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Bonus 200 euro a luglio: chi deve fare domanda all’Inps

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 19, 2022

Per il bonus di 200 euro a luglio non tutte le categorie interessate dovranno fare domanda. Infatti, l’articolo 32 del Dl 50/2022 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso, prevede il pagamento automatico dell’una tantum da parte di Inps a pensionati, percettori del reddito di cittadinanza e a tutte quelle categorie per le quali l’Istituto è già in grado di verificare il possesso del requisito reddituale individuale (35 mila euro) a cui è subordinato il riconoscimento del sussidio.

Tra le categorie che invece sono tenute ad inoltrare formale richiesta all’Inps figurano:  

  •  i lavoratori domestici che abbiano  in essere uno o più rapporti di lavoro alla data di entrata in  vigore del  decreto (18 maggio 2022);
  •  i  titolari  di  rapporti  di  collaborazione   coordinata   e continuativa i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del  decreto e iscritti alla Gestione  separata che  hanno reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a  35.000  euro per l’anno 2021;
  •  i  lavoratori  stagionali,  a  tempo determinato e intermittenti che  nel  2021  abbiano svolto la prestazione  per  almeno  50  giornate e un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a  35.000 euro per l’anno 2021.;
  •  i  lavoratori  iscritti  al  Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno  50 contributi giornalieri versati e un reddito derivante dai suddetti rapporti  non  superiore  a  35.000  euro  per l’anno 2021;
  •  i  lavoratori  autonomi,  privi  di partita IVA, non iscritti ad altre forme  previdenziali  obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali (articolo 2222  del  codice civile). Per tali contratti deve risultare per il 2021  l’accredito  di  almeno  un  contributo mensile, e i lavoratori devono essere  già iscritti,  alla  data  di entrata in vigore del decreto, alla Gestione separata;
  •  gli  incaricati  alle  vendite  a domicilio con reddito nell’anno  2021  derivante dalle  medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di  partita  IVA  attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del decreto alla Gestione separata.

In attesa delle circolari applicative dell’Inps di prossima pubblicazione, si consiglia di rivolgersi alle sedi territoriali di Inca. Per conoscere quella più vicina alla propria abitazione clicca qui  

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