Attenzione! Servizi INPS fuori uso!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017
Servizi INPS fuori uso, il disservizio potrebbe prolungarsi anche fino a domani, venerdì 21 luglio 2017
Dal sito web dell’INPS:
#Attenzione: dalle 8.15 di questa mattina i sistemi Inps sono bloccati e non è possibile accedere ai servizi online su tutto il territorio nazionale anche attraverso #contactcenter e sedi.
Si sta lavorando in queste ore per ripristinare il sistema.
Ci scusiamo per il disagio creato e vi aggiorneremo qualora il blocco dovesse prolungarsi più a lungo.
Argomenti: CGIL |
SECURPOL Siena: FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL fanno il punto della situazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017
SECURPOL SIENA: FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Siena, 20 luglio 2017 – “La situazione della Securpol è certamente preoccupante – spiegano FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di Siena – ma non disperata come potrebbe apparire dalle notizie diffuse alla stampa in questi giorni. Notizie, tra l’altro, note da tempo e di cui i lavoratori, attraverso le varie riunioni che abbiamo svolto, sono stati costantemente informati: anche in questa settimana abbiamo convocato il personale per fare il quadro dell’evoluzione della crisi aziendale”.
“Una delle assurdità della vicenda – sottolineano le organizzazioni sindacali – è che la Securpol di Siena ha bilanci in attivo e lavoro in abbondanza ma purtroppo ‘paga’ le difficoltà del Gruppo a cui è legata; questo, ovviamente, crea ancora più disagio e frustrazione tra i lavoratori, che continuano a garantire i servizi ma che chiedono giustamente sicurezze sul loro futuro lavorativo”.
“Ci preoccupa molto la superficialità con cui vengono ‘spacciate’ delle notizie – proseguono i sindacati – perchè rischiano di mettere ulteriormente in difficoltà i lavoratori, visto che in questa provincia la Securpol vive soprattutto di lavori privati in appalto… Creare preoccupazione e diffidenza tra chi ‘compra’ il servizio e potrebbe disdirlo, così come è accaduto proprio nelle ultime ore con un appalto, a vantaggio di altre società concorrenti, non può essere tollerato!”.
“In questo quadro di difficoltà – aggiungono le sigle – non concepiamo la voglia di protagonismo della UILTUCS, anche quando le è stato chiesto di impegnarsi unitariamente nell’interesse dei lavoratori. Sono anni che FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL seguono le varie vicissitudini della Securpol, cercando di gestirle attraverso un confronto con gli attori coinvolti (Azienda, Ministero, Prefettura, ecc…) e diffondendo notizie e prese di posizione solo a fronte di un mandato dei lavoratori”.
“In un settore come quello della vigilanza privata – proseguono le organizzazioni sindacali – il lavoro dei 59 dipendenti (non 70) della Securpol è estremamente delicato e va tutelato, e proprio per questo abbiamo richiesto un incontro al Prefetto di Siena per garantire la continuità dell’attività lavorativa anche dopo il 25 luglio, data in cui scatterebbe la revoca della licenza al Gruppo e scadenza alla quale certo non ci rassegniamo”.
“Per quanto ci riguarda – concludono FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL – non siamo interessati a distinguerci pubblicamente per altri scopi, continueremo a lavorare unitariamente, così come abbiamo sempre fatto, per l’esclusivo bene dei lavoratori”.
Argomenti: FILCAMS |
Modifica del tempo determinato? Sarebbe finalmente una buona notizia!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2017
“Se si avvierà una discussione utile a rivedere le condizioni di utilizzo dei contratti a tempo determinato per noi sarà una buona notizia”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
Per Scacchetti “la totale liberalizzazione di questa forma contrattuale, avvenuta negli ultimi anni, è stata profondamente sba…gliata. Il lavoro stabile e di qualità è una delle precondizioni per crescita e sviluppo”.
“Il tempo determinato, oltre a essere la principale forma di attivazione dei nuovi rapporti di lavoro, è divenuto una condizione di stabilizzazione dell’eterna precarietà. Una condanna per centinaia di migliaia di lavoratori, soprattutto per quelli più giovani – sostiene la dirigente sindacale – sia per l’ampia durata che per la mancanza di causali”. “Per questi motivi – conclude – saluteremmo con favore una discussione utile a modificare l’impianto del contratto a tempo determinato”.
