cgil siena

FILCAMS CGIL: l’odg sul CCNL terziario, distribuzione e servizi e sul CCNL distribuzione cooperativa

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 30, 2008

COMITATO DIRETTIVO FILCAMS CGIL NAZIONALE – 28 E 29 LUGLIO 2008 – ORDINE DEL GIORNO

Il Comitato Direttivo della Filcams-CGIL, riunito il 28 e 29 luglio 2008, con la presenza del Segretario Confederale CGIL Fabrizio Solari, esprime netto dissenso sull’ipotesi di accordo, sottoscritto da Fisascat e Uiltucs per il rinnovo del contratto nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi, sia in riferimento ai contenuti che al metodo utilizzato in totale contrasto con le regole unitariamente pattuite.

L’intesa separata contraddice lo spirito unitario che aveva portato alla definizione della piattaforma rivendicativa e all’individuazione di un preciso regolamento e di procedure per la consultazione sull’ipotesi e sulla gestione della vertenza le cui modalità erano state assunte come precisi punti di riferimento nell’azione unitaria, dall’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati che il 12 dicembre 2006 varò la piattaforma unitaria. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL, commercio, contrattazione, contratti, FILCAMS |

Manovra – CGIL Siena: “Il Governo scarica sui lavoratori precari gli errori delle imprese”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 29, 2008

NOTA STAMPA

La manovra economica del nuovo Governo, con il maxi-emendamento in discussione in Parlamento, ci consegna un altro grave elemento di preoccupazione.
Infatti il nuovo art. 4-bis interviene sulle condizioni dei lavoratori precari.
Lo fa modificando la sanzione a carico dei datori di lavoro che si rendono colpevoli del mancato rispetto delle norme che consentono l’opposizione di un termine al contratto di lavoro solo per far fronte a particolari condizioni produttive ed organizzative previste dalla legge e dai contratti di lavoro.
La sanzione infatti viene modificata in caso di accertamento da parte del giudice dell’irregolarità passando dall’automatica trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato al pagamento di una sanzione economica oscillante dalle 2,5 alle 6 mensilità di retribuzione.
Una norma che anche in questa Provincia potrebbe interessare oltre 20.000 lavoratori e che per ora sembra tuttavia essere diretta solo alle cause in corso.
Una norma che vuole scaricare sui lavoratori, ed in modo preponderante sulle donne ed i giovani, gli errori delle imprese (vedi il caso dei 25.000 postini ricorrenti contro le poste) e che sottolinea come questo governo e questa maggioranza stiano lavorando per una generale trasformazione del mercato del lavoro in grado di supportare quell’idea sbagliata di liberismo che sembra guidarle.
Ne sono ulteriori e parziali testimonianze la riammissione del lavoro a chiamata oltre i settori del turismo e dello spettacolo, l’eliminazione della normativa contro le dimissioni in bianco, la riammissione della possibilità di poter continuare ad assumere con contratto a termine oltre i 36 mesi di durata del rapporto di lavoro, l’eliminazione delle garanzie introdotte lo scorso anno sul tema contributivo e retributivo nei casi di subappalto.
Noi pensiamo che questo Paese possa ritornare ad essere competitivo solo se si investe nelle capacità e nella professionalità del lavoro e certamente norme come questa ne sono l’antitesi.
Per questo siamo di fronte ad un ulteriore elemento che il governo, invece di tergiversare e scaricarne sul Parlamento le responsabilità, dovrebbe eliminare.

CGIL Siena

Siena, 28 luglio 2008

Argomenti: CGIL, precari |

Assemblea quadri e delegati FP CGIL valdelsa: iniziative contro la politica del governo nei confronti dei lavoratori pubblici

