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In Emilia Romagna i furbetti del Jobs Act alla resa dei conti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 22, 2016

I furbetti del Jobs Act alla resa dei conti – (Noi intanto portiamo avanti la nostra raccolta firme per trasformare la Carta dei diritti universali del lavoro in una proposta di legge di iniziativa popolare e quindi in una legge che sia un nuovo Statuto dei Lavoratori.)
Comunicato stampa della Cgil Emilia Romagna
“La decisione della Procura di Modena di indagare i quattro dirigenti della Ges.Car (gruppo Cremonini) e del Pm, che ha chiesto il processo, sono i primi atti che confermano quanto denunciato dalla Cgil Emilia Romagna, unitamente alle categorie regionali e territoriali, a partire dalla Flai (Alimentaristi) e dalla Filt (Trasporti), nei mesi di maggio e giugno dello scorso anno.
Il tutto ruotava attorno agli sgravi fiscali (fino a € 8,000 all’anno per 3 anni) concessi alle imprese che rendevano stabile l’occupazione, generandone della “nuova” con l’unica condizione che il lavoratore non avesse un contratto a tempo indeterminato nel corso degli ultimi sei mesi.
Diverse aziende intimavano o proponevano ai lavoratori, stabilmente occupati anche con contratti a tempo indeterminato, di licenziarsi (magari con un piccolo incentivo) per poi essere riassunti il giorno successivo da una nuova azienda (che lavorava negli stessi cantieri e svolgeva le stesse attività) ma questa volta assunti con un contratto a termine di sei mesi, con l’impegno che al termine dei sei mesi sarebbero stati tutti assunti a tempo indeterminato a tutele crescenti (senza i diritti vigenti prima dell’entrata in vigore del Jobs Act, a partire dall’art.18).
Trascorsi i sei mesi le aziende, generalmente tutte “nuove”, assumevano gli stessi lavoratori e chiedevano di accedere ai famosi sgravi fiscali, senza aver creato alcuna nuova occupazione.
Secondo noi una truffa ai danni dello Stato “giocata” sulla pelle dei lavoratori.
Tant’è che lo stesso Ministro Poletti dovette emettere una circolare per impegnare gli organismi preposti al controllo a verificare sul campo quanto stava accadendo.
Non solo la Ges.Car ma anche altre realtà presenti in Regione furono segnalate da parte nostra agli organismi competenti.
La decisione della Procura permette di far luce su un “fenomeno” che, per l’ennesima volta, la dice lunga sullo stato di una parte dell’imprenditoria del nostro Paese, alimentato da norme legislative che rischiano di favorirlo.
Chi decide di competere sull’abbattimento dei costi fa leva su norme come quelle che introducono la decontribuzione o la detassazione a pioggia, o la depenalizzazione del reato di intermediazione di manodopera, o della “liberalizzazione” dei licenziamenti come quelle presenti nel Jobs Act.
E’ contro questo sistema che da anni ci stiamo battendo come Cgil Emilia Romagna, spesso in una clamorosa solitudine, chiedendo a tutte le istituzioni e parti sociali di fare fronte comune per ridare dignità al lavoro e qualità alle nostre produzioni.
E’ in questo sistema che trova terreno fertile chi opera nell’illegalità e nella competizione sleale, tutta giocata sulla pelle di chi lavora, a partire dagli appalti e dalla costituzione di cooperative spurie.
Per queste ragioni confidiamo sul fatto che vengano messe in campo tutte le azioni di contrasto in grado di ripristinare legalità, diritti, buon lavoro e uno sviluppo socialmente sostenibile.
In tal senso il lavoro degli organismi preposti al controllo e all’eventuale repressione, unitamente alla promulgazione nella nostra Regione di una legge su legalità e appalti rivolta al sistema economico pubblico e privato, troveranno nella Cgil sostegno e partecipazione”.

