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“È una finanziaria miope e di destra che tradisce i precari e i pensionati”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 31, 2018

🗞 “Lavoro e migliori condizioni per le persone sono di sinistra. Quindi è una manovra di destra. E con le clausole di salvaguardia sull’Iva inserite, tra due anni prevede pane e acqua per tutti, quindi è anche una manovra miope”. Inizia così l’intervista al segr.gen. Cgil Susanna Camusso pubblicata oggo sul Fattoquotidiano sulla #Manovra che non dà risposte al mondo del lavoro e contro la quale Cgil Cisl e Uil vanno alla mobilitazione.

“È una finanziaria miope e di destra che tradisce i precari e i pensionati”
Di: Susanna Camusso (intervista)
dom 30 dic, 2018

“È una finanziaria miope e di destra che tradisce i precari e i pensionati”
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, questa è una manovra di sinistra o di destra?
Lavoro e migliori condizioni per le persone sono di sinistra. Quindi è una manovra di destra. E con le clausole di salvaguardia sull’Iva inserite, tra due anni prevede pane e acqua per tutti, quindi è anche una manovra miope.
I sindacati porteranno i pensionati in piazza. C`è il i blocco delle rivalutazioni sopra i 1.500 euro, ma c’è anche quota 100. Non siete contenti?
Con Cisl e Uil abbiamo deciso di svolgere una grande mobilitazione di tutto il mondo del lavoro a gennaio. Intanto in questi giorni si è avviata la mobilitazione unitaria delle sigle dei pensionati contro il blocco della rivalutazioni delle pensioni. Alla fine del 2016, nella bozza d’accordo con il governo Gentiloni, c’era l’impegno che da gennaio 2019 sarebbe tornata l’indicizzazione delle pensioni. Il governo Conte non lo ha rispettato.
E quota 100?
Non siamo di fronte alla abrogazione della riforma Fornero ma un provvedimento che riguarda soprattutto gli uomini dell’industria e una parte del pubblico impiego e che non interviene su tutte le situazioni più critiche: donne, lavoro intermittente e giovani.
La motivazione ufficiale di quota 100 è favorire le assunzioni dei giovani. Succederà?
Nel pubblico impiego c’è in realtà un nuovo blocco del turnover: le assunzioni sono rinviate a fine anno e non saranno sufficienti a compensare i tagli recenti. Nell’industria, i numeri dei beneficiari sono molto più piccoli, per andare in pensione serve una continuità contributiva che in pochi hanno dopo dieci anni di crisi. Un po` di assunzioni ci saranno, ma nel semestre scorso abbiamo avuto il record del contratto a termine. Non sarà un po` di turnover ad arginare il problema.
Sta dicendo che il decreto dignità non ha funzionato?
Il testo approvato era molto diverso da quello di partenza. Aver reintrodotto le causali dopo un anno di contratto invece di specificare chiaramente quali sono le ragioni per assumere a tempo determinato ha semplicemente accelerato il ricambio dei contratti a termine senza favorire le stabilizzazioni. E dopo tanti annunci, il Jobs Act del governo Renzi non è stato cambiato.
Reddito di cittadinanza: voi non volevate una misura sol o assistenziale, ora c`è la politica attiva, l’obbligo di formazione e l’incentivo alle assunzioni. Meglio?
Stiamo tutti discutendo di ipotesi, un testo non c’è. Il Rei viene incluso nel Reddito di cittadinanza che spero quindi manterrà le misure di contrasto alla povertà infantile e giovanile con interventi su diritto allo studio, inserimento in programmi di formazione e così via. Ma non c’è bisogno di chiamare “reddito di cittadinanza” un incentivo alle assunzioni simile a quelli erogati dai governi precedenti, il cui bilancio, peraltro, non è stato positivo.
Dopo la riforma dei congedi maternità si potrà lavorare fino al parto e poi prendersi tutti i cinque mesi dopo. Maggiore flessibilità per la donna o più potere di ricatto al datore di lavoro?
Maggiore flessibilità per le imprese. Già oggi ci sono dati inquietanti sui licenziamenti solo apparentemente volontari dopo il parto. Non si capisce quale dovrebbe essere l’effetto positivo di questa norma.
E cosa pensa dell’aliquota agevolata per le partite Iva fi no a 65.000 euro?
È un incentivo a trovare soluzioni condivise tra datore e lavoratore per avere rapporti solo a partita Iva invece che assunzioni con contratti stabili e diritti garantiti.
Chiedevate più investimenti. Soddisfatti?
Preoccupati. C’è il taglio di investimenti già previsti, come quelli per il Fondo ferrovie, e di risorse che andavano al Mezzogiorno. E la norma sugli appalti è pericolosissima: con l’affidamento diretto fino a150.000 euro si abbasserà la qualità e c’è il concreto rischio di un aumento della corruzione. Se c’era un tema sul quale scontrarsi con l’Ue era la difesa degli investimenti. Invece il governo li ha tagliati.
Il “Partito del Pil” ha scelto come battaglia simbolo il Tav Torino-Lione. Almeno su questo lei e Vincenzo Boccia di Confindustria siete d’accordo?
Sviluppo e investimenti non derivano certo soltanto dalle grandi opere. Nella manovra manca un impegno fondamentale sugli investimenti sociali: asili, nidi, scuola riassetto idrogeologico… P oi, noi siamo un sindacato, nei cantieri ci sono migliaia di lavoratori in una condizione di incertezza. Il mio primo dovere è difendere le loro prospettive. Molte delle opere in discussione – Tav, Terzo Valico, Brennero – sono già in fase avanzata, ci sono costi elevati anche a bloccarle e sono spesso essenziali per i collegamenti e l’unità del Paese.
A fine gennaio la Cgil sceglierà il nuovo segretario. Lei che farà?
Come ho sempre detto, non cambio casa.

