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Lavoro: Camusso, togliere Cassa straordinaria è follia

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 24, 2012

 Lavoro: Camusso, togliere Cassa straordinaria è follia

 

 All’indomani dell’incontro tra governo e sindacati su riforma del mercato del lavoro, il Segretario Generale della CGIL avverte sulla pericolosità di restringere il sistema di Cassa integrazione. Prossimo confronto su: Tipologie di impiego; Apprendistato, formazione e aggiornamento professionale; Flessibilità, produttività e sviluppo; Ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro e servizi all’impiego.

 

  24/01/2012 da www.cgil.it

All’indomani del primo incontro tra sindacati e governo su riforma del mercato del lavoro e crescita, il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ribadisce quanto già espresso ieri uscendo da Palazzo Chigi: “togliere uno strumento fondamentale – come quello della Cassa integrazione straordinaria – è esattamente una follia”, soprattutto di fronte, sottolinea la leader della CGIL, “ad un profondo processo di riorganizzazione del sistema industriale e del sistema produttivo, oltre che a elementi diffusi di crisi”.

Forti le criticità espresse dalla CGIL sia sul metodo di confronto che sul merito del documento illustrato ieri dal ministro Elsa Fornero, che ha ricevuto la bocciatura di tutte le parti sociali, e di fronte al quale, la CGIL, ne ha chiesto la non divulgazione perchè non condiviso. Ora il documento sarà rivisto e inviato la prossima settimana, quando si apriranno anche i tavoli di confronto, che saranno quattro e non più cinque, su: Tipologie di impiego; Apprendistato, formazione e aggiornamento professionale; Flessibilità, produttività e sviluppo; Ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro e servizi all’impiego.

La CGIL, non avendo trovato condivisibili le linee guida del documento, auspica un’altra agenda ed altre priorità. “Per noi si parte dall’agenda dei tavoli e non dai contenuti già predeterminati” aveva dichiarato ieri Camusso, precisando come l’incontro fosse stato “propedeutico per avviare il confronto di merito”.

In particolare i sindacati frenano sulla riforma degli ammortizzatori sociali e chiedono un confronto “vero”. Nel documento presentato dal governo è prevista, infatti, una revisione del sistema degli ammortizzatori sociali, che vedrebbe salva solo la cassa integrazione ordinaria, via, dunque, la cassa integrazione straordinaria e quella in deroga. Per la CGIL il superamento della CIGS “non è una cosa fattibile”. Al restringimento della Cassa integrazione ai soli problemi di contrazione della operatività, verrebbero affiancati due provvedimeniti: il primo solo per chi perde l’impiego, finanziato, come riferisce la CGIL, con meccanismi assicurativi e quindi a totale carico di lavoratori e imprese, il seconodo invece è il cosidetto reddito minimo, sul quale è stato già chiarito che non ci sono risorse pubbliche disponibili.

Ad essere rifiutata dai sindacati anche la proposta metodologica del governo, secondo il quale il confronto dovrebbe svilupparsi via web, con scambi di parere tra gruppi di lavoro informatici. Per Camusso “tutto questo può sembrare molto moderno, ma preferiremmo un negoziato più classico, meno online”. Intanto, in attesa del nuovo incontro, Camusso annuncia che Confindustria e sindacati si incontreranno a breve per mettere a punto un documento comune, “è vero – afferma – che ci incontreremo ed è normale che le parti si confrontino anche perchè‚ stiamo parlando di un tema che è fondamentale nel rapporto delle relazioni industriali. E’ normale che si verifichi quali sono i punti comuni e quelli no, ma la trattativa è una trattativa col governo e tale deve rimanere”.

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