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Isee: Cgil, Cisl e Uil governo intervenga e apra confronto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2015

Isee_infograficaIsee: Cgil, Cisl e Uil governo intervenga e apra confronto

13/03/2015 da www.cgil.it

Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera indirizzata al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ed al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio, per tornare a sollecitare un intervento “urgente” da parte del governo e l’apertura di un confronto sul nuovo Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) che nel calcolo comprende anche le pensioni legate a situazioni di disabilità, le indennità di accompagnamento e gli indennizzi Inail, parte dichiarata illegittima dal Tar.

“E’ trascorso oltre un mese dalle sentenze del Tar che hanno dichiarato l’illegittimità di alcune parti del D.P.C.M. 159/2013 che disciplina il nuovo Isee – scivono i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Vera Lamonica, Maurizio Bernava e Domenico Proietti -, aggravando una situazione di incertezza sia nei cittadini che debbono presentare la Dichiarazione per ottenere prestazioni sociali agevolate sia negli Enti Gestori che debbono applicare la normativa nazionale”.

“Come OO.SS. abbiamo immediatamente chiesto, in data 16 febbraio u.s., un intervento urgente del Governo per sbloccare la complessa situazione determinatasi ed al contempo l’apertura di un confronto, cui non è stato dato seguito. Successivamente analoghe richieste sono state avanzate sia dall’Anci che dal Forum del Terzo settore”.

“Il silenzio e la mancanza di interventi da parte del Governo – prosegue la lettera – sta aggravando la situazione di disagio delle famiglie con disabili e non autosufficienti, perché va ad incidere sul diritto al godimento delle prestazioni ed alimenta una condizione di confusione ed incertezza nell’erogazione dei servizi, tanto che le istituzioni regionali e locali si stanno orientando verso soluzioni transitorie che tentano di ritardare l’applicazione del nuovo Isee”.

“Cgil Cisl e Uil, con le rispettive Federazioni dei pensionati, responsabilmente, si sono impegnate affinché il nuovo indicatore non rispondesse a logiche di riduzione delle prestazioni e della spesa sociale, ma garantisse maggiore equità, favorendo le famiglie gravate di particolari oneri come quelle con disabili e non autosufficienti, contrastasse comportamenti opportunistici e semplificasse gli adempimenti per i cittadini. Ed anche nella fase di implementazione – scrivono – abbiamo sostenuto il processo avviando accordi con le istituzioni locali ed operativamente, nonostante notevoli difficoltà, attraverso l’assistenza dei nostri Caf”.

“Le pronunce dei giudici amministrativi, i ritardi di ordine operativo e di chiarimenti risolutivi da parte del Governo, le difformità nei comportamenti delle istituzioni regionali e territoriali – spiegano Cgil, Cisl e Uil – stanno rischiando seriamente di compromettere gli obiettivi della riforma ed il rapporto con i cittadini utenti. Paradossalmente stanno minando proprio il principio che considera l’Isee un livello essenziale a garanzia dell’uniformità di rattamento”.

“Pertanto chiediamo al Governo di assumere immediati provvedimenti, anche transitori, affinché si garantisca certezza dei diritti alle famiglie più vulnerabili ed un quadro di regole stabili per lo svolgimento dell’attività amministrativa e reiteriamo la richiesta di avere un confronto urgente sulla riforma e le sue prospettive. Vi informiamo che – conclude la lettera – in assenza di riscontro e permanendo il silenzio e l’immobilismo del Governo, avvieremo iniziative di mobilitazione con presidi e proteste sul territorio”.


Allegati:
 Lettera_unitaria_ISEE.pdf

Argomenti: CGIL |

Assemblea lavoratori Consorzio Agrario: “Gli unici preposti a parlare in nome dei dipendenti sono Sindacati e RSA”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2015

flaiL’assemblea dei lavoratori del Consorzio Agrario di Siena, svoltasi in data 11 marzo 2015 presso la Sede Storica di via Pianigiani 9, ha stabilito che gli unici soggetti preposti a parlare in nome e per conto dei dipendenti dell’Azienda sono i Sindacati e le RSA.

Qualsiasi altro soggetto lo fa a titolo personale.

Ci riserviamo la possibilità di tutelarsi nei modi più opportuni qualora venissero pubblicate notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti.