Argomenti: CGIL |
EFFETTI DELLA NUOVA LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO: “NULLA E’ CIO’ CHE SEMBRA”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 19, 2017
| EFFETTI DELLA NUOVA LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO: “NULLA E’ CIO’ CHE SEMBRA” di Gino Rotella
Continuano gli arresti di imprenditori coinvolti nello sfruttamento del lavoro agricolo dovuti alla nuova legge sul contrasto al fenomeno del caporalato. La cronaca li riporta. Dal Nord al Sud. Passando per il Centro. Ma sbaglia chi crede che siano meri fatti di cronaca locale. Come quello capitato nelle scorse settimane al Presidente di Confagricoltura – “autosospeso” – in Calabria. Alberto Statti. Interdetto dall’esercizio d’impresa con l’accusa di estorsione, nel contesto dell’operazione “Spartaco” condotta dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme per contrastare le diverse forme di sfruttamento dei lavoratori, “che inquinano il mercato del lavoro e danneggiano gli imprenditori ed i contribuenti onesti.” Non è qui l’occasione per entrare nel merito delle vicende contestate dalla Guardia di Finanza all’imprenditore. Non è l’aspetto penale che ci riguarda. Non è il nostro mestiere. Il signor Statti saprà certamente difendersi dalle pesanti accuse: “da anni l’imprenditore costringeva sistematicamente i propri dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) di quelle formalmente risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo di lavoro ed a rinunciare, di fatto, alle somme di Tfr previste, con la minaccia dell’immediato licenziamento o, prima dell’instaurazione del rapporto lavorativo, con l’esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all’impiego secondo le regole.” Fatti gravi, come si intuisce, che se saranno confermati contrastano fortemente con le affermazioni del Presidente Statti riportate in una nota stampa del luglio 2016: “Agire sul versante delle regole, delle agevolazioni, dei costi e parallelamente stroncare ogni forma di illegalità e prevaricazione. Da questo punto di vista occorre mostrare gratitudine al quotidiano lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, lavoro che nel corso degli ultimi anni ha consentito di colpire a fondo e duramente quelle imprese che si sono poste fuori dalle regole oltraggiando dignità e professionalità dei lavoratori agricoli. Il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura costituiscono un’autentica piaga ed anche un imponente fattore di concorrenza sleale verso quelle aziende che invece operano nella legalità”. Ecco il pensiero del Presidente “autosospeso” della Confagricoltura di Calabria. Come non essere d’accordo con lui? |
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Chiusura estiva sedi CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 19, 2017
vi informiamo che le nostre sedi rimarranno chiuse
da lunedì 14 AGOSTO a venerdì 18 AGOSTO
riapriranno LUNEDI’ 21/08/2017
Argomenti: camere del lavoro, CGIL |
Cgil Cisl Uil Toscana: boccata d’ossigeno per dipendenti di ditte artigiane in crisi.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 18, 2017
Sbloccato il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA). Ebret Toscana (ente bilaterale dell’artigianato) è ora nelle condizioni di procedere all’istruttoria delle domande di integrazione salariale arrivate e giacenti e a quelle che arriveranno.
A seguito dell’avvio delle procedure informatiche e amministrative a livello nazionale è stata approvata la convenzione che sblocca il fondo di solidarietà per i dipendenti in cig e in solidarietà di ditte artigiane.
Ebret Toscana (ente bilaterale dell’artigianato) è ora nelle condizioni di procedere all’istruttoria delle domande di integrazione salariale arrivate e giacenti e a quelle che arriveranno.
Parte quindi un percorso di concreta integrazione salariale in costanza di rapporto anche per i lavoratori artigiani della Toscana a condizione che:
1) l’azienda dove lavorano deve essere iscritta ed in regola con i versamenti all’Ebret
2) sia stato sottoscritto l’accordo sindacale territoriale tra le parti e che lo stesso sia stato inserito dal consulente o dalle organizzazioni di rappresentanza delle controparti nel sistema informatico di FSBA.
In presenza di questi parametri, a partire da oggi, l’ente bilaterale toscano dopo aver controllato la correttezza delle domande le invierà al fondo chiedendo allo stesso stesso di metterle in pagamento e consentirne la liquidazione attraverso le aziende.
Cgil,Cisl e Uil Toscana esprimono un giudizio positivo sul raggiungimento di questo obiettivo ed auspicano che il sistema sia sempre più funzionale ed efficace.
Argomenti: artigianato, CGIL |
Incendi e operai forestali – FLAI CGIL e FAI CISL Siena e Grosseto: “Chiediamo la riapertura del turnover”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 17, 2017
Gli incendi, la foresta e gli operai forestali – FLAI CGIL e FAI CISL Siena e Grosseto: “Chiediamo la riapertura del turnover”
17 luglio 2017 – Negli ultimi anni anche in Toscana si sono susseguite estati sempre più torride e siccitose con incendi sempre più frequenti e di intensità sempre maggiore.
Al di là di quanto riportato dagli organi di stampa, un ruolo essenziale viene svolto dagli operai forestali dell’Unione dei Comuni della Toscana, con personale che vanta professionalità ed esperienza in questo tipo di intervento.
