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Le criticità della scuola senese

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 27, 2010

In merito alle notizie apparse negli ultimi giorni sui mezzi di informazione locale relativamente al superamento delle “criticità della scuola senese”, mi sento in dovere di fare alcune osservazioni.
Siamo reduci come Flc Cgil da una lunga serie di assemblee che hanno coinvolto le scuole della provincia ed il quadro che ne è uscito è tutt’altro che roseo o tendente alla normalizzazione.
Probabilmente era necessario, da parte delle istituzioni presenti, chiarire che cosa si intendesse per criticità, se essa era riferita al singolare o al plurale: un conto è la soluzione che attraverso l’impegno di tutti si è riusciti a dare ai problemi recentemente emersi rispetto all’accorpamento di alcune classi della secondaria (superati appunto con l’attribuzione da parte del mpi di ulteriori 11 posti); un conto e’ dire che ora nelle scuole c’è aria di normalità e che praticamente le criticità rientrano nella normale routine.
Come organizzazione sindacale ci chiediamo:
– L’Usp ha fatto un monitoraggio sulle scuole per sapere quante siano le classi con 30 alunni, quante con 27/30 e quante con un numero di alunni inferiore a 25?
– Si conosce il reale rapporto docenti di sostegno/alunni diversamente abili? Quanti alunni frequen-tano le classi dove sono inseriti alunni diversamente abili?
– Come se la cavano le scuole con il personale Ata in fatto di sorveglianza, pulizia e apertura dei plessi dal momento che, come si è appreso dai mezzi di informazione, in alcune realtà particolar-mente difficili qualcuno sta pensando all’ipotesi inaccettabile di far tenere aperte le scuole da volon-tari?
– Quante sono le pluriclassi presenti nella nostra provincia?
– Come è la situazione finanziaria delle scuole senesi?
– E’ accertata la possibilità di sostituire il personale assente per uno o più giorni?
Tante domande a cui, se vogliamo davvero superare le criticità, le tante criticità della scuola pubbli-ca, occorre dare una risposta vera. Tante domande da porre direttamente alle scuole, prese invece da una continua emergenza che vanifica presupposti di qualità e tenuta dell’offerta formativa, di ade-guato sviluppo degli apprendimenti per tutti, di inserimento e integrazione di tutti quei ragazzi per i quali il compito costituzionale della scuola è rimuovere gli ostacoli che pregiudicano le possibilita’di sviluppo delle loro potenzialità.
Ad oggi sembrano mancare i presupposti per il buon funzionamento di una istituzione fra le più im-portanti perché’ rappresenta il futuro di questo “strano bel paese” ed il progetto che sta alla base della qualità della vita e della democrazia per le future generazioni.
Sarebbe opportuno che quanto prima si incontrassero tutte le scuole della provincia, dirigenti, do-centi e personale Ata insieme alle autorità ed alle parti sociali per costruire un disegno chiaro sulla situazione reale dell’istruzione e formazione della nostra provincia affinché si progetti insieme l’u-scita definitiva dall’emergenza.
Nella speranza di aver dato un contributo al dibattito in corso sui problemi aperti della scuola pub-blica, dichiaro la disponibilità al confronto dell’Organizzazione Sindacale che rappresento.

Lorenzo Micheli, Segretario Generale FLC CGIL Siena

Siena, 27 settembre 2010

Argomenti: FLC, scuola |