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Voucher: la Cgil risponde alla Misericordia

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 12, 2017


Voucher: la Cgil risponde alla Misericordia

(intervista del Provveditore dell’Arciconfraternita rilasciata al Corriere di Siena domenica scorsa)

Siena, 11 aprile 2017 – Mi pare molto preoccupante il fatto che la Misericordia di Siena, strumentalizzando le condizioni economiche delle famiglie che portano i loro figli ai campi solari e delle persone bisognose di aiuto, inneggi ai voucher.

Voglio ricordare, e se il Provveditore dell’Arciconfraternita vuole siamo a disposizione per informarli meglio, che non esistono vuoti normativi per la scomparsa dei voucher: ci sono forme di lavoro subordinato contrattualizzate che possono essere legittimamente utilizzate per i lavori saltuari.

Ma i soci della Confraternita lo sanno che con i voucher, per tanti giovani, non c’è speranza di pensione, di tutela contro le malattie, di sostegno per la maternità, di ferie, di trattamento di fine rapporto? Che non c’è contratto di lavoro? Che in sostanza non ci sono diritti e tutele a difesa della dignità di chi lavora e riceve in pagamento quei tagliandi? Lo sanno i soci della Confraternita che spesso i voucher hanno rappresentato un paravento per l’esplosione del lavoro nero? È davvero singolare che un Ente “misericordioso” punti alla riduzione dei diritti invece di spingere per una loro estensione a favore dei tanti giovani che sono sfruttati anche attraverso i voucher!

La CGIL ha da tempo la sua proposta, contenuta negli art. 80 e 81 della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, il nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori per cui abbiamo raccolto ben oltre 1 milione di firme e che ora è in discussione in Commissione Lavoro alla Camera. Essa contiene alcuni punti essenziali: il lavoro subordinato occasionale deve avere tutele contrattuali, deve svolgersi per piccoli lavoretti occasionali o saltuari di tipo domestico o per manifestazioni private anche caritatevoli ma di piccola entità, ne possono beneficiare studenti, inoccupati, pensionati e disoccupati non percettori di forme previdenziali o della disoccupazione, per non più di 40 giorni all’anno con lo stesso datore di lavoro e per compensi non superiori ai 2.500 euro.

Spero che la Misericordia di Siena non presti più il fianco a questo costante attacco ai diritti e alle tutele per il lavoro e alla spinta alla precarizzazione e che collabori invece con noi per sostenere la nostra proposta e costruire un mondo del lavoro migliore, per i giovani e soprattutto per le fasce sociali più deboli e svantaggiate.

Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena

Argomenti: CGIL, voucher |