Queste figure professionali, fortemente legate al territorio, sono il primo presidio di deterrenza per contrastare il triste fenomeno degli incendi boschivi.
Purtroppo la figura dell’operaio non viene considerate per quello che di positivo realmente svolge ed allo stesso tempo si sono ridotti a livelli ormai intollerabili i finanziamenti al settore della forestazione.
Anche in Toscana il numero di operai forestali si è ridotto drasticamente con ripercussioni negative sui livelli minimi essenziali.
Eppure il ruolo della foresta e del bosco sta assumendo un’importanza fondamentale: è determinante per la tutela della biodiversità, è indispensabile per la corretta conservazione delle acque e del suolo, fornisce legname ed è un serbatoio naturale per l’assorbimento del carbonio mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici.
Ma il bosco, ormai fortemente antropizzato, va gestito e curato con professionalità e passione.
Però di questo ci si ricorda solo in presenza di emergenze ambientali quali alluvioni e incendi boschivi; nella pratica comune di tutti i giorni si assiste a continui tagli agli investimenti e al personale.
Pertanto non sembra più rinviabile un piano regionale finalizzato alla tutela della risorsa foresta. FLAI CGIL e FAI CISL di Siena e Grosseto chiedono fortemente la riapertura del turnover da parte della Regione Toscana con l’inserimento di giovani motivati e formati per svolgere un ruolo positivo di trascinamento del settore e vantaggio di tutta la collettività toscana.
FLAI CGIL e FAI CISL Siena e Grosseto
Argomenti: FLAI |
Serve un progetto diverso
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 17, 2017
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
“L’indagine della Fondazione Di Vittorio /Tecnè [ http://bit.ly/2t2j7Ng ] che evidenzia il clima di preoccupazione degli italiani rispetto al lavoro e al futuro, conferma sul tema delle diseguaglianze, della vulnerabilità sociale e della fiducia economica, il clima che costantemente ci viene rappresentato nei luoghi di lavoro. Serve un progetto diverso”. Susanna Camusso commenta così l’indagine FdV/Tecnè presentata oggi e individua proposte e soluzioni
➡️ http://bit.ly/2tdbisn
Argomenti: CGIL |
Violenza: un mese fa si è rischiata addirittura la depenalizzazione dello stalking
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 14, 2017
CGIL SIENA SU FEMMINICIDIO: “UN MESE FA SI E’ RISCHIATA ADDIRITTURA LA DEPENALIZZAZIONE DELLO STALKING”
Siena, 14 luglio 2017 – Purtroppo ancora una giornata segnata da notizie di drammatici episodi di violenza maschile contro le donne: a Monza, a Roma, a Cagliari, a Caserta e nella ‘nostra’ Montepulciano.
Antoneta, badante romena, viveva infatti nella provincia senese e ha trovato sulla sua strada la mano violenta dell’ex compagno italiano.
Un’altra storia consumata tra quelli che dovrebbero essere gli affetti più cari e la cosiddetta “protezione” delle mura domestiche, che invece continuano ad essere il luogo principale e relazionale più diffuso della violenza di genere.
Episodi ai quali spesso si arriva anche dopo tante denunce per maltrattamenti che le donne riescono con coraggio a portare avanti nonostante i rischi che comunque possono correre.
Tutto questo risulta più assurdo se si pensa che nella legge di riforma del codice penale, approvata proprio un mese fa, il 14 giugno, si è introdotto un nuovo articolo, il 162 ter, che prevede l’estinzione dei reati a seguito di condotte riparatorie, senza tenere conto che tra questi reati vi sarebbe potuto rientrare anche lo stalking: senza il consenso della vittima l’imputato potrà estinguere il reato pagando una somma se il giudice la riterrà congrua, versandola anche a rate.
Solo la mobilitazione dei sindacati, delle associazioni femminili e dei centri antiviolenza ha fatto ammettere l’errore al Dicastero della giustizia, con la promessa di una norma riparatoria.
Lo Stato non può tradire le donne due volte, prima esortandole a denunciare e poi archiviando le denunce, o peggio, depenalizzando il reato di stalking.
Il reato di stalking non può essere depenalizzato in un paese come l’Italia dove ogni due giorni viene uccisa una donna e che ha registrato nel 2016 120 femminicidi. Evidentemente c’è ancora troppa superficialità e non sufficiente consapevolezza di questa tragica mattanza.
A cosa dobbiamo ancora assistere prima che si pensi concretamente ad aiutare le persone vittime di abusi e violenze? Siamo stanchi di piangere, vogliamo poter iniziare a dare delle risposte. La vita, la libertà di viverla, non possono essere considerati disponibilità del “più forte” o meglio ancora un privilegio, ma devono essere diritti esigibili a tutti gli effetti.