Intervista di Stefano Feltri (Il Fatto Quotidiano edizione del 30.12.2018)

Argomenti: CGIL |

Le prime valutazioni della Cgil sulla manovra

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 30, 2018

Le prime valutazioni della Cgil sulla manovra
Pubblicato il 30/12/2018 da www.cgil.it

Dopo oltre due mesi di iter parlamentare e incessanti scambi con la Commissione europea, negli ultimi giorni del 2018 viene approvata la Legge di Bilancio, al terzo passaggio parlamentare e dopo ben tre voti di fiducia consecutivi posti dal Governo, tra maxiemendamento ed emendamenti micro-settoriali. Il deficit viene ridimensionato, la parte economica della manovra viene ridotta e il quadro finanziario diviene più restrittivo.
Le prime valutazione della Cgil sulla manovra

Approfondimenti:
Audizione Cgil ‘manovra inadeguata per lavoro e sviluppo’
Cgil, Cisl, Uil presentano piattaforma unitaria per legge di Bilancio 2019

Argomenti: CGIL |

I Sindacati dei pensionati delusi dalla Società della Salute Senese

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 29, 2018

I Sindacati dei pensionati delusi dalla Società della Salute Senese
SPI CGIL, FNP CISL e UIL UILP: “Mancate risposte sull’arretratezza delle strutture di assistenza”

Siena, 29 dicembre 2018 – Dopo oltre un mese dalla richiesta di incontro inoltrata dai sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UIL UILP, la Presidenza della Società della Salute Senese aveva indicato nel 14 dicembre scorso la data per un confronto sui temi sollevati.
Purtroppo alla riunione il Presidente della SdS non è potuto essere presente per impegni istituzionali, delegando alla sola dirigenza (tecnica) della Società il compito di confrontarsi.
Siamo quindi rimasti molto delusi dall’assenza della rappresentanza politica, visto e considerato che, come avevamo esplicitato nella lettera di richiesta dell’incontro, speravamo di avere un chiarimento politico sulla mancata applicazione nella zona senese (15 Comuni che vanno dal Chianti alle Crete, dalla Val di Merse alla Val d’Orcia) del Piano Regionale Sanitario ormai deliberato da diversi anni, che continua a vedere la mancanza di strutture pubbliche decentrate nel territorio destinate all’assistenza socio sanitaria della popolazione che vi risiede.
Nell’incontro siamo venuti a conoscenza che vi sono difficoltà nel definire le Convenzioni con i Medici di Medicina Generale per procedere nell’attuazione degli indirizzi previsti dal Piano Sanitario della Regione Toscana, quali ad esempio le Case della salute, la medicina di iniziativa e i posti letto per cure intermedie, per citare solo i più importanti, e che tale mancata applicazione non permette di concretizzare quelle novità su cui l’area senese è in notevole ritardo rispetto ad altre zone distretto che formano l’Area Vasta (nella provincia di Arezzo le Case della Salute aperte sono ben 20).
Nella zona senese, ove abita circa la metà della popolazione di tutta la provincia, dovrebbero essere attive, stando agli standard regionali, almeno 4 Case della Salute, ma ad oggi vi è solo il presidio di Montalcino, che per la sua collocazione geografica è di supporto ad un ridotto numero di cittadini, e non è stata ancora formulata una programmazione territoriale riguardo la dislocazione di tali strutture e la previsione di un cronoprogramma di attuazione.
Come organizzazioni sindacali dei pensionati vogliamo evidenziare che nella zona sono presenti oggi i soliti servizi sanitari dei tempi delle vecchie Mutue – Poliambulatorio di Pian d’Ovile – e non esistono presidi attrezzati di assistenza nella cintura dei Comuni confinanti la città di Siena, in cui abita un numero di cittadini pari se non superiore ai residenti del capoluogo.
Eppure vi sono edifici disponibili che potrebbero essere utilizzati a tale scopo ad Asciano, a Rosia e a Radda in Chianti, come pure si può pensare ad un uso per cure intermedie degli spazi all’interno delle Residenze per Anziani dislocate nel territorio.
Non ritenendo esaustivo dei temi sollevati l’incontro del 14 dicembre, abbiamo convenuto con il Direttore della Società della Salute di continuare il confronto all’inizio del nuovo anno.
Sarà nostro impegno affrontare comunque tali tematiche con i Sindaci in occasione degli incontri che avremo nei prossimi giorni con le Amministrazioni locali sui bilanci di previsione 2019, nonché di coinvolgere, attraverso iniziative pubbliche, tutta la cittadinanza per esigere una sanità pubblica migliore.