Argomenti: CGIL |

CGIL e FISAC CGIL Siena su MPS

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 21, 2016

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Siena, 21 settembre 2016 – Dopo aver sbandierato ai quattro venti la fine della sua ingerenza nei confronti delle banche, di FISAC_logofronte alle dimissioni dell’Amministratore delegato e di quelle del Presidente avvenute a pochi giorni dall’approvazione del 3° aumento di capitale proposto in pochi anni, sembra proprio che la politica, con una certa spregiudicatezza, sia intervenuta nel riassetto dei vertici di Banca MPS.

La CGIL e la FISAC CGIL di Siena sono consapevoli che il Governo italiano non può ignorare le vicende del terzo polo bancario nazionale – essendone tra l’altro il maggior azionista – ed esprimono la necessità di una rapida e definitiva azione che rilanci Banca MPS – mettendo al contempo al sicuro il sistema economico nazionale – che tenga prioritariamente conto della tenuta occupazionale del gruppo che conta circa 25.000 dipendenti.

Il territorio provinciale senese, che già ha pagato a caro prezzo le crisi sistemiche del Paese, vede la presenza di circa 3.000 dipendenti e delle principali strutture di Direzione Generale della Banca. Auspichiamo quindi, anche alla luce del recentissimo incontro del nuovo Amministratore con i sindacati interni, che il management MPS consideri il confronto con le parti sociali e il rispetto delle realtà territoriali come un valore aggiunto imprescindibile.

CGIL e FISAC CGIL Siena

Argomenti: CGIL, FISAC, MPS |

22 settembre a Chiusi: iniziativa Comitato per il NO con il prof. Azzariti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 21, 2016

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Argomenti: Costituzione |

MPS: incontro dei Sindacati con il nuovo AD Marco Morelli

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 21, 2016

il comunicato delle organizzazioni sindacali sull’incontro di ieri:

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Argomenti: FISAC, MPS |

29 settembre “Rosso Vivo”, la festa della CGIL a Roma

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 20, 2016

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29 settembre “Rosso Vivo”, la festa della CGIL a Roma:

 

per celebrare i 110 anni dalla nascita della Cgil e, quest’anno,

la chiusura della campagna per la raccolta firme sulla Carta dei diritti universali del lavoro.

 

Argomenti: CGIL |

22 settembre: chiusura Uff. Vertenze Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 20, 2016

logo-uvlVi informiamo che Giovedì 22 settembre

 l’UFFICIO VERTENZE LEGALI CGIL

di Siena (La Lizza, 11)

 rimarrà chiuso

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, Ufficio vertenze |

Cgil Toscana: Inps, -23.000 assunzioni +8.800 licenziamenti nei tempi indeterminati. 6.171.000 voucher venduti.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Giovani_ombrelli_JobsActCgil Toscana: Inps, -23.000 assunzioni +8.800 licenziamenti nei tempi indeterminati. 6.171.000 voucher venduti.

Lami, “Il Jobs Act è uno strumento da cancellare insieme ai voucher. I parlamentari della Toscana dovrebbero farsi carico di riaprire la discussione in parlamento per cancellare uno strumento che non ha funzionato e che non potrà mai funzionare”
“In Toscana nei primi 7 mesi dell’anno ci sono state 23.478 assunzioni in meno nei tempi indeterminati, in compenso sono stati già venduti 6milioni e 171 mila voucher, più di 84 milioni in Italia, e fu così che il lavoro nero, illegale, è diventato legale”: commenta così i dati resi pubblici oggi dall’Inps Mirko Lami, segretario della Cgil Toscana con delega al mercato del lavoro.
“E’ non è finita, aggiunge, in Toscana si sono registrati 8.800 licenziamenti in più rispetto ai primi sette mesi del 2015, 153.000 in Italia”. “Una catastrofe, continua, non difficile da prevedere, la Cgil l’aveva annunciata”.
“Il Jobs Act, conclude Lami, è uno strumento da cancellare insieme ai voucher. I parlamentari della Toscana dovrebbero farsi carico di riaprire la discussione in parlamento per cancellare uno strumento che non ha funzionato e che non potrà mai funzionare”

