cgil siena

« | Home | »

La vertenza Gsk e l’importante ruolo del sindacato

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 7, 2015

GUGGIASiena, 7 dicembre 2015 – Ringraziamo il Direttore della Nazione di Siena, che domenica, usando a pretesto la richiesta dei sindacati di non strumentalizzare la vicenda Gsk, ha dedicato alla Cgil addirittura un intero editoriale.

Che il Direttore di un’edizione locale di una testata prestigiosa come la Nazione si permetta, approfittando del suo status, di pubblicare anatemi e false accuse contro una grande e storica organizzazione sindacale come la Cgil, ci pare non solo sbagliato, ma anche atto che supera la deontologia professionale. La mancanza di argomenti e il settarismo di questo Direttore fa sì che egli possa solo tornare su un vecchio argomento assolutamente fuorviante: chiunque ha militato nella Cgil non può – solo per questo – assumere cariche di rilevanza pubblica. Come se tutti quelli che fanno politica non siano, o non siano stati iscritti, a nessuna associazione od organizzazione.

Ma tornando alla vertenza Gsk, io penso, senza alcuna paura, che nel rispetto dei propri ruoli tutti abbiano il diritto di interessarsi della vicenda e che tutti abbiano il dovere di lavorare, nel massimo sforzo collettivo, per scongiurare gli esuberi annunciati. Quello che non deve succedere è che su questa vicenda si spendano parole di pura propaganda e che qualcuno pensi di intervenire mettendo in discussione l’importante ruolo contrattuale del sindacato e degli organi di rappresentanza unitaria dei lavoratori. E con esso l’attività di coloro che ogni giorno, in tutta la provincia senese, cercano di difendere da sempre i posti di lavoro e la dignità umana (lo dimostrano gli oltre 350 accordi sottoscritti nelle aziende – per rimanere solo ai dati dall’inizio della crisi ad oggi – che hanno consentito di tutelare centinaia di persone e di dare speranza al nostro territorio).

Infine, mi domando se la Cgil di Siena, davanti al disprezzo dimostrato nei suoi confronti dal Direttore, debba chiedere agli oltre 56.000 suoi iscritti di non leggere e non acquistare più la Nazione. Quando le critiche sono di merito rispondiamo nel merito, quando le valutazioni sono oggettivamente strumentali diciamo solo che dovrebbe prevalere almeno il rispetto per gli uomini e le donne che tutti giorni, con impegno, svolgono il proprio lavoro, siano sindacalisti che giornalisti di quella testata (indipendentemente dagli pseudo Direttori).

Claudio Guggiari, Segretario provinciale CGIL Siena

 

Argomenti: aziende, CGIL |