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 29, 2008

DOCUMENTO DELL’ASSEMBLEA DEI QUADRI E DEI DELEGATI DELLA FP-CGIL
CAMERA DEL LAVORO POGGIBONSI – 28 LUGLIO 2008

L’assemblea dei quadri e delegati FP CGIL dei Comuni della Valdelsa, Valdimerse e Chianti senese, della Usl 7 Valdelsa e dei dipendenti iscritti e simpatizzanti dell’Agenzia delle Entrate di Poggibonsi, in merito all’attacco indiscriminato che viene portato nei confronti del lavoro pubblico, intende richiamare l’attenzione sui seguenti punti:
 ribadisce con forza il ruolo sociale ed insostituibile del lavoro pubblico e per tale motivo darà vita ad una campagna di sensibilizzazione dei cittadini realizzata attraverso una serie di iniziative, possibilmente realizzate a livello unitario con CISL e UIL, che rendano chiara ed evidente la qualità della prestazione resa dal pubblico dipendente. Per realizzare ciò non si esclude la possibilità di realizzare visite guidate all’interno degli ospedali, dei comuni, delle caserme dei vigili del fuoco ed in ogni sede ritenuta utile.
 condanna la politica del Governo nei confronti della Pubblica Amministrazione che anziché intervenire con misure atte a far recuperare efficienza ed efficacia, laddove manca, si fossilizza su misure punitive nei confronti del dipendente pubblico, additato come causa dell’inefficienza dell’Italia.
 rivendica il diritto al rinnovo del CCNL scaduto ormai da sette mesi. L’ipotesi di trattativa presentata dal Governo prevede un’inflazione del 1,7% a fronte di quella reale superiore al 3%.
 disapprova fermamente la metodologia di intervento nel settore della Pubblica Amministrazione, attuata attraverso il ricorso alla decretazione di urgenza, senza alcun coinvolgimento delle parti sociali.
 metterà in campo tutta una serie di strumenti ritenuti idonei, finanche forme di lotta, in modo da sensibilizzare i lavoratori del settore pubblico in merito alle misure ritenute ingiustamente punitive attuate dal Governo.
 è preoccupata per il clima di “caccia alle streghe” scatenata nei confronti dei lavoratori pubblici che porta ad una ingiusta e demagogica generalizzazione.
 assume una forte posizione contraria all’emendamento che di fatto impedisce la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari che vedranno riconoscersi unicamente un “vergognoso” equo indennizzo a fronte del diritto maturato all’assunzione a tempo indeterminato.

Argomenti: CGIL, FP, pubblico impiego |

Settore camper: preoccupazione di CGIL, CISL e UIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 29, 2008

Le OO.SS. CGIL CISL UIL di Siena, valutando la situazione socio-economica ed occupazionale del settore della camperistica, esprimono preoccupazione per i segnali di rallentamento che in questo momento si stanno registrando in modo generalizzato anche nelle aziende di questo settore.
La filiera del camper è collocata fra le province di Siena e di Firenze e conta circa 80 aziende complessive, fra cui produttori finali (marchi come Trigano, Sea, Mabel, Rimor, Giottiline, Laika), subfornitori e aziende dell’indotto, per un numero di occupati che vede alcune migliaia di lavoratori distribuiti fra il settore meccanico ed il legno.
La camperistica viene da circa 10 anni di forte espansione, anche grazie alla forte domanda proveniente dal mercato. Oggi, per la prima volta, il settore si trova a fronteggiare una contrazione del mercato che apre scenari nuovi e diversi e che impone alle aziende di lavorare molto sull’innovazione del prodotto, in particolare legandola anche al design innovativo, visto che negli ultimi anni ciò non è avvenuto e che pertanto potrebbero esserci forti potenzialità su cui poter lavorare se le aziende investiranno in tal senso.
Il protocollo sulla filiera della camperistica, sottoscritto circa due anni fa e che vede coinvolte le istituzioni a partire dalla Regione Toscana (province di Siena e Firenze, comuni) e tutti i livelli interessati, associazioni di categoria e OO.SS., è un utile strumento da poter attivare anche per poter fronteggiare nel migliore dei modi questa condizione di difficoltà.
CGIL CISL UIL di Siena si attiveranno in tal senso per avviare un tavolo di discussione che possa vedere coinvolte le aziende su un progetto che tenendo conto dell’attuale situazione proietti il camper in un futuro più stabile, con possibilità di ulteriore consolidamento e sviluppo sia per le aziende che per i lavoratori e per l’intera economia dell’area interessata.

Siena, 28 luglio 2008

Argomenti: camperistica, CGIL, FIOM |

Manovra – Piccinini (CGIL): “La norma sull’assegno sociale distrugge il sistema assistenziale”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2008

Roma, 28 luglio – “Se la norma sugli assegni sociali non sarà modificata in Senato ci troveremo di fronte alla distruzione del nostro sistema assistenziale”. È quanto afferma la segretaria confederale della Cgil, Morena Piccinini, in merito all’emendamento dell’esecutivo alla manovra economica che applica una stretta agli assegni sociali. A decorrere dal 1 gennaio 2009, infatti, dice la dirigente sindacale, “per avere titolo all’assegno sociale gli aventi diritto (tutti: italiani e stranieri) dovranno dimostrare oltre ai consueti requisiti di età e di reddito anche la sussistenza del soggiorno legale e di 10 anni di lavoro ‘continuativo’ coperto da contribuzione nel territorio nazionale”.

La norma, aggiunge Piccinini, “appare aberrante e contraddittoria: cancella, infatti, l’unica misura di carattere assistenziale prevista per gli anziani ultra sessantacinquenni ed introduce il deleterio principio che anche le prestazioni di carattere assistenziale possano essere legate a requisiti contributivi”. Inoltre, continua, “la norma cozza inoltre anche contro il sistema contributivo laddove per il diritto alla pensione di vecchiaia a 65 anni sono sufficienti 5 anni di contribuzione effettiva”.

