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CGIL: “GLI APPALTI SONO IL NOSTRO LAVORO, I DIRITTI NON SONO IN APPALTO”

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 24, 2015

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Il sindacato presenta una proposta di legge di iniziativa popolare

Siena, 24 febbraio 2015 – La Cgil promuove una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla regolamentazione delle gare d’appalto.

La proposta del sindacato si pone l’obiettivo di garantire la continuità dei trattamenti dei lavoratori/lavoratrici impiegati/e nelle filiere degli appalti pubblici e privati, di contrastare la concorrenza sleale tra imprese e di tutelare l’occupazione nei cambi d’appalto.

“Le lavoratrici e i lavoratori degli appalti – spiega la Cgil – sono tutte quelle persone che spesso operano nel silenzio e nell’ombra: sono gli operatori dei servizi mensa degli ospedali e delle scuole, sono gli addetti alle pulizie nella maggior parte degli uffici, degli enti pubblici e delle scuole, sono coloro che operano nei settori della sterilizzazione delle sale operatorie dei presidi ospedalieri e degli strumenti chirurgici, della fornitura dei camici dei medici e degli infermieri e della biancheria dei letti di degenza. Ognuno di noi, prima o poi, interagisce con queste persone e nemmeno se ne rende conto…”.

“Ogni giorno – prosegue il sindacato – svolgono il loro lavoro con coscienza, ma su di loro si aggira continuamente l’alone negativo della scadenza dell’appalto: ‘cosa succederà domani alla scadenza?’, si chiedono, ‘avrò ancora il mio posto di lavoro?’, ‘e se lo avrò ancora, sarà per le stesse ore o sarà ridotto?’. Sì, ridotto dalla spending review e dai continui tagli agli enti… Troppe domande che spesso non trovano risposte”.

“Sono quei lavoratori e quelle lavoratrici esposti per una vita al precariato – aggiunge la Cgil – senza carriere contributive dignitose, con basse retribuzioni, senza una valorizzazione professionale”.

“Le nuove regole contenute nel Jobs Act sottolinea l’organizzazione sindacale – aggravano ulteriormente questa situazione, perché a seguito di un cambio d’appalto anche i lavoratori e le lavoratrici con una lunga anzianità vedranno venir meno anche quelle poche tutele che avevano fino ad ora in materia di licenziamenti. Era stato promesso un allargamento delle tutele ai più deboli, ma poi si è fatto esattamente il contrario”.

Con questa proposta di legge la Cgil vuole mettere in campo tutta una serie di azioni a tutela della dignità dei lavoratori mettendo in sicurezza al tempo stesso anche la qualità del servizio che viene offerto ai cittadini. “Quando vi è qualità del lavoro – precisa il sindacato – vi è anche qualità del servizio. Diversamente tutto è compromesso”.

Il sindacato crede che per tutelare i lavoratori e le lavoratrici che operano nei servizi in appalto sia necessario:

“Tutto questo evidenzia la Cgil non può prescindere da una consultazione preventiva tra le organizzazioni sindacali e le stazioni appaltanti per prevedere apposite clausole di salvaguardia all’interno dei bandi di gara e dei capitolati”.

Il sindacato provinciale sarà in piazza a Siena con la raccolta firme nei pomeriggi del 27 febbraio retro Madonna delle Nevi e del 9 marzo – in Piazza Matteotti quando farà tappa nel nostro capoluogo il furgone della Cgil nazionale che sta attraversando tutta l’Italia per questa campagna di sensibilizzazione per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla regolamentazione delle gare d’appalto.

Argomenti: appalti, CGIL |