CGIL e FILLEA su viabilità senese: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2015
CGIL e FILLEA su viabilità senese: “Stiamo andando verso l’isolamento definitivo”
Il sindacato denuncia: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”
Siena, 28 agosto 2015 – “Non basta la crisi economica e finanziaria a mietere aziende ed occupazione: a distanza di due anni si ripete un disastro naturale che rischia di impedire definitivamente lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva nel sud della nostra provincia mettendone a rischio la stessa sopravvivenza”.
Questa è la denuncia della CGIL e del sindacato dei lavoratori del settore legno e costruzioni FILLEA CGIL.
“Le realtà industriali e manifatturiere comprese fra Buonconvento e il Ponte sul fiume Paglia – spiega Fabio Seggiani, Segretario generale della FILLEA – sono praticamente tagliate fuori per la movimentazione delle merci, in particolar modo per quanto riguarda il trasporto per le aziende del laterizio e del mobile-arredamento. Con la chiusura del ponte sull’Ombrone a Buonconvento per i mezzi pesanti, dovuta all’ultimo evento alluvionale, ed i tempi biblici con cui si sta rispondendo alle calamità precedenti si va verso un isolamento definitivo. Ai lievitati costi di trasporto per le varianti stradali si aggiunge ora la quasi impossibilità di raggiungere con mezzi pesanti l’A1 ed il raccordo Siena-Firenze vista anche la chiusura della galleria di Pari sulla Siena-Grosseto”.
“Esortiamo tutte le istituzioni preposte – aggiunge il Segretario generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari – a procedere in tempi rapidi alla realizzazione dei lavori vecchi e nuovi per consentire alla popolazione e al sistema produttivo di ritornare alla normalità. Non sono le sterili strumentalizzazioni nel momento del bisogno che risolvono le problematiche di cui soffrono le nostre infrastrutture. Serve un’immediata, seria e responsabile programmazione ed un controllo degli interventi di ripristino, manutenzione, monitoraggio e messa in sicurezza delle opere e del territorio più a rischio. L’eccessiva burocrazia e la lunga tempistica ad essa connessa, il gran numero di enti responsabili nelle procedure amministrative, le riforme istituzionali che hanno allontanato alcuni tratti della gestione della cosa pubblica dal cittadino e la diminuzione delle risorse assegnate sono alcune delle priorità che devono essere affrontate”.
“Esortiamo la Regione – conclude Guggiari – a procedere speditamente per il reperimento delle risorse necessarie almeno al superamento dell’emergenza per i cittadini ed il sistema produttivo”.
Argomenti: aziende, CGIL, FILLEA, viabilità |
CGIL su FLORAMIATA: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015
CGIL su FLORAMIATA: “L’incontro istituzionale ci ha lasciato quantomeno perplessi”
Il sindacato: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”
Siena, 26 agosto 2015 – “Le vicende di Floramiata, ancora lontane da una definizione, restano per noi fonte di notevoli preoccupazioni” – spiegano CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA.
“Recentemente abbiamo richiesto insieme a CISL e UIL – proseguono i sindacati – un ulteriore incontro ai Comuni Amiatini che si è svolto la scorsa settimana presso la sede dell’Unione dei Comuni Amiata Valdorcia, ma i risultati ci hanno lasciato quantomeno perplessi. Il territorio sembra accontentarsi del fatto che possano riaprirsi spiragli per un’eventuale concessione dell’affitto dei locali e dei terreni da parte della Floramiata SPA alla Floramiata Servizi, contando sull’incerta capacità di quest’ultima di poter beneficiare delle entrate derivanti dai ‘certificati bianchi’ e quindi assolvere l’onere finanziario conseguente”.
