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Genova dieci anni dopo: in piazza per una società diversa

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 25, 2011

Genova dieci anni dopo: in piazza per una società diversa
Al lungo corteo colorato e pacifico, che ha attraversato la città ligure, numerose le bandiere della CGIL. Il sindacato rivendica la necessità di riprendere quel percorso già avviato nel 2001 per costruire una strada economica e sociale alternativa ai modelli neoliberisti e per uscire dall’attuale crisi globale » FOTOVIDEO
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23/07/2011 da www.cgil.it

Dieci anni fa le violenze del G8 di Genova, oggi in piazza migliaia di persone per ricordare, ma anche per guardare avanti, al futuro che abbiamo tutti e tutte la responsabilità di costruire. ‘Loro la crisi, noi la speranza’ è questo lo slogan dello striscione dietro al quale i manifestanti hanno sfilato oggi per le vie di Genova a dieci anni da quei terribili fatti che hanno visto nel capoluogo ligure la sospensione della democrazia.

Il lungo corteo pacifico e colorato, ha cominciato a prendere forma, già nel primo pomeriggio, attorno alle quattro piazze tematiche allestite a Sampierdarena. Quattro piazze in cui si è discusso di lavoro, di pace e guerra, di beni comuni e di immigrazione. Partendo poi da Piazza Montano il corteo ha sfilato per via Cantore, via Buozzi, Via Adua, fino a raggiungere piazza Caricamento concludendosi, in tarda serata, con il concerto dei Modena City Ramblers.

A colorare il corteo anche le bandiere rosse della CGIL. La Confederazione, che ha partecipato al lungo percorso del decennale del G8, ha ribadito l’importanza di questa giornata di mobilitazione. Per la CGIL vanno ancora ricercate e denunciate le responsabilità politiche di quelle giornate, e inoltre proprio da Genova si può progettare un mondo diverso, che metta al centro il lavoro e le necessità delle persone.

“Bisogna riprendere le analisi affrontate dal movimento nel 2001 e provare a ricostruire una proposta e un movimento che la sostenga, dalle larghe alleanze, di cui il sindacato ne è una parte importante, per trasformare l’attuale modello di sviluppo” ha dichiarato Leopoldo Tartaglia, coordinatore del dipartimento politiche globali della CGIL Nazionale. Il dirigente sindacale dalla testa del corteo, ha sottolineato ai microfoni della CGILtv come “la critica espressa dal movimento, e portata avanti negli anni dai grandi forum sociali, contro i modelli di sviluppo neoliberisti, si sia verificata ‘magicamente’ vera in questi anni, in cui è esplosa la crisi globale e le disuguaglianze nel mondo sono cresciute”. E’ proprio per uscire dalla profonda crisi economica e sociale che, investe il nostro paese, che secondo la CGIL è importante elaborare una strada alternativa, basata “sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica”.

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