CGIL Siena
APE PER EDILI: UNA PRIMA VITTORIA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 13, 2017
APE PER EDILI. GENOVESI: UNA PRIMA VITTORIA
I sindacati portano a casa un importante risultato sul fronte pensioni: gli ultimi 6 su 7 anni di continuità contributiva per accedere all’Ape verranno certificati dalle Casse Edili. La soddisfazione Fillea
“Con riferimento alla categoria degli operai edili, in considerazione delle segnalate difficoltà di reperire il datore di lavoro per la sottoscrizione della relativa attestazione (modello AP116), il richiedente potrà farsi rilasciare idonea dichiarazione, sottoscritta dal responsabile della Cassa edile, dalla quale risultino i periodi durante i quali egli è stato iscritto alla Cassa. Tale dichiarazione dovrà essere allegata alla domanda telematica e il richiedente dovrà dichiarare nel campo note (presente nella scelta prodotto) che, stante l’impossibilità di reperire il datore di lavoro, è stata allegata la dichiarazione delle Casse edili interessate, al fine di consentire ai competenti uffici del Ministero del Lavoro, dell’INAIL e dell’INL le verifiche di competenza.”
Così scrive la Direzione Centrale delle Pensioni dell’Inps nel messaggio n. 2884, in cui l’Istituto integra la precedente circolare e aggiunge ulteriori specifiche sulle modalità di presentazione delle domande per accedere all’Ape.
Dunque, per gli edili torna la “speranza” di poter accedere all’Ape social, non dovendo più, così come indicava la circolare 99 Inps, andarsi a cercare tutti i datori di lavoro avuti nei sei degli ultimi sette anni di lavoro. Circolare che aveva provocato la durissima reazione della Fillea e degli altri sindacati del settore, che da subito si erano mobilitati contro quella che lo stesso segretario generale degli edili Cgil aveva definito “una vera e propria truffa”.
E proprio da Genovesi arriva il commento a caldo “il mio primo pensiero va a quei lavoratori, circa 2mila dei 23mila over 63 che stanno ancora sulle impalcature, che possono tirare un sospiro di sollievo e forse finalmente poter guardare al proprio futuro con maggiore serenità. Sapere di aver contribuito, insieme a Filca e Feneal, a modificare una circolare ingiusta e a restituire ad alcuni lavoratori il diritto a scendere dalle impalcature e godersi finalmente la propria pensione, è per noi una soddisfazione enorme, che ci riempie di orgoglio. Per questo devo ringraziare tutte le nostre strutture, gli iscritti, i lavoratori che, con la loro incessante mobilitazione – ancora ieri con un presidio davanti al Ministero del Lavoro – hanno contribuito in modo determinante a raggiungere questo importante obiettivo. Le Casse Edili sono già in condizioni di poter certificare rapidamente la continuità contributiva, la macchina è pronta per rispondere immediatamente alla richiesta del lavoratore.”
Per la Fillea resta però il tema dei “paletti” per l’accesso all’Ape, come spiega ancora Genovesi “restano 21mila lavoratori over 63 che ad oggi non hanno i requisiti per accedere all’Ape, perché nel nostro settore 36 anni di contributi, sui cui gli ultimi 6 su 7 continuativi, sono condizioni che solo in pochi possono raggiungere, per le caratteristiche strutturali del lavoro edile, frammentato, discontinuo e segnato generalmente da lunghi periodi di non lavoro e carriere in cui il lavoro nero e grigio rappresentano purtroppo una costante generalizzata” ma i sindacati non si arrendono “continueremo la nostra battaglia per cambiare i requisiti dell’accesso alla pensione anticipata e per garantire che sulle spalle degli edili al peso di un lavoro gravoso e faticoso si aggiunga anche la disperazione per una pensione inarrivabile.”
Infine da Genovesi il messaggio ai lavoratori edili “abbiamo portato a casa un procedimento che vale anche per le domande del 2018 e 2019 ma ora la priorità è non perdere tempo. Quindi chiamateci, cercate la sede a voi più vicina, la scadenza di quest’anno, il 15 luglio, è ormai alle porte ed entro quella data dovete presentare la domanda di accesso all’Ape. I nostri funzionari ed operatori sono a vostra disposizione per aiutarvi a compilare le domande telematiche. E’ importante sapere che le documentazioni – così come indicato dal messaggio dell’Inps – possono essere allegate successivamente, e questo è un bene ma è importante compilare senza errori la richiesta telematica. Sul nostro sito potete trovare facilmente il recapito delle sede più vicina e l’opuscolo dell’Inca contenente tutte le informazioni sui requisiti per l’accesso all’anticipo pensionistico.”
Argomenti: FILLEA |