“La misura – osserva la segretaria confederale Cgil – concepita presumibilmente per limitare la concessione dell’assegno sociale da parte dei cittadini neocomunitari e dei loro ascendenti è da considerarsi quindi odiosa e discriminatoria, con i successivi emendamenti presentati ed accolti finisce per colpire tutti: cittadini italiani e stranieri”. Per questi motivi, conclude Piccinini, “chiediamo che la norma sia cassata, che il nostro Stato non rinunci ad interventi di protezione sociale verso le fasce povere della popolazione anziana residente, che non vengano fatti interventi discriminatori per i cittadini stranieri”.

Argomenti: assegni sociali, CGIL |

Epifani: “Qui c’è aria di governo autoritario”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2008

Leggi l’intervista di oggi a Guglielmo Epifani, Segretario generale CGIL, realizzata dal quotidiano “La Stampa”:

epifani-a-la-stampa-280708.pdf

Argomenti: CGIL |

Fammoni (CGIL): “Così più povertà, siamo pronti a mobilitarci”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2008

Leggi l’intervista de “Il Messaggero” di ieri a Fulvio Fammoni, della Segreteria CGIL Nazionale:

fammoni-a-il-messaggero-270708.pdf

Argomenti: CGIL |

Manovra – Fammoni (CGIL): “La norma ‘anti-precari’ va cancellata”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2008

Roma, 27 luglio – “Così come è stata cancellata a seguito delle nostre proteste la norma sulla comunicazione delle assunzioni cinque giorni dopo, si poteva farlo anche in questo caso e si può ancora farlo, su questa come su altre norme sbagliate relative al mondo del lavoro, visto che il provvedimento tornerà alla Camera in terza lettura”. Lo ha affermato Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, a proposito della norma che mette fine al reintegro per i precari che abbiano un contenzioso in corso.

“Mi pare – ha aggiunto – che il governo stia tentando di nascondere dietro un dito le proprie difficoltà. Il maxi-emendamento presentato dal governo stesso recepisce la norma finale”. Secondo Fammoni, inoltre, ”con una maggioranza così ampia, non è serio scaricare su altri le responsabilità, bisogna assumersi le proprie”.

Argomenti: CGIL, precari |

Manovra – Fammoni (CGIL): “La norma ‘anti-precari’ è sbagliata e grave”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 26, 2008

Roma, 26 luglio – “Peggiora i rapporti e i diritti dei lavoratori precari e modifica unilateralmente il protocollo sul welfare del 23 luglio”. E’ il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, a bocciare senza appello la norma “anti-precari”, ovvero  quell’emendamento, inserito nella manovra economica ora al vaglio del Senato, che impedisce al giudice la possibilità di obbligare un datore di lavoro a stabilizzare un dipendente irregolare.

La norma, ha sottolineato il dirigente sindacale, “avrà dei riflessi importanti e gravi su migliaia di persone. E’ una norma sbagliata, che si inserisce nella totale deregolazione del mercato del lavoro”. E sulla quale, tra l’altro, ha proseguito, “non si è voluto consultare le parti sociali, che hanno il dovere di difendere un accordo firmato”.  Sottolineando che la norma interessa nello specifico le causali per l’utilizzo dei contratti a tempo determinato, con l’obbligo per l’azienda di motivarne l’assunzione, essa “riguarda solo le cause in corso”.

Argomenti: CGIL, precari |

“CHI DIFENDE L’UNIVERSITA’?”: il documento dell’assemblea

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 26, 2008

Siena, 25 luglio 2008, Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università degli Studi di Siena

La comunità universitaria dei due Atenei senesi, riunita in Assemblea pubblica il 25 luglio 2008, esprime netta contrarietà ai recenti provvedimenti governativi su Università e Ricerca.
La riduzione dei finanziamenti, il blocco del turn over, gli espliciti intenti di privatizzazione, l’attacco ai diritti degli studenti, dei docenti e dei tecnico-amministrativi (senza contratto da oltre 31 mesi e con retribuzioni insufficienti), produrranno il progressivo svuotamento degli Atenei, l’impossibilità per un’intera generazione di giovani e di precari di entrare nei ruoli dell’Università, difficoltà per gli studenti di accedere alla formazione universitaria a causa dell’aumento delle tasse e delle crescenti barriere formali e sostanziali.
La possibile alienazione del patrimonio delle Università come scelta imposta per far fronte alla mancanza di finanziamenti così come la diminuzione dei servizi agli studenti e il rischio della perdita dell’autonomia penalizzano gli Atenei, già oggetto di pesanti tagli. In una parola, scomparirà l’Università italiana come luogo pubblico di ricerca, di creazione e di trasmissione della conoscenza come bene comune. Sarà cancellato il ruolo dello Stato nell’alta formazione, sancito e garantito dal titolo V della Costituzione.

Il popolo della Scuola, dell’Università, della Ricerca, i professori e ricercatori, il personale tecnico e amministrativo, gli studenti, non possono assistere inerti allo scempio che le misure già varate dal Governo e quelle in via di approvazione produrranno sull’Università pubblica. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL, FLC, università |

« Articoli Precedenti Articoli Successivi »