Cgil, bene Catalfo su assegno familiare a tutelati da FIS
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 10, 2020
Argomenti: CGIL |
Coronavirus: CGIL, CISL e UIL, sicurezza lavoratori e cittadini deve restare al centro azione Governo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 9, 2020
Argomenti: CGIL |
Festività pasquali 2020: Cgil Cisl Uil Toscana categoria commercio, astensione e sciopero dal lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 9, 2020

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Argomenti: FILCAMS, scioperi |
Due giorni soltanto in cui #IORESTOACASA valga anche per loro.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 9, 2020
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Coronavirus: Landini, Furlan e Barbagallo a Conte, subito incontro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 8, 2020
Coronavirus: Landini, Furlan e Barbagallo a Conte, subito incontro
Argomenti: CGIL |
FILCAMS CGIL Siena alla Rekeep: “Una catena è forte se lo è il suo anello più debole”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 8, 2020
FILCAMS CGIL Siena alla Rekeep: “Una catena è forte se lo è il suo anello più debole”
Nessun tampone al personale in appalto delle pulizie di Nottola
Siena, 8 aprile 2020 – Nella lotta per non far penetrare il Covid-19 nella nostra collettività, uno degli anelli più deboli del mondo del lavoro – quello degli appalti – rischia di rompersi. E’ quello che sta per accadere nel settore delle pulizie degli ospedali.
“E’ inammissibile – afferma la Filcams Cgil di Siena – che quando all’interno delle strutture ospedaliere accade che alcuni pazienti ricoverati in reparti non Covid risultino successivamente positivi al virus la giusta pratica di predisporre sollecitamente tamponi di verifica al personale sanitario non venga estesa anche a tutti coloro che quotidianamente entrano in contatto, a molto meno di un metro di distanza, con il positivo o con il presunto tale”.
L’azienda Rekeep Spa, che gestisce l’appalto di pulizie del plesso ospedaliero di Nottola, è stata informata giorni fa dalla Filcams Cgil di Siena di un caso simile, e soprattutto della necessità che il loro medico competente per la sorveglianza sanitaria predisponesse in collaborazione con le strutture pubbliche almeno un’indagine epidemiologica per verificare la situazione.
“A tutt’oggi la Rekeep non ha dato alcun tipo di riscontro né verbale e né scritto – denuncia l’organizzazione sindacale – e di tale situazione era stata informata, nei giorni scorsi, anche la Direzione sanitaria. In giornata abbiamo inviato una lettera ufficiale anche il Prefetto di Siena. È inaccettabile che dopo diversi giorni dalla scoperta della positività del paziente la Rekeep spa non abbia fatto ancora niente, nemmeno per capire se il contatto che il proprio personale ha avuto con il paziente consigli o meno l’effettuazione del tampone. Ed è poi molto grave questa disparità di trattamento tra lavoratori diretti e in appalto, perché il virus e la sua diffusione non fanno queste distinzioni!”.
“Rischiare di rompere uno degli anelli più deboli nella lotta contro il corona virus – prosegue la Filcams – può vanificare il mirabile lavoro e il grande sacrificio che tutto il personale del sistema ospedaliero ed assistenziale sta portando avanti. Non dobbiamo scordarci del personale in appalto che, troppo spesso dimenticato, supporta quotidianamente l’ottimo lavoro delle professioni sanitarie stando a stretto contatto con gli operatori e con gli utenti. La situazione di emergenzialità che investe la salute pubblica richiede la capacità di valutare le misure di contrasto al Covid a 360 gradi. Dalla Rekeep pretendiamo le indagini necessarie con l’assunzione delle relative responsabilità. Alla Direzione sanitaria di Nottola, all’Azienda Usl Toscana Sud Est e al Prefetto di Siena chiediamo di predisporre le necessarie verifiche e le conseguenti azioni”.
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Congedo per emergenza Covid-19, prorogato fino al 13 aprile
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 8, 2020
Prorogato fino al 13 aprile
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CAAF CGIL Toscana: “Mandaci una email e fissiamo un nuovo appuntamento per il 730!”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 8, 2020
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Risorse sistema educativo zero-sei: “I Comuni colgano l’opportunità offerta dalla Regione”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 7, 2020
CGIL Siena su risorse sistema educativo zero-sei: “I Comuni colgano l’opportunità offerta dalla Regione”.
Preoccupazione sia per i nidi pubblici che per quelli privati accreditati
Siena, 7 aprile 2020 – La CGIL ritiene da sempre che i servizi all’infanzia debbano avere un carattere pubblico ed universale in virtù della grande funzione che svolgono nel percorso di crescita e formazione di ciascun bambino, oltre ad essere il primario strumento di conciliazione dei tempi di lavoro con il carico familiare. E’ quindi per questo valore sociale che il pubblico dovrebbe avere la capacità di evadere l’intera domanda di posti, invece la gran parte è coperta dalle strutture private accreditate.
