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Le Brigate del lavoro tornano ad Arcidosso: dalle vigne agli oliveti, oltre i confini regionali. Lo sfruttamento non si ferma, una check list sul contoterzismo.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2025

Le Brigate del lavoro tornano ad Arcidosso: dalle vigne agli oliveti, oltre i confini regionali.

Lo sfruttamento non si ferma, una check list sul contoterzismo.

Dall’Amiata grossetana a quella senese, da Arcidosso verso Montalcino ma anche verso il lago Trasimeno.

Oggi, giovedì 2 ottobre, le Brigate del lavoro, il di sindacato di strada promosso dalla Flai Cgil nazionale coordinato sul territorio dalla Flai Toscana, Siena e Grosseto, sono tornate in provincia di Grosseto, ad Arcidosso, in uno dei luoghi ormai consueti dove si fermano e ripartono i furgoni carichi di manodopera. Vicino a una fermata del bus e a una rotatoria centrale del paese, all’alba, le strade hanno raccontato ancora una volta la realtà sommersa dello sfruttamento. Un viavai frenetico di immigrati e furgoncini, iniziato alle 5:45 e terminato praticamente alle 6:30.

Accanto ai lavoratori diretti verso le vigne del senese (un flusso oggi meno intenso rispetto ai giorni scorsi ma non interrotto) si sono aggiunti quelli caricati sui mezzi per andare a raccogliere olive con bracci meccanici, o a raggiungere altre destinazioni di lavoro, come l’area del lago Trasimeno. Dopo le centinaia di persone incontrate nei giorni scorsi a Borgo Santa RitaChianciano Terme e Montepulciano e questa mattina le decine viste ad Arcidosso confermano che il fenomeno continua a mutare, ma non si arresta.

Sono lavoratori pagati pochi euro l’ora, sfruttati e selezionati perfino sulla base della conoscenza linguistica: basta non parlare italiano per perdere qualche euro in busta, o conoscere la lingua del caporale per guadagnarne qualcuno in più. Pagamenti spesso gestiti con sistemi di carte ricaricabili, difficili da tracciare.

«Ogni volta che ci fermiamo in questi luoghi – dichiara Paolo Rossi, segretario Flai Cgil Grosseto – vediamo la normalità di un sistema malato: furgoni che si riempiono prima che il paese si svegli, ragazzi giovanissimi che partono con il peso di debiti e famiglie da mantenere e vittime di favori elargiti a caro prezzo dal caporale di turno. Una manodopera preziosa che però viene sfruttata senza diritti e senza dignità. Questo è il volto del caporalato, non una devianza episodica ma un fenomeno strutturale, organizzato, che dobbiamo combattere».

«Lo schema – sottolinea Andrea Biagianti, segretario Flai Cgil Siena –  è sempre lo stesso: uno sfruttamento legalizzato messo in atto da aziende senza terra con lavoratori retribuiti non in base alle norme contrattuali ma sulla scorta di una definita scala gerarchica. Tutti i furgoni che abbiano intercettato nell’Amiata grossetana erano diretti in Provincia di Siena e oltre. Dobbiamo introdurre, insieme alle Istituzioni, una check list sul contoterzismo. Nei nostri territori sono tantissime le aziende agricole virtuose e devono aiutarci a rendere il sistema degli appalti legale e non ostaggio di ditte individuali senza scrupoli».

Alle giornate di attività delle Brigate del Lavoro erano presenti anche Mirko Borselli, segretario generale Flai Cgil Toscana, insieme a rappresentanti di altre province toscane e di federazioni italiane.

«Se prima erano le vigne, ora visto la stagionalità e le persone caricate sui furgoni stamani, probabilmente inizieranno a essere anche gli oliveti il terreno fertile per lo sfruttamento – conclude Borselli – ed è chiaro che il fenomeno non si fermerà qui. Non sono gli stranieri a rubare il lavoro agli italiani: sono quelli che sfruttano il lavoro, che lo piegano alle logiche del nero e del caporalato, a togliere dignità a tutti. Dobbiamo ribaltare questa narrazione: la vera minaccia non viene dai lavoratori migranti, ma da chi lucra sulla loro debolezza. Per questo le Brigate del Lavoro continueranno a esserci, all’alba, nei paesi e nelle campagne, per dare voce a chi non ne ha e per difendere la dignità del lavoro».

