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La risposta alla Legatumori sulla salute dei lavoratori

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 22, 2014

Siena, 22 maggio 2014 – “Non è da ora che sosteniamo la necessità di un approccio preventivo alle tematiche della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro”.

Così il Segretario della CGIL di Siena risponde al Presidente della Legatumori Senese Franco Nobile.

“Da anni – prosegue Claudio Guggiari – abbiamo impostato con il PISLL, Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro della USL 7, un approccio che oltre ai necessari controlli e repressioni sviluppasse interventi tesi ad evitare l’insorgere di malattie professionali e degli infortuni. Ed è grazie in particolare alla sensibilità del servizio pubblico di prevenzione della USL e di alcune aziende che possiamo annoverare la costruzione di buone pratiche preventive di rilevanza internazionale”.

“D’altra parte l’impegno in tema di salute sui luoghi di lavoro – aggiunge il Segretario – è testimoniato dalle decine di lavoratori e lavoratrici che svolgono ogni giorno, anche con difficoltà, all’interno delle aziende e degli enti, il compito di RLS (Rappresentante Lavoratori Sicurezza) e RLS Territoriale, figure previste per legge”.

“Sapendo benissimo che operiamo in una realtà produttiva molto spezzettata – sottolinea Guggiari – i sindacati senesi hanno costruito da tempo, insieme alle associazioni di categoria, enti bilaterali come l’OPTA per l’artigianato e l’OPSS per il commercio, che hanno il compito di coadiuvare l’interesse dei lavoratori e delle aziende verso una maggiore attenzione alla necessità, anche normativa, di sicurezza e salute. E che avrebbero bisogno di più risorse e riconoscimenti legislativi”.

“Penso quindi – conclude il Segretario – che qualcuno, prima di giudicare la nostra sensibilità nei confronti di questo tema, farebbe meglio ad informarsi bene. Voglio anche aggiungere che per quanto ci riguarda, pur in presenza di profonde modifiche del sistema sanitario nazionale, continueremo a sostenere la sanità pubblica, le professionalità che vi operano e la migliore integrazione fra tutte le componenti che la rappresentano, a partire dai medici di famiglia”.

Argomenti: CGIL, salute, sicurezza |