RSA FLAI CGIL e FAI CISL

Argomenti: aziende, FLAI |

Siena Biotech: 30° giorno di occupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 13, 2015

sienabiotech occupata 1Siena, 13 marzo 2015 – Trenta giorni. Nulla se considerata l’esistenza di un’intera vita, un’enormità se pensiamo che questo è il tempo trascorso da quando i lavoratori Siena Biotech hanno deciso come forma di protesta di occupare l’edificio in cui si è sviluppata fino ad oggi la loro attività.

Una protesta pacifica messa in atto con un principale obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro situazione di lavoratori, per denunciare l’incuranza dimostrata dai vertici della Fondazione Monte dei Paschi nel momento in cui hanno deciso di decretare la fine della Siena Biotech e il licenziamento di 50 persone.

Ironia della sorte, appena due settimane fa, mentre questi lavoratori portavano avanti la loro lotta di civiltà in qualità di ricercatori scientifici, il 28 febbraio a Roma si celebrava la Giornata delle Malattie Rare: già, proprio l’ambito specifico di ricerca dei dipendenti Siena Biotech. Se a questo aggiungiamo che nei prossimi giorni saranno promosse occasioni pubbliche per far conoscere il progetto di costituzione in Toscana della Pharma & Devices Valley, davvero c’è da domandarsi quale congiura sia stata ordita verso quei lavoratori che dovrebbero essere viceversa innalzati ad emblema positivo di queste meritevoli iniziative.

Anche se il termine “valle” poco si addice al nostro territorio, l’intenzione è lodevole: fare della Toscana un luogo di attrazione, produzione farmaceutica e ricerca nel campo delle scienze della vita, e Siena, senza ombra di dubbio, ha tutte le caratteristiche per essere al centro di questo progetto.

Possibile che a livello politico-istituzionale si continui ad avere un atteggiamento tanto provinciale? E’ verosimile che non si riesca a capire che dal salvataggio della Siena Biotech passa il rilancio economico e occupazionale di questo territorio e come questo settore sia un volano dalle potenzialità enormi tramite il quale rimettere in moto tanti altri comparti? Pensiamo ai servizi, alla sanità, alla meccanica di precisione, ad alcune filiere del vetro, tanto per citarne alcuni…

Questa città deve scrollarsi di dosso il torpore in cui è da tempo caduta, serve un po’ di coraggio, di sana ambizione, volersi lasciare alle spalle il timore di non farcela, ritrovare l’entusiasmo necessario per incamminarci a testa alta verso nuovi obiettivi.

Questo è il messaggio dei lavoratori di Siena Biotech, che continueranno a lottare per il loro futuro, ma forse anche per quello di tante altre persone.

Marco Goracci, Segretario generale Filctem CGIL Siena

Argomenti: aziende, FILCTEM, Fondazione MPS |

Scuola: Cgil , confermato attacco a contratto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 13, 2015

scuola%202Scuola: Cgil , confermato attacco a contratto

13/03/2015 da www.cgil.it

“Il disegno di legge presentato dal governo conferma l’attacco al contratto nazionale e introduce un vulnus al principio costituzionale che esclude oneri a carico dello Stato per il finanziamento delle scuole private”. Lo afferma Gianna Fracassi segretario nazionale Cgil. “Per gli insegnanti si prevede più discrezionalità nelle assunzioni e sulle carriere. Per le assunzioni dei precari si registra uno scarto tra l’annuncio di 150mila assunzioni e la realtà che viene pagato da migliaia di precari delusi nelle loro attese. Rimangono tutte le preoccupazioni sulla tempistica delle assunzioni che potrebbero mancare l’obiettivo di avere gli insegnanti in classe al primo settembre 2015”, prosegue la nota.

“Dopo il passo indietro del governo sul decreto legge e scatti di anzianità ci aspettiamo l’avvio di un reale confronto in Parlamento e con le organizzazioni sindacali per ricondurre tutte le materie che riguardano il lavoro alla contrattazione e per realizzare un vero cambiamento della scuola che innalzi i livelli di istruzione del paese, sviluppando la centralità e la qualità della scuola pubblica e garantendo pienamente l’accesso all’istruzione con interventi di diritto allo studio”, conclude Fracassi.

