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Comitato Direttivo SPI CGIL: mantenere i livelli dei servizi sociali e sanitari

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 7, 2011

Il Comitato Direttivo Provinciale del Sindacato Pensionati SPI CGIL di Siena, riunitosi ieri, nell’esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime morte per il lavoro a Barletta, denuncia con forza la gravità della manovra economica recentemente varata, manovra che colpisce prevalentemente i ceti più deboli, pensionati e lavoratori dipendenti e rende ulteriormente difficili le condizioni delle donne, accentuando la loro posizione di disparità a partire dalle condizioni lavorative.
I tagli del Governo operati con le ultime manovre economiche alle finanze delle autonomie locali potranno avere pesanti ricadute sui servizi erogati dagli Enti Locali, servizi che soprattutto in riferimento alle donne sono strumenti essenziali per l’affermazione delle loro scelte di vita. Anche per tali ragioni il Comitato Direttivo assume l’impegno nella contrattazione sociale territoriale con gli Enti Locali affinché i servizi sociali e sanitari mantengano quantomeno l’attuale standard qualitativo e quantitativo, individuando le risorse necessarie anche attraverso la lotta all’evasione e nella eventuale compartecipazione basata sull’equo principio per il quale chi più ha, più ha il dovere di compartecipare.
La necessità che non si determini un arretramento sul welfare ha bisogno che questo Paese punti sullo sviluppo del suo sistema produttivo per aumentarne la ricchezza prodotta. E ciò non può determinarsi attraverso una vecchia nefasta idea che la competitività la devono pagare i lavoratori e le lavoratrici in termini di sicurezza, di precarietà, di non rispetto delle regole contrattuali e normative. Solo uno sviluppo sostenibile e qualitativo può disegnare un futuro anche a quei giovani che oggi, purtroppo, sono costretti a condizioni barbare pur di contare su un minimo di sostentamento. E questo da qualunque angolo di visuale si guardi è sfruttamento, non libera scelta.

SPI CGIL Siena

Siena, 7 ottobre 2011

Argomenti: pensionati, SPI |