Mentre città e paesi dormono, centinaia di lavoratori sfruttati partono, lasciando dietro di sé comunità che si svegliano “pulite”, ignare del lavoro nero che tiene in piedi interi settori. Le Brigate del Lavoro servono a ricordare che quella “normalità” non è normale, ma un sistema che va spezzato.

Le attività delle Brigate del lavoro si concludono oggi pomeriggio, in vista dello sciopero generale CGIL del 3 ottobre, con un ritorno a Chianciano Terme. Lì è previsto un incontro con l’associazione Incontriamoci e alcuni lavoratori migranti. Questa associazione ha un forte radicamento nel territorio e supporta i lavoratori immigrati organizzando corsi di italiano e varie attività di integrazione.

Argomenti: FLAI |

Manifestazione 4 ottobre a Roma: pullman CGIL da Siena.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2025

Argomenti: CGIL |

Sciopero generale 3 ottobre: chiusura di tutte le sedi CGIL Siena.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2025

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, scioperi |

3 ottobre: manifestazione a Siena per lo sciopero generale.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2025

3 ottobre sciopero generale CGIL per l’intera giornata o turno di lavoro in difesa della Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza.
A Siena il ritrovo del corteo sarà alle 9.30 in Pescaia.
Siena, 2 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.Con queste parole la CGIL ha annunciato, in difesa della Global Sumud Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.

Durante lo sciopero generale, indetto per l’intera giornata o turno di lavoro, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore.

A Siena il ritrovo per il corteo è fissato alle ore 9.30 in strada di Pescaia (parcheggio bus passaggio pedonale), al termine del corteo si svolgerà il comizio conclusivo davanti alla Camera del Lavoro.

Argomenti: CGIL, scioperi |

“FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE”: L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI SENESI IN PRESIDIO OGGI ALLE ORE 18 IN PIAZZA SALIMBENI A SOSTEGNO DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 2, 2025

“FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE”: L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI SENESI IN PRESIDIO OGGI ALLE ORE 18 IN PIAZZA SALIMBENI A SOSTEGNO DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA.

Siena, 2 ottobre 2025 – “Da quasi due anni il mondo assiste impotente al genocidio sistematico della popolazione palestinese di Gaza da parte di Israele. Oltre 66.000 morti accertati, di cui almeno 20.000 bambini, 1.677 operatori sanitari, 268 giornalisti, demolizione delle case, degli ospedali, delle scuole, delle infrastrutture” – scrivono nel loro appello CGIL, ANPI, ARCI, Libera, Siena Futura, Centro culturale delle donne Mara Meoni, Auser, PUNTO8, Arcigay Siena-Movimento Pansessuale, Left, Rete SiSolidal, Archivio UDI, Non Una Di Meno, Rete Senese Contro il Riarmo, Nuova Associazione Culturale Ulisse, Sunia, Oltremani, VersoLab, Spazio Livi, CDC, Serpe Regolo, Forum per la Pace Valdelsa, Allerta Media.

