Solo il 21 per cento delle imprese è interessato dal secondo livello
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 12, 2016
Solo il 21 per cento delle imprese è interessato dal secondo livello
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La ricerca dimostra inoltre come la diffusione del secondo livello di contrattazione sia ovviamente maggiore nelle realtà aziendali più grandi e minore in quelle più piccole: nelle rimprese con almeno 500 dipendenti è pari al 69,1% (di cui 3,6% territoriale); in quelle comprese tra 200 e 499 dipendenti scende al 60,5% (di cui 3,9% territoriale); nelle imprese fra 50 e 199 addetti, si passa al 38,5% (di cui 6,6% territoriale); in quelle fra 10 e 49 dipendenti, si scende fino al 17,5% (con una quota di territoriale all’8,7%).
L’indagine evidenzia anche un forte divario territoriale, che penalizza il Mezzogiorno. “La percentuale di imprese con almeno dieci dipendenti coperte dalla contrattazione collettiva integrativa per ripartizione geografica – si legge nello studio – dimostra che si passa dal 26,8% del Nord-Est al 23,5% del Nord-Ovest, al 19,8% del Centro, al 13,1% delle Isole, per finire all’11,6% del Sud”. Dalla ricerca della Fondazione Di Vittorio emerge anche un altro elemento fondamentale: “Il contratto collettivo nazionale di lavoro è applicato nel 99,4% delle imprese e ha coperto, nel 2015, l’88,4% del totale delle retribuzioni di fatto. Percentuale che sale addirittura al 93,5% per gli operai”.
“La ricerca condotta dalla Fondazione Di Vittorio rende giustizia di tanti luoghi comuni, secondo i quali la moderna contrattazione dovrebbe derubricare la funzione del contratto nazionale a vantaggio di quella più strettamente aziendale”. Con queste parole Franco Martini, segretario confederale della Cgil, commenta i risultati dello studio. Per Il dirigente sindacale, “il sindacato non ha mai negato la necessità di implementare il secondo livello di contrattazione, perché più vicino alle peculiarità delle aziende e dei territori, ma da tempo andiamo ripetendo che questa condizione riguarda una stretta minoranza delle imprese, appunto poco più del 20%”.
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“Senza una funzione centrale del contratto collettivo nazionale – sottolinea Martini – il mondo del lavoro sarebbe spaccato in due, con una minoranza in grado di avere tutele anche avanzate è una grande maggioranza in condizioni marginali. Per questo Cgil, Cisl e Uil unitariamente hanno avanzato una proposta di riforma del modello contrattuale fondata sulla centralità del ccnl e sullo sviluppo di un secondo livello contrattuale, sia aziendale che territoriale. E al tempo stesso sostengono le categorie impegnate nel rinnovo dei contratti scaduti da molti anni”.
Un’ulteriore conferma, a giudizio del segretario confederale della Cgil, del ruolo importante del contratto nazionale. “Il ritardo dei rinnovi – conclude Martini – ha posto il valore del salario orario nel nostro Paese, ai livelli più bassi dell’intera Europa, con evidenti conseguenze negative nel rilancio della domanda interna. Il tema dei rinnovi contrattuali è questione strategica per il rilancio dell’economia, come la stessa ricerca conferma”.
Argomenti: CGIL |
Igiene Ambientale: Sindacati, siglata intesa per rinnovo contratto aziende pubbliche
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 11, 2016
2016-7-10_Cs_RinnvoIgieneAmbientale
Argomenti: FP, igiene ambientale, scioperi |
Rifiuti: Sindacati, differito sciopero igiene ambientale a 13 e 14 luglio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 9, 2016
COMUNICATO STAMPA FP CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI E FIADEL
Rifiuti: Sindacati, differito sciopero igiene ambientale a 13 e 14 luglio
Roma, 8 luglio – Differito lo sciopero dei lavoratori dell’igiene ambientale al 13 e 14 luglio. A darne
notizia sono Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel che posticipano così i due giorni di astensione
da lavoro previsti per l’11 e il 12 luglio proclamati nell’ambito della vertenza per il rinnovo del
contratto dell’Igiene ambientale. Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: FP, igiene ambientale, scioperi |
FILLEA su Nuova Cassia e Provinciale 65: “E’ veramente impossibile applicare regole e criteri previsti dalla legge?”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 8, 2016
Nuova Cassia e Provinciale 65: terzo tentativo di completare le opere
L’appello della FILLEA CGIL: “E’ veramente impossibile applicare regole e criteri previsti dalla legge?”
