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Spending Review: Camusso, Governo criptico e reticente

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2012

Spending Review: Camusso, Governo criptico e reticente

Il governo non convince i sindacati che mantengono alto lo stato di mobilitazione. Negativo il giudizio della CGIL su quanto presentato oggi alle parti sociali: “ci preoccupa la genericità delle tante indicazioni e la concretezza dei numeri solo sul personale”. La CGIL teme che la revisione della spesa pubblica si traduca esclusivamente in tagli lineari e non in una politica di efficienza per evitare gli sprechi
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03/07/2012 da www.cgil.it

Il piano sulla spending review presentato oggi (3 luglio) dal governo alle parti sociali non convince i sindacati che mantengono alto lo stato di mobilitazione.“Il Governo ha fatto una comunicazione criptica e reticente” ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso uscendo dall’incontro. “Siamo preoccupati – ha proseguito – non ci sono state date le cifre”.

Le uniche cifre fornite dal Premier Mario Monti sono state: il taglio del 20% dei dirigenti della Pubblica amministrazione, del 10% dei dipendenti e di un altro 20% delle consulenze. E’ questa la strada indicata dal governo per recuperare i 4miliardi necessari per evitare l’aumento dell’IVA a settembre. La scure del governo, così come sospettato dai sindacati, rischia di abbattersi di nuovo sui soliti noti. A pagarne le spese, infatti, il pubblico impiego e la sanità, un’ulteriore ferita che rischia di essere inflitta al welfare socio-sanitario italiano. “Questi sono gli unici numeri dati – insiste Camusso – sul resto sono state dichiarate intenzioni, alcune anche condivisibili come l’accorpamento dei piccoli enti locali e delle province”.

La “genericità” delle tante indicazioni e la “concretezza dei numeri solo sul personale” allarmano la CGIL, preoccupata che la revisione della spesa pubblica si traduca esclusivamente in tagli lineari e non in una politica di efficienza per evitare gli sprechi.
 
Giudizio negativo della CGIL su quanto annunciato oggi dal governo, inoltre il sindacato guidato da Susanna Camusso critica il metodo adottato dall’esecutivo chiedendo l’apertura immediata di un confronto per evitare il ripetersi delle modalità già adottate nel corso delle riforme precedenti: dalla manovra SalvaItalia, alla riforma delle pensioni e del lavoro. Il Consiglio dei ministri potrebbe varare il decreto di tagli alla spesa pubblica già venerdì 6 luglio, come annunciato oggi dal Premier Monti.

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