Notizia del: lun 19 set, 2016 – da www.cgiltoscana.it

Argomenti: CGIL |

– tempi indeterminati + voucher: Jobs Act ulteriore strumento di destrutturazione dei diritti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Una pubblicazione prevista quella dei Dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps che ha confermato quanto la Cgil dice da tempo: calano i contratti a tempo indeterminato, non solo rispetto al 2015 drogato dagli incentivi del Jobs Act ma anche rispetto al 2014 quando non c’erano sgravi, e aumenta il ricorso ai voucher, una corsa inarrestabile. “Questo Governo – ha detto Susanna Camusso intervenendo a Palermo all’iniziativa Cgil “Europa, Sud, Mediterraneo” -, aveva promesso di mettere fine alla precarietà e invece ha sdoganato i voucher che sono una forma persino peggiore di precarietà che ha destrutturato il lavoro e sostandolo verso il lavoro nero, non dichiarato e senza tutele”.
“Il Jobs Act – ha poi aggiunto – non è stato uno strumento di stabilizzazione del lavoro ma di ulteriore strumento di destrutturazione dei diritti. Finché ci sono state le risorse della decontribuzione si è mascherato. Ora che ci si avvia verso la fine di quel periodo la verità è che ci si avvia verso forme precarie”.

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Lavoro: Cgil, grave e inaccettabile due morti in poche ore

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

morto-fillea_810Operaio travolto e ucciso: Cgil, fatto grave e inaccettabile


Roma, 17 settembre – “La morte di due operai nel giro di poche ore è un fatto grave e inaccettabile che non può trovare giustificazioni.  La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità per il nostro Paese”. Così la Cgil in una nota dopo la morte dei due operai che questa mattina hanno perso la vita all’Ilva di Taranto e in un deposito di rimessaggio di treni dell’Atac di Roma. “Episodi che si sono verificati  – sottolinea il sindacato – a distanza di soli due giorni dalla morte di un altro operaio a Piacenza”.

La Cgil esprime “cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e ai loro colleghi di lavoro” e “chiede alle autorità competenti di fare presto chiarezza su quanto si è verificato per accertare tutte le responsabilità”.

“In ogni caso – conclude il sindacato di Corso d’Italia – non si può e non si deve morire di lavoro. Un operaio che muore sul luogo di lavoro rappresenta sempre una sconfitta per tutto il Paese. Per questo il tema delle condizioni di lavoro, della sicurezza e della salute e prevenzione devono tornare al centro dell’agenda politica nazionale”.

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Ciampi: Camusso, uomo con altissimo senso istituzioni, segnò l’avvio della concertazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 19, 2016

Ciampi: Camusso, uomo con altissimo senso istituzioni, segnò l’avvio della concertazione


Roma, 16 settembre – “Ci lascia uno statista, un partigiano, un uomo giusto, con un altissimo senso delle istituzioni, che con grande equilibrio, impegno, competenza e responsabilità ha saputo ricoprire le più alte cariche dello Stato in anni straordinariamente difficili per il nostro Paese”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ricorda il Presidente emerito Carlo Azeglio  Ciampi.

“La sua azione – aggiunge il leader della Cgil – ha sempre avuto come riferimento e guida la democrazia, la Costituzione, il bene del Paese, l’attenzione ai lavoratori e ai deboli.  Ciampi ha sempre posto attenzione alla Costituzione materiale del Paese, ai legami forti della società civile, alla rappresentanza degli interessi che considerava indispensabili alla realizzazione dei valori repubblicani”.

“Fu Carlo Azeglio Ciampi – ricorda Camusso – che nel 1993, allora presidente del Consiglio, firmò con le parti sociali l’accordo sulla politica dei redditi e sull’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche  del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo, che segnò l’avvio della concertazione e del risanamento  economico dell’Italia e che avrebbe portato, 10 anni dopo, all’ingresso nell’euro”.

“Alla moglie, ai figli e a tutta la famiglia – conclude Camusso – esprimiamo il cordoglio e la vicinanza di tutta la Cgil”.

 

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