Siena, 8 luglio 2016 – Le ultime notizie apparse sulla stampa relative a due opere infrastrutturali della nostra provincia stimolano l’ennesimo appello del Sindacato dei lavoratori delle costruzioni Fillea Cgil.
“I lavori sulla S.R.2 Cassia tratto Isola d’Arbia-Monsindoli e quelli sulla S.P.65 di Vivo d’Orcia – spiega il Segretario provinciale Fabio Seggiani – sono molto distanti fra loro, anche per i numeri di auto in transito e per i costi dell’intervento, ma certamente hanno due cose in comune: sono fondamentali per la sicurezza di chi percorre quelle strade e sono al terzo tentativo di completamento dell’opera”.
“Sottolineando – prosegue Seggiani – come sia determinante in fase di affidamento dei lavori l’attenta verifica del reale rapporto fra costi, ribassi, struttura aziendale e sicurezza, invitiamo nuovamente le istituzioni a procedere in tal senso. E’ veramente impossibile strutturare le regole di affidamento in base a criteri semplicemente ragionevoli e oltretutto previsti dalla legge?”.
“Credo che sia ormai tempo – aggiunge il sindacalista – di farsi carico di responsabilità decisionali che impediscano il ripetersi di opere cominciate e mai finite con intollerabili ritardi, lievitare dei costi e perdita occupazionale in un settore già drammaticamente in crisi da anni”.
“Come sempre – conclude Seggiani – ci rendiamo disponibili, sia in fase preventiva che in corso d’opera, a collaborare con le Amministrazioni competenti, affinché questa volta i lavori abbiano un inizio ed una fine e contribuiscano a consegnare infrastrutture migliori al nostro stremato territorio”.
Argomenti: FILLEA, infrastrutture |
Sindacati Polizia Municipale Comune di Siena: lettera aperta al Sindaco
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 8, 2016
Argomenti: Comuni, FP, polizia locale |
Per la solidarietà e l’accoglienza, contro la follia razzista e fascista.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 7, 2016
Argomenti: CGIL |
L’aggressione ad Emmanuel in coma per l’odio e l’ignoranza.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 7, 2016
da www.cgilfermo.it – 6 luglio 2016
L’aggressione ad Emmanuel in coma per l’odio e l’ignoranza.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Emmanuel e alla moglie Chimiary per la barbara aggressione subita.…
Ma sentiamo anche un forte sentimento di rabbia contro l’odio, il razzismo, la stupidità umana e l’ignoranza che questo ennesimo fatto di cronaca rappresenta.
Non c’è certamente nessuna giustificazione, nessuna comprensione per questo efferato crimine. Un uomo è in coma irreversibile, un altro uomo gli ha rubato la vita, il futuro, tutto quello che aveva. La sua compagna rimane sola ed a Lei va tutto il nostro affetto.
Il terribile fatto di cronaca è figlio di questi nostri tempi pieni di barbarie e di incomprensioni che sta coinvolgendo anche la nostra civilissima comunità fermana. E’ figlio di un mondo sbagliato che si nutre di tante sciagure e sofferenze.