“Noi continuiamo a pensare invece – aggiungono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che il tema dell’affitto dei locali e dei terreni, certamente importante, non possa essere considerato il punto centrale della vicenda, come del resto non lo è stato da mesi a questa parte. Avevamo a proposito chiesto l’incontro affinché tutte le parti in causa fossero presenti proprio per tentare di fare ampia luce sulla condizione attuale della vicenda a poche settimane dall’appuntamento in Tribunale in merito all’istanza di fallimento presentata verso Floramiata Servizi: le istituzioni ci hanno incontrati da soli e quell’elemento di chiarezza che ne poteva scaturire non c’è stato”.
“Ecco allora che vogliamo ribadire alcune nostre considerazioni” – sottolineano le organizzazioni sindacali – “Il tema dell’affitto, come altri, non può che essere subordinato alla predisposizione di un vero piano industriale che oggi ancora manca anche a seguito di una serie di iniziative che erano state millantate ma che ad oggi sembrano miseramente finite nel dimenticatoio. Il piano ha bisogno di tenere unite la parte produttiva con la parte dello sfruttamento del calore, il vero valore aggiunto dell’azienda, ed oltre a dover essere costruito sull’agibilità degli impianti necessita di notevoli investimenti strutturali e di una forte ricapitalizzazione per favorire uno sviluppo produttivo adeguato. Il piano industriale ha poi bisogno di figure manageriali che dimostrino capacità organizzative, relazionali e tecniche”.
“Non ci nascondiamo – concludono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che l’evoluzione della vertenza Floramiata potrebbe avere risvolti anche immediatamente drammatici vista l’assenza di ammortizzatori sociali e per questo non possiamo non sottolineare che l’occupazione insieme alla certezza di un futuro che latita da troppo tempo sono gli elementi che devono guidare una scelta definitiva non più rinviabile. Chi si appella ad elementi aleatori e non supportati da quelle condizioni che sole possono fare la differenza in positivo si sta assumendo una responsabilità che non vogliamo condividere”.
Argomenti: amiata, aziende, CGIL, FLAI |
Il Governo enfatizza i dati sul lavoro. Ma la propaganda ha vita breve.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015
Argomenti: CGIL |
La Pensione e’ un Diritto Non un Privilegio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 25, 2015
Argomenti: SPI |
Intervista del ‘Corriere della sera’ a Camusso
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 24, 2015
Intervista del ‘Corriere della sera’ a Camusso
24/08/2015 da www.cgil.it
Che autunno sarà, segretario? Non mi dica caldo. «Mi auguro di essere smentita, ma sul piano dell’occupazione l’autunno rischia di portare delle brutte sorprese, penso che il ciclo delle ristrutturazioni non sia finito e che ci siano settori in grossa difficoltà…». Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: CGIL |
Crisi: Cgil, volume Cig pari a 340 mila lavoratori a zero ore
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2015
Crisi: Cgil, volume Cig pari a 340 mila lavoratori a zero ore
21/08/2015 – 4.600 euro a lavoratore in cassa a zero ore da gennaio – da www.cgil.it
Argomenti: CGIL |
Estensione congedo parentale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2015
AVVISO AI GENITORI
Attenzione! Normativa sperimentale per il 2015!
ESTENSIONE CONGEDO PARENTALE:
si può fruire del congedo parentale fino ai 12 anni del/della figlio/a
(prima era fino agli 8 anni)
Argomenti: CGIL, congedi, INCA, patronato |
Il segretario organizzativo Nino Baseotto spiega bene numeri e dati. E fa chiarezza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2015
CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Intanto oggi su L’Unità il segretario organizzativo Nino Baseotto spiega bene numeri e dati. E fa chiarezza
Argomenti: CGIL |
Le difficoltà ci sono, la crisi, la precarietà che rende i lavoratori ricattabili, la perdita di posti di lavoro, ma i dati sono diversi!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2015
CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Qui vi spieghiamo bene forzature e distorsioni dell’articolo di ieri. Titoli fuorvianti, raffronto fra dati diversi ( annuali e parziali), lettura forzata e erronea dei nostri meccanismi organizzativi per colpire sindacato è lavoratori. Le difficoltà ci sono, la crisi, la precarietà che rende i lavoratori ricattabili, la perdita di posti di lavoro, ma i dati sono diversi!