SPI CGIL, FNP CISL e UIL UILP Siena

Argomenti: SPI |

Prossime chiusure Patronato INCA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 28, 2018

Giovedì 4 gennaio 2019

gli Uffici del Patronato INCA

di Rapolano Terme e

di Vescovado di Murlo

rimarranno chiusi

Argomenti: CGIL, INCA, patronato, servizi |

Prossime chiusure UVL Valdichiana

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 28, 2018

Gli Uffici Vertenze Legali della zona Valdichiana rimarranno chiusi nei seguenti giorni:

 

Mercoledì 2 Gennaio 2019 – pomeriggio chiusura Chianciano Terme.

Giovedì 3 Gennaio 2019 – mattina chiusura Montepulciano / pomeriggio chiusura Sarteano.

Venerdì 4 Gennaio 2019 – intera giornata chiusura Montepulciano

 

Vi ricordiamo che LUNEDI’ 31 DICEMBRE tutte le nostre sedi rimarranno chiuse.

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, servizi, Ufficio vertenze, valdichiana |

Presidio dei pensionati senesi contro la manovra di Bilancio 2019: “Il Governo non faccia cassa con i pensionati!”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 27, 2018

Presidio dei pensionati senesi contro la manovra di Bilancio 2019: “Il Governo non faccia cassa con i pensionati!”

La Legge, non solo non tiene conto dell’impegno preso dal Governo durante l’incontro del 10 dicembre scorso, ma nel caso del sistema di rivalutazione delle pensioni, previsto dal primo gennaio prossimo, non dà attuazione alle intese sottoscritte nel 2016 e nel 2017 dai governi di centro-sinistra per il ripristino del sistema di rivalutazione delle pensioni sulla base della Legge 388 del 2000, continuando con la vessazione dei pensionati.

Infatti in tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Ora diciamo basta.

SPI CGIL, FNP CISL e UILP Siena

Argomenti: CGIL |

Blocco rivalutazione pensioni, la Toscana si mobilita. Cappelli (Spi Cgil), ennesimo atto vessatorio contro i pensionati

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 27, 2018

Blocco rivalutazione pensioni, la Toscana si mobilita. Cappelli (Spi Cgil), ennesimo atto vessatorio contro i pensionati
Il calendario, in aggiornamento, delle manifestazioni unitarie dei pensionati di Cgil Cisl e Uil.
Cappelli (Spi Cgil Toscana), “Si tratta dell’ennesimo atto vessatorio nei confronti dei pensionati”
Ciò che ha fatto il Governo con il maxi-emendamento alla legge di Bilancio è “un clamoroso passo indietro rispetto agli impegni assunti dal precedente Governo che aveva stabilito il ritorno dal 1° gennaio 2019 ad un meccanismo di rivalutazione che fosse in grado di tutelare il potere d’acquisto dei pensionati italiani – dicono i sindacati pensionati di Cgil Cisl e Uil –. In tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati. E’ il momento di dire basta”.
In tutta Italia i sindacati stanno organizzando mobilitazioni e presidi davanti alle prefetture per far sentire la loro voce.
In Toscana appuntamento, sempre dalle 10 alle 12, il 27 a Siena; il 28 ad Arezzo, Firenze, Livorno e Pistoia; e a Grosseto il 3 gennaio. Il calendario è in aggiornamento: nonostante le difficoltà organizzative, dato il momento festivo, tutte le strutture territoriali stanno infatti lavorando per essere in piazza la prossima settimana.
“Si tratta dell’ennesimo atto vessatorio nei confronti dei pensionati – sottolinea la Segretaria generale dello Spi Cgil Toscana Daniela Cappelli. In Toscana –– aggiunge – l’importo medio della pensione è sotto i 1.000 euro; ma circa 20 mila pensionati sono nella fascia tra 250 e 499 euro, e 131 mila tra 500 e 750 euro. Questo significa lottare per la sopravvivenza, risparmiando su cibo, vestiario, riscaldamento e altri beni di prima necessità come le cure mediche. Se non si modifica il sistema di rivalutazione per il potere d’acquisto delle pensioni, le loro condizioni sono destinate a peggiorare ulteriormente”.
Enrico Pedini, segretario generale Spi Cgil provincia di Livorno presentando l’iniziativa nel capoluogo labronico ha dichiarato tra l’altro: “Protestiamo contro una profonda ingiustizia che viene fatta ancora una volta ai danni dei pensionati. Già negli anni passati essi avevano infatti subito il blocco alla rivalutazione delle pensioni. Il governo insomma finanzia i propri provvedimenti attingendo a risorse che spetterebbero invece ai pensionati, questo è inaccettabile”