Ma noi dobbiamo batterci fino allo stremo delle nostre forze contro l’odio e l’ignoranza. Dobbiamo riconquistare l’onore del rispetto degli altri, dei “diversi”, dei nuovi arrivati. Dobbiamo riuscire a riaffermare il carattere solidaristico della nostra comunità partendo, oltre che dai valori e sentimenti autenticamente umani, anche dalla corretta interpretazione del fenomeno dell’immigrazione negando la cittadinanza, questo si, a tutti coloro i quali animati da false paure o da strumentali ambizioni politiche, vogliono costringerci a vivere in un sistema di paura.
Cosa sta succedendo alla società fermana? L’aggressione ad Emmanuel segue una serie di fatti, dalle bombe contro le chiese agli incendi di barche, chalet o altri esercizi commerciali, che stanno suscitando molte preoccupazioni ma nessuna appropriata reazione delle istituzioni e della comunità.
Dobbiamo dire basta a questo clima di violenza e di intimidazione; lo dobbiamo dire a gran voce mobilitandoci ad iniziare da un’immediata manifestazione in piazza contro l’odio, il razzismo e la violenza e, per riaffermare i valori costituendi la nostra società: la solidarietà, l’accoglienza, la legalità democratica, il rispetto per ogni uomo, per ogni donna.
In tal senso, stiamo in queste ore contattando tutte le associazioni, le forze politiche e le istituzioni.
Fermo lì, 6 luglio 2016
Il Segretario generale Maurizio Di Cosmo
Argomenti: CGIL |
8 Luglio mobilitazione per il contratto legno-lapidei artigiani della Toscana
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 6, 2016
8 Luglio mobilitazione per il contratto legno-lapidei artigiani della Toscana
da www.cgiltoscana.it
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Toscana dopo l’ennesima presa in giro delle associazioni datoriali l’ 8 luglio sarà sciopero regionale dei lapidei artigiani. Nel settore del legno saranno invece organizzate assemblee in ogni luogo di lavoro’. Lo stato di agitazione è aperto da 3 mesi. Per il 13 maggio era stato proclamato uno sciopero generale poi sospeso per la dichiatata disponibilità di CNA E Confartigianato a riaprire le trattative che però non sono riprese. Evidentemente quella disponiblità era stata dichiarata per il solo fine di evitare lo sciopero e per posticipare ulteriormente la firma del contratto regionale.
Ci siamo fidati nella speranza che le disponibilità da noi dimostrate e le aperture fatte al tavolo di trattativa potessero portare alla firma del contratto, ma ci siamo sbagliati, a 3 anni dalla presentazione della piattaforma i lavoratori stanno ancora aspettando un contratto che è loro ‘dovuto’”, dichiarano Bartoli, De Luca e D’Anna segretari rispettivamente di Fillea, Filca e Feneal,
Nei lapidei, in presenza di condizioni positive del settore, sta aumentando il divario fra artigianato ed industria, anche grazie all’importante sottoscrizione del contratto nazionale e la riconferma dei premi integrativi territoriali per questi ultimi. Tutto questo dimostra come le imprese artigiane e i loro rappresentanti non valorizzano le competenze e le professionalità presenti nell’artigianato e al contrario previlegiano la contrattazione individuale o, peggio, le elargizioni al nero.
I lavoratori del legno poi attendono il contratto da più di 15 anni. Come le associazioni datoriali pensano di rappresentare le loro imprese associate se rinunciano alla loro titolarità contrattuale attribuita anche dal contratto nazionale?
L’8 luglio sarà sciopero generale del lapideo e delegazioni di lavoratori daranno vita ad un presidio davanti alla Cna di Viareggio ( Largo Risorgimento, 9), nel legno, invece, sono state programmate assemblee in tutti i luoghi di lavoro. nb
Argomenti: FILLEA, lapidei, scioperi |
MPS: estrema preoccupazione dei sindacati provinciali del settore credito
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 6, 2016
Siena, 6 luglio 2016 – Le Segreterie Territoriali di Siena del Settore del Credito esprimono estrema preoccupazione per l’incomprensibile attacco diretto contro la Banca MPS e l’intero Settore bancario.
