cgil siena

« | Home | »

TARES: CGIL e SPI chiedono l’apertura di un confronto con i Comuni

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 7, 2013

L’anno 2013 vede l’introduzione del nuovo tributo sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in sostituzione della TARSU e della TIA, in una condizione di massima incertezza in relazione a quali saranno le regole e gli importi definitivi. Questo è l’anno di transizione e solo nel 2014 si avrà l’applicazione integrale della TARES.

“Esprimiamo preoccupazione e contrarietà – spiegano la CGIL e il sindacato dei pensionati SPI-CGIL di Siena – perché il passaggio alla TARES rischia di trasformarsi in un aumento indiscriminato della bolletta, soprattutto in quei Comuni che ancora seguivano le regole della TARSU, anche per l’introduzione dell’ulteriore tassa di 30 centesimi a metro quadro per i cosiddetti ‘servizi indivisibili’ che andranno a totale beneficio dello Stato e che sarà richiesta con l’ultima rata di quest’anno”.

Ulteriore fonte di preoccupazione deriva dall’annosa questione dell’IVA.

“La TARES – chiariscono i sindacati – è un tributo e perciò non soggetta a IVA, ma dalle bollette che i cittadini ricevono sembra che la percentuale richiesta sia calcolata sull’importo della TIA pagata nel 2012 comprensiva dell’IVA. E’ vero che la somma richiesta è un acconto, ma non vorremmo che, stante la confusione normativa, ci trovassimo a pagare l’IVA senza ‘vederla’”.

“Al momento attuale – continuano CGIL e SPI – poco sappiamo delle agevolazioni che i Comuni dovrebbero prevedere per i cittadini economicamente più fragili e degli effetti che la nuova gestione di area vasta (Siena-Arezzo-Grosseto) del servizio di smaltimento comporterà. Inoltre, le diverse decisioni che ogni singolo Comune ha preso in ordine alle modalità di pagamento del tributo stanno generando differenze di trattamento che non comprendiamo”.

La CGIL e lo SPI-CGIL di Siena “pur nella consapevolezza che la mancata definizione della normativa a livello centrale crea difficoltà e incertezze sull’applicazione” chiedono comunque ai Comuni della provincia di Siena di aprire un tavolo di confronto specifico sulla TARES.

Argomenti: CGIL, Comuni, SPI, TARES |