“Di fronte alle continue violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, con l’inaccettabile abbordaggio delle barche della Global Sumud Flotilla, e al piano di pace dai contorni grotteschi presentato il 29 settembre negli Stati Uniti dal Presidente americano Trump insieme al Primo Ministro israeliano Netanyahu, su cui pende un mandato di arresto per crimini di guerra spiccato dalla Corte penale internazionale, – proseguono le associazioni senesi – chiediamo al Governo Italiano: di impegnarsi in ogni sede diplomatica per il rispetto del diritto internazionale; di attivarsi per la creazione di corridoi che garantiscano l’ingresso a Gaza degli aiuti umanitari, la loro distribuzione e la messa in sicurezza della popolazione civile; di cessare la compravendita di armi e la collaborazione militare tra Italia e Israele; di interrompere qualsiasi relazione diplomatica e commerciale con lo Stato di Israele finché quest’ultimo non si sarà ritirato completamente dai territori occupati; di riconoscere lo Stato di Palestina; di sostenere la sospensione del trattato di associazione tra Unione europea e Israele; di garantire la sicurezza di quanti lavorano nelle missioni di sostegno alla popolazione palestinese e l’incolumità e la protezione diplomatica degli equipaggi della Global Sumud Flotilla; di cessare le politiche di riarmo in atto nel Paese e contrastare il riarmo dell’Unione europea e della Nato incompatibili con i valori della democrazia e della pace”.

“Chiediamo inoltre che i nostri Atenei interrompano i rapporti di collaborazione con le Università israeliane, – continua l’appello – profondamente implicate nell’economia del genocidio come denunciato nel rapporto della relatrice speciale per l’Onu Francesca Albanese, che evidenzia come il mondo accademico israeliano abbia sostenuto l’ideologia politica alla base della colonizzazione della terra palestinese, sviluppato armi, ignorato o avallato la violenza sistematica, mentre le collaborazioni di ricerca globali hanno oscurato la cancellazione dei palestinesi dietro il velo della neutralità accademica”.

“Contro il genocidio, contro l’economia di guerra, la Siena che si riconosce nei valori della democrazia e dell’antifascismo – concludono le associazioni – si mobilita unita per l’autodeterminazione del popolo palestinese”.

L’appello delle associazioni senesi CGIL, ANPI, ARCI, Libera, Siena Futura, Centro culturale delle donne Mara Meoni, Auser, PUNTO8, Arcigay Siena-Movimento Pansessuale, Left, Rete SiSolidal, Archivio UDI, Non Una Di Meno, Rete Senese Contro il Riarmo, Nuova Associazione Culturale Ulisse, Sunia, Oltremani, VersoLab, Spazio Livi, CDC, Serpe Regolo, Forum per la Pace Valdelsa, Allerta Media, in presidio oggi alle ore 18 in Piazza Salimbeni a sostegno della Global Sumud Flotilla, verrà consegnato al Prefetto di Siena.

Argomenti: CGIL |

Venerdì 3 ottobre sciopero generale Cgil in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2025

Venerdì 3 ottobre sciopero generale Cgil in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

Argomenti: CGIL |

7 ottobre: chiusura Camere del Lavoro di Sinalunga e Torrita.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2025

ATTENZIONE! Martedì 7 OTTOBRE le Camere del Lavoro di Sinalunga e Torrita di Siena rimarranno chiuse per l’intera giornata.

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, valdichiana |

Brigate del Lavoro FLAI CGIL: dalla Maremma al Senese emergono storie di sfruttamento e caporalato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 1, 2025

  Brigate del Lavoro FLAI CGIL: dalla Maremma al Senese emergono storie di sfruttamento e caporalato.

I primi giorni di attività delle “Brigate del Lavoro” Flai CGIL che promuovono l’attività del sindacato di Strada in provincia di Siena e Grosseto hanno confermato ciò che il sindacato stesso denuncia da tempo: lo sfruttamento lavorativo in agricoltura non è un fenomeno marginale, ma un sistema radicato che attraversa i territori e segna le vite di centinaia di lavoratori e lavoratrici migranti.

A Chianciano Terme, dove si concentrano tre Cas (Centri accoglienza straordinaria) con circa 300 ospiti, decine di giovani provenienti soprattutto da Bangladesh e Pakistan vengono reclutati già pochi giorni dopo l’arrivo. All’alba prendono i bus per Montepulciano, da lì tramite altri furgoni vengono distribuiti nelle aziende agricole della zona. Scene che si ripetono quotidianamente anche nel Grossetano, dove i furgoni prelevano direttamente gruppi di lavoratori da zone oramai note come quelle trovare tra Borgo Santa Rita e Arcidosso, dirigendosi per lo più verso i vigneti senesi.

