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Contratto di solidarietà per i dipendenti della Imer International

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 2, 2010

Con la IMER sono già due i grandi gruppi industriali metalmeccanici presenti nel territorio senese che convengono con il sindacato alla soluzione del Contratto di Solidarietà quale valida alternativa alla riduzione del personale, visto che la crisi economica e produttiva che da oltre un anno sta mietendo posti di lavoro, creando un’emergenza sociale senza precedenti,  sembra proprio non voler allentare la propria presa.

Purtroppo, come costantemente denunciato da tutta la CGIL, i periodi di cassa integrazione di cui le aziende disponevano stanno volgendo al termine, evidenziando tutti i limiti di un sistema di protezione oramai inadeguato che va riformato strutturalmente senza perdere ulteriore tempo, affinché siano estese ed ampliate le necessarie tutele economiche a tutti i lavoratori di aziende in crisi, a cominciare da quelli delle piccole aziende.

E’ proprio per evitare di infoltire la già ampia schiera di disoccupati che alla IMER INTERNATIONAL, storica azienda valdelsana specializzata nella produzione di macchine per l’edilizia, – 183 dipendenti distribuiti su tre unità produttive, la metà dei quali occupati nello stabilimento situato nell’area industriale del Sentino a Rapolano Terme – è stato raggiunto un accordo sindacale per un contratto di solidarietà.

Soluzione questa non solo equa in un periodo di difficoltà generale, ma anche la meno penalizzante il reddito dei lavoratori; non a caso, l’accordo raggiunto dopo un’estenuante settimana di trattative tra FIOM CGIL ed azienda ha registrato l’unanimità dei consensi da parte dei lavoratori, consapevoli che qualora nei prossimi mesi non si dovessero materializzare i tanto attesi segnali di ripresa produttiva, pur lavorando circa il 60% del loro normale orario di lavoro, riceveranno comunque una retribuzione superiore a 38 ore settimanali.

Ancora una volta la FIOM CGIL ha dimostrato che quando le aziende – come nel caso della IMER – affrontano queste tematiche con fare costruttivo, abbandonando la sempre più diffusa tendenza a cogliere l’opportunità della crisi per liberarsi ingiustamente di molti posti di lavoro,  è possibile raggiungere risultati di tutto rispetto all’insegna della collaborazione e della responsabilità comune, finalizzati alla salvaguardia del nostro sistema produttivo e dei livelli occupazionali.

Marco Goracci, FIOM CGIL Siena

Siena, 1 febbraio 2010

Argomenti: contratto di solidarietà, FIOM, metalmeccanici |