In uno scenario caratterizzato da totale incertezza sui veri contenuti della lettera della BCE e da notizie di stampa opache e contraddittorie che alimentano attacchi mirati, Banca MPS e le altre principali aziende creditizie del Paese crollano in borsa nel sostanziale immobilismo delle Istituzioni.
Come Segreterie sindacali territoriali chiediamo con forza che le Istituzioni politiche, sia locali che nazionali, facciano la loro parte, difendendo con forza e chiarezza l’Azienda MPS e tutto il patrimonio di posti di lavoro e opportunità di sviluppo che storicamente rappresenta.
Da molti anni il risanamento di MPS passa solo dai sacrifici dei lavoratori che hanno subito una drastica riduzione del numero dei posti di lavoro e dei propri livelli retributivi. Questi sacrifici non possono essere vanificati da una speculazione che si alimenta, anche, dall’atteggiamento “di basso profilo” adottato dalle istituzioni pubbliche e dal management della Banca. E’ invece necessario affrontare con decisione una situazione di crisi che, altrimenti, rischia di avere impatti pesantissimi sul nostro territorio, sull’intero Paese e sugli equilibri europei. E’ necessario procedere rapidamente con atti credibili, di fronte alla nazione e alla UE.
Condividiamo e ribadiamo quanto affermato unitariamente dai Sindacati aziendali MPS nel volantino del 5 luglio: i lavoratori difenderanno a ogni costo i livelli occupazionali e lotteranno contro ogni speculazione e ogni disegno di politica economica volto a favorire l’utilità di pochi perdendo di vista l’interesse generale!
Le Segreterie provinciali
Fabi – First-Cisl – Fisac-Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unità Sindacale Falcri Silcea
Tavolo del lavoro di Abbadia San Salvatore: le priorità di CGIL e CISL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2016
CGIL-CISL zona Amiata sul TAVOLO del LAVORO di ABBADIA S.SALVATORE
Abbadia S. Salvatore (SI), 04.07.2016 – Archiviata con soddisfazione l’iniziativa pubblica del 29 giugno davanti al palazzo comunale di Abbadia S. Salvatore, nella quale sono stati presentati alcuni contributi per lo sviluppo economico e sociale del Comune e dell’Amiata senese, ci preme evidenziare alcune priorità nelle priorità su temi importanti del mondo del lavoro.
Sulla viabilità – mentre si interviene sul ponte del fiume Paglia un’altra frana ha interessato, parzialmente, la Sr Cassia tra Loc. Bisarca e il traforo le Chiavi – e su Floramiata – preoccupa, e non poco, la nuova procedura d’asta del 15 luglio prossimo – servono risposte immediate e non più rinviabili, pena ulteriori processi di deindustrializzazione del territorio.
Dall’altro lato è necessaria una programmazione con date certe sulla costituzione dell’ “Oasi Naturale del Monte Amiata” e sulla contemporanea pianificazione di interventi idraulico-forestali tendenti alla conservazione ancora più naturale della risorsa foresta.
Per quanto ci riguarda, così come chiaramente previsto nel documento presentato il 29 giugno, saremo assolutamente contrari a qualsiasi NUOVA CONCESSIONE GEOTERMICA per la realizzazione di nuove contrali geotermiche che non prevedano contestualmente la realizzazione solidale di nuove iniziative industriali immediatamente cantierabili, che determinino vera ed aggiuntiva occupazione nel territorio.
Al Sindaco di Abbadia S. Salvatore, ai Consiglieri regionali Scaramelli e Fattori, alla Regione Toscana, l’obbligo di dare risposte concrete alle istanze che vengono dal basso, dalle popolazioni dell’Amiata, che vogliono vivere con dignità e rispetto nel loro territorio.
Viceversa, se l’attenzione si concentrasse solo sui temi della via Francigena e del turismo lento, avremo la conferma della distanza, forse incolmabile, tra il mondo reale e le istituzioni repubblicane.
Per CGIL e CISL Zona Amiata Tiziano Lazzarelli e Iose Coppi