Molti laboratori hanno appena 19 o 20 anni, alcuni sembrano neanche non avere quell’età, sulle loro spalle grava il peso di un debito contratto per affrontare il viaggio dall’Asia verso un paese europeo (spesso passando dalla Libia) e l’urgenza di mandare soldi a casa. Le paghe si aggirano intorno ai 7 euro l’ora, spesso senza contratto. A volte gli stipendi vengono accreditati non direttamente al lavoratore ma tramite le carte ricaricabili, magari intestate a un collega o a un intermediario. Un sistema che alimenta il meccanismo del caporalato invisibile: aziende senza terra che forniscono manodopera, connazionali che aprono ditte individuali, accumulano debiti e lasciano poi subentrare un parente, generando in un ciclo senza fine.

«Nelle nostre province il lavoro nero e il caporalato hanno assunto forme strutturali – dichiarano Andrea Biagianti (segretario Flai Cgil Siena)  e Paolo Rossi (segretario Flai Cgil Grosseto) – e il fenomeno riguarda soprattutto le cosiddette aziende senza terra, che non hanno superficie coltivata ma sono fornitrici praticamente di sola manodopera da sfruttare. Ogni mattina vediamo file di migranti che partono dai Cas o dalle fermate dei bus diretti verso i campi, in un sistema che si ripete giorno dopo giorno. È indispensabile che le istituzioni, a partire dalle Prefetture e dagli enti di vigilanza, diano piena attuazione alle Sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità, strumenti previsti dalla Legge 199/2016 ma ancora troppo spesso inattivi. Solo così si può contrastare più concretamente il lavoro nero e salvaguardare territori e produzioni».

In questi giorni le Brigate hanno intercettato giovani arrivati in Italia da appena tre o quattro giorni, già inseriti nei circuiti dello sfruttamento. Una macchina ben oliata che si muove con velocità impressionante, pronta a sfruttare ogni nuova leva.

«Vedere ragazzi giovanissimi, con gli zaini in spalla, aspettare un bus all’alba– concludono i segretari di Flai Cgil Grosseto e Siena – racconta in modo plastico la distanza tra chi qualche ora si prepara ad andare a scuola e chi invece viene avviato nei campi, spesso senza diritti e senza tutele. Le Brigate del lavoro servono a questo: portare il sindacato dove c’è più bisogno, per fare arrivare i lavoratori non possono giungere da soli, per dare voce a chi rischia di restare invisibile».

La giornata è proseguita con una visita all’azienda Avignonesi, tra le più virtuose del territorio per la lotta allo sfruttamento e con un incontro con i lavoratori e i gestori dei due Cas di Abbadia San Salvatore.

La FLAI CGIL di Siena e Grosseto continuerà nei prossimi giorni a presidiare fermate, strade e campi, per raccogliere segnalazioni e storie, per distribuire materiale informativo in più lingue e per costruire una rete di solidarietà capace di rompere l’isolamento.

Argomenti: FLAI |

Documento conclusivo dell’Assemblea Generale CGIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 30, 2025

Documento conclusivo dell’Assemblea Generale CGIL

da fb CgilToscana

SE BLOCCANO LA FLOTTILLA, LA CGIL SCIOPERA!

L’Assemblea Generale Cgil ieri ha approvato un preciso ordine del giorno: IN CASO DI ATTACCHI, BLOCCHI O SEQUESTRI DELLE NAVI E DEL MATERIALE DELLA MISSIONE UMANITARIA GLOBAL SUMUD FLOTTILLA, la CGIL proclamerà uno SCIOPERO GENERALE tempestivo

La difesa dei corridoi umanitari, della libertà di movimento, della pace e dei diritti è una LINEA ROSSA

BLOCCARE LA MISSIONE SIGNIFICA BLOCCARE LA DEMOCRAZIA E LA SOLIDARIETA’

