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Preoccupazione per i lavoratori kosovari

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 6, 2007

Il Comitato Direttivo della FILLEA (Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili ed Affini) CGIL e l’Ufficio Immigrati CGIL di Siena esprimono forte preoccupazione per la condizione dei richiedenti asilo politico presenti sul territorio nazionale e in particolare nella provincia senese per gli immigrati del Kosovo in seguito alla decisione della Commissione nazionale per il riconoscimento dello status di rifugiato di esprimere parere negativo davanti ad ogni richiesta.
La Commissione motiva il diniego con l’ormai inesistente condizione di pericolo di guerra e sulla presenza dei caschi blu che stanno pacificando il territorio.
Dopo la mancata concessione dell’asilo politico l’immigrato deve ovviamente tornare in patria.
“Anche se non vi è effettivo pericolo di guerra – spiegano FILLEA CGIL e Ufficio Immigrati CGIL – in Kosovo persiste una condizione fragile di sicurezza e rispetto dei diritti umani soprattutto per le minoranze; inoltre, anche se non collegabile al rilascio del diritto di asilo, molti di questi immigrati presenti a Siena sono qui da anni, integrati e con un posto di lavoro stabile che nella maggior parte dei casi è l’unica fonte di reddito per l’intera famiglia. Convinti che il passaggio obbligato sia quello di beneficiare del prossimo decreto flussi, peraltro già in programma, si spera, per fine anno, riteniamo opportuno che i kosovari che lavorano regolarmente possano continuare a farlo senza subire espulsioni generalizzate ma valutando ogni singolo caso con la possibilità di vedersi concesso un permesso per motivi umanitari”.
Il Comitato Direttivo della FILLEA CGIL e l’Ufficio Immigrati CGIL ritengono inoltre che un comportamento in tale senso possa risultare positivo per il tessuto produttivo in cui questi lavoratori sono impiegati – principalmente edilizia – ed evitarne la permanenza irregolare dopo l’espulsione in attesa dei flussi e tutto ciò che ne consegue (es. lavoro nero, sfruttamento della manodopera).

Siena, 6 novembre 2007

Argomenti: CGIL, FILLEA, immigrati |