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SCAC Rapolano Terme: ancora sciopero

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2010

Lo stato di agitazione indetto nei giorni scorsi dai lavoratori dello stabilimento di Rapolano Terme della SCAC s.p.a. è culminato con lo sciopero di oggi, contestualmente all’incontro del Sindacato con la Proprietà che si è svolto a Milano.
Il ritardo nel pagamento degli stipendi è dovuto – secondo la Proprietà – a forti ritardi nella riscossione dei crediti da parte delle aziende a cui forniscono travi.
La situazione degli appalti pubblici, mercato in cui la SCAC opera, la conosciamo bene: gli enti pubblici che non pagano, i vincoli del patto di stabilità, le imprese edili che spesso se ne approfittano e le difficoltà nell’accesso al credito…
Nonostante tutto, il mancato pagamento delle retribuzioni, alcune promesse non mantenute e l’incertezza del domani in una situazione come questa pesano – e molto: affitti e mutui non pagati, difficoltà a far fronte alle spese quotidiane, pur continuando ininterrottamente giorno dopo giorno a lavorare producendo e vedendo uscire dallo stabilimento il frutto del proprio lavoro…
Da qui l’indizione dello sciopero e la richiesta di incontro alla Società e alla Proprietà del Gruppo.
Dall’incontro di oggi abbiamo appreso la volontà aziendale di risolvere il problema salariale entro fine febbraio, mese in cui dovrebbe andare in porto un riassetto societario con la partecipazione di altre aziende del settore.
I lavoratori, nell’assemblea indetta per domani mattina, saranno messi al corrente dei contenuti e dei risvolti dell’incontro di oggi e decideranno sul da farsi.
Intanto lo sciopero proseguirà anche nella giornata di domani.

FILLEA CGIL Siena
RSU SCAC stabilimento di Rapolano Terme

Siena, 21 gennaio 2010

Argomenti: FILLEA, scioperi |