Argomenti: CGIL |

Elezioni RSU 2015 Pubblico Impiego Siena: FP CGIL primo sindacato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2015

11028001_626301880848451_6633935409508350938_nElezioni RSU 2015 nel Pubblico Impiego in provincia di Siena: la FP CGIL si conferma il primo sindacato

Siena, 12 marzo 2015 – “Ma qual è la vittoria, quella che fa battere le mani o quella che fa battere i cuori?”. “Proprio a questa domanda di Pier Paolo Pasolini – dice la FP CGIL di Siena – hanno risposto le tante persone che hanno votato la CGIL al rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del Pubblico Impiego del 3, 4 e 5 marzo scorso”.

Una prova di democrazia, che ha confermato la FP CGIL il sindacato maggiormente rappresentativo nell’intera provincia di Siena per tutto il settore pubblico.

Con il rinnovo di questa importante pratica democratica sono state chiamate al voto oltre 8.200 persone, hanno votato in 5.919 con un’affluenza del 72%. Nelle autonomie locali si è raggiunta una partecipazione del 90/100%.

Negli oltre 70 enti pubblici presenti nel nostro territorio il 54% – ben 3.190 votanti – ha espresso la propria fiducia alle candidate e ai candidati delle liste FP CGIL. Nel Comune di Siena la CGIL ha registrato il risultato più significativo con il 61,9%. Una rappresentanza complessiva di oltre il 39% sul totale degli aventi diritto al voto; delle 325 nuove RSU elette il 58,1% (189) è della FP CGIL.

“Un risultato non scontato – commenta la sigla – reso difficile da chi ha tentato fino all’ultimo di indebolire ed eliminare tutti gli organi democratici di rappresentanza sindacale. Un risultato che premia la coerenza di questa organizzazione, che da sempre si batte per i diritti e le tutele dei lavoratori anche attraverso la democrazia della rappresentanza”.

“Un grazie – aggiunge la FP CGIL – va a tutti coloro che con il loro voto hanno permesso di ottenere questo importante risultato: solo grazie al contributo di tutte e tutti, all’impegno quotidiano e al prezioso lavoro di tante persone abbiamo potuto gridare tutti insieme che ‘Siamo un’altra Storia’. Inoltre ringraziamo tutte le iscritte e gli iscritti, i simpatizzanti, le candidate e i candidati delle nostre liste e le commissioni elettorali”.

“Con queste elezioni – conclude l’organizzazione sindacale – abbiamo la consapevolezza di poter continuare ad andare avanti, ancora, a testa alta, perché il nostro obiettivo è stato raggiunto, quello di continuare a far battere i cuori per la CGIL”.

Argomenti: FP, RSU |

Jobs Act: Cgil, con contratti nazionali minimi più alti di salario minimo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2015

Giovani_ombrelli_JobsActJobs Act: Cgil, con contratti nazionali minimi più alti di salario minimo

12/03/2015 “Dare attuazione ad articolo 39 Costituzione, da Governo propaganda” da www.cgil.it

» Lavoro: Cgil, contratto nazionale è antidoto a Jobs Act

“Dando attuazione all’articolo 39 della Costituzione, che prevede la possibilità che venga estesa a tutti la cogenza del minimo contrattuale, avremmo la certezza della tutela dei lavoratori con minimi sensibilmente più alti rispetto a quelli ipotizzati e, comunque, determinati dalla contrattazione”. Lo ha affermato il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, intervenendo oggi a Radio Anch’io in merito all’ipotesi dell’introduzione, tra i prossimi decreti del Jobs Act, di un salario minimo.

Il dirigente sindacale ha sottolineato come “la spiegazione da parte del governo dei provvedimenti intorno al Jobs Act sembra un format: si continuano a propagandare misure che sembra abbiano l’aspetto di essere inclusive, di allargare i diritti e di migliorare la condizione delle persone”. Quando in realtà, in questo caso, la preoccupazione della Cgil, espressa ieri dal segretario generale Susanna Camusso, è che “attraverso il salario minimo si finisca per pagare meno i lavoratori”.

Per Solari, inoltre, “in Italia, a differenza di altri paesi europei, esiste un istituto che si chiama contratto nazionale di lavoro. Questo oggi ha minimi più alti di quelli di cui si discute. Questa è la realtà. Il tema dovrebbe essere quindi di dare attuazione all’articolo 39 della Costituzione”. Da qui un esempio: “Se oggi un lavoratore dipendente di un’azienda che non fa parte di un’associazione imprenditoriale che ha firmato contratti, quel lavoratore non ha la certezza del diritto, se non attraverso una eventuale sentenza favorevole, dell’applicazione del contratto nazionale. Ecco perché bisogna dare attuazione all’articolo 39, per questa via non ci sarebbe bisogno di alcun intervento legislativo e, soprattutto, per avere un minimo contrattuale più alto di quello ipotizzato”, ha concluso Solari.