Con la recente Delibera della Giunta Regionale 429/2020 sul sistema educativo zero-sei vengono implementati i criteri per l’utilizzo, da parte dei Comuni, di alcuni fondi stanziati dal Ministero dell’Istruzione. Per la nostra provincia si tratta di circa un milione di euro. Sarà quindi possibile destinare queste risorse non solo per l’abbattimento delle rette e l’ampliamento dell’offerta, scelte che comunque restano prioritarie in direzione di una maggiore accessibilità ai servizi, ma, vista l’attuale inattività a causa dell’emergenza Covid-19, anche per il sostentamento delle spese di gestione, sia dei nidi pubblici a gestione diretta sia dei nidi privati accreditati, che lavorino in appalto o meno. Soprattutto su quest’ultimi c’è una particolare preoccupazione.
Auspichiamo che le Amministrazioni comunali valutino attentamente l’opportunità data dalla Regione Toscana. Sarebbe importante trovare un equilibrio tra le esigenze della cittadinanza in ordine sia alla riduzione delle rette, che al momento sono annullate per la chiusura dei servizi, sia alla necessità di ampliamento dell’offerta, ma anche al contributo al sostentamento delle strutture. Le spese di gestione (gli affitti per esempio), infatti, restano anche in assenza di risorse in entrata e, senza un supporto, i nidi privati accreditati rischierebbero di trovarsi in enorme difficoltà con irreparabili conseguenze sia per le lavoratrici e i lavoratori che vi operano, che per le tante famiglie che oggi fruiscono di quei servizi perché la capacità pubblica non è riuscita a soddisfare la loro domanda.
CGIL Siena
SUNIA Siena: “I Comuni predispongano gli avvisi per i contributi regionali agli affitti”.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 7, 2020
SUNIA Siena: “I Comuni predispongano gli avvisi per i contributi regionali agli affitti”.
Il sindacato degli inquilini propone anche la rinegoziazione
Siena, 7 aprile 2020 – La Regione Toscana, con la Delibera n. 442 del 31.03.2020, ha introdotto una misura straordinaria ed urgente in sostegno al pagamento del canone di locazione in favore dei conduttori che hanno visto ridurre il proprio reddito a causa delle misure di contenimento previste dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19.
Il SUNIA chiede ai Comuni di essere celeri nel pubblicare gli avvisi pubblici previsti entro il 30 aprile, in modo da rispondere alle molteplici necessità che provengono da tutto il territorio provinciale. La priorità imprescindibile, infatti, è che i soldi stanziati vengano erogati in tempi rapidi ai richiedenti in modo da non vanificare l’efficienza nell’emanazione del provvedimento stesso. Le procedure devono permettere a tutti gli aventi diritto, seppur nel rispetto delle limitazioni agli spostamenti previste, di presentare le domande di contributo per consentire agli inquilini di poter beneficiare del provvedimento regionale senza scadere in un eccesso di burocrazia. In tal senso il nostro sindacato, data la straordinarietà del momento, si rende disponibile ad individuare e concordare modalità operative di raccolta e invio delle domande.
Al contempo come SUNIA, sin dal primo momento, abbiamo individuato nella rinegoziazione dei canoni uno strumento che può rivelarsi decisivo per l’indispensabile contenimento e riduzione degli affitti (abitativi, transitori, per lavoratori e studenti fuori sede e quelli commerciali ed artigianali) e per evitare il ricorso ad un contenzioso che avrebbe conseguenze devastanti per tante famiglie colpite dai riflessi economici dell’epidemia, senza risolvere i problemi di nessuna delle parti, inquilino e proprietario, e aumentando a dismisura gli sfratti senza soluzione alternativa. Questa proposta, rivolta alle associazioni della proprietà immobiliare, si affianca alla richiesta di mettere a disposizione concretamente maggiori risorse unificando i fondi di sostegno all’affitto e per morosità incolpevole. Il SUNIA provinciale, ha attivato, con le modalità consentite dalle attuali restrizioni, un servizio di ascolto e consulenza per gli interessati (inquilini, lavoratori e studenti fuori sede, commercianti e artigiani) per fornire loro un supporto ed individuare soluzioni eque e percorribili. Ricordiamo che l’eventuale patto sottoscritto per la diminuzione dell’affitto dovrà essere comunicato all’Agenzia delle Entrate con modalità semplificate, come già previsto dalla Circolare dell’Agenzia 10/E del 2010, consentendo così al proprietario di pagare le imposte sul reale imponibile minore incassato a seguito dell’accordo tra le parti.
SUNIA Siena
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