Il testo completo dell’Odg dell’assemblea Cgil nazionale approvato ieri (iniziative in vista: manifestazione il 4 ottobre con le associazioni palestinesi, Marcia PerugiAssisi il 12 ottobre, manifestazione “Democrazia al lavoro” il 25 ottobre): https://cgiltoscana.it/…/cgil-sciopero-generale-se…/

#CGIL #ScioperoGenerale #Pace #Solidarietà #Diritti #GlobalSumudFlotilla

Argomenti: CGIL |

IL ‘SINDACATO DI STRADA’ IN AGRICOLTURA: LA FLAI CGIL TOSCANA SCENDE IN CAMPO CON LE BRIGATE DEL LAVORO A SIENA E GROSSETO.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 29, 2025

IL ‘SINDACATO DI STRADA’ IN AGRICOLTURA: LA FLAI CGIL TOSCANA SCENDE IN CAMPO CON LE BRIGATE DEL LAVORO A SIENA E GROSSETO.

29 settembre 2025 – Nei prossimi giorni sul territorio senese e grossetano partirà l’iniziativa delle Brigate del Lavoro – Sindacato di Strada della FLAI CGIL Nazionale e della FLAI CGIL Toscana. Come già avvenuto in diverse regioni italiane, gruppi di sindacalisti e delegati cercheranno di intercettare i lavoratori agricoli stagionali coinvolti nella vendemmia; quella del Sindacato di Strada è una pratica che la FLAI CGIL promuove per fornire assistenza generale su diritti e tutele, per consegnare materiale tradotto in più lingue a coloro che sono stranieri, spesso difficilmente raggiungibili, e per prendere in carico i casi di grave sfruttamento lavorativo e caporalato. Con tale modalità viene portato il sindacato davanti ai Centri di Accoglienza Straordinaria, nei luoghi di raccolta dove i lavoratori migranti vengono prelevati all’alba e nei campi, effettuando anche un presidio sul territorio per intercettare eventuali forme di irregolarità.

“Nelle nostre province esistono da tempo fenomeni di sfruttamento lavorativo in agricoltura – dichiarano i Segretari provinciali di FLAI CGIL Grosseto Paolo Rossi e FLAI CGIL Siena Andrea Biagianti – e per la maggior parte riguardano i soggetti e/o le aziende senza terra fornitrici di manodopera, che operano nel perimetro del cosiddetto contoterzismo. Ogni mattina vediamo lavoratori migranti reclutati nei CAS o nei centri di raccolta che vengono trasportati nei furgoni da una provincia all’altra. Dobbiamo sviluppare una responsabilità diffusa tra tutte le Istituzioni e gli enti di vigilanza attraverso le Sezioni Territoriali della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità previste dalla Legge n. 199 del 2016; il funzionamento e la costituzione di questi organismi è indispensabile per individuare soluzioni specifiche volte al contrasto al lavoro sommerso e alla salvaguardia dei nostri territori, nei quali il settore agroalimentare ha un ruolo strategico”.

“Le Brigate del Lavoro appartengono al nostro DNA di sindacato, – aggiunge Mirko Borselli, Segretario Generale della FLAI CGIL Toscana – dobbiamo intervenire sulle molteplici criticità nei diversi modelli di agricoltura presenti in Italia. Nella nostra Regione il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e del caporalato è prevalentemente incentrato sulle aziende senza terra, che spesso reclutano lavoratori extracomunitari nei Centri di Accoglienza Straordinaria e spostano la manodopera verso province e regioni limitrofe, seguendo le diverse fasi stagionali delle colture, in un contesto normativo che continua ad adottare un approccio emergenziale a fronte di un fenomeno strutturale, quello dell’immigrazione, che interessa regolarmente il nostro Paese”.

“La FLAI CGIL, anche in Toscana – conclude Borselli – è in campo con il suo Sindacato di Strada proprio come strumento per intercettare lavoratrici e lavoratori che hanno evidenti difficoltà a presentarsi nelle nostre sedi, praticando il principio di solidarietà e di riscatto da tutte le forme di sfruttamento”.

Argomenti: FLAI |

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