Argomenti: CGIL |

19 marzo: la giornata nazionale per la raccolta firme sugli appalti a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2015

vol appalti 190315

introduce Luisella Brivio Segreteria CGIL Siena

interventi

Giuseppe Bonamassa Servizio Ispettivo Direzione Territoriale del Lavoro di Siena, Michele Frullanti Legacoop Siena, Nicolò Pestelli Direttore Generale ESTAR, Lucia Terrosi Direttrice INPS Siena, Bruno Valentini Presidente Conferenza aziendale dei sindaci della provincia di Siena

conclude Claudio Guggiari Segretario Generale CGIL Siena

Argomenti: appalti, CGIL |

La CGIL di Siena sostiene la mobilitazione degli studenti di domani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2015

fai-la-scuola-giusta-sondaggio-animato La CGIL di Siena contro la Buona Scuola di Renzi

Il sindacato sostiene la mobilitazione degli studenti di domani

Siena, 11 marzo 2015 – “I provvedimenti annunciati dal Governo con la Buona Scuola sono un ulteriore attacco alla scuola pubblica, ai precari e ai diritti dei lavoratori. Non si intravede alcun segno di vera innovazione, ma si continua nella stessa direzione fallimentare delle riforme precedenti”.

Così la CGIL e la FLC CGIL di Siena commentano le ultime misure sulla scuola del Governo Renzi.

“Si trasformano le scuole in luoghi simili alle aziende – proseguono le sigle sindacali – cancellando democrazia e contrattazione. L’istruzione viene piegata alle logiche del mercato smarrendo quei contenuti culturali e sociali che sono fondamentali per garantire inclusione e uguaglianza. Non ci sono investimenti per migliorare la qualità formativa e valorizzare il lavoro”.

“Le proposte del Governo sono da respingere – spiegano CGIL e FLC CGIL – perché riducono i salari e affermano un potere discrezionale dei dirigenti in tema di valutazione. Sulla stabilizzazione dei precari, denunciamo molta confusione sulla pelle di 150mila lavoratori, chiedendo al governo innanzitutto coerenza con gli impegni presi sulla loro stabilizzazione. Inoltre, siamo radicalmente contrari alla concessione di sgravi fiscali a favore delle scuole paritarie, sconvolgendo così i principi e i valori della Costituzione, mentre si continuano a tagliare risorse alle scuole statali, si chiedono contributi alle famiglie e gli edifici scolastici cadono a pezzi e sono sempre più insicuri”.

“Vogliamo – concludono le organizzazioni sindacali – una riforma dell’istruzione che parta dal basso coinvolgendo tutte le forze disponibili a un vero cambiamento. Per tutti questi motivi crediamo sia giusto condividere le ragioni che domani 12 marzo porteranno in piazza gli studenti medi contro la Buona Scuola del Governo Renzi”.

Argomenti: CGIL, FLC, scuola |

730/2015: CINQUE COSE DA SAPERE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 11, 2015

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Argomenti: CAAF, Modello 730, servizi |

Industria: Cgil, senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2015

imageIndustria: Cgil, senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi

10/03/2015 “Propaganda può offuscare la realtà ma non cambiarla”

“Senza una svolta nella politica industriale non si esce dalla crisi”. Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commenta i dati Istat, aggiungendo che: “La caduta della produzione industriale a gennaio dimostra la fragilità di quella che, con grande ottimismo ed eccesso di propaganda, viene definita ripresa economica. In realtà i risultati positivi di dicembre, che avevano fatto intravedere una timida inversione di tendenza, sono in gran parte vanificati da una flessione che, se messa in relazione all’andamento che si registrava nei primi mesi dello scorso anno, risulta ancora  più preoccupante”. Secondo il dirigente sindacale “la ripresa non c’è e la produzione industriale resta nella palude della stagnazione. Questo è purtroppo il dato con cui fare i conti. Le attese relative al contesto globale, con l’immissione di liquidità nel sistema decisa dalla Bce, il calo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’euro con la conseguente spinta alle esportazioni, rischiano di non dare i risultati sperati”. In realtà, aggiunge Solari, Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: CGIL |

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