di oggi de “L’Unità” a Guglielmo Epifani, Segretario CGIL:
http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/081002.Epifbis.pdf
Argomenti: CGIL |
Bayer – Vigni: “Comportamento immorale”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2008
Presidio riuscito per i lavoratori della Bayer Biologicals di Siena.
Oltre 50 i dipendenti davanti ai cancelli dello stabilimento di Rosia per sottolineare, ancora una volta, le problematiche occupazionali dell’azienda in conseguenza della decisione di Bayer di chiudere lo stabilimento di Rosia nel giugno 2009.
I lavoratori e le OO.SS. chiedono da tempo un accordo che garantisca un’occupazione alternativa nel territorio a tutti i lavoratori Bayer che rimarranno disoccupati fra pochi mesi, dato che dopo un anno solo 8 sono stati ricollocati sul territorio e che per gli altri, circa 70, ad oggi non c’è nessuna prospettiva. Inoltre è già stata rinnovata più volte all’Azienda, ancora senza esito positivo, la richiesta di aprire un confronto sull’attivazione di ammortizzatori sociali e sulla possibilità di erogare incentivi che agevolino la ricollocazione di tutti i lavoratori.
“La Bayer sta tenendo verso i lavoratori un comportamento immorale” – ha commentato Claudio Vigni, Segretario Generale della CGIL di Siena. “In oltre un anno l’Azienda non è stata in grado di fornire nessuna risposta capace di dare una speranza a 70 famiglie, segno di un’assenza di volontà e di un atteggiamento di rapina verso il territorio che deve essere contrastato con forza da tutta la collettività”
Oggi la RSU dell’Azienda ed i lavoratori hanno ringraziato tutti coloro che hanno manifestato la loro solidarietà recandosi al presidio davanti allo stabilimento di Rosia.
“Vogliamo ringraziare tutte le istituzioni ed i partiti politici che sono intervenuti – ha detto Michele Rosi, delegato Bayer – e soprattutto tutti i lavoratori di altre aziende che ci hanno dimostrato la loro solidarietà, come quelli della Novartis, della RCR (ex CALP), della Florence, della ASL7 e del Monte dei Paschi”.
Le 2 giornate di 8 ore di sciopero indette per ieri ed oggi hanno registrato la pressoché totale adesione dei dipendenti.
Ricordiamo che l’Assemblea dei lavoratori ha deciso altre iniziative di lotta che li vedranno impegnati nei prossimi mesi.
ROSIA (Sovicille), 1 ottobre 2008.
FILCAMS CGIL: il 9 ottobre assemblea a Roma contro il contratto separato
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2008
GIOVEDI’ 9 OTTOBRE 2008
ASSEMBLEA NAZIONALE QUADRI, DELEGATE, DELEGATI DEL TERZIARIO, DISTRIBUZIONE E SERVIZI
NO AL CONTRATTO SEPARATO
PER IL DIRITTO ALLA CONTRATTAZIONE
PER LA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO
PER LA DEMOCRAZIA SINDACALE
Il Comitato Direttivo Nazionale della FILCAMS – CGIL, nonché centinaia di Rappresentanze Sindacali Unitarie e Aziendali, hanno confermato, attraverso ordini del giorno e raccolta di firme nelle scorse settimane, il giudizio negativo sull’atto grave della firma separata, perché:
• L’intesa raggiunta contiene risultati in netto contrasto con le richieste avanzate in piattaforma e sulla quale i lavoratori e le lavoratrici avevano dato un mandato preciso;
• Si esautora la contrattazione di secondo livello dal controllo dell’organizzazione del lavoro con l’introduzione dell’obbligo del lavoro domenicale nel CCNL e si riducono i diritti per gli apprendisti;
• Contraddice lo spirito unitario che aveva portato alla definizione della piattaforma rivendicativa e all’individuazione di un preciso regolamento e di procedure per la consultazione sull’ipotesi e sulla gestione della vertenza.
L’assemblea del 9 ottobre 2008 dovrà definire le iniziative di mobilitazione proposte dal Comitato Direttivo Nazionale del 17 e 18 settembre 2008 finalizzate a:
1. confermare il diritto aziendale e territoriale alla contrattazione delle domeniche e dell’intera organizzazione del lavoro;
2. tutelare le condizioni di lavoro degli apprendisti e delle fasce più deboli delle lavoratrici e dei lavoratori;
3. riaffermare con forza l’applicazione del regolamento affinchè si realizzi una consultazione unitaria e certificata dei lavoratori e delle lavoratrici.
Nell’obiettivo di ricomporre il quadro unitario, la Filcams – in ogni caso – svilupperà la propria iniziativa a livello aziendale e territoriale per discutere di turni, orari, tempi di vita e di lavoro, intrecciando le esigenze dell’imprese con quelle delle lavoratrici e dei lavoratori che noi rappresentiamo, a partire dalle disponibilità volontarie per la copertura delle domeniche.
È necessaria una forte unità delle lavoratrici e dei lavoratori affinchè le iniziative di mobilitazione consentano di superare i punti critici e facciano recedere Confcommercio e Confesercenti dall’applicazione dell’accordo a firme separate.
Roma, 30 settembre 2008
scarica il volantino: programma-assemblea-9-ottobre-2008.pdf
Argomenti: CGIL, commercio, contrattazione, FILCAMS |