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Conciliare modernità del lavoro e diritti? Si può.

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 15, 2017

Conciliare modernità del lavoro e diritti? Si può. Ne abbiamo lungamente parlato nel corso del seminario su Industria 4.0 denunciando come i nuovi sistemi di lavoro fatto di app, piattaforme, velocità estrema spesso scaricano costi e oneri sui lavoratori. Servono regole e serve la contrattazione. Ad Amazon abbiamo firmato il primo accordo, un passo importante ( solo il primo) per il personale e per il ruolo del sindacato!

Trasporto merci – Amazon, a Milano primo accordo sulla logistica

12 maggio 2017 da rassegna.it
Il ccnl sarà applicato a tutti i lavoratori, con il riconoscimento dei giusti livelli contrattuali e il pagamento degli straordinari. Impegno a ridurre i contratti part-time e a stabilizzare i lavoratori precari. Filt: “Il confronto deve continuare”

Foto di © Federico Meneghetti/Sintesi

Dopo una lunga trattativa  è stato raggiunto a Milano un primo accordo per le aziende di trasporto merci della filiera del colosso dell’e-commerce Amazon. La protesta, iniziata questa mattina con lo sciopero e il presidio dei cancelli di Amazon di Origgio, da parte dei lavoratori delle aziende, del consorzio e delle cooperative operanti negli stessi, organizzati dal sindacato, ha portato i suoi frutti. “La condizione degli impianti della filiera Amazon, infatti, è di diffusa irregolarità, fino ad oggi non erano riconosciute le ore di straordinario, la piena applicazione del contratto nazionale della logistica e del trasporto merci, il mancato rispetto della normativa sugli orari di lavoro, l’utilizzo sproporzionato di lavoro part-time”, si legge in una nota della Filt di Milano.

“Con questo accordo – spiega la Filt –, abbiamo ottenuto l’applicazione del ccnl del trasporto merci e logistica per tutti i lavoratori presenti sia nell’impianto di Origgio sia in quello di Milano. Insieme, il riconoscimento del livello contrattuale adeguato alle lavorazioni di quel sito, a cui prima venivano applicati i livelli più bassi di diversi ccnl, con l’unico scopo di contrarre il costo del lavoro”.

L’accordo prevede anche un percorso di normalizzazione e implementazione delle condizioni lavorative e contrattuali, tra cui l’impegno a ridurre i contratti part-time e la trasformazione degli stessi in full-time: oggi, infatti, il tempo parziale supera le percentuali sancite dal ccnl Trasporto merci e logistica. Inoltre, nell’accordo è prevista la trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato e c’è l’impegno immediato alla riduzione dello spezzettamento dei lavoratori nelle varie cooperative, con l’assorbimento di tutti i lavoratori della ex coop M e G, riducendo il numero di soggetti operanti nella stessa filiera d’appalto.

La Filt considera l’accordo di oggi “un passo importante, che ha scoperchiato una delle molte situazioni d’irregolarità diffusa in questo settore e soprattutto nel comparto della nuova economia. Il trasporto delle merci è in rapida espansione e ha molti punti scuri che sfuggono dai controlli delle autorità, ma che i lavoratori vivono sulla propria pelle. Ora, è indispensabile un confronto con Amazon logistics, per affrontare una discussione più ampia su tutta la filiera delle aziende che lavorano per l’azienda leader dell’e-commerce”.

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