Notizia del: dom 23 dic, 2018 da www.tosc.cgil.it

Argomenti: CGIL |

Buone feste a tutt*!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 25, 2018

da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro

Durante queste feste, che auguriamo a tutti serene e piene di affetto, evochiamo parole per la democrazia, per la solidarietà, per l’impegno. Insieme proviamo a segnare un confine al clima di intolleranza e risentimento che sta avvelenando il Paese e a sconfiggerlo. Buone feste a tutt*!

Argomenti: CGIL |

Manovra: Cgil, Cisl e Uil, pessima e recessiva, mortifica sviluppo, lavoro e fasce deboli

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 24, 2018

Manovra: Cgil, Cisl e Uil, pessima e recessiva, mortifica sviluppo, lavoro e fasce deboli
Pronti alla mobilitazione con una grande manifestazione nazionale a gennaio
Pubblicato il 23/12/2018 da www.cgil.it

Roma, 23 dicembre – “Una Legge di Bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale . Per rispondere ad una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata e che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria, Cgil, Cisl e Uil sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazioni nazionale a Gennaio ”.
È questo il duro giudizio che Cgil, Cisl e Uil esprimono in una nota unitaria sul Maxiemendamento approvato questa notte con voto di fiducia al Senato che, aggiungono “per le modalità della sua approvazione, rappresenta una grave lesione alla democrazia parlamentare”.
“Nel testo approvato da Palazzo Madama – scrivono Cgil, Cisl e Uil – non c’è il minimo sforzo per intercettare le urgenti e profonde necessità espresse dai territori, dal lavoro, dalle categorie più deboli.
Di fronte alle enormi difficoltà dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, dei giovani, si risponde con la logica assurda e incoerente delle spese correnti e dei tagli al capitale produttivo. Le risorse per gli investimenti – già limitate – sono drasticamente ridotte, bloccando così gli interventi in infrastrutture materiali e sociali – a partire da sanità e istruzione – necessaria leva per la creazione di lavoro, la crescita e la coesione sociale territoriale. Si fa cassa con il taglio dell’adeguamento all’inflazione per le pensioni sopra i 1522 euro lordi al mese, il blocco delle assunzioni nella PA fino a novembre e le risorse –insufficienti- per il rinnovo dei contratti pubblici. Nessuna risposta sugli ammortizzatori e neppure sul versante fiscale per lavoratori e pensionati dove invece si sceglie di introdurre la flat tax e nuovi condoni. Una legge di bilancio che colloca per il 2020 e 2021 sulle spalle degli italiani un debito di oltre 50 miliardi in virtù delle clausole di salvaguardia, vincolando così anche per il futuro qualunque spazio per interventi espansivi che facciano ripartire il paese. Un andamento che non risparmia, ma anzi infierisce di più sulle aree deboli del Mezzogiorno, come dimostra il drammatico ridimensionamento del cofinanziamento europeo per la convergenza territoriale. Quella voluta dal Governo è una Manovra che non qualifica la spesa, e umilia economia reale e competitività, schiaccia la centralità della buona occupazione e del lavoro nelle dinamiche di crescita e di coesione nazionale. Lasciare che la politica economica italiana sia ridotta a questo significa condannare il Paese al declino e alla definitiva rottura del suo tessuto sociale e produttivo”.
“Cgil, Cisl e Uil – conclude la nota – non possono che condannare questo andamento ed esprimere il più forte dissenso a tale politica economica. Per questo il sindacato confederale, oggi unito in un fronte compatto di proposta sulla base di una piattaforma programmatica condivisa e sostenuta da decine di migliaia di lavoratori e pensionati annuncia l’apertura di una stagione di mobilitazione e di lotta nelle categorie e sui territori che culminerà con una grande manifestazione nazionale unitaria a Gennaio”.

Argomenti: CGIL |

Giovedì 27 dicembre presidio dei sindacati dei pensionati a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 24, 2018

Argomenti: pensionati, pensioni, presidio, SPI |

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