Argomenti: CGIL |
Cgil: la lettera a “la Repubblica” sul tesseramento
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2015
Cgil: la lettera a “la Repubblica” sul tesseramento
19/08/2015 da www.cgil.it
Egregio Direttore,
L’articolo sulla “Fuga dalle tessere della Cgil”, pubblicato su “la Repubblica” di mercoledì 19 agosto, a firma di Matteo Pucciarelli, contiene fin dal titolo una clamorosa falsità: la Cgil perderebbe oltre 700 mila iscritti dalla fine del 2014 ad oggi.
Falso. A parte l’ovvia considerazione che non è confrontabile il dato dei primi sei mesi 2015 con quello di tutto il 2014, all’articolista è stato spiegato che il tabulato, di cui “la Repubblica” è venuta in possesso, registra lo stato di avanzamento di un lavoro complesso quale è il tesseramento alla Cgil.
La nostra Organizzazione, infatti, non si accontenta di “contare” le tessere fatte, ma esige che ogni Struttura imputi in un unico programma informatico nazionale i nominativi di tutti gli iscritti con il relativo codice fiscale o con altri dati sufficienti a verificare che non vi siano doppioni che falserebbero il dato finale.
Questi dati saranno poi incrociati con il dato amministrativo del versamento delle quote tessera per un ulteriore controllo e verifica.
Il tabulato da cui attinge “la Repubblica” dice soltanto una cosa: al 30 giugno di quest’anno sono stati imputati a sistema e verificati dati degli iscritti pari all’87% del totale a fine 2014.
Un dato che a noi dice semplicemente che questo lavoro procede e che abbiamo ancora sei mesi per completarlo, dato che il tesseramento alla Cgil si chiuderà, come ogni anno, al 31 dicembre.
Questa procedura serve a garantire trasparenza e correttezza nei dati del tesseramento alla Cgil, come è stato spiegato a Pucciarelli. “la Repubblica”, quindi, a mio parere, usa una nostra scelta di trasparenza per montare una campagna strumentale contro il Sindacato.
C’è una differenza in negativo tra il numero di iscritti registrati al 30 giugno di quest’anno e quelli alla stessa data dello scorso anno: si tratta di circa 110.000 unità, pari al 2,17%.
Un dato che in parte si spiega con il ritardo di imputazione di alcune strutture e, in parte maggiore, con la difficile realtà determinata da sette anni di crisi con la quale ci stiamo misurando: gli effetti della crisi sull’occupazione con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro (con un conseguente riflesso sul numero di iscritti al Sindacato), oltre al rallentamento della dinamica pensionistica.
Infine, egregio Direttore, un grande quotidiano come “la Repubblica” dovrebbe verificare con maggiore accuratezza le fonti, non solo quando legge e interpreta (male) tabelle, ma quando riporta – come nell’articolo in questione – che vi sarebbe una differenza di un milione tra gli iscritti dichiarati dai Sindacati dei pensionati e quelli certificati dall’Inps.
È già stato da tempo chiarito, oltre che da noi anche da un comunicato ufficiale dell’Inps, che tale differenza è dovuta al fatto che l’Inps finora ha certificato solo i dati dei pensionati che percepiscono una pensione dal Fondo lavoratori (privati), mentre – come tutti sanno – una parte cospicua dei pensionati italiani percepisce la propria pensione da altri Istituti.
Mi permetta un’amara chiosa finale: il grande giornalismo non scade mai nello scandalismo e nel sensazionalismo a buon mercato e privo di presupposti verificati.
Siamo ovviamente disponibili, qualora lo riteneste, ad approfondimenti su come si fa trasparenza sul nostro tesseramento, su cosa significa avere ogni anno un turn over del 20% di iscritti e su come lo stesso tesseramento si è modificato per categorie, tipologie di lavoro e soggetti. Anche perché non comprendiamo da quali dati “la Repubblica” desuma un’emorragia di giovani e precari nel tesseramento alla Cgil.
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